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Autore: Dragon gio    15/09/2010    4 recensioni
Benvenuti nella nuova raccolta incentrata sulla coppia SaiNaru/NaruSai! A differenza della "Summer Version" qui non vi sarà il tema ricorrente dell'ambientazione estiva o i titoli ispirati a famose canzoni; questa volta tutto ruoterà semplicemente intorno a Sai e Naruto e saranno raccontati in tutte le versioni, dal yaoi al friendship in one shot. Il genere varierà dal contesto Shippuden classico all' AU, e anche il Raiting cambierà di volta in volta, quindi occhio agli avvisi all'inizio di ogni capitolo! Buona lettura a tutti!
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai
Note: AU, Lemon, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Più contesti
Capitoli:
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Pieces

Autore: Dragon gio (sui forum wolferetic)
Rating: Verde
Genere: Sentimentale
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai
Note: Contesto Naruto Shippuden



INCHIOSTRO E VENTO

+ Pieces +


Di tutte le missioni, di tutti i luoghi, di tutti i momenti proprio oggi dovevamo imbatterci in te Sasuke?
Siamo rimasti separati dal resto del gruppo, siamo sfiniti, siamo feriti, la nostra missione  non è ancora terminata ma come al solito Naruto manda tutto all’aria per inseguirti.
Riesco a starvi dietro per un tratto ma poi sono costretto a fermarmi, la caviglia mi fa troppo male. Ingenuamente lascio andare avanti Naruto da solo, ho fiducia in lui. Ma non dovevo averne in Sasuke.
Passano cinque minuti appena e quando li raggiungo trovo solo Naruto a terra in una pozza di sangue, una spalla lacerata da una spada. La figura dell’Uchiha che fugge in lontananza, ormai fuori dalla mia portata d’attacco.

La pioggia battente era l’unico suono che udivo, il tuo cuore invece non batteva Naruto…
Non ricordo l’ultima volta che ho provato la vera paura, ma quel giorno ho riscoperto con una violenza inaudita quel sentimento.

* * *

Non voleva smettere di piovere, da quando Sai e Naruto si erano rifugiati in quella locanda il cielo era sempre stato grigio. Erano passati già due giorni da quando Naruto era rimasto ferito gravemente e da allora lui lo accudiva. Aveva mandato un messaggio al capitano Yamato per indicargli la loro posizione ma sapeva che ci sarebbero volute almeno altre 24 ore prima che lui o qualcun altro li raggiungesse in quel posto sperduto. E ovviamente quel tempo non aiutava, di sicuro Kiba era in difficoltà nel seguire le tracce a causa di quella pioggia.

Fortunatamente aveva trovato un dottore esperto e questo per Naruto era stata la salvezza. Non appena aveva visionato le sue ferite lo aveva operato immediatamente per porre rimedio a quella grave emorragia e sistemare l’osso della spalla che spuntava dalla carne.
Nonostante il medico non fosse d’accordo, Sai lo aveva convinto a permettergli di portare via Naruto per tenerlo al sicuro; purtroppo sapeva che i nemici contro cui stavano combattendo prima di incontrare Sasuke si trovavano in quel villaggio. Non era saggio rimanere in bella vista nello studio di quel dottore accanto ad altri pazienti chiacchieroni.

Poco distante da lì c’era una locanda fatiscente e deserta, il luogo ideale dove nascondersi. Le stanze erano tutte singole e Sai era così costretto a dormire sul pavimento avvolto in una coperta. Non c’era il riscaldamento e non servivano i pasti, ma se pagavi un piccolo extra i proprietari erano disposti a tenere la bocca chiusa sulla loro presenza e questo a Sai bastava.
La camera era davvero piccola ma dalla finestra Sai aveva un ottima visuale del villaggio e questo gli permetteva di tenere d’occhio eventuali intrusi.

