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Autore: Betti    24/09/2010    7 recensioni
Questa è la storia di un viaggio. Un viaggio di lavoro per la precisione, il viaggio di Sara, che potrà durare poco tempo o tutta la vita.
Lei, durante il suo viaggio incontrerà delle persone speciali ed una, più speciale di tute le altre, che le farà battere il cuore... Non vi resta che leggere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio

Noticine dell'autrice: prima long-fic che scrivo, seconda su Robert, tre capitoli quasi pronti da pubblicare. I numeri mi sembra che ci siano tutti. Adesso non ci resta che iniziare.

Mi scuso in anticipo nel caso in cui i capitoli possano essere pubblicati lentamente, ma non è per volontà mia ma del poco tempo che ho a disposizione per pubblicare, recensire e stare dietro a tutti gli altri miei impegni.

Mi scuso ancora, buona lettura... Baci BiEsSe

A Lucia,

la prima che ha letto questa fanf

e l'unica che, mi ha sempre incoraggiato ad andare avanti a scrivere.

Sara pov: Il Viaggio

Mi sveglio di soprassalto, spaventata dal cellulare che suona incostantemente sul comodino accanto al letto. Alzo la testa dal cuscino nonostante siano le 5.40 del mattino e ogni essere umano abbia il diritto inviolabile di dormire. Maledicendo in tutte le lingue del mondo chiunque si trovi all’altro capo del telefono, prendo il cellulare e rispondo con la voce impastata dal sonno:- Pronto?-.

- Good morning, I’m talking with Sara Venchi?-. L’interlocutore, sicuramente non italiano, mi spinge a rispolverare il mio inglese con cui parlo solitamente al telefono con chi non appartiene al bel paese:- Sì, sono io. In che modo posso esserle utile?-.

- Sono Chris Weitz…-. L’uomo misterioso con cui sono al telefono fa una pausa aspettando che io dica qualcosa ma, siccome il nome non mi dice assolutamente niente, continua a parlare con un tono di voce reverenziale, manco fossi il presidente degli Stati Uniti:- il regista de “La bussola d’oro”-.

- Annnn! Adesso ho capito… Scusi-.

- Si figuri. Dirigerò il secondo film della saga di Twilight, “New Moon” e sarei lieto di averla come costumista nel mio film. Lei è molto conosciuta ed ha vestito molti attori famosi, per non parlare del “Diavolo veste Prada” dove ha tirato fuori tutto il suo talento…-.

Rossa fino alla punta dei capelli a causa di tutte queste attenzioni ringrazio Chris per avermi chiamata:- Ehm, grazie… ma non ho capito… mi sta offrendo un lavoro?-.

Dall’altra parte sento una risata fragorosa, poi Chris si fa sentire di nuovo:- Certo! E cosa sennò? Comunque, bando alle ciance, le riprese inizieranno mercoledì, le consiglio di arrivare almeno un giorno prima per vedere la casa e conoscere i suoi futuri colleghi… le case dei tecnici e degli attori sono in Oregon Street 47. Al suo arrivo le verrà consegnato un passepartout con tutte le chiavi necessarie… la ringrazio per aver accettato e alla prossima settimana!-.

-Grazie, arrivederci…- dico al telefono ormai muto.

Che strani questi registi, sono sempre tutti su di giri…

Mi alzo agitatissima nonostante l’ora e mi dirigo direttamente in bagno, dove riempio la vasca con l’acqua calda e m’immergo fino alle spalle. Per placare tutte le emozioni che circolano nel mio corpo come una scarica elettrica scelgo un bagnoschiuma al cioccolato bianco e cocco, il mio preferito. Dopo circa mezz’ora di ammollo nell’acqua, esco, mi avvolgo nell’accappatoio giallo limone acquistato l’estate prima e mi dirigo verso la cabina armadio per decidere come vestirmi. Valutando ogni capo possibile, opto per un top bianco leggero, un paio di shorts e delle ballerine marroni e blu, decisamente comode per una giornata di shopping folle. Prendo la borsa e varco la soglia di casa con il pensiero fisso della carta di credito, che sono impaziente di usare.

 

All’una meno un quarto rientro a casa carica di sacchetti colorati di tutte le misure; il mio bottino di guerra comprende: dei completini intimi, pigiami “Victoria’s secret”, due paia di jeans, una felpa azzurra, un paio di orecchini e una pochette “Chanel”.

