Capitolo 33 – Un ballo per altre verità
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l ballo del ceppo. Vestiti,
accessori, tanta musica, un cavaliere, divertimento... questo normalmente
doveva essere. Per Rachel e San, invece, no. Avevano
entrambe un cavaliere, ma quella sera avrebbero dovuto
pubblicizzare l'avvenimento della sfilata. Le due gemelle, ancora in divisa, si
erano ritrovate per discutere gli ultimi dettagli. Avevano appena finito di
appendere volantini per tutta la sala e, ora, si stavano organizzando come
dividersi, per non finire a chiedere dieci volte la stessa cosa alla stessa persona.
- E con questo credo sia
tutto... - disse Rachel sospirando, scrivendo l'ultimo appunto sulla
cartelletta che ormai portava dietro da giorni, e che era piena di geroglifici di idee scritte in tutta fretta, e che nessuno riusciva a
tradurre eccetto lei.
San, dal canto suo, ripassò
velocemente con uno sguardo la lista dei ragazzi che avrebbero partecipato.
- Direi
che con Draco e Ares gli incassi saliranno alle stelle. Anche
senza bisogno degli altri ragazzi, probabilmente riusciremmo a tirar dentro la
cifra che ci serve solo con loro due. Le ragazze serpeverde sono tutte in
fermento... ti assicuro che entrare nella mia stanza è impossibile, tutte mi
chiedono di far sì che uno dei due capiti fra le loro mani!
- Rachel annuì. - Le
corvonero non sono da meno... non sono mica perfettine
come le grifondoro o le tassorosso... certo sono secchione...
ma alcune sono davvero pessime... prendi Cho Chang come esempio...
l'unica che sembra non essere interessata è Luna Lovegood. - spiegò guardandosi
intorno in cerca di qualche bel ragazzo o bella
ragazza da far partecipare all'asta.
- Immagino... sarà dura, ma
speriamo di risolvere il problema. - chiuse il discorso mettendosi la pergamena
in tasca - Peccato non potersi godere il ballo però...
siamo destinate a lavorare sia stasera che alla sfilata! Che
palla!
Si passò una ciocca di
capelli dietro l'orecchio, sospirando triste. Non le sarebbe dispiaciuto
approfittare della serata per distrarsi un poco.
Rachel fece spallucce.
- Non preoccuparti... avrai
tutta la sera dell'asta per indossare il tuo megagalattico vestito. - disse
sghignazzando. E certo, quel mirabolante vestito
l'aveva fatto lei stessa, non poteva che essere megagalattico. Dopotutto Rachel
avrebbe voluto diventare una stilista da grande. - Non
vedo l'ora che Are... ehm... ehm...coff...
cough... ti vedano tutti...- si schiarì un po' la
voce, prendendo poi a fischiettare.
San la guardò un po' triste.
- Non capisco perché vuoi
ostinarti a farmi attirare l'attenzione... è una cosa che preferirei evitare.
Sospirò. Se Ryan l'avesse vista con un vestito simile avrebbe di nuovo tentato
di allungare le mani su di lei e questo non le andava giù. Già una volta, che
indossava una maglietta un poco scollata, c'era mancato
poco le toccasse spudoratamente il seno. Si era preso un pugno così forte che
era finito per due giorni in infermeria!
Rachel le scoccò uno sguardo
dardeggiante. - Ciò che posso o non posso fare non sei
tu a deciderlo... mentre ciò che tu devi fare lo decido IO! Quindi
ora muoviti, vai ad appendere questi volantini nella tua sala comune... - disse
porgendole una pila pesantissima di volantini sbucata dal nulla.
- Sorella dittatrice, la mia
vita la decido io! - le fece una linguaccia, e iniziò a correre a più non posso nella direzione indicata da Rachel, ridendo come ormai
non faceva da tempo.
Rachel si diede una grattatina alla testa. Cosa cavolo
aveva da ridere? Come faceva a ridere nella situazione in cui si trovava con
Ares? Lei non ci trovava proprio nulla di cui gioire.
San era innamorata di Ares, non voleva ammetterlo, così faceva soffrire lui e
si ricopriva di una maschera lei...
- Perché cavolo ride???- si chiese ad alta voce. Improvvisamente sentì una pacca
sulla spalla. Si voltò. - Ah... eri solo tu Ares..
