Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: Night Julia Holly    29/08/2010    4 recensioni
Nel 1965,tutti sanno che a Londra venivano risolti vari casi di terrorismo internazione,grazie alle spie: gli agenti segreti.Il migliore agente segreto di quei tempi era James Bond,ma purtroppo nel 1965,i casi di delinquenza aumentarono a dismisura.La centrale aveva bisogno di nuove spie,di agenti efficienti come Bond.Magari,questi agenti,si potevano trovare anche nella gente comune. A volte capita di non sapere che in realtà,siamo così dotati da essere in grado di diventare paladini della giustizia.
Genere: Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Che serata noiosa”,pensava l’agente Lennon,mentre sfiorava con un dito l’orlo di un bicchiere colmo di coca cola corretta con scotch.

La prima missione degli agenti 8 e 9 era appena iniziata. Venne battezzata da Lennon “Missione Serata noiosa”,perché aveva preveduto una serata deludente già dall’inizio,mentre si dirigevano con una limo al party,in una villa nelle campagne vicino il forte.

L’agente Holly in quel momento era assieme a Lawrence,davanti al tavolo del ponch,mentre studiavano la situazione: Sorotov giocava d’azzardo,attorniato da conigliette della Playboy.

-Tu devi provarci con lui- le disse Lawrence.

-Io?- disse lei preoccupata,guardando verso lontano,posando lo sguardo verso l’annoiato collega,che aveva appena bevuto l’ennesimo bicchiere.

-E chi altro? Sei una donna! E per di più…attraente-

-Mah- si allontanò lei bevendo punch.

John era ormai sulla soglia dell’ebbrezza.  Soltanto gli alcolici gli facevano compagnia,in quella festa.

Il giovane stava per ordinare del Martini rosso,quando una donna sulla settantina si avvicinò a lui.

-Ehi tu- gli disse -sai giocare a poker?-

John la  squadrò:  lei non era altro che una vecchia tartaruga con un abito corto e scollato.

-le fiches le paga lei,vero?-

-Sì,vorrei solo un po’ di compagnia- gli disse,guardandolo maliziosamente.

Poiché l’ebbrezza aveva ormai preso la mente di John,il giovane accettò di fare l’accompagnatore della vecchia.

-Che fa?- disse tra sé Julia mentre vide John spostarsi verso il grande tavolo da gioco,posto al fondo della sala.

-Lascialo fare- le disse Lawrence- Lei è un’assistente di Sorotov-

-Ma è…ubriaco-

-Ma che vuole che sia…tranquilla,Lennon sta dando del suo meglio. E anche lei lo deve fare,non stia attaccata a me! Io devo cercare di parlare con qualche testa grossa…per qualsiasi pericolo...usi l’orologio… -

E così l’uomo lasciò sola la collega.

Night così decise di prepararsi alla serata noiosa bevendo del ponch.

Se doveva provarci con quell’orrore di uomo,era meglio che si ubriacasse anche lei,come aveva fatto John.

-Se bieve trouppo,rischia di ubriaccarsi- disse una voce sconosciuta,una voce di un uomo che non voleva farsi gli affari suoi.

Night si voltò e vide un uomo di circa di circa trent’anni,vestito elegantemente di grigio.Era castano con gli occhi castani. Di bella presenza.

Aveva un accento dell’est Europa.Magari era russo come Sorotov.

-Se mi ubriaco non saranno fatti suoi-

-Lo so,si dovriebbe prieoccupare il padrone di cassa,a mandarla fuori e accompagniarla a casa-

La ragazza inarcò un sopracciglio.

vienuta suola a questa fiesta oppure è in cuompagnia?-

-Non le pare che questo sia poco importante?-

Night diffidava di quella persona: e se fosse una spia anch’egli,e voleva indagare non solo su lei,ma anche su di John e Lawrence?

-Mi chiedievo sie quel giouvane ragazzo fuosse suo amico- disse,indicando John Lennon alquanto esultante,dopo aver vinto alla roulette- Se fuosse il suo ragazzo,sariebbe alquanto cretino che la lasciasse per gioucare alla roulette con una viecchia, chyort!-

-Non conosco quel giovane- e si allontanò da lui.

-Aspietti! Mi dica almeno cuome si chiama,signiorina-

-Giulietta- disse la giovane,mentendo.

-Con muolto piacere. Io sono Dimitrji  Sorotov-

Sorotov. Un nemico” pensò tra sé l’agente Holly.

-Signiorina. Io non vuolevo disturbarla. Ma io non avere mai visto donna così bella come lei-

Night pensò che forse era meglio farselo amico,questo Sorotov,che sicuramente era il fratello del professore Igor,che giocava a carte nello stesso tavolo di Lennon.