Passava il tempo a fare la guardia appostato alla finestra e a vegliare sul compagno come poteva. Giusto ora era di ritorno dal bagno, ovviamente fuori dalla stanza, con una bacinella di acqua ghiacciata; Naruto aveva un insolita febbre alta che poteva far abbassare solo con i medicinali e del ghiaccio. Rientrò nella stanza avvolta dalla semi oscurità, nessun rumore come se fosse vuota. Se non era per quel letto sfatto su cui gravava il corpo semi nudo e sudato di Naruto avrebbe potuto giurare che non vi era nessuno.
Si era abituato così tanto a quel silenzio che gli parve addirittura strano sentire Naruto emettere qualche suono. Più che altro era un rantolo sommesso, sofferente. Sai scattò immediatamente in avanti verso il letto dell’amico. Teneva ancora in mano la tinozza ricolma di acqua fredda quando vide Naruto abbandonare il letto.
-    Naruto! Non devi muoverti! – esclamò sorpreso l’artista, ma Naruto non gli diede retta e ciondolando si avvicinò a lui. Afferrò incerto quella bacinella d’acciaio sussurrando – Ho sete… -
-    No, aspetta Naruto! – osservò Naruto scolarsi quell’acqua gelida in pochi secondi. La febbre alta lo stava facendo delirare. Finito di bere lasciò ricadere la bacinella e ritornando sui suoi passi si rimise a letto. Sai sospirò afflitto prima di avvicinarsi al letto. Naruto era tutto rannicchiato e tremava appena, allora lui lo coprì con il lenzuolo abbandonato in terra. Nel farlo sfiorò la benda spessa che gli fasciava il petto e la spalla destra. Un brivido gli percorse la schiena rammentando quanto sangue avesse perso. Il medico che lo aveva curato aveva ammesso che era un miracolo che fosse sopravvissuto, ma lui ovviamente non conosceva la potenza del chakra rigenerativo di Kyuubi.
Sicuramente se ci fossa stata Sakura con loro sarebbe già completamente guarito o almeno così sperava, in realtà quella ferita infertagli dalla katana di Sasuke era andata a colpire in profondità. Con crudele violenza certamente non degna di colui che un tempo fu un compagno di avventure di Naruto. Eppure ne era certo, nonostante lo avesse quasi ucciso Naruto non avrebbe perso la speranza. Con ostinazione e caparbietà si sarebbe rimesso in piedi e avrebbe proseguito la sua missione di riportarlo indietro a scapito di ogni cosa, perfino della sua felicità in amore.

A quei pensieri Sai provò una stretta al cuore, non gli piaceva Sasuke Uchiha e non credeva che egli meritasse così tante attenzioni da parte dei suoi due cari amici. Ma anche quello era un legame e lui più di ogni altra persona doveva comprendere l’importanza e la rilevanza che poteva avere. Sbuffando si sedette nel suo giaciglio di fortuna per riposarsi qualche minuto, giusto il tempo di riprendere le forze, ormai erano  48 ore che non chiudeva occhio.
Si tastò la caviglia ancora dolente, il dottore aveva medicato anche lui e gli aveva raccomandato di tenere la gamba a riposo. Peccato che lui non ne avesse il tempo.

* * *

Il rumore dell’acqua scrosciante era così rilassante che Sai temeva di assopirsi da un momento all’altro; facendo leva sulle ginocchia si alzò di nuovo in piedi, ignorando le fitte alla caviglia.
Fece due passi per la stanzetta per svegliarsi ma non bastò, pensò allora di prepararsi una tazza di caffè. Ma avrebbe dovuto recarsi al negozio di alimentari e di lasciare Naruto da solo in quelle condizioni non se ne parlava. Aveva già fatto provviste di cibo prima di recarsi in quella locanda decadente proprio per non allontanarsi dal compagno. Le uniche pause che si concedeva erano per il bagno, certe esigente non poteva rimandarle d’altro onde.
Si sfiorò le tempie pulsanti, la mancanza di sonno lo stava rendendo vulnerabile al mal di testa e ad altri lievi malesseri tipici del caso.
Non vedeva altra soluzione se non quella di stendersi un po’, sperando di non addormentarsi troppo profondamente. Si coricò sul pavimento freddo e umido, emanava un odore schifoso di muffa mista ad altri olezzi su cui era meglio non indagare. La coperta di lana sgualcita gli donava un po’ di calore, almeno non doveva combattere anche contro il freddo.
Aveva lo sguardo rivolto verso il letto e una mano stringeva salda un kunai; meglio essere pronti ad ogni evenienza.

