CAPITOLO
10
Arrivarono
davanti all’ufficio che era stato di
Silente, e dove ora c’era la McGranitt.
Hermione
si volse verso Draco con gli occhi
spaventati, come quelli di un uccellino che sta per entrare nella
pancia del
gatto.
-su,
non ti preoccupare…andrà tutto bene. Lei
è
comprensiva - almeno
spero, pensò
Lei
stava per ribattere, quando una ben nota
voce proveniente dall’interno la interruppe
-voi
due! Volete rimanere lì fuori ancora a
lungo ad ammirare il portone o riuscirete ad entrare in giornata?
I
due si guardarono sorridendo, e Draco alzò
gli occhi al cielo, bussando
-prego,
entrate con comodo
Aprirono
la pesante porta scura, trovandosi
nello studio.
Hermione
rimase a bocca aperta. Era esattamente
identico a quello di Silente, non era stata spostata neanche una piuma.
Le
vennero le lacrime agli occhi ricordando il vecchio preside, ma
preferì non
ricordare gli autori della sua morte.
Anche
se ora lo amava con tutta sé stessa,
Silente per lei era stato un secondo padre, e non riusciva a mandare
giù
facilmente il ruolo che aveva avuto Draco nella sua morte, anche se
alla fine…
-signorina
Granger? È tutto a posto?
-oh
sì…certo. Mi scusi. È solo che
è tutto
uguale…
-
lo so, ho preferito mantenere l’arredamento
precedente…allora? Cosa volete chiedermi?
I
due vennero fatti accomodare sulle poltrone
di fronte a lei, e Hermione iniziò a parlare. Le
raccontò tutta la storia, non
omettendo nulla.
Quando
terminò la professoressa rimase
sovrappensiero, tormentandosi una ciocca grigia che era sfuggita allo
chignon;
poi si rivolse a Draco
-e
lei signor Malfoy? Che ruolo ha in tutto
questo? Perché le dovrebbe interessare la sorte di coloro
che sono stati fin
dal primo anno i suoi peggiori nemici?
Draco
si aspettava quella domanda, ma ci mise
un po’ a rispondere, cercando di scegliere le parole con
cura. Per lui non era
facile esprimere i propri sentimenti…figurarsi poi con una
come la McGranitt!
-allora?
Il gatto le ha mangiato la lingua,
signorino? – lo esortò lei acida
-vede…-
iniziò, ignorando la provocazione –se
si ricorda, una volta anche la signorina Granger faceva parte dei miei
“nemici”, giusto?
La
prof annuì secca.
-non
so se riesco a esprimermi in maniera
chiara…il fatto è che quest’anno
è cambiato qualcosa…ho aperto gli occhi, e mi
sono accorto che ero io quello che esagerava. Bè, rimane il
fatto che Potter e
friend non si sono risparmiati per cercare di suscitare la mia
antipatia…però
ora voglio che ritornino normali. Non so se ho reso l’idea
–era conscio di non
aver espresso una spiegazione degna di tale nome, ma sperava che la
prof lo
capisse lo stesso.
La
McGranitt era appoggiata sui gomiti, le
braccia incrociate, gli occhiali in bilico sulla punta del naso adunco,
lo
sguardo freddo e distaccato che non lo mollava un attimo.
Draco
sapeva che lei già non lo sopportava
prima, e ora riusciva a percepire il suo astio. Provò un
moto di stizza, e gli
venne voglia di urlare, ma cercò di mantenersi calmo, mentre
continuava a
fissarla negli occhi.
-Malfoy
-
perfetto, aveva abbandonato ogni forma di cortesia,
nemmeno più
“signor”! –io non capisco cosa lei stia
dicendo. Se vuole almeno provare con il
suo brillante cervello a illuminar…-
no,
non ce la faceva più! Sopportarla era già
difficile, se poi si aggiungevano
anche le beffe…e scoppiò
-CAZZO
PROFESSORESSA! E LEI SAREBBE QUELLA
INTELLIGENTE? COME GLIELO DEVO DIRE? IO.MI.SONO.INNAMORATO!!E NON HO
INTENZIONE
DI VEDERE HERMIONE CHE SOFFRE PER COLPA DI QUEI DUE!ORA HA CAPITO???
La
McGranitt era a bocca aperta, un’espressione
stupita e scandalizzata sul volto.