ARES? COSA CI FAI QUI? TU DOVEVI ESSERE NELLA VOSTRA
SALA COMUNE... TI STA ASPETTANDO... OH NO... MUOVITI!!!-
disse dandogli un calcio dolorante sul sedere.
Il ragazzo la guardò
confuso, non capendo cosa intendesse la bruna. Sala
comune? Aspettando? Chi? Tirò una ciocca di capelli alla ragazza, sorridendo
ebete. Proprio non capiva cosa intendesse.
Due lacrimoni
di rabbia si formarono ai bordi degli occhi smeraldini di Rachel.
- VAI IN SALA COMUNE... TI
PREGOOO...- disse con il labbro inferiore tremulo.
Una lampadina sembrò
accendersi nella testa di Ares.
- Ah, ma se avevi bisogno ti
chiamassi Draco potevi dirmelo prima. Comunque è in sala grande, non in sala comune!
Quello era il colmo!
La brunetta alzò la mano destra,
gli fece capire visibilmente che era aperta, con ogni dita
lontana dall'altra e sorrise frustrata. Caricò più forza possibile nel
braccio alzato e partì come un fulmine, colpendolo in pieno viso con meno
delicatezza possibile. Il ragazzo girò la testa con un forte bruciore
improvviso alla guancia, e si voltò dall'altra parte così velocemente che si
fece anche male al collo. Ci mise qualche secondo per incamerare ciò che era
successo, poi si voltò verso di lei e la guardò, stralunato.
Gli occhi si riempirono di
lacrimucce, mentre il viso gli si contorceva in una strana smorfia di dolore.
- Rachel... sei una
strega... che ho fatto di male per prendermi una
sberla simile? Sniff... sniff...
- piagnucolò tenendosi la guancia. - Sei cattivaAaAaAaAaAaAa!!!
Lei si passò una mano tra i
capelli, cercando di calmarsi. Ok, non era il momento
di perdere il controllo. Lo guardò truce e digrignò i denti.
-
VAI-SUBITO-IN-SALA-COMUNE-SERPEVERDEEEEE....- disse
infine con una specie di sibilo finale che lo fece rabbrividire.
Ares, dopo aver assunto lo
sguardo colpevole, come quello di un cane quando fa la
pipì sul tappeto, si iniziò a dirigere a passo di lumaca in direzione della
sala della sua casa. Si voltò solo due millesimi di secondo per guardare ancora
la ragazza.
- Rachel, non
è che hai le tue cose?
La ragazza si pietrificò, ma
subito dopo si sciolse e divenne di tutti i colori.
- COME TI PERMETTI,
IMBECILLE? MUOVITI, SPARISCI DALLA MIA VISTA, BRUTTO DISGRAZIATO, PRIMA CHE TI
AMMAZZI!!!- disse cercando furiosamente la sua
bacchetta in una tasca del mantello.Ares se ne
accorse, si spaventò e corse via. Rachel poté giurare di aver sentito un
distinto "Caì caì" mentre il ragazzo
correva via.
***
Nella sala le prime coppie
già iniziavano a ballare ed Harry teneva orgogliosamente a braccetto la sua
dama. Quel giorno era riuscito a fare pace con Ginny, perlomeno all'evidenza.
Aveva tentato di parlarle, farle dire cosa ne pensava del rapporto che c'era fra di loro, ma nulla. Alla fine la piccola dei Weasley lo
aveva abbracciato, mentre tenere lacrime le rigavano il viso. Un "ti
amo" aveva detto e l'aveva baciato. Sorrise, ricordando l'avvenimento. Non
aveva risolto del tutto i problemi fra di loro, ma
perlomeno ora era sicuro che non lo odiasse. Notò in fondo alla sala Hermione e
Ron, che già litigavamo. Fece spallucce e condusse la sua dama in direzione dei
due amici. Si prospettava una serata movimentata, anche
perché Allie, nascosta fra la folla, non levava loro gli occhi di dosso,
pronta a riprendersi la rossa.
