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Autore: Nusia    02/09/2010    17 recensioni
é una storia che parla di RObsten dopo la fine delle riprese della saga. Ho ipotizzato che si fossero lasciati e che non si vedessero da ormai 3 anni. Cosa li farà rincontrare? E soprattutto cosa succederà? leggete...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ed anche questa storia giunge al termine ragazze. Prima di lasciarvi al capitolo vorrei dirvi un po’ di cose. Innanzitutto vi ricordo che posterò degli EXTRA quindi non cancellate o archiviate la storia. Penso che ne saranno due, uno sulla nascita di Andrew e l’altro su un papà Robert geloso della figlia 17enne straordinariamente bella.

Come già vi ho annunciato tra breve posterò altre mie fan faction, e se volete informazioni precise su esse e la data di “uscita” vi lascio a fondo pagina il link della mia pagina face book. Scusate come sempre se ci saranno errori. Detto questo lasciate che vi ringrazi ad una ad una. Volevo rispondere alle vostre ultime recensioni ma ho pensato fosse meglio rispondere con un’unica grande risposta a tutte:

Questa volta sono io a lasciare una recensione a voi tutte ragazze =D questo per ringraziarvi di tutto: per aver seguito questa storia, per aver commentato, consigliato, proposto o semplicemente letto. Sono contenta di essere riuscita a farvi emozionare e anche se ho rischiato di morire per mano vostra sono contenta anche di avervi fatte un po’ penare xD molto probabilmente se Rob o Kristen si ritrovassero a leggere questa storia (cosa improbabile) mi verrebbero a cercare per uccidermi loro stessi =D grazie per gli innumerevoli complimenti che mi avete fatto, talvolta tanto lusinghieri da farmi arrossire. Questa fan faction è stata quella che mi ha dato più soddisfazione di tutti ed io sono contenta di averla pubblicata. La prossima fan faction su Robsten “RESTA” sarà scritta a 4 mani, quindi sarò io e la mia Marty a parlare di questa coppia. Ora vi lascio al capitolo e ancora:

GRAZIE MILLE!

Recensite!

“Someday we’ll Know”

38- Epilogo.

Pov. Kristen

4 anni dopo:

“sta ferma Kris, mi stai facendo impazzire” mi rimproverò forse per la centesima volta Nikki intenta a sistemarmi i capelli in tanti boccoli. Odiavo essere torturata in quel modo, ancor di più se non sapevo il motivo.

“mi dici dove mi deve portare vestita così?” chiesi indicando il mio piccolo abito senza bretelle grigio perlato e la scarpa dalla zeppa vertiginosa dov’era intrappolato il mio piede destro.

“e poi era proprio obbligatoria questa scarpa? Ho già una caviglia slogata, non vorrei portare queste maledette stampelle per altro tempo”

“dio Kristen come sei noiosa. Smettila di fare la lagna e sta ferma che ho finito”

“finalmente!” esclamai sospirando. Era passata una settimana esatta dall’incidente e 4 settimane da quand’ero rimasta incinta. Il mio umore cambiava nell’arco di pochi minuti e per qualsiasi sciocchezza, come in quel momento quando Nikki mi disse di aver terminato.

“ooooooook il tormento è finito” lei ridacchiò.

“su, ti accompagno di sotto che Robert ti aspetta”

Sorretta da Nikki scesi fino alla hall dove trovai Robert a parlare animatamente con Kellen. Appena mi vide sorrise e corse verso di me.

“sei bellissima” bisbigliò al mio orecchio prima di stamparmi un bacio sul collo.

“anche tu” soffiai osservandolo per bene. Non era da lui vestirsi così…così serio. Aveva una camicia bianca semplice, senza quadretti o strane stampe, e un pantalone di jeans scuro che cada a pennello su di lui. Era assolutamente perfetto.

“perché siamo così in ghingheri? Dove andiamo?” erano circa 24 ore che non facevo che porre la stessa domanda. Era frustante quando non si riceveva nessuna risposta.

“è una sorpresa perciò…” e lasciò la frase in sospeso tirando fuori dalla tasca un foulard. Lo guardai accigliata e inorridita dal sapere a cosa servisse quel coso.