Poso il tutto nella cabina armadio, dove dopo sistemerò per decidere come organizzare le mie valigie e controllo i tre messaggi che ho in segreteria: il primo è di mia madre, il secondo è della mia migliore amica Agnese e il terzo è della fiorista, la quale mi informa che la composizione da regalare ad Agnese per il suo compleanno è pronta per essere ritirata. Decido di chiamare mia madre e di passare dalla fiorista nel pomeriggio. Prendo il telefono e compongo il numero della mia ex casa; al quarto squillo la voce allegra di mia madre risponde:- Pronto?-.

- Ciao mamma sono io. Mi hai chiamato prima?- Che domanda ovvia ho appena sentito il suo messaggio.

- Si tesoro. Non ti fai mai sentire eh?-

- Ma mamma! Ci siamo viste l’altro giorno!-

- Si lo so. Però sei sempre via per lavoro e quando sei in Italia non vieni molto spesso a trovarmi. -

- Okay mi impegnerò di più. A proposito di lavoro… questa mattina mi ha chiamato Chris Weitz, un regista e mi ha offerto di lavorare nella penisola di Olimpia per girare “New moon”!-.

- New che?-

- New moon! Sai quel film con i vampiri che è uscito l’anno scorso? Ecco il secondo film della saga!-

- An! Ho capito! Quello con quel bel fustacchione del vampiro! Comunque digli quando lo incontri che deve mangiare un po’ di più perché non vorrei che si ammalasse! È così bianco!-

- Mamma, fa il vampiro, lo truccano di bianco apposta!-

- An! Okay! E… quando parti?-

- Domenica mattina, le riprese iniziano martedì-

- E perché parti domenica?-

- Perché ci sono dodici ore di viaggio e devo abituarmi al fuso orario-. Rispondo con un tono di voce che risalta l’ovvietà della cosa.

- Oddio la mia bambina! Stai attenta eh? E portati via le pillole anticoncezionali… non si sa mai…-

- Mamma! Basta! Non ho dodici anni!-.

- Okay, okay… ma sai ho paura… sei così lontana da casa e non ci vedremo più tanto spesso…-.

Sento dalla voce che le viene da piangere così cerco di consolarla il meglio possibile:- Mamma, senti verrò a trovarti ogni tanto! Stai tranquilla… ti telefono anche e ti scriverò delle mail okay?-.

- Va bene tesoro… non posso accompagnarti all’aeroporto domenica, quindi passa da me un giorno okay?-

- Ma certo! Che domande sono? Ovvio! Ci vediamo domani okay?-

- Certo… A domani… E ricordati che la tua mamma ti vorrà sempre bene. -

- Si mamma lo so. Non iniziare con frasi fatte e sdolcinate per favore. Ti voglio bene anch’io. A domani, bacio. Ciao. -

- Ciao. - Click.

 

Il mio stomaco inizia a brontolare per la fame così prelevo dal frigorifero un piatto di lasagne al forno di ieri sera e le metto a scaldare nel microonde. Durante la cottura preparo la tavola, mi lavo le mani e bevo del succo all’ananas poi, accendo il televisore su una puntata che ho già visto de “I Simpson” e mi siedo a tavola per mangiare. Appena assaggio un boccone di lasagne mi scotto la lingua cosicché sono costretta a bere un paio di bicchieri di succo prima di placare il dolore. Ovviamente, nello stesso istante squilla il cellulare e, con il succo in bocca, lo prendo, deglutisco e rispondo cercando di ignorare il mio principio di soffocamento:- Pronto?-.

- Pronto, sono Chris Weitz…-. Eh che palle! Ma non ha nient’altro da fare che stressarmi in continuazione?

- Sì, buongiorno. Mi dica-. Cerco di essere il più cortese possibile, nonostante abbia un’ustione di terzo grado sulla lingua.

- Volevo informarla che il suo stipendio sarà di circa ottomila dollari al mese, per tutta la durata della realizzazione e la casa gliela diamo noi. È una delle villette vicine al set, confinante con Robert Pattinson e Ashley Greene. Gli attori hanno le chiavi di tutte le porte quindi, nel caso in cui lei smarrisse quelle che le verranno consegnate al suo arrivo, può chiedere al cast, ai tecnici o a me personalmente. E, comunque, d’ora in poi possiamo pure darci del “tu”. Se non altro perché lavoreremo a stretto contatto tutto il giorno per un bel po’ di tempo.-

- Okay, allora…. Ciao…-. Rispondo esitante, non essendo sicura di dare del “tu” a questo pseudo - sconosciuto che mi ha offerto un lavoro proprio stamattina.