Draco
la fissava, in attesa si una reazione
qualsiasi che non gli facesse temere di averla uccisa. Evidentemente
era
legato tutti i
presidi di Hogwarts…se
non ne uccideva uno uccideva l’altro, pensò con
un’ironia priva di spirito.
Stava
iniziando a preoccuparsi seriamente,
quando gli occhiali iniziarono a scivolarle dal naso, e caddero con un
tonfo
sul libro che aveva aperto davanti.
Quel
rumore ruppe l’atmosfera di silenzio
sbigottito, e la professoressa si risvegliò, chiudendo la
bocca di scatto.
-non
poteva essere più esplicito, signor Malfoy
Fantastico!
Lo shock l’aveva resa gentile!
Doveva spargere la voce in giro, la mitica prof aveva un punto debole!
Dovette
infilarsi le unghie nel palmo della mano, per evitare di scoppiare a
ridere.
-scusi
professoressa, potremmo andare?
-eh?
Ah…sì…anzi, un attimo…per
quanto riguarda
la questione voi non fate nulla, vi chiamerò appena
avrò qualche novità…ora
andate pure- e si passò le mani sulla faccia stravolta.
Corse
giù per le scale senza aspettare
Hermione, e arrivato nel corridoio si sedette prevenendo la caduta
provocata
dallo scoppio di risa irrefrenabile. L’espressione della prof
era impagabile!
Finalmente l’aveva spiazzata, vendicandosi per tutti i giorni
che gli aveva
fatto passare in punizione a pulire trofei Grifondoro o a scrivere
pagine e
pagine su come trasformare un ratto in un cappello di paglia! Stava
ancora
ridendo quando scese Hermione con un cipiglio spaventosamente simile
a…
-Malfoy!
- ecco che incominciava! Oh no! Ora
capiva a chi si ispirava durante le sue sfuriate!
Si
avvicinò pericolosamente, fissandolo negli
occhi.
Oh
cazzo…l’ho scampata sopra per sorbirmi una
sfuriata sotto…
Ancora
con lo sguardo minaccioso lei si
avvicinò, fino a che i loro nasi non si sfiorarono, e
poi…poi lo baciò. Un
bacio leggero, e si rialzò di scatto, completamente rossa.
-Granger,
tutto…tutto a posto?- era
s-c-o-n-v-o-l-t-o.
Lei
ridacchiò – diciamo che potrei chiederti la
stessa cosa…tu sembri sconvolto!
-cazzo,
puoi ben dirlo! E io che credevo fossi
incazzata!
-infatti
sono incazzata! E ora lo sono il
doppio, perché in un periodo composto da due frasi sei riuscito a inserire
due parolacce, il che
significa una parolaccia a frase!
Ecco,
quando faceva così era un’enorme rompicoglioni,
però era irreparabilmente innamorato…eh
sì Draco…ti stai rimbecillendo per
colpa sua…chissà dov’è
finito il tuo orgoglio…probabilmente sotto la suola
delle scarpe se tutto va bene!
Mentre
lui stava monologando con sé stesso, lei
era andata avanti con la sua arringa, come un bravo avvocato, per
difendere la
povera professoressa che era stata così vergognosamente
oltraggiata dalla
sfacciataggine del biondino.
-
scusa, mi stai ascoltando?
-
perché mi hai baciato? -
eluse la domanda
-
eh?
Lui
ghignò con il suo solito sorriso sfacciato.
Era riuscito a spiazzarla nel bel mezzo di un’accesa sgridata.
-tu.
Perché. Hai. Baciato. Me?
-scandì le parole prendendola in giro
Arrossì
di nuovo violentemente
-
bè…mi ha fatto piacere sapere
che…che…insomma,
che ti sei innamorato di me
-
e tu, mia grande cervellona, lo scopri
adesso?
-
hai capito benissimo! Intendo che tu hai
esternato i tuoi sentimenti…alla McGranitt poi!
-
ah…- ora toccava a lui arrossire –grazie,
allora lo farò più spesso se mi ricompensi
così!
-
sfacciato! Ora andiamo a pranzo, che sto
morendo di fame!- e si avviò con passo militare verso la
sala grande. Stava per
seguirla, quando una voce lo raggelò
-Malfoy
Merda
al quadrato, cosa vuole ancora questa? Si
girò lentamente, alzando gli occhi verso la cima delle scale.
