Levicorpus
– Quando nasce un obiettivo. [inizio dicembre 5°]
James ride, passandosi una mano tra i capelli mentre Sirius scuote la testa.
«Scusa tanto, Prefetto Lupin!»
«Mi sto solo lamentando del ritardo, cosa che ho fatto anche prima di avere la spilla!» protesta lui.
James ride di nuovo, perché Remus non capisce mai che lo stanno solo stuzzicando.
«Voglio provare un levicorpus, andiamo a cercare Snivellus! Tanto non abbiamo bisogno di Trasfigurazione!» propone, e Sirius annuisce subito.
«Ragazzi...» prova Remus, e Peter ridacchia.
«Passiamo prima da Hagrid, ci serve un alibi.» suggerisce Sirius.
«Levicorpus!» esclama allegramente James prima ancora di pensare, mentre escono in giardino.
Uno strillo acutissimo li informa che ha colpito davvero qualcuno, una ragazza, e la chioma rossa non può che essere della Evans.
«Oh cazzo.» sbottano lui e Sirius.
«Ci toglierà punti!» squittisce Peter.
«Fatela scendere!» esclama Remus atterrito.
La divisa le scopre le gambe ed è sicuramente una bella visione, ma lei ha il viso rosso e la sua voce è un ruggito: «POTTER!»
«È stato un incidente!»
«James, aspe-»
«Liberacorpus!»
La voce di Remus giunge troppo tardi; James scioglie l'incantesimo e Lily precipita proprio sugli scalini, ancora scalciante. Si salva il viso grazie alle braccia ma le gambe cozzano violentemente a terra.
«Prima dovevi ammorbidire il terreno!» lo aggredisce Remus.
«Dovevi darmi il tempo!» urla nello stesso momento Sirius, esasperato. Peter si è coperto il viso con le mani per non vedere.
«E non ci ho pensato!» ribatte James nel medesimo tono, «Evans, stai bene, vero?»
Un singhiozzo è la risposta.
«E-Evans?» balbetta lui, impallidendo.
«Ahia...» si lamenta lei, tentando di tirarsi su con le braccia mentre le lacrime le rigano le guance, «Si è rotto...»
«Cosa?» ripetono loro agghiacciati e Remus è l'unico a riuscire a precipitarsi accanto a lei.
«Credo il ginocchio.» continua Lily sofferente.
«Sapete far comparire una barella? Come al campo da Quidditch?» domanda Remus rivolto agli amici, che scuotono la testa, «E allora andate a cercare aiuto!»
«Evans...» comincia James mortificato, chinandosi, mentre Peter corre via.
«Sta lontano da me!» strilla lei, ritraendosi dolorosamente, «Hai già fatto abbastanza!»
«Non volevo farti male! Lo giuro!»
«Tu non vuoi mai fare male però lo fai! E sai benissimo che è pericoloso sollevare la gente per aria, imbecille! Però lo fai, e se poi succedono cose come questa ti tiri indietro facendo finta di non sapere a cosa vai incontro, idiota! Bastardo!» singhiozza lei, così furiosa che anche Sirius arretra.
«Bene, direi che le facoltà mentali sono intatte.» commenta Remus.
«Non sei d'aiuto!» replica James.
Lily lo guarda con autentico terrore quando fa per muovere la bacchetta e lui si ferma, sconvolto.
Aspettano in silenzio il ritorno di Peter, che ricompare con Madama Pomfrey.
«Cos'è successo?» domanda l'infermiera preoccupata.
Lily indica James, che alza le mani.
«È stata colpa mia! Ma non l'ho fatto apposta, figuriamoci se...»
«Se manda qualcuno in infermeria come ha fatto negli ultimi anni? Già...» lo interrompe l'infermiera in tono pieno di disapprovazione, «Stavolta una signorina, si vergogni!»
«Lo giuro!» ripete lui disperato, «Evans, mi dispiace tanto!»
«CREPA!»
Sirius trattiene malamente una risata, sbuffandoci sopra, e Remus chiude gli occhi.
«Se ripeti un'altra volta che non l'hai fatto apposta ti affatturo, Prongs.» sibila Sirius. James chiude la bocca, lasciandosi cadere sul letto.
«Quaranta punti...» mormora Remus incredulo, «Gryffindor intera vorrà il tuo sangue.»
«Senza contare che sarai in punizione per tutto il mese...» prosegue Peter.
James li guarda con orrore.
«Il problema è che ho quasi ammazzato la Evans.» fa notare in tono di rimprovero.
«Ah, te ne rendi conto?» domanda Remus sobbalzando, «Non credevo... insomma...»
«Ti ricordo che James ha una mezza cotta per lei quindi è sensibile, tra virgolette.» borbotta Frank dal proprio letto, suonando più morto che vivo.
«Non è vero!» strilla James, «Le ho chiesto di uscire solo un paio di volte...»
