Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Evie08    05/09/2010    2 recensioni
Citazione dal prologo: "Odiavo la pioggia.
Odiavo l’autunno, quella stagione a metà tra estate e inverno, una cosa indefinita che alla fine non aveva un significato, figuriamoci uno scopo.
Scesi dal taxi e corsi a ripararmi in un bar che non conoscevo nonostante abitassi lì da molto tempo.
Scrollai l’acqua dal giubbotto di pelle prima di entrare.
Il locale all’interno era caldo, forse troppo.
Una luce soffusa sui toni dell’amaranto sembrava voler proiettare i clienti in un mondo parallelo, lontano dal freddo e dalla pioggia di quell’ottobre particolare."
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piccolo avviso prima di intraprendere la lettura del seguente capitolo: il capitolo 5 di Bright Smile è un piccolo capitolino di transizione che segna il cambiamento del rapporto Robert/Emma.
Vi prometto che il prossimo sarà, innanzitutto, molto più lungo e ci sarà anche una sorpresina.....

Grazie a tuttti voi che con pazienza e affetto continuate a segurmi in questa mia strana avventura!

Bacioniiiiii


Capitolo 5


Sabato.
Il mio giorno preferito in assoluto.
Perché?
Bè perché il sabato non si lavora.
Pace e riposo assoluto.
Non fare niente per tutto il giorno.
Svegliarsi tardi la mattina e vegetare nel letto fino a mezzogiorno.
Poi una bella doccia, lunga… anzi lunghissima.
Il pranzo in santa pace. La sigaretta.
Forse due o tre. L’intero pacchetto finisce già subito.
Forse una passeggiata nel pomeriggio. Forse. Almeno per andare a comprare le sigarette.
La sera per locali con gli amici/colleghi.
E poi di nuovo a letto.
Stavo pregustando tutto questo quando il mio cellulare squillò prepotentemente.
“Accidenti! Ho scordato di spegnerlo!”, borbottai cercandolo nella confusione del mio comodino.
Non guardai nemmeno il display prima di rispondere.
“Hey, Rob! Stavi dormendo?”, la voce del mio manager dall’altro capo del telefono.
“Se sapevo che eri tu non rispondevo… Che vuoi?”, risposi assonnato.
“Siamo di buonumore vedo! La casa editrice che ha organizzato il concorso vinto da Emma avrebbe una proposta da farti…”
“Dì loro che scriverò le mie memorie tra una decina d’anni, quando sarò un vecchio barbone disoccupato e mi farò ospitare a scrocco nei talk show..”
“Simpatico. Ma mi dispiace dirti che non voglio le tue memorie. Anzi, vogliono che tu aiuti Emma.”
“A fare? Sai che non mi piace quella ragazzina…”
“A loro non interessa. Loro vogliono, anzi chiedono cortesemente che tu partecipi ad un servizio fotografico nei panni di Edward Cullen al fianco di Emma, che interpreterà Josephine, il suo personaggio di punta.”
“E se dico di no?”
“Ti aspettano alle 11 sul set.”
Riagganciò.
Ecco che il mio adorato sabato era stato rovinato da quella ragazzina.
Se prima mi era indigesta, ora lo era ancora di più.
Guardai l’orologio; erano le dieci passate.
Dovevo sbrigarmi o sarei arrivato tardi.
Per strada mangiai un cornetto al volo e pensai al perché lo stavo facendo.
Ovviamente non trovai una risposta sensata.
Magari non c’era. A volte fa bene fare cose senza senso. Ti movimentano la giornata.
Arrivai agli studi con dieci minuti di ritardo.
“Non è colpa mia..”, esordii.
Il mio manager mi lanciò un’occhiataccia.
“Non è mai colpa tua Pattinson”, disse una ragazza alle mie spalle.
Riconobbi immediatamente la voce: Emma.
Mi voltai per risponderle a tono, ma restai senza fiato.
Davanti ai miei occhi non c’era la stessa ragazza che tutti avevamo conosciuto, ma una bellissima donna, in abiti d’epoca, ben truccata, con i capelli sciolti sulle spalle e due grandi occhi azzurri al posto dei suoi cangianti marrone/verde.
“Non sbavare Pattinson. Qui sotto ci sono sempre io…”, ironizzò passandomi davanti.
“Robert al trucco”, mi chiamò una voce dalla stanza da dove era appena uscita Emma.
“Mmmm… qui fanno i miracoli vedo..”
“Non ti entusiasmare Pattinson. Sei senza speranze..”
Un’altra battuta al veleno prima di iniziare.
il fotografo ci chiamò entrambi sul set dandoci qualche dritta.
“Allora, Robert conosci il romanzo di Emma?”
“No”, risposi in tutta onestà.
“Non importa. L’Edward di Emma è lo stesso di quello descritto dalla Meyer, quindi non dovrai far altro che immedesimarti nel personaggio che già conosci.
Emma, bè tu sei la scrittrice: chi conosce Josephine meglio di te?
Forza ragazzi al lavoro!”.
Il fotografo iniziò a scattare mentre noi abbozzavamo delle pose storte e impacciate. Si vedeva a occhio nudo che non avevamo molta confidenza e che il contatto tra noi era escluso.
Semplicemente non funzionavamo bene insieme.
Anzi, non funzionavamo affatto.
“Stop stop. Fermatevi. Oddio, ragazzi! Ma si può sapere cos’era quello?”
“Mi dispiace.. è che sono un po’ rigida quando si tratta di foto…”, disse Emma.
“E tu Robert? Qual è la tua scusa? In foto vieni molto bene e ti ho visto fare di meglio su un set fotografico… c’è qualcosa che non va?”
Scossi la testa senza rispondere. Avevo trovato la soluzione.
Presi Emma da un braccio e la portai in un angolo per parlare.
“Allora, così non funziona. Siamo dei professionisti no? Questo è lavoro… e deve funzionare per forza. Quindi che ne dici di una tregua?”
Emma mi guardò sbalordita da dietro le lenti a contatto azzurre. Da tutti si aspettava quelle parole, ma non da me.
Mi continuava a guardare in silenzio, da qui il dubbio che non mi avesse capito.
Poi un sorriso.
Uno splendido sorriso sbocciò sulle sue labbra.
“Ok. Tregua”, disse porgendomi la mano.
Tornammo sul set diversi da prima.
Almeno ci provammo.
Ci rimettemmo in posa e con grande stupore di tutti, funzionavamo. E anche bene!
A fine servizio il fotografo si disse molto soddisfatto e ci mostrò alcuni scatti al computer.
“Sono stupendi!! Batti cinque!”, Emma mi mostrò il palmo della mano.
“Batti cinque! Siamo grandi!”, mi sbilanciai dandole un bacio sulla fronte.
Mi venne spontaneo reagire a quel modo.
“Senti io ho fame. Ti va di pranzare insieme? Ricordi? Tregua..”, propose dirigendosi ai camerini.
“Certo. Conosco un posto niente male qui fuori. Ti aspetto”
“Sicuramente mi cambierò più velocemente io… vanesio di un Pattinson!”
Mi fece l’occhiolino prima di sparire dietro la porta del suo camerino.




Evie
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Evie08