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Autore: United_Sisters    31/08/2010    3 recensioni
Una ff seria, che non lascia spazio alle nostre rozzate quotidiane. Pffff. Ok, non ci crede nessuno. Allora diciamo che si ritrovano in una stanza tutti i personaggi, ma proprio tutti, e iniziano a discutere. Con il PIZZICO di ironia delle sisters, il gruppo omonimo su facebook.
Genere: Comico, Demenziale, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Estate, Rimini 2002

I Muse erano arrivati in Italia.
Finalmente !! Trepidi fan aspettavano con ansia il loro ritorno in Italia.
C' erano ragazze che si erano tinte i capelli per assomigliare ai loro idoli.
Chi rosso Bliss, chi Blu e chi verdi.
Tutte li conoscevano, tutte accorevano come pazze, e tutte avrebbero dato qualsiasi cosa per conoscerli, tranne lei: Gheia.
Gheia, una giovane ragazza, bella, dai lunghi capelli scuri, occhi da cerbiatta e lunghe cambe da fenicottero.
Studiava psicologia.
Si era iscritta un pò per gioco.
Voleva capire il Mondo attorno a se.
Non voleva essere come tutti gli altri.
Era nata per sapere.
Era nata per vivere.
Era nata per sfondare.
In pratica era nata.
Ad ogni modo...
La nostra piccola Gheia uscì di casa per prendere una pizza con le sue ' michette del cuore: Giustina e Clarabella.
< Cè te mi stai dicenno che Tom Cruise si è lasciato con la Nicole Kidman? > chiese spaventata Gheia all' uscita della pizzeria.
< Ma perchè non lo sapevi? A Ghèè datte na sveglia !! > Clarabella con i suoi modi dolci e gentili diede una piccola spintarella alla Gheia, che sbatte contro un omone alto e sicuramente inglese.
< Oh mi scusi, la mia amica mi ha fatto cadere. >
< What? > chiese l' uomo.
Osservava Gaia e le sue amiche in modo curioso.
Come se non avesse mai visto donne cosi.
< Oh ma che sta a di? Io non lo so l' inglese? > intervenne Clarabella.
< Ah Cla ce sto io ! Na cima in inglese. Te ricordo che so stata a Ocsfod !! > Giustina con il suo fare molto fine e delicato si avvicinò all' uomo.
La gomma da masticare ben in evidenza e gli occhi strabuzzanti di eleganza si incrociarono con quelli chiari di Glen Rowe.
< Uat iu uant? > chiese Gustina.
" Come parla bene l' inglese ! " pensò Gaia fra se e se osservando l' amica sicura di se.
Glen non le calcolò più, ma salutò con quasi un inchino la nostra Gheia.
< Che famo? Ce facciamo na birretta? > chiese Giustina sempre masticando la gomma.
< Ok.. > mormorò timidamente Gheia.
L' enorme locale dove si beveva era stra colmo di ragazze.
Tante ragazze si accasciavano a terra e molte litigavano fra loro.
Altre invece cercavano di entrare dentro ma con scarsi risultati.
< Ma io ciò sete ! E poi devo fare la piscia ! Come si fa? > urlacchiò la povera Gheia che si toccava ovunque.
Ballava e cantava.
< Oh Ligabue ! Perchè devo soffrire cosi?? >
< Dai Ghe ora entriamo !> la rassicurò Clarebella tenendole la manina.
Dal locale uscirono due uomini.
Uno era più basso, portava dei rossicci capelli a spazzola e cercava di dileguarsi con scarso successo.
Una miriade di ragazze lo seguirono.
Per fortuna la security le bloccò.
L' altro uomo invece era quello con cui Giustina aveva tentato un approccio.
< Oh guarda c' è il tuo amico ! > esclamò Clarabella vedendo Glen.
< Si avvicina verso di noi ! Oh santo Ligabue !! La sto facendo qui !! >
Gheia continuava a ballare.
Era completamente impazzita.
Cantava canzoni strane ma con chiari riferimenti all' acqua.
< Biuonasera. Mi pare che voi ragazzie italianie vorreste entrare in locale? > chiese con un accento alquanto marcato Glen.
< Si !! Porca Nannini !! Si !! Devo pisciàà !! > urlò Gheia che non se lo fece ripetere due volte.
Entrò e di corsa raggiunse il bagno.
Dopo essersi liberata del suo enorme peso, si guardò allo specchio.
" Mamma quanto sono brutta ! "
Pensò fra se e se.
Uscendo dal bagno vide degli enormi bicchieri verdi che roteavano sul bellissimo bancone di legno.
" Ne voglio uno anche io ! Ohh che belli ! Girano !  Ma come fanno a girare? Deve esserci un puffo sotto quel tavolo ! "
Gheia si avvicinò al tavolo indiscusso  e piegò piano la testa per cercare di vedere qual' era il meccanismo innescato per far girare i bicchieri.
< Ahiii !! > nel rialzarsi da sotto il tavolo, Gheia sbattè la testa su uno sgabellino li vicino.