-sì
professoressa McGranitt?
-può
venire un secondo qui? Dovrei dirle una
cosa
-certo
Quando
furono uno di fronte all’altro, lei gli
disse:
-senta…non
so come dirglielo…ma mi raccomando!
La signorina Granger è…è speciale, e
lei veda di trattarla come merita, intesi?
Non faccia il furbetto come ha fatto con tutte le altre prima di lei! E
poi…poi
volevo ringraziarla perché le sta vicino in questo momento
doloroso…bene, ora
può andare. Arrivederci.
Girò
sui tacchi e entrò sbattendosi la porta
alle spalle.
Draco
rimase impietrito. Completamente
impietrito. E sarebbe rimasto lì ancora a lungo se Hermione
non lo avesse
tirato giù per la scala.
-
allora? Cosa voleva?
-
oh…
-
Malfoy, tu mi preoccupi. Cosa ti ha detto la
professoressa McGranitt?- scandì lentamente.
-
oh…no…niente, mi ha detto che devo
comportarmi bene- disse come in trance.
-
mmm…qualcosa mi dice che non è
tutto…ma il
mio stomaco viene prima della curiosità- e lo
trascinò a mangiare.
Quando
entrò nella sala grande si riscosse,
anche se probabilmente una parte del suo cervello sarebbe rimasta
paralizzata
per sempre. Intercettò Blaise, e gli si andò a
sedere vicino. Evitò di
guardarla, perché in pubblico nulla doveva trasparire.
In
breve raccontò la storia all’amico, che come
lui rimase spiazzato, a bocca aperta e con un acino d’uva a
pochi centimetri
dalle labbra. Quando si riscosse commentò che in quel
castello erano tutti
partiti, tra un Malfoy innamorato, una preside sdolcinata e due con la
volontà
manipolata.
Il
pomeriggio passò in fretta, e la cena anche.
Si erano dati appuntamento alla torre ovest, la stessa torre dove si
erano
incontrati da soli per la prima volta.
Ginny
e Hermione avevano finalmente fatto pace,
e non sembrava il caso farle una visita notturna mentre la rossa
dormiva
beatamente nel letto di fianco, tanto più che non sapeva
nulla. Hermione
infatti non voleva dirle di loro, per paura che si potesse arrabbiare
seriamente, dato che si erano riappacificate da poco. E così
dovevano vedersi
clandestinamente, perché era proibito girovagare per il
castello e la Granger
non avrebbe mai infranto una regola nemmeno per tutto l’oro
della Gringott…
La
aspettò acquattato dietro la porta, pronto a
saltarle addosso. Sentì la porta aprirsi lentamente, e
quando vide l’ombra
stagliarsi sul pavimento, saltò, cadendo per terra.
Era
già pronto a sogghignarle in faccia, quando
si accorse che la persona che aveva atterrato non era Hermione,
ma…
-Blaise!!!
Si può sapere che cazzo ci fai tu
qui?
Ma
l’amico era troppo occupato a rotolarsi
dalle risate per riuscire a rispondere.
Furioso,
Draco si alzò, spolverandosi il
mantello e chiudendo la porta per evitare che qualcuno li scoprisse.
E
il mostriciattolo continua a sghignazzare! Ma
cosa devo fare con uno così? E perché lo conosco
poi?
-allora?-
non riusciva a trovare un epiteto
abbastanza colorito per definirlo.
Quando
si ricompose, prima si alzò, poi si
aggiustò teatralmente la cravatta, e poi lo
guardò, ricominciando a
sghignazzare
-Draco,
amico, non credevo fossi
così…così…così
focoso!
Mantieni
la calma, mantieni la calma, mantieni
la calma…
-
perché qui ci sei tu e non lei?
-
bè - stava per tirargli qualche frecciatina
velenosa ma lo sguardo che ricevette lo dissuase –mi ha
chiesto di dirti una
cosa
-cosa?
Si
schiarì la voce –ha detto, anzi, è
stata
costretta a dire a Ginny tutta la storia, e lei non la lasciava andare
via. Tra
l’altro ha anche detto che gli dispiaceva e che ti voleva
tanto bene! – finì
soddisfatto – comunque amico…sono ancora molto
sorpreso…sai quella volta che
lei aveva dato uno schiaffo ai due?