- Ciao! A presto!- . Clic.

 Sperando che nel frattempo si siano raffreddate un po’ torno alle mie lasagne, che finisco in una decina circa di minuti, sparecchio, carico la lavastoviglie e me ne vado in camera mia per cambiarmi i vestiti, lasciando la puntata de “I Simpson” accesa in cucina.

Tolgo il top bianco e gli shorts, buttando tutto sul letto. In completo intimo apro l’armadio per indossare la mia vestaglia di lino azzurro, un regalo del mio scorso compleanno. Nel momento esatto in cui ho la testa completamente all’interno dell’armadio… suona la porta. Due colpi secchi, veloci che riconosco immediatamente. Per sicurezza, con la vestaglia ancora in mano, mi dirigo verso la porta e guardo dallo spioncino alzandomi leggermente in punta di piedi: è Agnese, ovviamente, la mia migliore amica dalla terza media, le apro la porta e le sorrido infilandomi la vestaglia contemporaneamente. Oggi sono proprio incline alle imprese impossibili.

- Come mai non mi hai richiamato?- La ragazza bassetta dai capelli rossi entra in casa mia come una furia e, altrettanto delicatamente sprofonda nel divano del salotto:- Allora, hai intenzione di non venire? Perché?- inizia  una lunga serie di domande tipo terzo grado ed aspetto che si calmi prima di rispondere ma, ad un certo punto, in un preciso istante, si blocca come se qualcosa l’avesse paralizzata da capo a piedi. Sgrana gli occhi ed inizia ad emettere strani suoni con le labbra facendole schioccare e urlando allo stesso tempo. La guardo con un sopracciglio alzato (una cosa che ho imparato a fare all’inizio della prima superiore e che mi serve spesso per far capire agli altri quando a non capire sono io), poi lei mi indica come fossi una strana cosa della serie “hai otto braccia e tre orecchie di cui una in fronte” o “hai una macchia di sugo sulla tua camicia bianca di seta al tuo primo colloquio di lavoro” ed emette un gridolino soffocato:- Oh marietta!- Marietta? E chi è la sua nuova vicina di casa? –Non d-i-r-m-e-l-o, è  un completino “Victoria’s secret”!-

Finalmente capendo a cosa si riferisce l’arcana creatura che si trova di fronte a me, mi tolgo la vestaglia con una velocità degna di un’atleta olimpico e glielo mostro:- Oh marietta!- Ancora? Ma si può sapere chi è questa marietta?- E’ favoloso! Anzi fantastico! Anzi tutti e due! Comunque… quanto l’hai pagato?-

- Solo… 35 euro!- Mi rimetto la vestaglia e mi siedo sul bracciolo assieme ad Agnese.

- Allora…- inizia guardandosi l’unghia del mignolo laccata di blu:- Stasera vieni o no? E come mai non mi hai richiamato?-

- Certo che vengo! Che domande sono? Comunque perché ho fatto compere prima della partenza e perché ho sentito il tuo messaggio prima di pranzare così ti avrei chiamato più tardi..-

- Frena, frena, frena… PRIMA DELLA PARTENZA? Perché dove vai?-

- Penisola di Olimpia… costumista per… New Moon!!!! Non so quanto starò via ma mi pagano bene-. Le sorrido sperando che sia felice per me ma… gli occhi le si riempiono di lacrime e mi guarda con una faccia da “Koda fratello orso” impressionante:- Perché sei così disperata?-

- Piango per due motivi, uno perché incontrerai… Robert Pattinson! E sono felice e così me lo saluti, e uno perché…- le scappa un singhiozzo:- perché non sai quanto starai via e mi mancherai tantissimo e non ci vedremo spesso e… per tutto!-

Abbracciandomi inizia a piangere di brutto così la scosto e la guardo negli occhi, nonostante anche i miei siano un po’ lucidi e non possa vederla bene, poi le dico:- Non devi preoccuparti! Perché io e te ci sentiremo e poi qualche volta puoi venire te, a volte io qui a Firenze.- Le sorrido e continuo:- E poi ci vedremo stasera, e potrai venire con me in aeroporto… alla fine mi serva qualcuno che mi accompagni-.

- Okay, va bene almeno devo vederti per un ultimo addio! Però quando ti metti con Robertino me lo devi far conoscere eh! Sennò mi offendo!-.

- Si certo, come no… quale famoso attore non si metterebbe con me?-

- Guarda, non iniziamo con i soliti discorsi sai? Perché sei bellissima, anzi molto bellissima-.