“dimmi che non è come penso”

“è come pensi amore, perciò girati e lascia che ti bendi. Ti prego” e fece i suoi fantomatici occhi dolci. Lo accontentai avvilita.

“cadrò e questa volta la gamba me la ingesseranno” dissi mentre mi copriva gli occhi.

“hai le stampelle amore ed io sarò al tuo fianco a sorreggerti, quindi shhh” e così dicendo mi portò alla sua auto. Per tutto il tragitto cercai di estorcergli qualche informazione ma lui per tutta risposta ridacchiava e poi ricadeva nel suo mutismo.

“ti odio quando fai così” biascicai quando venne ad aprirmi lo sportello e mi aiutò ad uscire.

“ancora qualche minuto di pazienza e giuro che non te ne pentirai”

Continuai a vedere il nulla per qualche altro minuto, ore per quanto riguardava la sottoscritta, poi lo sentì armeggiare con il nodo della benda e sorrisi raggiante.

“sei pronta?”

“dai Robert. Ti prego” lo scongiurai e lui non riuscì a trattenere una risata.

“3-2-1... Ti amo amore mio” e riacquistai di nuovo la vista. Rimasi estasiata dal panorama che avevo di fronte e in un attimo compresi dove fossimo. Lo guardai perplessa e allo stesso tempo felice.

“che…che ci facciamo qui sopra?” domandai con un filo di voce. Non salivo sulla Torre Eiffel da quando…beh dalla premiere di New Moon.

“beh questo è un po’ il nostro posto no? Fu qui che ti promisi che ti avrei sposato” annuì impercettibilmente e istintivamente mi toccai la pancia accarezzandola. Continuavo a non dire nulla mentre lui sorrideva raggiante e mi accarezzava una guancia. Quando lo vidi inginocchiarsi davanti a me e prendere la mia mano sinistra tra le sue strabuzzai gli occhi e sorrisi.

“oddio” mormorai alzando gli occhi al cielo per impedire alle lacrime di uscire.

“sai, sarei onorato di averti al mio fianco per sempre, di viverti giorno dopo giorno, di amarti e renderti felice perciò…” lasciò la frase in sospeso prendendo da una tasca un cofanetto nero di velluto. Con un rapido scatto aprì il piccolo oggetto rivelandone il contenuto. Guardai quel bellissimo anello per un tempo indeterminato, poi sentì di nuovo la sua voce e lo fissai dritto negli occhi.

“Kristen Stewart vuoi condividere il resto della tua vita con me? Vuoi sposarmi?” e a quel punto anche la persona più forte del mondo sarebbe scoppiata in un pianto a dirotto.

“Si. Si, che lo voglio” farfugliai e in un attimo gli fui tra le braccia. Mi sembrava un sogno, un sogno che credevo che mai più avrei vissuto. Un sogno divenuto finalmente realtà.

“ti amo Robert. Ti amo da impazzire” biascicai sulle sue labbra.

“oh mai quanto ti amo io”

“ne dubito”

“e amo anche lei…o lui” e si abbassò a baciarmi la pancia. Lo attirai nuovamente a me baciandolo dolcemente e cercando di trasmettergli tutto l’amore del mondo.

“saremo dei buoni genitori Robert?” chiesi poggiando la mia fronte alla sua.

“beh…un giorno lo sapremo”

Smisi di fissare il mio anello di fidanzamento quando nella stanza si irradiò una canzone, la nostra canzone in un certo senso: Someday we’ll Know. Già, un giorno lo sapremo!