***
Tappezzò l'intera sala
comune di volantini pubblicizzanti l'asta e i nomi dei ragazzi e delle ragazze
che avrebbero partecipato. La serata si sarebbe svolta in modo elegante, come
desiderava Rachel. Grazie al permesso dello zio Albus avevano potuto fare le cose
in grande e la gemella dai capelli lunghi aveva richiesto esplicitamente
smoking per i ragazzi e vestito elegante per le donzelle. Sarebbe stato
sicuramente un successone. Così avrebbero aiutato
Ryan, e lei avrebbe potuto finalmente lasciarlo senza il rimorso di averlo
abbandonato al suo destino. Guardò la lunga pila di volantini ancora da
attaccare nelle camere da letto. Lo avrebbe fatto l'indomani
mattina, Rachel non l'avrebbe mai saputo (forse). Si voltò bruscamente,
volantini in mano, per portarli in camera da letto e nasconderli quando... una
pioggia di pergamene riempì l'intera sala. Aprì gli occhi, chiedendosi come mai
ancora non aveva toccato il pavimento, quando notò due forti braccia sostenere
la sua quasi rovinosa caduta. Il ragazzo aveva un volantino in testa, che gli
copriva a metà il viso, ma non poté non riconoscerlo.
Il suo cuore stranamente
saltò un battito e le pupille le si dilatarono. Il
respiro affannato e irregolare e le mani cominciavano a sudare furiosamente. Ma lei non diede peso più di tanto a questi
"sintomi", definendolo nella sua mente un semplice alzamento improvviso di temperatura corporea. Piuttosto si
allontanò velocemente da Ares, che le aveva appena
impedito di farsi molto male in una rovinosa caduta contro lo spigolo di un
tavolo. Doveva ringraziarlo, ora? Bene, adesso era anche in debito con lui.
- Stai bene?- chiese lui,
visibilmente preoccupato.
- Ah... io... sì, grazie...
- rispose, sentendosi avvampare.
Si lasciò scappare una risata,
nell'osservare il ragazzo. Le aveva domandato con voce
così seria se stava bene, ma con quella pergamena in testa il tutto risultava
un ridicolo miscuglio. Si alzò in punta di piedi per raggiungerlo e levarlo
dalla testa del ragazzo.
- Oh... quella... si... ops... - disse lui lasciando che le sue gote si tingessero
di un rosso acceso, senza far nulla per nasconderlo. Ultimamente Ares era così
freddo. Che fosse imbarazzato o in vena di scherzare, triste
o arrabbiato, aveva sempre la stessa espressione. Certo il suo corpo
lasciava trasparire il suo stato d'animo, facendolo
sudare o arrossire, ma ciò non cambiava nulla. Lui non si comportava più in
modo naturale con lei.
Lo sguardo di San tornò ad
incupirsi. Già... sempre la stessa espressione... Una
volta viveva con il sorriso stampato sulle labbra, ora al massimo faceva
qualche piccola smorfia, che doveva assomigliarci.
- Come mai sei ancora in
divisa? Non partecipi al ballo? - era una domanda che le era balenata così,
come un lampo. Forse sbagliava a fare conversazione con lui, visto che
logicamente la stava respingendo con tutte le sue forze, ma... forse in qualche
modo avrebbe potuto vederlo ridere ancora una volta. Anche solo una...
Lui scosse il capo.
- No... molte ragazze mi
hanno chiesto di partecipare con loro, ma non ne avevo
proprio voglia... tutta quella confusione... preferisco andare a dormire
presto, tutto qui... - spiegò inginocchiandosi e cominciando a raccogliere i
fogli caduti alla ragazza.
- Ah... lascia
stare, faccio io... è colpa mia! - lo precedette, raccogliendo un
volantino che stava per prendere lui - Forse non sono la persona più giusta per
dirtelo... ma secondo me dovresti svagarti un po'...
sei... così strano...
Lasciò che la sua mano si
posasse su una guancia di Ares, scivolando un pochino
per formare una carezza.
L'espressione
di lui non cambiò. Allontanò come nulla fosse il viso dalla mano di lei e riprese a raccogliere i fogli. Una volta terminato di impilarli, dopo dieci minuti buoni di
silenzio tra i due, glieli porse e la guardò con durezza.
- No, infatti...
non sei la persona giusta per dirmelo.
L'espressione del viso di
San tornò fredda, anche se al contempo celava tristezza. Se
l'avessero trafitta con una stalattite di ghiaccio, sicuramente le avrebbe
fatto meno male. Ma non poteva lamentarsi, questo mai.
Non ne aveva diritto.