Le palpebre si fecero pesanti fino a quando non divenne tutto nero, dolce e confortante Morfeo pensò Sai mentre scivolava nel mondo nebuloso dei sogni. Non sarebbe successo nulla in fondo se lui si fosse addormentato per una decina di minuti. Peccato che il suo compagno non la pensasse nello stesso modo. Non appena Sai si fu assopito Naruto al contrario si svegliò. Si tirò su sui gomiti con aria spaesata – Mh? Ma dove sono? Ahi… - esclamò Naruto avvertendo la spalla fargli un gran male tutto un tratto. Si osservò e vide la fasciatura, poi scrutò la stanza e notò Sai steso a terra, o almeno, la sua figura tutta appallottolata in una coperta scura.
Con passi malfermi e maledicendo i giramenti di testa gli fu vicino e si chinò verso l’artista. La mano che stava per sfiorarlo si bloccò, forse a causa di quel viso dall’aria stanca e le profonde occhiaie. Non aveva decisamente una bella cera e il fatto che non si fosse ancora accorto che lui gli respirava a dieci centimetri dal naso stava a significare che doveva essere esausto.
Un sorriso sbilenco deformò le labbra secche e facendo il più piano possibile ritornò al suo letto. Buttò uno sguardo fuori oltre i vetri della finestra e poté vedere solo un muro d’acqua. La pioggia incessante cadeva a catinelle violando la terra e gli alberi, Naruto rimase come incantato ad osservare il lento moto delle goccioline che scivolavano sui vetri.

Ma non era il riflesso dell’acqua che lui vedeva bensì il ricordo di cosa era successo prima che lui perdesse i sensi: aveva combattuto contro Sasuke e avevo perso, di nuovo.
Non era seccato tanto per il gesto dell’ex compagno, sapeva in fondo che erano in “guerra”, ma più che altro non accettava il fatto di essere stato sconfitto così facilmente. Poteva cercare mille scusa dal fatto di essere sfinito o dal non voler farsi controllare da kyuubi ma la realtà era che lui non era riuscito a fermarlo. Ancora una volta.

Strinse con violenza i pugni bestemmiando, ormai piangere sul latte versato era inutile ma non poteva fare a meno di colpevolizzarsi come non mai. Non era nemmeno molto sicuro di voler riferire a Sakura cosa fosse accaduto, odiava vedere quei meravigliosi occhi verdi accendersi per l’emozione alla parola “Sasuke” per poi spegnersi nuovamente quando gli diceva che gli era sfuggito. Si sentiva uno schifo, moralmente parlando, perché il fisico si stava riprendendo velocemente. A tal proposito un brontolio sommesso fece capolinea dal suo stomaco.

-    Che fame… - biascicò il ragazzo; forse per ora era meglio riempirsi la pancia e pensare solo dopo al da farsi. C’era un tavolino sbilenco vicino a lui su cui vi erano poggiate alcuni prodotti alimentari. Naruto scrutò attento tutto ciò che c’era sul tavolo e dopo un attimo di stupore si voltò verso Sai squadrandolo con aria sdegnata – Perché quando compra lui il cibo ci sono solo scatole di carne ma niente ramen istantaneo?! –
Sbuffando decise di andare a comperarsi da solo qualcosa di davvero buono da mangiare, come poteva pensare di rimettersi in sesto mangiando quella robaccia? Incurante di avvertire Sai che stava uscendo abbandonò la stanza, lasciando il suddetto totalmente spaesato al suo risveglio.

Quando Sai si ridestò mezz’ora dopo infatti si allarmò non poco non vedendo più il suo compagno. Scattò velocemente afferrando l’attrezzatura ninja e partendo alla ricerca di Naruto. Non appena mise piede fuori venne investito da un acquazzone terribile, la fortuna davvero non era dalla sua, con quella pioggia non poteva nemmeno usare i suoi jutsu di ricerca.
Non gli rimaneva altro da fare se non cercarlo a piedi, tentando di seguirne le tracce per quanto quell’ammasso confuso di fango che erano le strade potevano permetterglielo. La prima ipotesi che si era formulata nella mente di Sai era che Naruto fosse stato sequestrato da uno dei loro nemici, non era difficile in fondo pensare che il compagno fosse uscito per prendere un po’ d’aria e fosse stato sorpreso. Ma la peggiore delle ipotesi era che non fosse incappato in uno dei nemici di prima ma in Sasuke. Quel pensiero lo travolse con forza spaventosa creando in lui un misto di emozioni contrastanti.

