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Autore: Colours_    04/10/2010    2 recensioni
I My Chemical Romance un paio di anni fa dissero che la Parata nera a cui loro avevano dato vita era morta. Ma se ci fosse stata un'altra parata? Un'altra vera parata,campeggiata da anime di dannati che ogni giorno accoglievano e traghettavano le anime dall'altra parte?
Hollow è una ragazza senza una precedente vita ,ma che vuole conoscere il suo passato;insieme al suo amico e Comandante Avarice, ritorna nel mondo dei vivi per adempiere le sue due missione: sapere chi era e bloccare i Corruttori,che cercano di impossessarsi delle anime che vagano sulla terra,per costituire un esercito con cui contrastare la Parata e portare l'aldilà nel eterno caos. Ma quanto questa missione sarebbe ardua se ci fossero di mezzo i sentimenti? Sentimenti per lo stravagante creatore della finta Parata, il cantante Gerard Way,leader dei My Chemical Romance, sempre pronto ad innamorarsi della persona sbagliata?
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salveeeeeee!
Siamo Dawn e Mavih eabbiamo deciso di partorirescrivere e pubblicare questa storia sui My Chemical Romance,essendo questi,uno dei nostri gruppi preferiti.
La storia avviene tutta nel nostro cervellino, nel periodo dopo The Black Parade e l'arrivo di Danger Days: ... .
In primis vi vogliamo dire che noi adoriamo Lyn-z *w* e quella piccola creaturina paffuta di Bandit *w* che fa tanto andare in coma diabetico e se nella storia non ci sono, è solo per esigenze di copione u_u
Naturalmente tutto ciò che troverete scritto è frutto delle nostre cadute dalla culla da neonate. I My Chemical Romance sono persone con una vita sociale che non stanno a fare quello che diciamo noi.
Detto ciò, speriamo che la lettura sia gradita e che vogliate sprecare un commento per noi. Ci farebbe taaaaanto piacere e venir voglia di continuare a scrivere <3
Ci va bene anche se ci scrivete che la storia fa cagare e che ci odiate a morte <3
Grazie per l'ascolto
 
Killjoys has the power
 
***

 

 

 

Nero, grigio e bianco. Gli unici colori che potevi trovare nella città. Nella città dell’abbondanza dove si moriva di fame. Che città fosse? Non si sapeva. Si sapeva solo che, dopo la morte, si sarebbero trovati  tutti di là. In quella città. E avrebbero marciato per ore, giorni, settimane, mesi. Sempre. Era come una punizione. Una punizione per essere stati afflitti, sconfitti e dannati.

 

In realtà, la città era abitata solo da quella tipologia di persone, non c’erano anime che avessero avuto delle belle vite o dei bei ricordi, c’erano solo sofferenti e dannati. Questo li rendeva a tutti gli effetti soldati della Parata. La Parata Nera. Quella che trasportava le anime dall’altra parte, senza mai poterci entrare.

Chi ero io?

Hollow, capitano delle spedizioni di ricerca del territorio.

Il mio lavoro era semplice. Consisteva solo nel cercare le anime perdute e portarle dall’altra parte, prima che si corrompessero.

Se un anima si fosse corrotta, non avrebbe più potuto ricevere la pace eterna, diventando uno spirito corrotto, un essere che arrecava danni ai vivi, cibandosi delle loro anime.

Quindi il mio lavoro era essenziale,importante e pericoloso. Le anime corrotte non si lasciavano sfuggire facilmente probabili nuovi apprendisti… e questo significava lunghe ed estenuanti lotte che portavano alla morte. Ecco perché questo lavoro veniva dato a me… La ragazzina strana, quella con gli occhi violacei, quella senza ricordi.

 

Quando morivi ed entravi a far parte della Parata,scolorivi irrimediabilmente. I tuoi capelli diventavano neri così come i tuoi occhi e la pelle diveniva candida come la neve. Una copia sbiadita di te stesso. Senza contare che, essendo tu dannato,ricordavi ogni insignificante particolare della tua vita.

Ma io no. Io avevo gli occhi viola e non ricordavo niente della mia vita passata. Ero giunta di là quando avevo otto anni, e da allora avevo sempre fatto parte della città, della Parata. Ero diventata qualcuno, un esempio di rispettabilità, ma tutti continuavano ad essere diffidenti verso di me. Nonostante tutti i miei sforzi.