- Pensala come vuoi, io ci tenevo a dirtelo. Buona serata e grazie dell'aiuto! - fece
per voltarsi ed andarsene, quando si rigirò verso di lui e gli porse un
volantino - Ah, dimenticavo. Leggi attentamente questo, avrai
quasi tutti i dettagli della manifestazione. Se hai ancora qualche
dubbio fammelo sapere e vedrò di chiarirtelo.
L'espressione si mascherò di
una finta gentilezza e le sorrise.
- Ti ringrazio. Ci si becca
in giro, eh?- disse mentre si girava e si dirigeva ai
dormitori maschili serpeverde. Frenò l'impulso di correre via. Era così
doloroso parlare con la piccola San. Troppo, troppo doloroso. Così tanto da morirne quasi ogni volta.
La ragazza non si mosse di
lì, finché la figura di lui non sparì all'interno
della sua stanza. Tirò un sospiro di sollievo,
maledicendosi come ormai era sua consuetudine fare. No, non andava così. Ares, colui che giocava a fare lo scemo in persona, non poteva
andare in giro come fosse uno zombie.
- Si rivedrà anche lui... era una tua particolarità troppo bella ed importante.
Voleva rivedere il suo
sorriso, ormai se l'era posta come obiettivo, e non avrebbe mai ceduto al
proposito.
Non le passò per la mente,
neanche per un istante, la domanda sul perché si preoccupasse tanto per lui.
Ciò che contava in quel momento era solo riportare Ares al suo antico
splendore. Non provò neanche ad ammettere la possibilità che potesse provare
qualcosa per lui. Lei voleva rivedere quel sorriso che la faceva stare bene. E basta.
***
Rachel era già in sala grande a saltellare qua e là con una pila
enorme di fogli in mano. Certi ragazzi avevano provato a pizzicarle il sedere e
ad invitarla a ballare, ma lei era così fulminea che nemmeno se ne rendeva
conto, o meglio, nemmeno riuscivano ad attuare i loro obiettivi. Aveva il
cervello in fumo, completamente. Le cose che aveva per la testa erano veramente
troppe. Riuscì a farle fare una pausa solamente San,
che la travolse letteralmente, facendola quasi cadere a terra.
- Rachel! Ho bisogno di te, non posso spiegarti i dettagli, ma...
ecco... ho bisogno di te! Non so nemmeno per cosa
precisamente, a dire il vero... - notò portandosi una mano al mento, con
fare pensante.
Rachel la guardò sospirando.
- Dimmi... - disse in preda alla tristezza più acuta.
Osservò le ragazze in giro per la sala, tutte vestite
con abiti principeschi, gioielli luccicanti e pettinature impossibili. E lei invece aveva i capelli scompigliati e indossava una normale
gonna di jeans con una camicia bianca. Non era giusto...
Ma ora ciò che più la
interessava, comunque, era sapere cosa era successo
tra la sorella e Ares. Perché era logico che qualcosa
fosse successo.
San
sorrise, osservando la sorella guardarsi intorno e confrontarsi in silenzio con
le altre ragazze.
- Perché
non lasci continuare me e non stai un po' con Draco? Se continui a sfuggirgli
in questo modo te lo ruberanno! -
Le diede una piccola spinta, in direzione del bel serpeverde che non aveva smesso
per un momento di guardare la gemella dai capelli lunghi.
Rachel lo guardò con gli
occhietti sbrilluccicosi, ma poi cambiò idea. Scosse
la testa, ritornando sulla terra, e si voltò verso la sorella.
- Cosa è
successo con Ares?
- Ne possiamo parlare dopo,
non c'è fretta... su va... ancora un po' che lo fai
aspettare e quel povero ragazzo subirà un collasso!
Le prese i volantini che le
rimanevano in mano e la incitò nuovamente ad andare dal ragazzo. Ora era più
importante sua sorella, al suo obiettivo. Di sicuro
non poteva raggiungerlo quella sera, quindi perché non lasciar svagare per una volta Rachel?
Rachel era quasi commossa.
Sua sorella... la sua sorellina... era così buona da quando
avevano fatto la pace.