Erano passati 4 anni ormai da quel famoso giorno, 4 anni da quando Rob mi aveva chiesta in moglie e da quando avevamo avuto il nostro piccolo angelo. Alla fine aveva avuto ragione lui: era una bambina. Una stupenda, perfetta bambina. La nostra Joy! Non scorderò mai quando la presi tra le braccia la prima volta,un’emozione del genere è impossibile da dimenticare. Durante tutto il travaglio stringevo la mano di Robert urlandogli dietro quanto lo odiassi per avermi messo in una situazione del genere, poi quando avevo visto quel piccolo corpicino tutto il dolore che avevo patito era passato in secondo piano. Joy era bellissima e identica al padre ovviamente. Certo aveva ereditato qualcosa anche di mio ma per me era soltanto una versione al femminile di Robert. Capelli che ora arrivavano alle spalle erano mossi e di un colore indefinito, forse potevano essere ramati ma i riflessi biondi li rendevano più chiari facendo in modo che non fossero ne castani ne tantomeno biondi. Le labbra belle piene e rosa, la pelle avorio come la mia e gli occhi…dio i suoi occhi erano grandissimi, vivaci e contornati da folte ciglia: assolutamente meravigliosi. Così come per i capelli anche quest’ultimi non avevano un colore ben preciso, ma erano belli, belli da morire ed espressivi. Avevo notato che con il cambiare del tempo la tonalità variava fa un azzurro brillante a un verde acqua. Mi avvicinai ad uno scaffale e presi una sua foto di quando aveva due anni. Eravamo in spiaggia e lei era immersa in una fossa scavata nella sabbia e sorrideva al papà che le era affianco. Quante cose erano cambiate in quegli anni, prima di tutto mi ero sposata. Eh si, finalmente il giorno tanto atteso da entrambi era stata celebrato 3 anni addietro. Non volevamo che la nostra unione fosse giudicata come qualcosa di “riparatore” perciò avevamo atteso che Joy compiesse un anno e poi ci eravamo sposati. Quello fu senza dubbio uno dei giorni più belli della mia vita.

“Sei agitata tesoro?” mi chiese Ashley mentre la parrucchiera mi sistemava i capelli.

“tu che dici Ash? Guarda un po’ le mie mani” e le alzai alla sua altezza per farle notare il tremolio.

“ma dai non puoi essere nervosa. Tu e Rob convivete già da un anno e avete una bambina splendida. Il matrimonio è solo una firma su un pezzo di carta”

“certo, ti farò lo stesso discorso quando sarai tu a sposarti” dissi e lei storse il naso per poi ridacchiare. Dopo quasi mezz’ora la parrucchiera terminò il suo lavoro e quando anche il trucco fu perfetto arrivò l’ora di indossare l’abito. Ci avevo messo tanto per trovarlo, ma quando lo vidi in vetrina pensai: “quello deve essere mio” e difatti ecco li sulla stampella. Nikki e mia madre mi aiutarono ad indossarlo e quando mi guardai allo specchio rimasi incantata. Dio, non sembravo neanche io.

“sei bellissima tesoro” mormorò Nikki sistemandomi l’enorme velo sulla testa. L’abito mi fasciava il busto facendo risaltare il mio esile fisico e ingrandendo la mia scarsa seconda di seno. Alla base dei fianchi si allargava fino a creare una nuvola di tulle bianco che scendeva morbido fino a toccare terra. Era perfetto, molto simile a quei vestiti da principessa che ti donavano un eleganza unica. I capelli erano stati avvolti in una piccola coda, fatta eccezione per il piccolo ciuffo che ricadeva sulla fronte, dalla quale ricadevano morbidi boccoli che accarezzavano sinuosi le mie spalle nude.

“è normale che ho voglia di piangere?” farfugliai e in quel momento una piccola peste di un solo anno entrò nella stanza accompagnata da Lizzie e Victoria.

“mamma” mi chiamò Joy. Mi abbassai alla sua altezza per baciarle la guancia. Ancora non riusciva a camminare ma aiutata da un adulto riusciva a reggersi perfettamente in piedi.

“ciao amore, sai che sembri un piccolo batuffolo?” dissi divertita ammirandola in quel piccolo abitino rosa confetto. Lei mi guardò alzando un sopracciglio poi, come se avesse capito la battuta, scoppiò a ridere seguita a ruota da tutti.

“papà?” chiese guardandosi intorno. Quando non lo vide mi guardò con quegli occhioni azzurro-verdi e sporse il labbro inferiore. Adorava il padre o meglio lo venerava.

“ora andiamo da papà ok? Vai in braccio a zia Lizzie” lei annuì e si girò verso la zietta. Feci due grossi respiri e poi usci dalla stanza raggiungendo mio padre al piano di sotto.

“la mia bambina” farfugliò abbracciandomi forte.