Le guancie mi si infiammano subito, così cambio discorso:- A proposito, questa sera dov’è la festa? Perché mi hai detto talmente tenti nomi di ristoranti che non ho capito niente-.

- Allora, alle 20.00 al ristorante “da Felice”, in piazza San Jacopino, mi raccomando non ritardare.-

- Okay, okay ho capito.-

- Ciao allora, ci vediamo stasera. Comunque il vestito che mi hai fatto comprare mi sta benissimo-. Mi sorride finché esce dalla porta.

- Non faccio mica il mio mestiere per niente io! Ciao bella a stasera-. Mi chiudo la porta alle spalle e torno in camera da letto per rivestirmi e andare dalla fiorista a prendere i fiori per la festa di Agnese. Poi scendo in strada e mi precipito in macchina. Giro la chiave nel quadro e parto. In una decina di minuti circa arrivo da Paola, la fiorista che dista poche stradine dalla piazza in cui abito io, e quando entro un odore di fiori mi arriva fino alla punta del naso. Mi avvicino alla signora piccola e cicciottella che conosco da una vita e prendo la mia ordinazione, quando squilla il cellulare:- Pronto?- rispondo finchè pago il conto della composizione.

- Ciao Sara, sono Marco…- Oh cavolo, devo passare a ritirare il suo di regalo per il compleanno.

- Si, dimmi-. Metto il resto del conto nel portafogli ed esco dal negozio salutando Paola con un gesto della mano.

- Volevo dirti che sono in giro per lavoro ed il regalo lo passo a prendere io, tanto sono in zona-. Una cosa di meno da fare, per fortuna.

- Okay, allora, siccome l’ho scelto io è la camicetta di seta verde smeraldo a manica corta. Taglia 42 okay? E il cardigan bianco con le cuciture verdi sempre della stessa taglia. Quello di cotone. La borsa bianca falla incartare a parte che quello è il mio regalo assieme ai fiori. Mi raccomando non sbagliarti perché ad Agnese piacevano quelle cose. Le ho anche fatte mettere da parte apposta-.

- Okay capo. Grazie a stasera-.

- Ciao ci vediamo-. Click.

Salgo in auto e torno a casa, passando nel frattempo a prendere i biglietti di auguri per il compleanno.

Arrivata a casa vado in terrazza per prendere un po’ di sole e leggere un libro. Ma dopo poche pagine, a causa del poco sonno della notte precedente, mi addormento al sole.

 

Pochi giorni dopo…

- Dai, dai, dai, DAI! Corri che siamo in ritardo! Merda ma non c’è neanche un parcheggio in questo aeroporto?-

- Cazzo sto guardando… ma porca miseria! Spostati grassona!-

La mia inseparabile amica ed io siamo imbottigliate nel parcheggio dell’aeroporto alla disperata ricerca di un posto auto. Con la benevolenza divina riusciamo a trovare un buco nei pressi dell’entrata così, finchè Agnese mi scarica i bagagli, io mi catapulto al check-in per fare il biglietto. Mi metto in fila davanti alla cassa, ma dietro alla grassona del parcheggio, che ahimè non ha fatto la doccia questa mattina ed aspetto il mio turno. Dopo circa quindici minuti la fronte di Moby Dick inizia a zampillare di sudore, così mi sposto un po’ indietro per non essere invasa da una cascata di pioggia salata ed attendo ancora un po’. Quando la balenottera si sposta da davanti chiedo un biglietto di sola andata alla signorina dietro al bancone.

- Quale destinazione?-

- Vancouver, grazie-.

La bionda ossigenata con il naso rifatto mi risponde con aria annoiata:- Ecco a lei, buon viaggio-.

- Grazie-. Rispondo tra i denti allontanandomi dalla cassa velocemente seguita da Agnese che ha pesato i bagagli e li ha fatti imbarcare.

- Dobbiamo prendere l’imbarco…- La sua voce viene confusa con quella dello speaker:- I signori viaggiatori dell’imbarco tre sono pregati di recarsi al gate -.

Agnese prende a correre come una dannata ma, siccome non ho capito l’imbarco la seguo a ruota.

Con il fiato corto, arrivate a destinazione, abbraccio la mia migliore amica con la lacrime che mi annebbiano la vista e mi dirigo verso la navetta che mi porterà all’aereo.