Prima di arrivare da Draco
lo guardò. Si, era decisa. Sapeva bene di essere bella,
e come lei anche le sue sorelle. Ma Allie era troppo
magra, quasi anoressica, e di conseguenza sciapita. Se
lei stessa non si preparava, San era in assoluto la più bella della scuola,
soprattutto dal periodo in cui aveva cominciato a vestirsi più nello stile
delle sorelle, copiando soprattutto Allie, e abbandonando quello stile
casual/punk. Il ragionamento filava. L'unico modo per far svegliare Ares e San
era rendere il primo geloso. E quale modo migliore che
una bella serata dove tutti gli occhi erano puntati addosso a San? Dopotutto il
vestito adatto c'era, lei era bellissima, e se l'avesse
truccata Rachel sarebbe stata divina.
Arrivò accanto a Draco e
sorrise.
- A te piaccio
anche se non mi vesto come le altre ragazze che vedi qui, ora, in sala,
vero?- chiese dolcemente. Draco non capì il senso della domanda, ma annuì
sorridendole. Rachel allora decise che il vestito che aveva comprato per la
sera dell'asta, poteva rimanere appeso nell'armadio ancora per un bel po',
perché lei non l'avrebbe indossato. La sera del sei Gennaio tutta Hogwarts sarebbe stata solo ai piedi di San. Era ciò che serviva per
dare una mossa a quei due eterni indecisi.
Decise di lasciarsi cullare
fra le braccia del suo amato serpeverde, inebriandosi del dolce profumo che
emanava. Quanto le era mancato in quei giorni. Era
così presa da tutto quel lavoro che aveva dimenticato la cosa più importante di
tutte: se stessa. Il ragazzo le passò una mano fra i capelli, dandole un bacio
sulla fronte.
- Che tu sia truccata, al
naturale... che tu sia vestita con un abito da regina o degli stracci... ai
miei occhi sarai sempre la più bella Rachel...
Si abbassò un poco, fino ad
arrivare alle morbide labbra della ragazza ed unirle con le proprie. Quando gli era mancato quel dolce sapore, quanto gli era
mancata lei.
Da lontano, intanto, San
guardava la scena soddisfatta. Bene. E ora con chi doveva parlarne di Ares? Perché sicuramente non avrebbe riavuto Rachel prima della fine del ballo, ma lei era stanca e
presto sarebbe andata a dormire. Forse avrebbe potuto parlarne con Allie? Era
da tanto che non si parlavano. Sembrava quasi che la stessero escludendo. Eppure un tempo erano sempre tutte e tre insieme... cosa
stava succedendo?
Notò la sorella guardare
poco convinta Harry e Ginny, che danzavano allegramente accanto a Ron ed
Hermione, che pensavano solamente a pomiciare per far pace. Le
si avvicinò da dietro, facendole un piccolo "buh"
che la fece spaventare non poco.
- Scusa
Allie, non volevo spaventarti. Perchè non cerchi qualche bel cavaliere,
che guardare interrottamente quei due? Il fortunato in questione ne sarebbe decisamente felice!
Allie abbassò lo sguardo.
- Ares... mi ha rifiutata... non ha voluto... accompagnarmi... eppure era
solo... perché non ha voluto venire con me?- chiese con voce leggermente
tremante.
San sentì un tuffo al cuore.
Giusto... ad Allie piaceva Ares, se n'era praticamente
scordata. Si guardò un attimo intorno, notando alcuni ragazzi
rivolti verso di loro.
- Ares? Pfui...
ha rifiutato tutte lui, ha riferito che preferiva una serata a dormire! Lo sai
che è una larva assurda! - tentò di scherzarci sopra - Guarda piuttosto quei
ragazzi là, continuano a fissarti! Perchè non tenti con uno di loro? Sono
carini...
Allie non guardò neanche nel
punto indicatole dalla sorella.
- Venendo in Inghilterra ho
perso Francois... anche se l'avevo comunque perso prima, visto che aveva
preferito te... ma bada, San... stavolta vincerò io... Ares non sarà mai tuo,
perché tu sei cattiva e non lo meriti!- spiegò pacatamente, con un falso
sorriso dipinto sul volto. La gemella con le trecce stava dimostrando appieno
quanto odiasse sua sorella. Improvvisamente smise di
sorridere e la guardò piena di disgusto. - E comunque
è inutile che continui ad imitare Rachel, vestendoti come lei, tutta confettosa. Tu non sarai mai lei. Hai capito? MAI!