Girava come un pazzo per quel villaggio ma senza risultati, l’ansia non consona a lui lo stava ghermendo silenziosamente. Quando infine intravide in lontananza una chiosco di ramen ebbe come un illuminazione. Si precipitò verso esso e guarda caso vi trovò una stupida chioma ritta e bionda che si stava abbuffando come non mai. Non appena Naruto si accorse di lui lo guardò sorpreso per poi esclamare innocentemente – Ciao Sai, hai fame anche tu? –

Qualunque reazione si sarebbe aspettato, qualunque battuta, ma non quel pugno dritto in faccia. Naruto si ritrovò nel fango sotto l’acqua impetuosa senza nemmeno capire il perché. Quando si sollevò furente dovette scontrarsi con lo sguardo molto più infuriato di Sai – Perché non mi hai avvisato che uscivi? –
-    Che cosa? Ohi, ma dico sei pazzo?! Perché mi hai dato un pugno?! –
-    Rispondi alla domanda! –
-    Col cazzo! Cosa diavolo ti ha preso?! –
-    Non sapevo dove eri… -
-   E ti sembra una buona ragione per pigliarmi a pugni? E poi dove pensavi che fossi, scusa?! Fra le grinfie dei nemici? –
-    A dire il vero sì! –
-    Ma per chi mi hai preso, per un genin?! –
-    Naruto, tu sei un genin! –
-    Ma solo per pura coincidenza! Lo sai benissimo che il mio grado sarebbe chuunin! Aha, ma questo non c’entra un cavolo con quello che stavamo dicendo! Sai, cazzo, mi hai preso a pugni senza motivi! –
-    Il motivo ce l’avevo eccome! –
-    Davvero? Allora anche io! – senza preavviso Naruto colpì l’artista facendolo capitolare a terra con un ghigno soddisfatto – Ora siamo pari! –
Sai si asciugò il labbro spaccato da cui sgorgava un fiotto di sangue mentre Naruto lo osservava interdetto – Sai… perché cavolo te la sei presa così tanto? Non c’era bisogno di venirmi a cercare, sarei tornato da solo! –
-    Perché me la sono presa? Non lo so forse… – rispose Sai simulando un sorriso cinico – Perché se non ti cercavo potevi farti ammazzare meglio da Sasuke? –
-    Che… - Naruto sgranò gli occhi incredulo, non si spiegava il motivo di una simile battuta così fredda. Non ci vide più e afferrò Sai per il bavero sollevandolo senza alcuno sforzo da terra – Che vorresti dire con questo, eh?! Che c’entra Sasuke?! –
-    C’entra… -
-    No Sai, qui il problema sei tu! Ti stai comportando come un matto oggi, non ti riconosco più! –
L’espressione di Sai si fece più greve e intensa, si liberò senza problemi della stretta di Naruto per poi afferrarlo per le spalle. Naruto avvertì con forza quella vibrazione che pareva passare per il corpo di Sai per poi trasferirsi in lui – Perché non posso preoccuparmi per te?! Perché continui a perdonare Sasuke anche quando tenta di ucciderti e ti risenti se io ti tiro un semplice pugno?! – le iridi di Sai parevano due carboni ardenti, Naruto non riusciva a far altro che rimanere immobile ad ascoltare, a farsi travolgere da quel fiume di emozioni inaspettato – Perché Naruto? Ti secca così tanto che io voglia proteggerti? – e poi Sai pose quella domanda a cui Naruto sperava di non dover mai rispondere in vita sua – Quando Sasuke si preoccupava per te… tu eri felice, vero? –

