Troy. Troy. Troy.


La serata dedicata al Mister Crociera terminò. Fu eletto un ragazzo, abbastanza carino, ma a Gabriella non piaceva. Avrebbe desiderato che fosse stato Troy il ragazzo più bello della crociera, magari così avrebbe saputo qualcosa in più su di lui.

Dopo l’elezione, la discoteca si affollò di persone. Il deejay iniziò il suo lavoro, sparando canzoni house da tutte le parti. Gabriella e Monique non avevano voglia di ballare così entrarono nel privè del locale, formato solo ed esclusivamente da divani tricolori.

“Buonasera bellissima. Si chiama?”, un ragazzo sconosciuto si avvicinò a Monique sorridendole.

“Ehm, ciao. Sono Monique” rispose lei imbarazzata.

“Non vai a ballare?”

“No. Non ne ho voglia”, Moni iniziava a perdere la pazienza. Quel ragazzo non le interessava affatto, si notava subito.

“Peccato. Allora ripasso più tardi così magari mi concederai un bel ballo. Io e tu. Insieme” il ragazzo le fece l’ occhiolino, poi ritornò nel suo gruppo, quello colmo di ragazzi.

“Ma guarda che sfacciato. Non lo sopporto. Come si permette di venire qui e chiedermi un ballo insieme a lui?! Non lo conosco nemmeno!”, Monique iniziò a sfogarsi ma Gabriella non la stava ascoltando. Aveva intravisto Troy. Sì. Era proprio lì. In quel gruppo colmo di ragazzi. Quindi doveva essere amico a quel ragazzo che era appena venuto!

“Sei una polla!” esclamò.

“Eh?”, Monique si interruppe di scatto.

“Quel ragazzo è amico a tutti gli altri! Se andavi a ballare con lui, potevamo conoscere gli altri. E chissà, potevamo entrare a far parte di quel gruppo”

“Ma sei impazzita? Vacci a ballare tu con quello!” Monique girò la testa con un espressione schifata.

“Ah ma guarda che non l’ha chiesto mica a me di andarci!”.

Si interruppe di scatto. Troy le passò davanti. La guardò.

“Ahh! Ora capisco perché sei particolarmente interessata ad entrare in quel gruppo!” Monique iniziò a ridere. Gabriella la fulminò con lo sguardo.

Passò un oretta e le due ragazze erano ancora sedute su uno dei divani del privè. Stavano chiacchierando tra di loro quando, ad un tratto, ricomparse il ragazzo di prima.

“Allora, posso o non posso ballare con te?” disse rivolgendosi a Monique.

“Sinceramente non ho proprio voglia di ballare stasera. Scusami”, cercò in tutti i modi di non guardarlo, stava per scoppiare. Quel ragazzo proprio non le interessava.

“Secondo me non è questione di volere. Ma questione di timidezza. Dai, basta ad essere pigre! Vieni dai!”.

Monique non fece in tempo a rispondergli. Era già finita dall’altro lato della stanza dove c’erano tutti.

“Ragazzi, lei è Monique. Presentatevi!” disse il ragazzo prendendo per mano Moni.

Gabriella stava guardando stupita quello che accadeva. Poi decise di alzarsi e di raggiungere la sua amica. Si sentiva invisibile, avrebbe voluto anche lei conoscere tutto il gruppo. Molti si avvicinavano a Monique per presentarsi, altri iniziavano a parlare con lei.

“Ehm scusami, tu ti chiami. .?”, il ragazzo di prima si rivolse finalmente a Gabriella

“Gabriella. Mi chiamo Gabriella”

“Io sono Alfredo. Piacere. Ora ti faccio conoscere qualcuno”, non le diede il tempo di rispondere che aveva subito fermato un ragazzo.

“Lei è Gabriella. Presentati” gli disse.

Il ragazzo si girò sorridendole.

“Piacere Troy”.

Gabriella era diventata rossa come un peperone. “Ehm, Gabriella, piacere mio”, gli ricambiò il sorriso.