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Autore: Hayley Black    11/09/2010    5 recensioni
«Ancora una volta abbiamo visite, signorina Granger.» trillò, sedendosi, mostrando che, ancora una volta, Fred Weasley era stato messo in punizione con lei.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Neutron star collision ~ '
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Quella mattina, i tre ragazzi erano già alla Sala Grande a fare colazione, e avevano un’aria piuttosto abbattuta. Le prime due ore avevano Difesa contro le Arti Oscure, e le seguenti avevano un’ora con Piton, una con la Cooman, una con Hagrid e un’ora buca.
-Grandioso. Tre ore con i professori che odio di più- borbottò Harry, che dopo aver consultato l’orario non aveva più voglia di mangiare.
-Sarà meglio che ci avviamo, la lezione comincia tra poco…- disse Hermione, più cupa del solito, e si alzò dal tavolo, seguita dagli altri due. La giornata si prospettava orribile, e anche il cielo fuori non era dei migliori: infuriava una tempesta, il vento faceva traballare le torrette più mingherline e la pioggia batteva impetuosa contro i tetti e le finestre.
Arrivati alla torre di Difesa, entrarono tutti in classe e si sedettero, posando le bacchette, mentre i più ottimisti le tenevano fuori. Dietro la cattedra sedeva una donna molto simile a un vecchio rospo, un fiocchetto di velluto rosa shocking era appoggiato sui capelli ricci, indossava un cardigan grigio su un vestito rosa, e li guardava sorridendo sdolcinatamente.
-Via le bacchette- disse, con un tono zuccheroso, e quelli che avevano avuto l’ottimismo di sfoderare la bacchetta la posarono in tasca, delusi. –Aprite il libro ed andare a pagina 87, al Capitolo Quattro. Non ci sarà bisogno di parlare- aggiunse, quindi l’aula si riempì del rumore delle pagine sfogliate, e arrivati a pagina 87 cominciarono a leggere in silenzio.
Hermione cancellò l’impulso di alzare la mano per contestare qualcosa scritto sul libro, che lei aveva già letto tutto, e prese a sfogliare le pagine con noncuranza, fingendo di leggere, e a volte lanciava occhiate di sottecchi a Harry e Ron, che leggevano annoiati ancora la prima pagina del capitolo.
La Umbridge aveva preso a scrivere qualcosa su una pergamena, usando una “zuccherata” piuma rosa confetto, e a volte alzava gli occhi per vedere se stavano ancora leggendo. Gli unici rumori erano il grattare della piuma della professoressa e il rumore delle pagine sfogliate. A nessuno piaceva quella roba, ma almeno si sarebbero rifatti con la riunione dell’ES di quella sera. Era la nona, e la Umbridge non aveva ancora scoperto niente di niente. In più lei si sentiva eccitata dall’idea di infrangere uno dei suoi stupidi decreti, ed era sicura che quel pomeriggio ne avrebbe sfornato uno nuovo. Su cosa? Non potevano correre nei corridoi? Non potevano parlare ad alta voce? Ormai nessuno sapeva più cosa avrebbe architettato la Umbridge per metterli in punizione. Era una donna orribile, sadica si potrebbe dire. Lei non aveva ancora avuto nessuna punizione da lei, e il dorso della sua mano era liscio come sempre. Non era come la mano di Harry, che portava le cicatrici di “Non devo dire bugie”, o come quelle di Fred e George, che talmente delle scritte che avevano incise sulla pelle, sembrava che avessero una massa informe di carne tritata invece del dorso della mano.
Alzò lo sguardo e vide che Harry aveva appena alzato la mano. No Harry, ti prego, non dire niente… Stà zitto… Gli lanciò uno sguardo preoccupato, ma gli occhi dell’amico erano fissi sulla Umbridge, che quando lo vide sorrise sdolcinata
-Si, signor Potter?- disse, il tono di voce falsamente sdolcinato
-Ehm… Qui c’è scritto… che se qualcuno ci attacca, non dovremmo rispondere all’attacco ma denunciarlo al Ministero- disse, e Hermione vide che l’amico cercava di mantenere un tono neutro
-Si, signor Potter. Ha qualcosa in contrario?-
-Beh, si. Non credo che se Voldemort ci attacca basterà avvertire il Ministero, sbaglio?-.
L’aveva fatto. Harry, sei un imbecille. Tutta la classe aveva trattenuto il respiro, mentre la Umbridge sorrideva ancora, ma i suoi occhi erano gelidi
-Credo che le ci voglia un’altra settimana di punizione, signor Potter. Stasera, alle cinque, nel mio ufficio- disse, e riprese a scrivere.
-Harry, sei un deficiente!- sussurrò Ron. A quanto pare, tutti quelli dell’ES la pensarono così. Chi avrebbe insegnato loro quella sera?
Hermione mandò uno sguardo fiammeggiante a Harry, che aveva ripreso a leggere, pieno di rabbia.
Alla fine delle due ore, Hermione tirò per un braccio Harry, pronta a fargli la predica
-Sei… sei un imbecille, Harry!- esclamò, poi abbassò la voce –Stasera c’era la riunione dell’ES!-
-Lo so Hermione, ma hai letto quello che c’era scritto?!- ribattè lui piccato
-L’ho letto Harry, e ci sono cose peggiori più avanti nel libro, ma tu devi mantenere la calma! Anche per la tua mano, per l’amor del cielo!-
-Harry, Hermione ha ragione. Tieni tutto per te, altrimenti dovremmo dire addio all’ES- mormorò cupo Ron
-Beh stasera dovrete farla senza di me- sbottò Harry, e scese le scale, seguito dai due.
Pensa Hermione, pensa… Devi prendere in mano la situazione. Insegna tu, per questa sera! Li sai fare, gli incantesimi! E poi tu li sai fare gli incantesimi di Ostacolo! Non devi mica insegnare a evocare un Patronus!
Assorta nei suoi pensieri, Hermione non si rese conto di essersi persa. Si trovava da sola in un corridoio poco illuminato, che più avanti prendeva una curva sinuosa.
-E ora come faccio?!- disse disperata, quando una voce la fece voltare
-Heylà, piccola Granger!- si ritrovava davanti Fred Weasley, che le sorrideva raggiante
-Cosa c’è, Fred? Non sei con George?- chiese
-Oh si è beccato una punizione, ma niente di grave… Cosa ci fai da sola invece di essere con il mio fratellino Prefetto e con il nostro Cercatore?- domandò lui
-Mi sono… persa, più o meno. Sai che strada devo prendere per raggiungere i Sotterranei?- rispose lei. Lui sorrise, e le si avvicinò
-Devi svoltare la curva e scendere quella stradina a chiocciola, ti ritroverai in un altro corridoio, e se lo percorri tutto alla fine ti troverai all’ingresso dei Sotterranei- spiegò
-Oh, grazie- sorrise lei, e dopo averlo salutato con la mano si diresse verso la curva e la oltrepassò, ma sentì comunque le parole di Fred
-Ciao piccola Granger-.