Sirius borbotta: «In una settimana.» senza farsi sentire.
«Ed è perchè... beh, mi dà fastidio che mi dica di no. Insomma, sono il più bravo cacciatore, chiedete a qualunque tifosa di Quidditch, e... NON È QUESTO IL PUNTO!»
«Dovresti farti perdonare.» suggerisce Peter.
«Eh... dalla Evans, Worm? Quella mi odiava già prima... Che c'è?» domanda bruscamente, perchè Sirius ha spostato lo sguardo. L'amico sembra a disagio.
«Prongs... Qui non si tratta neppure di odio, è proprio paura. L'hai spaventata a morte. È una Gryffindor, okay, ma visto quanto spesso ci scappa la mano e che si è fatta veramente male pensa che l'hai fatto apposta... È un po' come cadere da cavallo, sai, non è che il cavallo ne abbia colpa però dopo al pensiero di salirci te la fai sotto. Almeno penso.»
«Le tue metafore ricercate...»
«Silenzio, Moony.»
«Posso avere anche io un soprannome?» domanda Frank guardando il soffitto.
«Tu sei il Brav'uomo.» risponde Sirius generosamente, di sicuro nel tentativo di prolungare il tempo in cui non guarderà James in faccia.
James si alza, avvilito, ed esce senza più dire nulla a nessuno.
Poi ha un'idea, e va a cercare il professore di Erbologia.
La Evans quando dorme sembra molto dolce. James ha sempre saputo che caratterialmente è una tipa forte e così via, gli è sempre piaciuta, ma è solo il mese prima, quando l'ha vista agghindata per un party di Slughorn, che ha notato quanto sia bella. E lo è anche ora, con la divisa e i capelli raccolti in una treccia.
La ragazza apre gli occhi, lo vede e caccia un urlo che lo lascia senza parole.
«Che diavolo ci fai qui?» ringhia dopo averlo assordato.
James le porge il mazzo di fiori e lei lo guarda allibita.
«Questi sono per scusarmi, non capiterà più.» dice, sforzandosi di non balbettare o arrossire, cose molto poco virili.
Lei lo guarda ancora come se avesse dichiarato il suo amore per Snivellus.
«Non sono velenosi, ho chiesto al professore.» aggiunge, poggiandoli accanto al letto e schiarendosi la voce perchè risulti un po' più matura, «E non l'ho fatto apposta, Evans. Stavo parlando con Sirius di incantesimi e sono stato troppo entusiasta.»
«Lo fai sempre, però. Ormai si lanciano levicorpus ogni secondo, ovunque.» borbotta lei.
«Sì, è vero, ma si gioca... E poi è partito tutto dagli Slytherin.» replica lui, sostenuto. La Evans lo fulmina con un'occhiataccia, «Ma questo non mi giustifica!» si affretta ad aggiungere.
«D'ora in poi eviterai di lanciare incantesimi a caso senza sapere se c'è qualcuno in giro?»
«Certo!»
«Va bene, allora puoi andare.» concede lei.
«Eh?»
«Stanno per arrivare le mie amiche e ti vogliono morto.» spiega la Evans, sogghignando.
«Cavolo... Beh, quindi ci odiamo come prima?»
«Sì, come prima.»
«Se per caso invece volessi cambiare le cose e uscire con me...»
«Fuori, Potter.»
Sollevato, James trotterella via, incontrando le famose amiche giusto fuori dall'infermeria.
«Tu, assassino...» sibila Glory.
L'altra coi capelli castano chiaro, di cui dimentica sempre il nome e dovrà chiederlo a Sirius, lo squadra con disapprovazione.
C'è anche Mary-qualcosa, che sembra spaventata a morte e guarda le amiche con preoccupazione. James si chiede se si aspetti che le attacchi.
«Ho già chiarito con lei, non... Non è stato volontario.» dice lui, riacquistando sicurezza.
«Lo spero bene!» abbaia Glory, che nel corso degli anni non ha perso la puzza sotto al naso ma ha ereditato anche la rabbia manifesta della Evans.
Lui inizia a sentirsi molto a disagio. Non è abituato a stare davanti a persone che non lo approvano, a meno che non siano Slytherin.
«Potter, ti consiglio di raggiungere i tuoi amici.» mormora l'amica di cui non ricorda il nome, in tono un po' più conciliante, poggiando una mano sul braccio di Glory come per impedirle di sfoderare la bacchetta, cosa che di sicuro sta desiderando con tutta se stessa.
«Sì, Glory, ti saluta Remus.» si inventa tanto per rabbonirla.
Lei lo guarda scettica, poi fa un cenno con la testa. A Glory non è mai piaciuto Sirius, poi ha cominciato a non piacerle neanche lui per via dell'influenza della Evans e Peter non l'ha proprio mai calcolato. Però Remus, con tutta la sua educazione e gentilezza, per quanto sia un Malandrino, non può non soddisfare i requisiti per essere accettato anche da lei.