Naruto non riuscì a pronunciarsi immediatamente, attese che Sai si calmasse. Le mani del giovane scivolarono lentamente dalle sue spalle, solo il rumore insistente della pioggia che scorreva sui loro corpi infreddoliti sembrava sibilare nel vento.
-  Scusa… - fu la prima parola bisbigliata da Sai a fior di labbra. Naruto sollevò il viso verso lui leggermente stupito. Abbozzò un sorriso timido prima di parlare con un tono decisamente più morbido di prima.
-    Nah, non preoccuparti! So perché ti sei arrabbiato… - fece una pausa e poi aggiunse – E’ vero, quando Sasuke si preoccupava per me io ne ero felice! Ma non glielo ho mai dimostrato apertamente, insomma non è… non è da me! Capisci? –
-    Che stai cercando di dirmi? –
-   Aha, ma sei proprio duro di comprendonio! Significa che se tu ti preoccupi per me, bé… non mi disturba, ecco! –
-    Sul serio? –
-    Sì! Però dovresti avere più fiducia in me! Non sono così imbranato in fondo, e devo ricordarti che ora so usare le arti eremitiche? –
-    Sarà, ma intanto sei stato battuto di brutto da Sasuke… - Sai assottigliò gli occhi piegando la bocca in quel sorriso ambiguo tanto odioso. Naruto scattò immediatamente punto nel vivo.
-    Aah, e non me lo ricordare! Cavolo, la prossima volta io… - si bloccò notando lo sguardo serio di Sai. Respirò sommesso come a volersi controllare e più disteso esclamò – Starò più attento a non farmi ammazzare! E questa volta terrò fede a quella promessa… salverò Sasuke! –
Sai parve soddisfatto di quella risposta visto che regalò al compagno un vero sorriso. Anche se c’era un che di malinconico mentre parlava – Ci tieni proprio tanto a Sasuke, vero? –

Un deja-vù attraversò le membra di Naruto per qualche istante; tanto tempo fa era stato lui a dire una cosa simile a Sakura. Prese a grattarsi la nuca nervoso, tentare di comprendere una persona imprevedibile come Sai era arduo, specialmente ora che stava riscoprendo le sue emozioni e aveva questi sbalzi d’umore repentini.

Sulla strada del ritorno fu nuovamente Sai a prendere la parola – Scusami per quel pugno comunque! Non è un comportamento da me lo so… ma sono due giorni che non dormo e sono un po’ stanco… -
-    E irritabile aggiungerei! –
-   Sì… - ammise imbarazzato il ragazzo, non poteva negare l’evidenza d’altronde. La tensione sembrò sciogliersi ulteriormente quando i due giovani rientrarono nella stanza della locanda. Erano bagnati fradici e per prima cosa si cambiarono d’abito. Mentre Naruto si spogliava Sai notò che anche la fasciatura era zuppa e necessitava di essere sostituita.
-    Naruto, devi cambiarti le bende! –
-   Mh, lo so! – cominciò a sfilarle con la sua poca grazia imprecando contro esse in maniera piuttosto evidente. Dopo alcuni goffi tentativi si arrese – Ohi Sai… - chiamò con aria supplichevole – Mi aiuti? –
-    Sì, certo… - si sedette sul letto accanto a lui e con molta calma gli sostituì le bende sporche. Mentre era intento in tale operazione a Naruto sfuggì una lieve risata – Stai diventando bravo a medicarmi… -
-    Per forza, tu ti ferisci sempre! –
-    Da come lo dici sembra che io non faccia altro che prendermi mazzate da tutti dalla mattina alla sera! – lo sguardo eloquente che gli lanciò Sai bastò per zittirlo. Naruto si imbronciò per quella reazione voltando il capo di lato.
-    Ho finito! – affermò Sai lasciando l’impronta di una poderosa pacca sulla schiena del compagno.
-    Ahioo! Fai piano, cacchio! –
-    Fossi in te non mi lamenterei! In fondo, anche Sakura lo avrebbe fatto! –
-    Già, ma lei mi avrebbe fatto ancora più male! –
-   Forse hai ragione… - Sai rammentò non con pochi brividi l’ultima volta che erano rimasti feriti e di come l’amica li avesse sottoposti alle sue “amorevoli” cure. Ma d’altra parte loro erano anche scappati dall’ospedale senza dirgli niente, quindi un po’ di ragione ce l’aveva ad essere arrabbiata.
-    Sai, ti sei messo in contatto con il capitano in qualche modo? –
-    Sì, lui e il resto della squadra saranno qui entro stasera secondo i miei calcoli! –
-    Capito! Che palle però, dovremo starcene chiusi qui dentro senza fare niente! –
-    Dovresti riposare Naruto invece che agitarti così tanto! –
-   Nah, sto bene adesso! E poi ho dormito un sacco! – lo osservò di sottecchi prima di esclamare concitato – Tu invece dovresti dormire un po’! Hai una faccia ancora più pallida del solito! –
-    Non temere, sono a posto! Prima ho dormito per una mezz’ora… -
-    Eh?! E pensi che basti per recuperare due giorni di veglia?! – si alzò dal materasso cigolante e poi con fare teatrale puntò un dito verso esso – Vai a dormire, subito! –
-    Naruto, assomigli tanto ad una mamma in questo momento… -
-   E smettila di prendermi per il culo! Aha, fa come ti pare idiota! Non venirti a lamentare se sarai a pezzi quando stanotte ripartiremo! Il viaggio di rientro dura almeno due giorni e siccome siamo di fretta dubito che faremo molte soste! –
-    Non ti preoccupare per me Naruto… se avrò sonno mi riposerò! Per ora non mi va, grazie! –


