Arrivò al “College of Vampires” che erano le 7.40. Aveva tutto il tempo di andare al bancone d’entrata, presentarsi e chiedere la chiave della sua stanza, e infatti…

“Buongiorno. Mi chiamo Shinya Von den Brugerv: sono la nuova ragazza” disse lei cordialmente.

Al contrario, quella al bancone disse scorbuticamente:”Si si si. Ma, sai, qui da noi ci sono sempre ragazzi e ragazze nuove! Ricordatelo! Comunque, tu sei nella stanza 532. To’ tieni!”. Le lanciò il mazzo di chiavi come se fosse una cosa qualsiasi, come una bottiglia rotta, un puzzle senza un pezzo…
Shinya si avviò verso il corridoio e andò a sinistra. Ma poi si fermò e tornò indietro: non sapeva quale strada prendere!!!

“Ellen ? Mi scusi, qual è la strada giusta per andare alla mia stanza?”

“Come fa a sapere come mi chiamo?” chiese lei sbalordita (non aveva un’aria tanto sveglia. E di sicuro non era una vampira: loro non fanno certe domande idiote, non sono così stupidi). “Non è che per caso riesce a VEDERE i nomi delle persone?”

“Il cartellino” rispose a botta Shinya.

Con quelle parole Ellen si guardò la sua uniforme rossa e bianca con, effettivamente, il cartellino del nome: Ellen Flaubert.

Ah. Comunque, prendi l’ascensore lì a destra e vai fino al terzo piano. Una volta arrivata, cammina lungo il corridoio. La tua stanza dovrebbe essere a…. destra. Si si, a destra.” Rispose lei, con un tono un po’ più gentile di prima.

“Ok, grazie!”

Si avviò e appena fu sull’ascensore soffiò e guardò verso l’alto. Questa “Ellen” non le stava per niente simpatica: i suoi modi di fare, la sua parlantina, persino la sua voce!!!!! Insomma, tutto di lei non le andava per niente a genio. Era antipatica, insopportabile… (non sto qui a farvi la lista di tutti gli aggettivi disprezzanti che direbbe Shinya di Ellen, perché sennò ci vorrebbero otto pagine solamente per quello). Ad un certo punto si sentì DLIN! E capì che era arrivata. La porta dell’ascensore si aprì. Camminò lungo il corridoio guardando sempre verso destra, finché non vide attaccato su una porta di legno di ebano color marroncino-rossastro la scritta 532 dorata. Lei entrò e, meravigliata, si guardò intorno: era una grande stanza, classica ma colorata. A sinistra un armadio gigante con multi - cassetti e multi – ante. Di fronte a questo, due letti a baldacchino color rosa pesca con a fianco un comodino e lampadina per ciascuno. Al soffitto un lampadario a gocce di finti diamanti (o, perlomeno, così pensava)… ad un certo punto il suo stupore fu interrotto da una voce femminile:

“Ciao! Tu devi essere quella nuova, giusto? Mi avevano avvertita che saresti arrivata stamattina! Piacere, io sono Nicol De la Caliers.”

“La persona che stava parlando era una ragazza con i capelli ricci e rossi. Aveva gli occhi verdi accesi e una bocca rosea sorridente. La caratteristica strana in lei è che aveva addosso un asciugamano. Evidentemente si era appena fatta una bella doccia.

“Oh, ciao! Scusa, non ti avevo vista! Piacere, Shinya Von den Brugerv. Caspita, è bella questa camera!”

“Già. Appena entrata mi sono subito… come dire… innamorata. Ora scusami mi devo preparare, e farai meglio a prepararti anche tu, se non vuoi arrivare in ritardo il primo giorno di scuola. Ah, a proposito, ci sono dei nuovi vestiti per te nell’armadio a sinistra.” E con queste parole si richiuse in bagno.

Intanto Shinya aprì l’armadio e dentro ci trovò tutti i tipi di vestiti, gonne, magliette, felpe,... Poi aprì i cassetti e ci trovò calze, collant, calzini,… In basso c’era un cassetto più grande: quando lo aprì vide molte file di scarpe di tutti i tipi: da ginnastica, da ballo, da gala,…

“Ti devi mettere l’uniforme di scuola, sai?!” urlò Nicol dal bagno. “E anche la tuta, che oggi abbiamo ginnastica!”

“Ma, come fai a sapere che cosa devo o non devo portare!” chiese a Nicol.

“Perché abbiamo le stesse lezioni! L’ho chiesto io, così almeno conosci una persona!”

“Ah, grazie mille!”

L’uniforme scolastica era come quella di Ellen, solamente che i colori erano invertiti: bianca e rossa. Come tuta si prese una color celeste con brillantini sui lati delle braccia e delle gambe. Quando si vestì anche Nicol era pronta, così si avviarono insieme verso le classi.

“Allora, agitata?” chiese Nicol con un’aria curiosa.

“Abbastanza. Ecco, è il mio primo giorno qui, voglio proprio vedere se qualcun’altro non sarebbe agitato”

Intanto erano arrivate al pianoterra. Si diressero avanti e poi entrarono in una porta e si ritrovarono negli spogliatoi. L’ora di ginnastica la passarono a giocare a pallavolo.
Arrivò l’ora di matematica. Shinya era ansiosa di conoscere i suoi nuovi compagni, ma, più di tutto, era imbarazzata.
Entrarono in aula e trovarono il professore seduto alla cattedra che aspettava il resto degli studenti.

“Buongiorno. Tu devi essere Shinya Von den Brugerv, giusto? Vieni qui che così, quando arrivano i tuoi nuovi compagni, ti presento, ok?”

Dopo un minuto tutti gli studenti erano seduti ognuno al proprio posto.

“Vi presento la vostra nuova compagna: Shinya Von den Brugerv.”

Nel frattempo Nicol si era seduta tenendo il posto a Shinya, così, dopo le presentazioni, andò a sedersi lì.
Le lezioni andarono avanti così per tutto il giorno, finché non toccò all’ora di biologia…

To be continued…

Ehi! Come va? Spero che anche questo capitolo vi abbia incuriosito! Vi dico, un’altra cosa soltanto: nel prossimo capitolo… NEL PROSSIMO CAPITOLO SCRIVERO’ CHE SCOPRE LA DOTE!!!!!

Bene, ora spazio alla recensione:

ElanorFantaGreen
Be’, che dire Elly… grazie mille. E spero tanto che anche questo capitolo ti sia piaciuto!   ^.*

Ecco, tutto qui, purtroppo! Sniff sniff!

                                                                              Kiss GimyTwin