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Autore: LadyDenebola    25/08/2010    0 recensioni
La dea Imder Nysri creò due cristalli dai poteri immensi e affidò Deri, il cristallo verde, alla giovane Denebola. Tenugh, già sconfitto in passato, è tornato e vuole ritrovare Afior, il cristallo rosso, per riavere un corpo e riprendere la conquista della terra di Valdmurt. Denebola dovrà riunire dei compagni per impedirgli di trovare per primo Afior e sconfiggerlo definitivamente.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Allora, vediamo se riesco a spiegare dov'è ambientata la storia, visto che quando l'ho iniziata l'ho scritta talmente di getto che non ho fatto caso ai dettagli. Dunque, la terra è formata da un unico, grande continente diviso in due parti: a nord ci sono i Regni Conosciuti e a sud, dove si svolge la storia, Valdmurt. In questo mondo vivono sia umani che esseri magici; l'equlibrio fra bene e male è retto dai Saggi, che però possono farsi aiutare dagli Ashik, ovvero guerrieri che hanno protetto la terra e hanno il compito di continuare a proteggerla. Il nemico attuale è Tenugh, che già in passato era stato sconfitto, ma il suo spirito è sopravvissuto e ora cerca il cristallo rosso per recuperare un corpo. Oddio, spero sia tutto chiaro, l'introduzione è quasi più lunga del cap.! Recensite, mi raccomando!^__^ .

 

La terra tremò sotto gli zoccoli di cinque cavalli, e il silenzio della notte fu spezzato da un cupo rintoccare. I cinque cavalieri arrestarono i cavalli e guardarono il sentiero illuminato dalle fiaccole, attraverso il quale il rintocco profondo di una grande campana giungeva fino a loro.

Molto lentamente, l’aria tornò immobile e silenziosa. I cavalieri si guardarono in silenzio, esitando. Era chiaro che dalla Torre avevano avvertito il loro arrivo, ma avevano anche detto che qualcuno sarebbe venuto ad accoglierli.

Il giovane Rio scrutò gli alberi che circondavano il sentiero immerso nell’oscurità. Attesero qualche minuto, poi un forte scalpiccio echeggiò dall’ombra del sentiero, facendosi sempre più vicino. Un attimo dopo, un’alta figura seduta a cavallo uscì dall’oscurità e si fermò davanti a Rio, che la guardò trattenendo il fiato. Aveva davanti un Saggio, una delle più importanti figure della terra di Valdmurt che praticavano le arti magiche per sovrintendere al bene del mondo.

Il Saggio li scrutò con attenzione, come per accettarsi che fossero le persone che stavano aspettando; poi sorrise e disse: << Benvenuti alla Torre di Aldebaran, la dimora dei Saggi. Il mio nome è Hebel e sono stato mandato dall’anziano Fabius per scortarvi. Seguitemi, prego >>

Voltò il cavallo e li guidò su per il sentiero. Le fiaccole illuminavano ben poco, nascoste tra i rami e i cespugli. Hebel non rivolse più loro la parola. Rio sentiva comunque il cuore battere impetuosamente, più per la curiosità che per l’ansia.

Due giorni prima, durante un viaggio con il suo amico Mailo, aveva ricevuto un messaggio dalla Torre di Aldebaran che gli chiedeva di giungere alla Torre il più presto possibile. Fortunatamente erano già nella Regione del Nord, così che avevano raggiunto la loro meta in poco tempo.

Oltre a lui e Mailo erano state chiamate altre tre persone: la giovane Aiska, figlia del comandante dell’esercito di Blue Garden; Tinhos, proveniente come Rio e Mailo da Terrani. Rio non aveva mai avuto modo di rivolgergli la parola, ma trovava strano che Tinhos si fosse coperto il volto col cappuccio del mantello quando a Terrani andava in giro a capo scoperto. Infine c’era Alexander, che diceva di essere un viaggiatore senza una fissa dimora.

<< Eccoci arrivati >> disse Hebel.

I cinque cavalieri alzarono lo sguardo sulla gigantesca Torre che li sovrastava, nera contro il cielo blu scuro. Hebel smontò da cavallo e i cavalieri lo imitarono e lo seguirono attraverso il cortile fino ad una porta sui cui stipiti erano incise brevi frasi in una lingua straniera che Rio non conosceva.

<< Le vostre stanza sono già pronte, signori >> disse Hebel, voltandosi a guardarli una volta entrati in un piccolo atrio. << Riceverete spiegazioni domattina dalla giovane Denebola >>

Rio e Mailo si scambiarono uno sguardo.

<< Di cosa si tratta? >> chiese Alexander.

<< Saprete tutto domattina >> ripeté Hebel, affabile. Una giovane uscì dalla porta all’altro capo dell’atrio e si fermò con un inchino davanti il Saggio.<< Ti prego di mostrare ai nostri ospiti le loro stanze >>

La giovane annuì e fece un cenno a Rio e gli altri, che si affrettarono a seguirla. Prima di chiudersi la porta alle spalle, Rio lanciò un’occhiata sospettosa ad Hebel, domandandosi con una vaga inquietudine il motivo per cui tre soldati, la figlia di un generale e un uomo che sapeva maneggiare abilmente le armi fossero stati chiamati alla Torre di Aldebaran, sede dei più potenti in tutta Valdmurt.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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