 

 

-Daimònos- dissi accarezzando lo scuro manto del mio cavallo-A quanto pare un’altra anima non ha trovato la via di casa- gli spiegai,sicura che avrebbe capito. In risposta ebbi un lieve nitrito,simile ad uno sbuffo. Sorrisi,mentre mi facevo leva col piede per salirgli in groppa.

-Capitano!-

-Che c’è?- sbuffai al cadetto più odioso che avessi al mio seguito.

-Devo completare il mio apprendistato per diventare soldato,Capitano.-mi rispose lui

-E con ciò?- chiesi torva.

-Devo venire con lei… Capitano.- mi rispose lui

-Non se ne parla nemmeno Sin- sbottai- saresti solo un intralcio-

-Ho un ordine…- mormorò lui piano

-Chi?! Chi ha più potere di me su di te!CHI?- urlai

-Envy, mio Capitano- mi rispose sommesso. Le mie nocche già bianche,sbiancarono ancora di più mentre stringevo le redini del cavallo.

-Quell’idiota… mi sentirà…-dissi a denti stretti –TU!- gli urlai- Che ci fai ancora a terra?! Mi vuoi far perdere tempo?!-

-No, Capitano-

-Corri a prendere le armi, idiota!- lo rimbeccai,mentre lui mesto usciva fuori dalla stalla per dirigersi all’armeria. Controllai con minuziosa cura che tutte le parti della mia giacchetta da parata fossero nei punti giusti e coprii il tutto con un mantello grigio scuro.

Sin tornò poco dopo con tutte le armi e un ronzino di dubbia qualità al suo seguito.

-Cos’è quello? -chiesi indicando il cavallo

-Il buon vecchio Deathly, mio Capitano- mi rispose sommessamente lui

-Che ha fatto il suo tempo.-commentai acida- Forse Sin- gli spiegai scendendo dal cavallo e  cercando di sovrastarlo,impresa inutile perché non superavo i 164 cm e lui era di almeno 30 cm più alto di me,-non hai forse capito bene dove dobbiamo andare-

-Mi scusi- mormorò affranto mentre riportava quella bestiola dentro la stalla.

Sbuffai sonoramente mentre risalivo a cavallo e mi infilavo i guanti.

-Problemi con i tuoi tirapiedi?-

Avarice fece la sua splendente apparizione nella stalla. Quel ragazzo aveva un certo atteggiamento da diva che mi dava tremendamente sui nervi.

-Fatti i fattacci tuoi, piccolo sapientone- dissi torva mentre tiravo il cavallo per farlo spostare.

-Mi hanno mandato a dirti che…-

-Lo so- sbottai- me lo devo portare dietro- come se non sapessi che mi avrebbero tenuta d’occhio

-Certe volte penso che tu non sia veramente così acida sai?- mi disse seriamente- che sia solo un metodo di difesa per come ti trattano e…-

-Sparisci- lo interruppi – Ora!-

- Hai per caso fatto colazione con Sloth e Wrath? –

- Vuoi per caso finire,di nuovo,appeso per i piedi al lampione dietro il quartier generale?- chiesi retorica

-Capito.- disse lui dissolvendosi con un puff nell’aria

 

-Sin- reclamai l’attenzione del piccolo bamboccio al mio seguito  -Devi sapere alcune cose fondamentali.- gli spiegai fermandomi davanti al ponte sul fiume delle ceneri, davanti al cartello “starved to death in a land of plenty”.

-Non c’è pietà dall’altra parte e mai ce ne sarà- spiegai concisa – Se ci attaccheranno dovrai fuggire. Immediatamente…- interruppi il suo “ma” prima che diventasse un suono – Sei il mio subordinato. Esegui gli ordini. E comunque io me la so cavare.-

-E se… e se non ci riuscisse?- mi chiese quasi sull’orlo delle lacrime

- Se vedrai il mio corpo viaggiare su questo fiume,dì ad Avarice che mi deve comunque  i miei soldi e che non ci sono ma che tengano. Chiaro?!- dissi solennemente per infondergli coraggio.

-Si capitano!- mi rispose lui di rimando.

-Bene. Adesso calati il cappuccio e stai in allerta. Ti confonderanno.-

Detto questo ci coprimmo il volto con il cappuccio e oltrepassammo il ponte.

  
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