Dopo aver discusso ancora un po’ e litigato altrettanto tempo Naruto a dispetto di quanto diceva crollò nuovamente fra le braccia di Morfeo. Aveva ancora un po’ di febbre e questo lo faceva sentire spossato, così si era abbandonato all’ennesimo sonno ristoratore. E Sai aveva ripreso a vegliare su di lui con più solerzia di prima. Si sentiva ancora un po’ stranito per il suo comportamento di prima, accidenti reagire senza prima pensare non era davvero un atteggiamento degno di lui!

Si sfiorò incerto la fronte, forse aveva pure lui la febbre, invece constatò che era fresca. Chissà perché allora si era arrabbiato così tanto con Naruto, da anni non provava una simile furia e voglia di urlare contro qualcuno. L’unico che lo aveva fatto sentire così era stato suo fratello quando ancora erano due poppanti che si addestravano ad annullare le emozioni. Era così preso dai suoi pensieri che non si accorse subito della mano di Naruto che gli sfiorava un braccio.
-    Ohi Sai… dormi un po’, dai… - disse flebile socchiudendo gli occhi assonnati – Mi mette ansia sapere che sei lì che mi fissi! –
Sai sorrise divertito da quella frase e questa volta non se la sentì di rifiutare –Ok, adesso una dormita me la farei volentieri… - bisbigliò l’artista prendendo posto accanto al compagno. Quando si distese Naruto si rese conto della paurosa vicinanza che avevano i loro visi e subito indietreggiò arrivando fino al bordo del letto.
-    Vedi però di mantenere le distanze! –
-    Mh, non temere, la tua verginità rimarrà inalterata… -
-    C… che cosa?! E tu che ne sai che io sia ancora vergine?! –
-    Perché non lo sei? – colto alla sprovvista Naruto divenne paonazzo e si girò di scatto dando le spalle a Sai, bofonchiando concitato – Tsk! Come se non lo fossi anche tu! –
-    Sì, forse… -
-    Che significa? Tu non sei più… vergine? – Naruto si era girato appena verso l’amico solo per scorgerne un sorrisino sornione.
-    E’ un segreto! –
Irritato per quella risposta ambigua riprese la sua posizione sbuffando apertamente contro Sai che se la rideva sotto i baffi. Anche Sai gli diede la spalle e rimasero così schiena contro schiena, l’ideale per scaldarsi. Dapprima il contatto per Naruto fu fastidioso ma poi quando si rese conto di non poter allontanarsi oltre per non cadere dal letto si arrese e lasciò che il calore del compagno lo contagiasse.
Certo che però Sai era un termosifone, non lo avrebbe mai detto, disgusto a parte per essere così vicino ad un altro uomo avrebbe dovuto prendere in seria considerazione l’idea di “usarlo” per scaldarsi quando dormivano all’aperto. Il pensiero folle per un attimo lo sfiorò e questo lo fece sussultare dallo stupore fra se e se.