Da distante sento la sua voce che mi ricorda:- Portati Robertino al ritorno eh!-

Mi volto e vedo che mi sorride e mi saluta, nonostante il mascara le sia colato completamente sulle guancie per il pianto. Anch’io mi sforzo di sorridere, poi mi volto e varco la soglia dell’entrata al gate.

 

All’arrivo scendo dall’aereo ed entro nell’aeroporto. Un uomo non molto carino mi sorride e si avvicina a me presentandosi:- Piacere Chris -.

- Sara -.

- Andiamo? Non vedo l’ora di lavorare con lei -.

- Grazie, si andiamo-.

L’aria gelida di Vancouver mi fa venire la pelle d’oca ma Chris trova subito un taxi e vi saliamo.

- Oregon Street 47, grazie-. Annuncia al tassista.

Mi accomodo meglio sul sedile, conscia del fatto che adesso si inizia davvero.

Eccoci qua (ovviamente) con i soliti grazie...

Iniziamo: Marti_18... Grazie! Sono contenta di averti colpito con questa nuova fanf (é la primissima che ho scritto nonostante l'abbia postata per terza XD) spero di continuare a farlo e... ti aspetto al prossimo capitolo! Bacio...

Numero.... Due! dfdfdfdfd (uh mamma mia che nome difficile da scrivere... con tutte queste f e queste d XD) Grazie anche a te dear! Mi piace la frase: Sai scrivere molto bene... Speriamo! Aspetto anche te al prossimo capitolo! Tanti saluti con la manina! 

Cara ela new cullen... ti stavo aspettando! Finalmente hai commentato... grazie grazie grazie! Che ne dici di fare un salto nella sezione telefilm? Ci sono anche lì sai? Sono dappertutto, come il prezzemolo XD... a parte gli scherzi mi farebbe piacere che ne pensi delle altre mie fanf nonostante tu sia una patita di Twilight e di Robertino (si capisce dal nick XD) (almeno spero che tu sia team Edward sennò... sono guai!!!). Scusa stavo divagando... comunque... ti aspetto nelle altre sezioni... ciao!

Scusateeeee! E' passato ancora un secolo e non ho ringraziato... Non va bbene, no, no... Vabbè iniziamo sennò ne passano due di secoli! Allora... Numero... Quattro! Grazie Lucy o meglio... Jodie XDD grazie grazie grazie!! Ma i ringraziamenti quando posso è meglio se li faccio di persona quindi... Grazie!

Grazie Isabel! Vabbè ti ho già detto che hai salvato questa fanf quindi doppio grazie! Mi dispiace se il carattere dell'altro ringraziamento è tutto strano per via di grandezza però non riesco a sistemarlo!... Spero tu ci veda bene! Grazie!

Ma ciaooooooooo!!! Eheheheheheh.... Ultima ma solo per ordine... (spero per ora) alice_cassedy! Grazie mille della recensione! Visto che cerco di soddisfare il più possibile le richieste dei miei lettori??? Sempre che mi facciano sapere se qualcosa non va sennò.... Non leggo ancora nella mente come il nostro ADORATO Edward!! O no?!? Comunque... basta baggianate! Devo ancora capire il carattere per le recensioni ma vabbè...! Davvero la preferisci all'altra??? Secondo me solo perchè è a favore di Robertino!! Eh? XD Non ho capito la roba che scrivi fanf... perchè per vantarti (non so se hai capito la domanda)? e... vedo che hai una buona memoria! Con un po' di sforzo... Non so comunque se sarà una sorpresa o no perchè non mi ricordo se avevi letto anche l'altro capitoluccio (anche se non mi sembra... ma ho la memoria peggio della tua (forse (nel senso che non posso saperlo (come dice la Lucy.. parentesi dentro la parentesi dentro la parentesi)))... Sono più vecchiotta di te!XD) Ultima cosa (forse) eh, non so quando aggiornerò perchè ho non pochi problemi di ispirazione (ero quasi arrivata al punto di volerla cancellare questa fanf -.-') e mi ricordo (da una tua recensione che avevo letto su una fanf, forse di Wildfire?) che tu uccidi la gente che non aggiorna giustoooo? Allora devo avere paura.... Vabbè ho finito di dirti tutto... Ciaooooo! BiEsSe (P.S.: Guardi NCIS? Perchè la Lucy mi ha detto che guardi tanta roba allora... forse... se non lo guardi GUARDALO! E' un'ordine! Ho già convertito la Lucy a venerarlo... fossi in te avrei paura..) Spero tu legga questo papiro.. sennò pazienza... ciaoooo!

  
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