“su papà accompagnami all‘altare prima che corri di sopra ad indossare un jeans e una t-shirt” lui rise di gusto ed insieme ci avviammo. Avremmo celebrato il matrimonio in un enorme villa. La cerimonia si sarebbe svolta nel giardino principale dove era stato allestito l’altare e tante sedie tutto rigorosamente bianco e dorato. Il pranzo e il susseguirsi della serata proseguiva invece, a bordo piscina. Arrivati a destinazione mio padre mi prese a braccetto e aspettammo che le damigelle facessero la loro entrata. Le prime ad entrare furono Clare, la nipote di Robert, che aveva tra le braccia la mia piccolina con in mano le fedi. Subito dopo entrarono Ashley e Nikki seguite a ruota dalle sorelle di Robert. Quando fu il mio turno strinsi forte la mano di mio padre poi, stando bene attenta a non inciampare iniziai a percorrere quel lungo tappeto dorati pieni di petali di rosa blu. Cercai subito con lo sguardo Rob e quando lo vidi sorrisi apertamente seguita subito da lui. In quel momento, incrociando il suo sguardo capì di star facendo la cosa giusta. Il volevo vivere con lui sempre e per sempre.

Fu davvero una giornata incantevole!

Le cose non erano cambiate solo per la sottoscritta: un anno dopo il mio matrimonio toccò a Ashley e Jackson fare il grande passo ed esattamente nove mesi dopo aver pronunciato il fantomatico “si” avevano messo al mondo un fantastico bambino: Jhonny. Per quando riguarda Kellen…beh lui non era diventato lo scapolo più ambito di Hollywood come io avevo sempre pensato e questo perché era riuscito, finalmente, a stabilire una relazione seria con la sua ormai storica AnnaLynne. Erano fidanzati da ben 3 anni e non avevano mai e ripeto mai litigato. Prima che il mio caro amico mettesse la testa apposto successe una cosa che per tutti noi è davvero comica. Nikki e Kellen erano stufi di essere circondati da fidanzatini tutti coccole e abbracci così un giorno decisero di provare a stare insieme. Si lo so, assurdo! La relazione non durò per più di 24 ore, i due si guardarono in faccia dopo un bacio e scoppiarono a ridere insieme. Grazie al cielo anche per la mia migliore amica le cose si erano sistemate e nell’ arco di 2 mesi era passata da felicemente single a innamorata pazza di Nate. Eh già, di Nate. I due si erano incontrati un anno dopo il mio matrimonio a Madrid. Nikki era li per girare un film mentre lui era in vacanza con gli amici. Si guardarono, sorrisero e dopo una piccola conversazione scoppiò la scintilla che non era scoppiata mesi addietro. Avevo sempre pensato che avessero un feeling incredibile. Stavano ancora insieme e ultimamente Nikki non faceva altro che parlare di matrimonio e roba simile e la cosa mi puzzava non poco. Anche Britney aveva trovato il vero amore e conviveva con lui da circa 3 anni. Avvolte la vita è davvero assurda e questo è il caso di Britney. Aveva tenuto davanti gli occhi Tom per tanto tempo ma lo aveva considerato solo dopo che Robert l’aveva lasciata. I due si erano innamorati qualche mese dopo la fine delle riprese di Ghost love. Lui gli era stato molto vicino e l’aveva aiutata a superare l’amore che provava per Robert e una cosa tira l’altra era scoppiata la scintilla. Eravamo diventate grandi amiche ed io non avevo la minima paura di vedermi portare via Robert da lei questo perché vedevo come guardava Tom.

“Kristen siamo noi” urlò Kellen dal salone chiudendosi la porta alle spalle. Lo raggiunsi felice e subito venni travolta da una puffetta tutta boccoli.

“mammaaaaa lo tai cosa ti ha fatto fale zio Kel?” chiese mia figlia tutta entusiasta.

“cosa amore?”

“allola plima siamo andati a plendere un gelato grande e toi ci ha portato alle giostre” spiegò lei saltellando per tutta la stanza.

“ti sei divertita si? Lo zio è davvero bravo. E tu Jhonny?”

“tante io” rispose lui per poi correre nella cameretta di Joy. Ormai quei due passavano un sacco di tempo insieme e passavano pomeriggi interi a chiacchierare con un linguaggio tutto loro. Erano buffi!