-Oh,questo mi fa molto emozionare- disse lei,cercando di fare la finta interessata.

Sorotov le prese una mano e la portò nella sala accanto a ballare.

John continuava a giocare,a ridere con la vecchia e a tracannarsi di Gin e Vodka.

Non notò che un uomo cercava di provarci con la collega che gli piaceva.

Dopo molti balli e dopo pause dove bevettero alcolici,che stavano facendo perdere la lucidità a Night,

i due si riunirono nell’ultimo ballo:

Sorotov pose le mani sui fianchi della giovane,mentre Night appoggiò le mani sulle spalle dell’uomo.

In fondo,questo Dimitrji era un uomo molto attraente,ma non bello come il “suo” agente Lennon.

Dimitrji si avvighiò sempre più alla donna,le prese il volto con le mani,avvicinando le sue labbra a quelle della ragazza.

La ragazza lo bloccò posando le dita sulle labbra dell’uomo.

-Signore,non sta correndo troppo?-

Ecco,brava. Aveva evitato un bacio da quello là.

-Lei mi ha incantato come una sirena,chyort-

“Che buffone,questo Sorotov” pensò la ragazza.

Ma Sorotov non si voleva arrendere. Voleva conquistarla a tutti i costi.

Così propose di portarla in una stanza al piano di sopra.

Night era tranquilla,e lo seguì. Aveva una pistola nella giarrettiera sinistra e poi l’orologio sparava microscopici proiettili con del sonnifero,quindi poteva stare al sicuro con questo equipaggiamento di difesa personale.

Sorotov le mostrò una stanza bianca,dal letto matrimoniale con le lenzuola color crema.

Che stanza carina.

Nella scrivania vi erano molte carte scritte da tanti numeri e da tante formule incomprensibili.

Night dedusse che Dimitrji  era un matematico.

Molti areoplanini erano posti su delle mensoline,in bella mostra.

-Io e mio fratello piacere tanto collezionismo- puntualizzò,mentre le mostrò un modellino aereo della prima guerra mondiale-

Dopo pochi minuti passati a guardare aerei,arrivò un cameriere,che portò dello champagne.

Appena quest’ultimo uscì,Sorotov chiuse la chiave e se la mise in tasca.

Poi si diresse verso lo champagne,e lo versò nei due calici.

-Alla salute- dissero i due,bevendo successivamente.

I minuti passarono,e Sorotov cercava di conquistarla accarezzandola sul viso,e anche volgarmente,sulle gambe.

Poi la fece distendere sul letto,e fece scorrere le dita dalle cosce verso l’interno. Riuscì a darle pure un bacio sulle labbra.

Era il momento buono per chiedere rinforzi.

Nonostante fosse ubriaca,diede con molta lucidità l’allarme a Lennon e a Lawrence e poi fece addormentare l’uomo.

Si liberò dalla stretta dell’uomo, togliendo per prima cosa la mano vicina alle cosce.

-Fottiti,bastardo- disse,sparandogli, per sicurezza,un altro proiettile con sonnifero.

In quello stesso momento,qualcuno bussò forte alla porta.

Sembrava che stesse bussando uno scimmione inferocito.

-Amore amore aprimi! Anzi spacco la porta! Julia!!!!-

La voce era di John,che ovviamente,era privo di coscienza.

Night sfilò dalla giarrettiera,vicino alla pistola, una chiave pass par tout,e aprì la porta.

Un John dai capelli scompigliati e tutto sudato l’accolse preoccupato.

-Chi cazzo è quel bastardo?- disse,mentre vide Sorotov.

-Un nemico appena sedato-

-Ti ha fatto qualcosa?-

-Quasi-

-Ma io lo ammazzo,questo coglione-

John stava per prendere la pistola,ma venne bloccato da Night,che rise.

-Tranquillo,me la sono cavata,sono sana e salva,mio caro e bello agente segreto-

E detto così (palesemente senza lucidità),lo prese per il viso e lo baciò.

Lawrence arrivò,ma ormai l’allarme rosso (sia dell’orologio di Night che del “Non-relazionometro”) era terminato.

 -Siete ebbri,Dio Santo- disse,lievemente preoccupato.

 

Menlove ave.

Tarantantan! Eccomi qua con un nuovo capitolo,partorito con tanta fatica -.-“”” bene,questa è la prima parte,dove ho scritto la missione svolta da Night,nella prossima parte ci sarà John,e poi farò parlare a Lawrence…carino Lawrence,non si è nemmeno preoccupato per il non relaziono metro! Ha pensato più alla salute dei suoi colleghi u.u

Ringrazio Zazzà,Thief,Andry e Giuly per avermi recensito ^^ ma anche a chi sta solo leggendo la storia! A presto! Ora scappo…

Night Julia Holly

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Night Julia Holly