Cullato da quel calduccio piacevole e il rumore della pioggia non gli fu difficile prendere sonno, e lo stesso fu per Sai. Di una cosa però si rammaricava: non aveva ringraziato Sai per avergli salvato la vita. Per la storia del pugno aveva già pareggiato i conti, ma nonostante il comportamento assurdamente fuori di testa dell’amico, doveva ammettere che un piccolo grazie se lo meritava. E a Naruto non piaceva lasciare le cose a metà.
Si sforzò di sollevare la palpebre e si rimise seduto chiamandolo piano, ma dal ragazzo non provenne alcuna risposta. Si era assopito piuttosto profondamente ma Naruto parlò ugualmente – Grazie Sai… e perdonami se ti faccio impazzire ogni volta! Credo di essere l’unico che ti fa perdere la bussola, vero? –
Naruto si sentì sollevato, vincendo il suo sciocco orgoglio era riuscito a dirgli ciò che voleva. Si ributtò giù sospirando rilassato quando improvvisamente si sentì dare una pacca sulla schiena. Non si mosse ma sorrise, quel furbastro di Sai era ancora sveglio evidentemente e quello era il suo modo per dirgli che aveva recepito il messaggio.

-    Baka… - sussurrò infine Naruto addormentandosi finalmente sereno. I due ragazzi erano così stanchi che nemmeno si accorsero dell’incursione del resto della squadra nella camera solo un paio di ore più tardi. Così come nemmeno udivano le sfrecciatine maliziose di Kiba o lo sgomento di Hinata mentre li osservavano dormire beatamente accoccolati schiena contro schiena. Il capitano Yamato si limitava a brontolare perché trovava vagamente rischioso addormentarsi entrambi quando erano ancora braccati dai nemici. Ma quando si soffermarono sui loro volti distesi, non poterono fare a meno di lasciar scivolare via qualunque commento, rimprovero o battuta.

E il dolce sonno sarebbe durato ancora se non fosse stato per Akamaru che abbaiò praticamente nelle orecchie dei due poveri shinobi.


END
13-09-2010


* * *

Ciriciao a tutti!!! Infine ce la feci, ecco la nuova raccolta SaiNaru!!! Sicchè mi ero ormai affezionata al nome Inchiostro e Vento l’ho riproposto, aggiungendo all’altra raccolta il sottotitolo “Summer Version” perché la tematica estiva era il punto in comune principale oltre alla coppia, ovvio! ♥
Questa volta Sai e Naruto saranno gli unici elementi dominanti della raccolta, li racconterò in tutte le versioni, yaoi, shounen ai, AU, friendship, etc etc! ^ ^ Man mano che ho qualche idea su loro aggiornerò la raccolta, spero di riuscire a portarla avanti il più a lungo possibile! :D Conoscendomi, ci ficcherò nel mezzo anche qualche bel triangolo con Sakura, occasionalmente Sasuke (se mi gira di inserirlo, tsk tsk! XD)! U_U Insomma, di tutto un po’! ^ ^

Il primo capitolo è venuto fuori un po’ strano, ero partita con l’intento di raccontare un semplice litigio fra i due ragazzi e poi la storia è andata per i fatti suoi! XD
Volevo raccontare Sai e Naruto versione friendship, la mia prediletta, anche se temo che questa volta siano usciti un pochino OCC! >__<’ Volevo rappresentare un Sai molto più passionale del solito e sì, più carico di rabbia verso Sasuke. Sono stata un po’ combattuta sulla scena del pugno, spero di non aver rovinato troppo il personaggio in questa occasione in cui gli ho concesso molta più libertà di quanto non gli darebbe il suo carattere originale! XD
Naruto reagisce di conseguenza, spero che il suo stato di smarrimento per il comportamento di Sai vi sia stato chiaro anche se mi sono soffermata più sui pensieri di quest’ultimo! XD Sarà interessante leggere i commenti a questa strana prima shot della nuova raccolta, ha ha! XDD

Ringraziamenti speciali a Sarhita e Taila per gli ultimi commenti alla shot finale della "Summer Version", thank you!!! ♥♥♥

Bene, non ho niente altro da dire se non grazie a chi leggerà-seguirà questa nuova follia e un caloroso arrivederci alla prossima shot!! :D

See you soon fan writer…

  
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