“ti sono debitrice Kellen” lo ringraziai abbracciandolo forte. Avendo un mucchio di lavoro da fare e non potendo muovermi di casa per ovvi motivi, lui si era offerto di tenere i bambini. Si divertiva con loro, forse perché in fondo era bambino anche lui.

“come sempre scricciolo. Diventano ogni giorno più divertenti quelle due pesti”

“passano troppo tempo con te. Povera la mia Joy, diventerà matta se continuiamo così”

“ah ah ah Kris, molto divertente” ribatté lui. Lo guardai altezzosa dandogli una pacca sulla spalla.

“h imparato dal migliore” e ammiccai nella sua direzione. Rise a crepapelle per poi afferrare il cellulare e leggere un messaggio arrivato in quel momento.

“è Ashley, devo riportargli Jhonny perché lo ha dato per disperso”

“in effetti è da questa mattina che l‘hai rapito”

“bene allora io vado, tu mi raccomando non stancarti troppo e cerca di riposare un pò”

“si papà” sghignazzai. Lui sbuffò per poi chiamare il piccolino.

“Jhonny andiamo dalla mamma su”

“perché io voglio lestale con Joy” si lagnò lui

“titititititi ti pregoooooooo” disse mia figlia iniziando a battere le mani e a saltellare sul posto. Io e Kellen li guardammo sconvolti per poi scoppiare a ridere.

“mi dispiace tesoro ma la tua mamma ha detto che devi tornare a casa, però ci vediamo domani ok?” lui mi guardò scettico, come a voler capire se dicessi o meno la verità. Evidentemente lesse qualcosa nel mio sguardo che lo fece fidare perché sorrise raggiante e annuì.

“bene allola a domani” e così dicendo prese la mani di Kellen e si avviò alla porta.

Quando se ne furono andati mi avviai in cucina per preparare qualcosa per la cena. Impiegai una mezzoretta per preparare del pollo e patate forno, regolai il tutto alla giusta temperatura e azionai il timer.

“mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa” urlò mia figlia dalla sua camera.

“dimmi amore”

“puoi venile un attimo?”

“certo aspetta” mi sciacquai per bene le mani e la raggiunsi. Era al centro esatto della camera con le mani sui fianchi intenta a guardarsi in torno e scuotere la testa. Era qualcosa di assurdamente buffo.

“c‘è qualcosa che non va amore mio?” le chiesi divertita. Lei mi guardò di sbiecò e sbuffò sonoramente.

“dov‘è giumbolo?”

“non lo so Joy, ieri era li sul lettino”

Giumbolo era il suo orsacchiotto di sempre. Glielo regalò Robert al suo primo compleanno e da quel giorno non lo aveva lasciato mai.

“e io ora come faccio senza giumbolo?” disse trattenendo a stento le lacrime.

“ora lo cerchiamo ok? Tu però non piangere” mi inginocchiai davanti a lei e le baciai la fronte. Tirò su col naso un paio di volte poi mi afferrò la mano e iniziammo a cercare il suo federe compagno per tutto la casa. Alla fine avevo ceduto il nostro appartamento a Nikki, non mi andava di farla traslocare e poi per noi era troppo piccola come casa. Avevamo comprato una villetta a qualche chilometro da li e vicina alla spiaggia e poi un piccolo appartamento a Londra dove alloggiavamo quando andavamo a trovare la famiglia di Rob.

“eccoloooooooooo” gridò Joy alzando la testa da sotto il divano e sventolando in aria giumbolo.

“come ci è finito li sotto?” chiesi inclinando la testa ma per tutta risposta ricevetti una scrollata di spalle.

“ola l‘ho trovato quindi non fa niente” e così dicendo lo abbraccio stretto. Scossi la testa, era proprio identica al padre quando si comportava così.

“vieni con me in cucina? Facciamo una bella torta per quando arriva papà”

“titititititi… alla cioccolata però” annuì e la presi tra le braccia.

Arrivate in cucina la posai su una sedia e la feci pasticciare un po’ con della farina mentre io preparavo la torta vera.

“su butta il ditino qui dentro e dimmi s ti piace” lei fece come le dissi ed immersi il dito nel ruoto pieno di nutella e cacao.

“buono” decretò il fine battendo le mani. Le baciai i capelli e infornai anche la torta.