Arrivata nei Sotterranei, non si stupì di essere in ritardo
-In ritardo, signorina Granger. Cinque punti in meno a Grifondoro- la annunciò la voce untuosa di Piton, come sempre con il volto coperto dalle due tendine di capelli neri e unti. La ragazza si sedette accanto a Ron e Harry
-Dove diamine eri finita?- chiese il rosso preoccupato
-Mi ero persa, ma ho ritrovato la strada- rispose lei noncurante, sfilando il libro di Pozioni e prendendo l’occorrente.
-Oggi imparerete, spero, a fare una pozione abbastanza complicata… il Veritaserum.- agitò la bacchetta e sulla lavagna comparvero le istruzioni –Avete quaranta minuti di tempo. La testeremo su uno di voi alla fine della lezione. Cominciate- aggiunse, e si sedette dietro la cattedra.
L’aula si riempì del rumore dei calderoni spostati e dei libri aperti, e i tre amici si concentrarono ognuno sul proprio calderone.
Hermione prese a versare lo Sciroppo di Elleboro e le Zanne di serpente nel calderone, quindi dopo aver mescolato tre volte in senso orario e poi due in senso antiorario, la pozione prese un colorito simile al grigio chiaro. Versò nel calderone un po’ di Sangue di Salamandra e la Mandragola e riprese a mescolare, osservando soddisfatta che la pozione stava diventando di un trasparente opaco.
Non sapeva quanto tempo stava lavorando sulla pozione, le mancavano solo l’Asfodelo e l’Artemisia, che versò senza indugi, e, riprendendo a mescolare, la pozione diventò trasparente. Sembrava acqua, a differenza di quella di Ron, che sembrava catrame. Il tempo scadde e il professor Piton si alzò, girando per i calderoni e commentando. Giunto a quello di Hermione, non disse niente, il che voleva dire che l’aveva fatta bene. Giunto a quello di Ron, la sua faccia era disgustata. Fece evanescere la pozione e diede un brutto voto al ragazzo, e Harry non andò meglio.
-Non so quando imparerete a fare una pozione decente, voi due… Siete i peggiori studenti che io abbia mai avuto in tutti gli anni che ho insegnato qui- disse secco Piton, scandendo bene le parole, mentre la pozione verde scuro di Harry scompariva.
-Ora dobbiamo testare le pozioni… Signorina Granger, mi dia la sua, sembra la più innocua…- disse, e immerse la fiaschetta nel calderone. Più innocua sì, c’era quella di un allievo di Tassorosso che ribolliva e sputacchiava, corrodendo il tavolo. Il professore non ci mise niente a farla scomparire, quindi porse la fiaschetta a Harry
-Bevi- ordinò, e Harry bevve tutto il liquido, quindi sbattè le palpebre e osservò il professore –Cosa pensi di me?-
-Penso che lei sia un imbecille. E che i suoi capelli siano orribili, provi a lavarseli qualche volta- rispose Harry, con un vago sorriso, e tutti scoppiarono a ridere. Piton arricciò le labbra ma non disse niente. La campana suonò e tutti i ragazzi uscirono dall’aula, per dirigersi a Divinazione, tranne Hermione che andò dal lato opposto per andare ad Antiche Rune.