«Lo odio!» la sente esclamare mentre si allontana, «Poteva romperle l'osso del collo!»
«Dai, Glo...»
Deve davvero ricordarsi di chiedere il nome di quell'amica di Lily, sembra l'unica davvero disponibile nei suoi confronti. A parte che Mary-qualcosa non potrebbe mai avercela con nessuno, però visto che credeva fosse muta all'inizio della scuola non è molto da dire.
Sirius e Peter lo stanno aspettando in sala comune, il primo fissa il fuoco e il secondo ripassa.
«Ti aspettavamo!» esclama Sirius vedendolo entrare, «Sei sparito e pensavamo ti volessi suicidare! Ti abbiamo cercato ovunque!»
James guarda Peter, che fa “no” con la testa.
«Immagino. Andiamo in camera, vi racconto. Come si chiama la compagna di stanza di Lily?»
«Quale delle tre? Claire, vero? Ti dimentichi sempre il suo nome. Come diavolo fai?»
«Non è che mi abbia cambiato la vita, se capisci cosa intendo...» bofonchia lui e Sirius ride. Sembra allegro, forse perché passerà il Natale con lui. Ovviamente dicendo alla famiglia che resterà a scuola.
Entrando in camera trovano Remus e Frank seduti per terra, e Frank si asciuga velocemente gli occhi. James si ferma, imbarazzato, e guarda Sirius in cerca di aiuto.
«Che succede?» domanda l'amico, spiazzato.
Remus guarda Frank.
«I miei cugini ve li ricordate? Passavo tutto il tempo con loro fino alla fine del terzo...»
«Benjamin e Rose.» dice James, cominciando a temere il peggio.
«Beh, loro stavano facendo il corso per fare Auror, ormai non mancava tanto a finire... Ma una esercitazione sul campo è andata male.» racconta loro.
«Sono stati bocciati?» domanda Peter, con un candore che James apprezza sempre ma per cui in questo momento lo ucciderebbe.
«Sono morti.»
«Cazzo. Quando è successo?» chiede Sirius, andando a sedersi accanto a loro.
«Questo luglio. Ne stavo parlando con Remus... Ho intenzione di diventare Auror anche io.» li informa, con una strana luce negli occhi, «I Longbottom non si faranno abbattere dalla paura. Siamo Purosangue veri, senza la pretesa di essere migliori dei babbani. E se siamo così scomodi a Tu-s... a V-Voldemort, significa che stiamo facendo la cosa giusta.»
«Bravo!» si complimenta James, dandogli una pacca sulla spalla. Frank sta diventando sempre più alto e grosso, un po' come la montagna umana che era Benjamin, «Sono sicuro che sarai un grande Auror! Che ne dici se beviamo qualcosa in onore dei tuoi cugini?»
«Adesso capisco perché te ne stavi sempre a guardare fuori...» commenta Sirius con vaga malinconia che mette in allarme gli amici, «Potevi dircelo...»
«Lo so, però... non so. Sì, va bene bere, Jim.»
«Com'è andata con la Evans?» domanda a bassa voce Remus, che non dimentica mai nulla.
«Oh, tutto apposto. Chi potrebbe resistermi d'altronde?»
«Quindi ti odia esattamente come prima.» conclude lui. James lo guarda oltraggiato, poi Peter riemerge da sotto il suo letto con una bottiglia di firewhisky e Sirius porge loro dei bicchieri.
Si versano da bere e alzano i bicchieri. James incrocia lo sguardo determinato di Frank che gli sorride e si promette di non lasciarlo solo in camera a costo di coinvolgerlo nelle loro malandrinate.
Guarda per un momento Sirius e in qualche modo sa che stanno pensando a stessa cosa e si fanno un cenno d'intesa; ormai non hanno più bisogno di parlare.
«Ai cugini di Frank, Benjamin e Rose, e al futuro splendente del nostro Longbottom come capo degli Auror.» propone Remus con un sorriso.
Tutti brindano, e mentre beve James ripensa agli occhi della Evans. È solo un momento e poi è di nuovo coi suoi amici.
Non è che Sirius avesse propriamente ragione su Lily spaventata, ma non si sa mai, e dopotutto lei nel capitolo su Halloween precisa che ricorda ancora benissimo la volta in cui James le ha fatto rompere un ginocchio esattamente come tante altre... Ogni tanto l'ispirazione mi prende mentre scrivo altre storie! E poi volevo giustificare il fatto che Frank sia così terribilmente fissato con l'essere Auror e sia il più severo di tutti sulla questione Mangiamorte.
Scusate se vi ho fatto aspettare nonostante sia un capitolo piuttosto breve, ma tra esami e tutto...
E il prossimo capitolo mi farà perdonare perché è più interessante.
Sospetti [luglio; agosto; settembre; ottobre 1981].
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