“ora aspettiamo che sia pronta mmmh?”

“ma papino?” era strano che ancora non me lo chiedesse.

“sta arrivando amore, oggi aveva tanto lavoro da fare sai? Vedrai che tra un po’ arriva. Andiamo il salotto a vedere la tv si?”

“oooooook”

Quando avevamo rivelato ai giornalisti che i Robsten non solo erano tornati insieme ma aspettavano anche un bambino era scoppiato il caos. Tutto sembrava essere tornato come ai tempi della saga: paparazzi appostati ovunque, infinite interviste e continui pedinamenti, ma mai, neanche per un solo secondo, mi era passato per la testa di lasciare di nuovo Robert. Perderlo una volta era più che sufficiente! Grazie al cielo qualche mese dopo la nascita della bambina il delirio era cominciato a scemare, fermo poi riprendere quando annunciammo la data del nostro matrimonio. Tuttavia non potevo più lamentarmi come un tempo, questo per ben 3 motivo:

-il primo era senza dubbio il fatto che avessi una famiglia e che succedesse quelle che succedesse io non li avrei abbandonati per nulla al mondo;

-secondo per quanto i paparazzi ci seguissero e chiedessero interviste tutto il boom sulla nostra coppia era finito e come si sul dire: I Robsten sono storia.

-terzo, eravamo cresciuti e questo voleva dire non solo che ormai le nostre fans superavano l’età dell’adolescenza ma anche che non essendo più dei ventenni con gli ormoni ancora in subbuglio e non facendo trapelare nessuna notizia di crisi eravamo ormai “noiosi” un po’ come Angelina Jolie e Brad Pitt.

Robert in quel momento stava incidendo un suo disco e tra qualche mese sarebbe partito per girare un film a Vancouver. Dopo Ghost Love c’erano stati offerti tanti altri progetti fa fare insieme ma noi ne avevamo accettati solo 3. Le storia ci piacevano e non volevamo rinunciare ad dei personaggi così belli, tuttavia da circa due anni avevamo deciso di non fare più nessun film insieme. Certo questo ci portava molto spesso a non vederci per qualche mese ma come sempre appena avevamo un giorno libero scappavamo ad incontrarci. Cercavamo comunque di prendere progetti distanti tra loro così che quando dovevo lavorare io Robert e la bambina sarebbero potuti venire con me e viceversa.

“sono a casa tesori” urlò mio marito dall’entrata.

“papinooooooooooooo” Joy scattò dal divano correndo tra le braccia del padre che l’accolsero senza sforzo.

“ciao amore, mmmmh che profumino”

“io e la mamma abbiamo fatto una tolta” gli spiegò subito lei.

“a si? Allora corri a lavarti le manine che andiamo a mangiarla” nostra figlia annuì vistosamente e poi corse verso il bagno.

“sai inizio ad essere gelosa. Non ti sei accorto che ci sono anch‘io?” mi lagnai facendo sporgere il labbro inferiore. Lui ridacchiò avvicinandosi a me e abbracciandomi forte.

“scusa amore, ma quella peste non mi ha dato il tempo di raggiungerti. Passa troppo tempo con Kellen” questa volta fui io a ridacchiare.

“un bacino non me lo dai?” si avvicinò alle mie labbra e le intrappolò tra le sue.

“ciao amore mio” sussurrò poi sul mio collo.

“così va meglio” biascicai prima che lui si riappropriasse della mia bocca.

“aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah che schifo” urlò mia figlia coprendosi gli occhi. Ci staccammo e la guardammo spaesati prima di scoppiare a ridere.

“qualcosa non va tesoro?” chiese Robert abbracciandomi.

“papà non può salutarmi?” lei scosse la testa facendo un espressione disgustata.

“non si saluta con la bocca che schifo” risi ancora di gusto e le risate aumentarono quando sentii Robert borbottare:

“tra qualche anno non la penserai così”

“zio Kellan dice che la bocca selve solo per mangiale e che quando mi faccio glande e un maschietto mi vuole tare un bacio come quello vostro devo dargli uno schiaffo perché fa schifo. Ha ragione ”

“beh per al prima volta nella mia vita concordo con Kellan” diedi un scappellotto a mi marito e scossi la testa avviandomi in cucina. Se Robert era geloso della figlia Kellan era ancora peggio. La mia povera Joy ne avrebbe viste delle belle quando sarebbe diventata una signorinella.