I tre si rincontrarono all’ora di pranzo alla Sala Grande, mentre i tavoli si riempivano di cibo e gli studenti se ne appropriavano e chiacchieravano.
-Harry, per la riunione di stasera dell’ES… ho deciso che prenderò in mano la situazione- incominciò Hermione, servendosi del purè
-In che fenfo?- borbottò Ron, la bocca già piena
-Oh Ron, chiudi quella bocca, per favore. Nel senso che… per stasera vi insegnerò io, si- disse la ragazza
-Oh perfetto, Herm! Grazie, davvero… prima ho creduto che Dean stesse per saltarmi addosso ed uccidermi, ma fortunatamente sono scappato via- esclamò Harry contento.
Bene, ora che si erano sistemate le cose, potevano mangiare in pace. Cos’avevano dopo? Cura delle Creature Magiche… cosa avrebbe portato Hagrid? Si inorridì solo all’idea di quegli orribili Schiopodi Sparacoda, e di come esplodevano… No, Hagrid non li avrebbe portati di nuovo. Non toccò quasi niente, appena finì di mangiare si diresse con Harry e Ron alla capanna di Hagrid, dove un gruppetto di Serpeverde se la rideva di gusto. Oh no, avrebbero dovuto fare Cura delle creature magiche con quei trogloditi…
-Ecco San Potter e la sua banda! Che c’è, Potter, hai preso un’altra punizione?- lo schernì Draco, e Hermione e Ron faticarono per impedire ad Harry di prenderlo a pugni.
-Ragazzi, ragazzi, calma. Oggi vi ho portato, a voi, una vera chicca- disse Hagrid, le cicatrici del viaggio con i giganti ancora ben visibili
-Hagrid… con “vera chicca” cosa intendi?- fece Ron spaventato. Hagrid sorrise
-E’ una vera bellezza, credetemi…- disse, e scomparve nella foresta.
-Che diavoleria avrà portato, stavolta, quel deficiente?- disse Malfoy, seguito da risa di scherno.
-Prova a chiamarlo di nuovo deficiente, Malfoy, e…- disse Harry, e fu salvato da Hermione. Lui non era un Prefetto, quindi meglio andarci cauti
-… E ti metterò in punizione- ringhiò. Si poteva fare tra Prefetti?
-Davvero, Granger? Non so come tu possa essere diventata un Prefetto… Una sporca Mezzosangue come Prefetto, questa scuola è caduta davvero in basso… e questo vale anche per te, Weasley. Non oso immaginare se avessero fatto Prefetto anche San Potter… Avresti volteggiato tra i corridoi lanciando petali di fiori, eh, Potter?- ribattè Draco pungente.
-Non chiamarla sporca Mezzosangue Malfoy, o ti…- disse Ron, ma fu interrotto da Hagrid, che veniva verso di loro sorridente. Teneva una specie di guinzaglio, che si diramava in tre corde, e le bestie che le portavano erano ancora nell’ombra. Quando portò le bestie alla luce, i ragazzi trattennero il fiato: erano tre gigantesche aquile, non erano per niente come gli Ippogrifi di due anni prima. Le loro piume erano candide, e arrivavano ai fianchi del guardiacaccia. Avevano piccoli occhi neri, artigli affilati e le ali ricoperte di piume argentate.
-… Hagrid, cosa sono?- chiese Ron, che fissava stupito le creature
-Sono le Aquile della Cornovaglia. Sono delle creaturine davvero difficili da trovare, e io ho trovato queste tre proprio in questa foresta! Ci sono alcune cose da dire, però. Le Aquile della Cornovaglia non sono pericolose, non come gli Ippogrifi, almeno, ma attaccano se qualcuno non ci porta rispetto. Anche loro sono molto orgogliose, ma non si lasceranno cavalcare con tanta facilità. Ovviamente non le cavalcherete, non adesso, ma imparerete prima a conoscerle bene- spiegò, mentre accarezzava un’aquila sulla testa.
-Allora, voglio che le osservate e che scrivete cosa fanno su un foglio, e dovete fare anche il loro disegno- disse, togliendo il guinzaglio alle aquile, che presero a sgranchirsi le ali con noia, quindi fissarono i ragazzi.