< Ti sei fatta male? > chiese un ragazzo n inglese. Corti capelli neri e occhi azzurrisimi.
" Amazza che culo ! " pensò Met, che da quella posizione aveva un ottima visuale sul di dietro della nostra Gheia.
" Ma quello mi sta guardando il culo? " pensò Gheia osservando Met.
< Chi cazzo sei tu ? Un pervertito? Un tossico? Ma chi ti conosce? Non sai neanche parlare la mia lingua ! Brutto ignorante? >
Met la continuava a fissare immobile.
< Bè sei morto? Ora ti schiaffeggio ! > gridacchiò isterica Gheia.
< Scusa ehm si..no.. volevo dire..
flaucinaucinihilipilification ! >
< Va bene va,ciao ! > esclamò Gheia che intanto si rialzò da terra.
Si aggiustò un pò i capelli e iniziò ad andare dritta verso la porta.
Poi una mano le tenne il polso < Scusa.. sono un pò nervoso..ehm.. vuoi bere qualcosa? > chiese Met guardandola dritta nelle pupille degli occhi.
< Vabbè, tu e il tuo uccello mi incuriosite... solo se paghi tu però !>
" Amazza che tette" pensò Met che osservava il piccolo scollo a V di Gheia. < Certo, offro io ! >
" Che cafona che sono stata ! Mammina non mi ha insegnato a dire queste cose.. e poi, sto accettando cose da sconosciuti !! "
< Allora... qual'è il tuo nome? Sei italiana? Dove vivi? Codice fiscale? > chiese Met che iniziava un pò a riprendersi.
< Mi chiamo Gaia, ma tutti mi chiamano Gheia, non so il perchè.. Si, sono italiana. > concluse la giovine che intanto assaporava il suo margarita.
" Gheia, che nome da pornostar.. affascinante ! " pensò Met, toccandosi il mento e continuando ad osservare lo scollo di Gheia.
< Il tuo nome invece? > chiese Gheia. " Sarà un nome da nerd, me lo immaggino ! "
< Ciao, sono Bellami, Met Bellami. > rispose Met che toccava con le veloci dita dei pezzetti di carta.
< Accipicchia ! Che fai nella vita? > Gheia, ormai era curiosa di sapere un pò di più su quello sconosciuto. " Per me sei un serial killer.. oppure un ricettatore di droga. "
< Sai, suono un pò in giro.. >
< Naaa !! E che suoni?? Techno? House? chiese Gheia con il suo solito accento mix.
< Con un gruppo di amici. > rispose Met. " Dooom, no concentrati ! Sei etero. Sei etero. Sei etero ".
< Ma che suoni di strumento? Il triangolo? > domandò Gheia. " Questo ha le dita lunghe.. è esperto di strumenti lunghi. "
< No, suono la chitarra.. conosci uno strumento più lungo? >
Gheia divenne leggermente rossa in viso.. poi cerco di cambiar discorso.
< Ahhh .. ee... ehm.. comunque, io invece studio pissicologia. Posso tracciarti un profilo se vuoi. Sei gay? Bisex? Che tipo di sesso ti piace fare? Eh? >
Gheia lo guardava da assatanata.
Le iniziava a piacere, e poi, la chitarra...
< Dipende.. ehm.. no. Sono etero ! Wild baby, wild sex ! Feel so good ! > rispose Met.
" Mi sollazza! " Pensò Gheia.
< Uhm.. si sta facendo tardi.. Tieni il mio numero:69696980098234812313138731983719731 !!! > disse Gheia in modo sbrigativo.
" Dai Met. Prendi l' iniziativa... Lo sai.. a letto...che botte ! " < Oooh grazie ! Ti faccio uno squillo più tardino! > commentò Met che annotava su un fogliettino di carta il numero di Gheia.
Nel frattempo Gheia si aggiusta la maglietta per evidenziare le proprie tette.
< Magari ci vediamo una sera.. sai, per una birra... > propose Met.
" Magari con qualche funghetto... sai te, con quelle tette ! "
< Comunque i miei occhi sono più in alto ! Guardami dritto nelle palle degli occhi ! No qui ! > Gheia mostrò ancora di più il prosperose davanzale.
< Palle... > balbettò Met.
Gheia lo guardava perplessa.
" Ho detto palle degli occhi ! Questo penserà sicuro al calcio.. Le palle del calcio ! "
< Met? > chiese Gheia.
" Dooom.. tesoro !! Tra 2 ore, 16 minuti, e 57 secondi sarò da te !! "
Pensò Met gustando la scena. < Ehm si Gheia. Certo.. le palle.. >
Met continuava a pensare. Lasciando Gheia che lo osservava stupita.
" Questo non sta pensando a me... " pensò Gheia " Avrà un' altra sicuramente.. " < E vabbè allora.. io vado, ok? Ci sentiamo. Paga tu! Ciao !! >
Gheia si avviò verso l' uscita del bar.
Met continuava a farsi apocalittici film mentali su lui e Dom.


  
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