-
mmm- borbottò
-
ecco…io sospettavo che voi due stavate
insieme…e te lo avevo anche detto no?
-
mmm
-
però poi…credevo che fosse o una balla o una
storiella passeggera…
-
anche se io ti avevo detto che era seria!
-se
è per questo mi avevi detto che era seria
anche con Cho Chang, e poi l’hai mollata dopo due settimane!
Ma,
continuando…volevo quindi chiederti scusa per
ieri…per la mia scenata…mi ero
dimenticato che tu…e lei…
-
va bene, ho capito…grazie Blaise ma stai
perdendo colpi perché me lo ha già detto
ieri…
- lo so
– fece il moro corrucciato – ma per stasera mi ero
preparato il discorso!
-
accio scopa!
Draco
doveva assolutamente vederla…
La
scopa arrivò, colpendo il povero Blaise alla
testa.
-ecco,
ben ti stà! – e gli fece la lingua. Si
sentiva stupido, ma quando ci voleva ci voleva!
Dopo
un lungo ed estenuante interrogatorio,
finalmente Ginny Weasley si era addormentata, lasciandola un
po’ in pace. Per
fortuna si era limitata a dire che “l’amore
è cieco”. Chissà cosa
nascondeva…si
ripromise di indagare…
Toc
toc.
Qualcuno
che bussava alla finestra…chi poteva
essere se non…
-
Draco!
-
Hermione - fece, cortese – mi dispiace
disturbarti…ma dovevo assolutamente vederti
-
oh…va bene…non ti dico entra perché
sveglierei…
-
già fatto tesoro! - e Ginny si alzò veloce
dal letto, per raggiungerla –
Malferret…ehm…Malfoy - si corresse dopo una gomitata da parte
dell’amica
-Weasley-
rispose lui
Ci
fu un momento di imbarazzo, fino a che
Ginny…
-
allora bel biondo…sei venuto per qualcosa?
Perchè in tal caso entra, così eviti di prenderti
un raffreddore…non
fraintendermi! A me non importa un bel niente, ma lo faccio per Herm,
che poi
ci resterebbe male, e io dovrei passare le notti in infermeria per
tenere
compagnia a lei, che terrà compagnia a te, e…
-
Giny, ti scongiuro, frena!
-
scusa!
Draco
sbuffò. Non aveva previsto pubblico.
Ginny
capì, e borbottando una scusa si dileguò
fuori dalla porta, avendo cura di lasciarla accostata.
-
allora Draco? Perché tutta questa urgenza?
-
a parte il fatto che non resisto senza
vederti, dovevo dirti una cosa importante.
Subito
lei corrugò la fronte, in attesa di
qualcosa di spiacevole
Saltò
dentro, e la fece sedere sul letto, poi
si piegò su un ginocchio, ed estrasse dalla tasca dei jeans
una scatolina verde
smeraldo. Guardandola negli occhi le chiese
-vuoi
essere la mia fidanzata?
Alethewriter’s
space:
Allora,
dopo una luuunga assenza (lo so,
me ne vergogno terribilmente) eccomi nuovamente qui! Tocca a voi dirmi
cosa ne
pensate… J
Passiamo
ai ringraziamenti!:
Rosa
di cenere: ma benvenuta! Grazie
mille, davvero! L’ho già detto molte volte ma lo
ripeto sempre…per me è
importante questa storia, nonostante sappia che non è il
massimo… J
LisaAngius:
ciao Giuly!! Ma figurati, per
me è sempre un piacere sentirti, non importa quando!
_reckless_:
ciao! Non svelo nulla sul
comportamento dei due strampalati, ma non ci sei lontanissima!!! Certo
che
passo a recensire la tua fic…solo che in questi ultimi tempi
sono stata un po’
impegnata, ma non temere! :P
E
poi volevo anche ringraziare i lettori
della mia one-shot “Una sana scopata?!”, cioè LisaAngius,
che tanto per cambiare mi
sostiene sempre!, callistas, che mi ha fatto un enorme piacere e
_KiKkaLoVe_.
Tra
poco che inizierà scuola ho paura che
sarò ancora meno puntuale nell’aggiornare,
ahimè, ma vedrò di fare il
possibile…
Un
enorme bacio.
Ale