“a che punto sei con il libro?” domandò Rob andando verso il frigo a prendere qualcosa di fresco da bere. In quel periodo faceva un caldo pazzesco o forse ero io che nelle mie condizioni lo avvertivo di più.

“a buon punto” da circa 7 mesi avevo deciso di scrivere un romanzo. Avevo sembra amato scrivere e quando mi era venuto quell’idea mi ero subito messa a computer e iniziato a battere la trama. La storia si intitolava “My Sun” e parlava di una ragazza poco più che 18enne che aveva una vita incasinata. Faceva la spogliarellista in un night club per sopravvivere e questo perché i genitori erano morti quando lei era ancora bambina. Viveva sola e ce la metteva tutto per fare la brava ragazza ma a causa delle amicizie sbagliate finì presto in un brutto giro di prostituzione e droga. Colui che la salverà sarà un ragazzo proveniente dall’Europa che con tutta la buona volontà e pazienza riuscirà a farle capire quant’è bello vivere.

“dovresti riposarti un po’ amore mio. Tu lavori troppo e hai bisogno di rilassarti” sbuffai, ogni volta la stessa storia.

“ma io non ho bisogno di riposarmi, non sono ne stanca ne stressata. essere incinta non è una malattia sai?” lo beffeggiai.

“si la questo bellissimo pargoletto dovrebbe nascere tra meno di 1 mese e tu non puoi stare sempre a scrivere o a prendere in braccio al bambina”

“starò attenta ok?”

“promesso?”

“promesso amore mio” gli diedi un bacio a stampo e poi ci accomodammo a tavola.

Ero incinta da 8 mesi e mezzo e tra breve sarebbe nato il nostro secondo angioletto: Andrew. Questa volta avevo avuto ragione io a dire che avremmo avuto un bellissimo maschietto. Addentai un pezzo di posso e sorrisi raggiante. La vita alla fine mi aveva donato ciò che avevo da sempre sognato: due angeli, una famiglia felice e lui, il mio unico grande amore. Il mio Robert! Certo mi aveva fatto pensare tanto per realizzare il mio desiderio, avevo dovuto lottare tanto e ero caduta, caduta tante volte ma nonostante tutto mi ero sempre rialzata perché sapevo che una volta raggiunto il traguardo sarei stata davvero felice. Robert era il mio traguardo, lo era sempre stato e molto probabilmente lo sarebbe stato per sempre. Un amore come il nostro non svanisce col passare del tempo ma il contrario. Il nostro amore muterà, diventerà ogni giorno più grande tant’è che la gente non potrà guardarci insieme perché saranno accecati dalla felicità e l’amore che ci unisce.

“perché sorridi?” mi chiese lui ridestandomi dai miei pensieri.

“perché non mi manca nulla e perché ti amo”

“ti amo anch‘io”

“e anche io, tanto tanto tanto tanto” terminò nostra figlia aprendo le braccia e sorridendoci raggiante. Io e Robert scoppiammo a ridere e l’abbracciamo forte per poi riprendere a mangiare.

Non mi dileguo oltre, vorrei che ci ricordaste così, come una famiglia felice e piena di voglia di vivere e di amare. Vorrei ci ricordaste così, come una qualsiasi famiglia in pace con il mondo. Vorrei ci ricordaste non come Robert Pattinson e Kristen Stewart, ma semplicemente come Rob e Kris, due ragazzi del tutto normali che si sono incontrati e ad un solo sguardo amati.

The End!

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Questo è il link dove troverete tutte le informazioni sulle mie ff:

http://www.facebook.com/topic.php?uid=139143289448531&topic=210

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Grazie per chi mi ha aggiunta:

*nelle seguite: 138

*nelle preferite: 136

*nelle da Ricordare: 22

E infine grazie per le innumerevoli recensioni che mi avete lasciato fin ora…ben 411

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Abito da sposa di Kristen:

http://it.tinypic.com/r/2z6x9hc/7

http://it.tinypic.com/r/2po7g4h/7

   
 
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