-Mi raccomando, dovete sempre restare calmi. A loro non piacce se voi vi azzuffate. Bene… cominciate, forza!- esclamò Hagrid, mentre distribuiva dei foglietti con delle piume.
-Bene… Allora, non sembra facciano molto… stanno solo mangiando un po’ d’erba…- commentò cupamente Hermione, la piuma stretta tra le dita, osservando le tre aquile.
-Oh, quella di destra però ha fatto uno strano verso…- disse Ron eccitato. Hermione scrisse tutto su un foglietto, e alla fine dell’ora non avevano neanche completato il foglio. Le aquile si limitavano a mangiare e ad osservarli curiose, a volte sgranchivano le ali e facevano schioccare il becco, ma più di questo non facevano.
-Alla prossima lezione, magari potrete cavalcarle- annunciò Hagrid tutto contento, mentre la classe risaliva il viottolo per tornare dentro.
-Almeno non ha portato delle bestie feroci che potevano sbranarci, no?- disse Ron, mentre andavano alla Sala Comune.
-Coraggio, dovete fare i compiti per domani…- sbottò Hermione, e quando arrivarono davanti il ritratto della Signora Grassa disse la parola d’ordine ed entrarono. Il tepore della loro sala comune fu meraviglioso dopo la gelida aria di fuori. Gennaio era appena incominciato, portando con sé le piogge e i venti freddi. Questo era un problema per il Quidditch: era difficile allenarsi sotto la pioggia fitta, ed era strano che nessuno si fosse ancora preso l’influenza.
La Sala Comune era piena di studenti che si riscaldavano vicino il fuoco, e Harry, Ron e Hermione ebbero difficoltà a trovare delle poltrone libere.
Mancavano appena tre ore alle cinque, e Harry sarebbe dovuto andare dalla Umbridge per la punizione. Alla riunione dell’ES avrebbe dovuto insegnare lei, Hermione… Era un po’ nervosa all’idea di dover insegnare a tutte quelle persone.
Quelle tre ore passarono lentamente, tra compiti e libri, ed era scesa una pioggerella fitta che batteva contro i vetri delle finestre.
-Harry, è meglio che tu vada- disse Hermione, mentre la lancetta dei minuti segno le cinque meno dieci –Cerca di non arrivare in ritardo- aggiunse
-Mi raccomando, Hermione, Schiantesimi e incantesimi di Ostacolo. Fate attenzione a Gazza. Io non ce la farò a venire, quindi non aspettatemi- mormorò Harry cupo, quindi salutò e si diresse alla Torre di Difesa.
-Ron, continua a studiare!- lo rimproverò Hermione, riprendendo a leggere il libro. Come l’avrebbero presa quelli dell’ES, quando avrebbero visto lei ad insegnare Schiantesimi, incantesimi di Ostacolo e Sortilegi Scudo?
Le lancette si muovevano e il tempo scorreva, mentre nella Sala Comune aleggiava un silenzio strano. Quasi tutti erano immersi nei compiti, o giocavano a scacchi, e il tempo scorreva lento, finchè non fu l’ora di cena. Piccole folle di studenti di Grifondoro cominciarono a scendere in Sala Grande, e poco dopo Ron e Hermione li raggiunsero.
La Sala Grande era, come al solito, molto rumorosa, e i due ragazzi non ci misero molto a mangiare qualcosa, e, alle otto, salirono al settimo piano nella Stanza delle Necessità, per aspettare gli altri.






Spazio alla deficente Autrice! (se posso definirmi tale .__.)

Eccomiii! Con una nuova fic, su Harry Potter! *çç* Come avrete potuto notare, il Pairing è il Fred/Hermione, da me battezzato FreMione *__*
La mia passione per questa coppia è incominciata leggendo una fic ù_ù Ma ora basta girare in tondo!
Allora, ringrazio Rageandlove per avermi recensita ^^ e ovviamente la mia caVissima _Ella_ :D
Allora... spero che vi sia piaciuta, nel prossimo capitolo troveremo la nostra Herm alle prese con l'ES ù__ù :D
Alla proossimaaa! ^___^

 

 

 

 

   
 
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