Lo sguardo di San si fece
cupo. Che diavolo le era preso ora ad Allie? Non aveva
senso... Non poteva andarle contro in questa maniera... o forse... le tornarono
in mente le parole di Ares, l'ultima volta che avevano
parlato per davvero. Lui le aveva detto che aveva
sentito Allie la odiasse. Allora era vero...
Non sentendo arrivare alcuna
risposta, Allie girò sui tacchi e si allontanò, lasciandola sola con il tarlo
del dubbio.
San era
disorientata, non sapeva cosa fare, né come comportarsi. Sapeva solo che
Allie aveva ragione, lei non poteva stare con Ares, non ne era
all'altezza.
Tuttavia non voleva più ammettere quel pensiero. Perché
lei voleva stare con Ares, era la verità più pura e più semplice che esistesse.
Fine capitolo
33
Ciaaaooo siamo
tornate ^___^ Ci aspettavate? (No -.- ndVoi)
(Che cosa crudele ç.ç ndRachel)
(Cretina, smettila, mi metti in imbarazzo... basta, io non ti conosco...
ndSan_che_si_allontana_da_Rachel)
Dunque, non abbiamo molto tempo, ma come
sempre ringraziamo tutti quelli che hanno letto, e dei ringraziamenti speciali
vanno a coloro che ci hanno voluto lasciare un loro piccolo parere. Ormai
l'abbiamo ripetuto mille volte, ma non ci stancheremo mai di dirlo: grazie a
voi che ci consigliate, o ci dite se qualcosa non va, o vi complimentate con
noi, etc, riusciamo a trovare la forza necessaria a
portare avanti questa storia, ormai aperta da un anno, e giunta quasi al suo
termine. Cosa accadrà al gruppo? Riusciranno a tornare
nella loro realtà? Restate con noi e lo scoprirete ^^ (Ormai è questione di
pochissimi capitoli ^^ ndRachel)
MakiChank: In tre giorni l'hai letta tutta,
prima serie compresa? Sei un mostro o.o Hai avuto il
coraggio di leggere 26 capitoli di quella più 32 di
questa pù il prologo di questa, in soli tre giorni?
Non offenderti, è detto con simpatia, ma tu non sei molto normale XD Però il tuo entusiasmo ci infonde molta buona volontà. Cecio? Uahah noi diciamo gnocco,
ma non è che cambi molto, il concetto rimane quello!!!
E' vero San si lascia trasportare troppo dal suo orgoglio... ma come vedrai già
da questo capitolo, le cose cominciano a mutare nel suo cuore... si vedrà... E'
vero, Rachel piange troppo, ma che ci vuoi fare, è una persona sensibile, e si
è trovata (e tutt'ora si trova) in una situazione piuttosto
difficile... forse un po' tutte noi avremmo reagito come lei, non credi? La sua
vita per un periodo è diventata impossibile, dopotutto. E' vero, Dominick é il
migliore ^^ anche noi speriamo di poterlo rivedere presto in baby-version, era così cucciolotto, non credi?^^ Continua a seguirci.
elie_chan92: E' vero >O< Allie è
insopportabile >.< Abbasso Alliiieeee buuuhhh.... Ok, basta fare le
sceme, un po' di contegno, su su... E' vero, la
speranza è l'ultima a morire, e già da questo capitolo i tuoi sforzi nello
sperare che le cose migliorino magari cominceranno ad essere ricompensati anche
se un minimo, x ora... Speriamo finisca bene, eh? Ormai la storia ci è totalmente sfuggita di mano, neache
noi sappiamo più dove andrà a finire ahah =D
Ninphadora: Di nuovo qui? Ci incontriamo
sempre noi, eh? XD Come già nelle risposte ai commenti di Truly
(nel capitolo 19) abbiamo detto, possiamo considerarci amiche XDDD Le Dickinson
sono un mito, vero? vero? :D Modestamente XD Riguardo
San, ti rimandiamo alla risposta data a MakiChank, è
vero è caduta nel ripetitivo, ma dopotutto è un'orgogliosa serpeverde, no???
Povero Ares, non vorremmo essere neanche noi al posto suo...
DianaBlack: Ci fa piacere che continui a seguirci
^o^ Ormai il nostro stile si può dire
che è consolidato, e ci rende contente il fatto che piaccia a qualcuno.
Continua a seguirci sempre come ora, perchè ci fa davvero tanto, tanto piacere
avere tuoi pareri ^o^
Al prossimo chappo!
San&Rachel Dickinson