grazie per le recensioni! siete gentilissime!!^^
buona lettura! (tirate fuori i fazzolettini...)
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Quasi
una settimana dopo, all’ora di cena suonò il telefono
e già lo squillo prometteva brutte notizie.
“Pronto, casa Armstrong” rispose la Mamma “Si, sono io, mi
dica”. Di colpo sbiancò e cominciò a balbettare: “C-complicazioni? Mi scusi,
c-che genere di complicazioni?” rimase un attimo in silenzio e poi prese a
tirare su col naso, annuendo: “Si, si certo…No, no,
nessun… nessun problema. Si, certo, vengo subito!”
Si
voltò verso i ragazzi e disse: “Andiamo, salite in macchina,
svelti!”
Nessuno
chiese spiegazioni.
La
Mamma guidò velocemente verso l’Ospedale ed entrarono in fretta.
Ad
aspettarli c’era il Dottore dell’altra volta, ma ora non sorrideva. Aveva il
viso tirato e quando vide la Mamma, allargò la braccia,
lasciandole ricadere sui fianchi: “Mi dispiace” disse solo “Abbiamo fatto il
possibile, ma ci siamo resi conto della grandezza del tumore troppo tardi: è
ricomparso e si è diffuso molto velocemente. Non ci sono ancora rimedi, per
casi del genere. Condoglianze, signora”.
Dopodiché
si voltò e sparì in un reparto.
Per
un lungo minuto nessuno parlò, pietrificati nella posizione in cui erano.
Poi,
con una lentezza terribile, la Mamma si diresse verso una sedia e vi si lasciò
cadere: “Andy…” mormorò “Andy…”
Anna
le si sedette a fianco e l’abbracciò, ma lei
continuava a dondolarsi avanti e indietro e a ripetere il nome del marito.
Pian
piano tutti si andarono a sedere vicino alla Mamma, ma Billie rimase immobile.
Alla
fine si voltò e chiese: “Ma cos’è successo? Perché piangete? Papà non può mica essere…”
“È
morto, stupido! Papà è morto! Lo vuoi capire? Morto, freddo e stecchito! Ed è tutta colpa di questi medici incapaci che con le loro
ricette e i loro ‘non si preoccupi’ non riescono a fare niente! Niente! Mio
padre è morto per colpa vostra, avete capito? È tutta
colpa vostra, fottuti ladri! Ci avete
rubato Papà, gli avete rubato la vita per provare i vostri stupidi
rimedi inutili! È tutta colpa vostra! Tutta colpa vostra…” esplose David,
mentre le lacrime gli scendevano sulle guance, e, a poco a poco, il grido
convulso a rabbioso si trasformò in un rantolo e lui scoppiò a piangere senza
ritegno.
Solo
allora Billie si rese veramente conto di quello che era successo.
Suo
padre era morto. Morto. Morto. Andy Armstrong, il più grande jazzista di Rodeo
e dintorni era morto. Era il suo Papà. Ed era morto.
Si
accasciò in terra e pianse più di tutti. Tra le lacrime inveiva contro
l’Ospedale, i dottori e soprattutto verso Dio: “Non mi hai fatto nemmeno questo
favore! Sei un bastardo! Un bastardo! Hai fatto morire Papà perché eri
invidioso di me, perché tu non ce l’hai, un papà! Ti
odio, ti odio, ti odio! Mi senti? Ho detto che ti odio! Non ti aveva fatto
niente di male, e tu l’hai fatto morire così!
Bastardo! Bastardo!”
Gridò
fino a perdere la voce, e poi continuò a piangere.
Ce l’ha con Dio ancora adesso…
Quando
arrivarono a casa, Billie giaceva sfinito tra le braccia di Anna.
La sorella lo mise a letto, accompagnò a dormire la Mamma e Holly; poi se ne andò a letto anche lei, seguita da David, Marcy e Allen.
Nel
cuore della notte, Billie si svegliò. Prese da sotto il cuscino
una spartito e una penna e scrisse tutte le note della canzone, poi mise
lo spartito in una scatola e la chiuse a chiave in un cassetto.
Guardò
fuori dalla finestra: “Te l’ho promesso, Papà: ti
canterò questa canzone, quando tornerai a casa…”
«Summer
has come and pass,
the innocent can never last,
wake me up when
september ends
Here
comes the rain again
falling from the stars,
drenched in my pain
again,
becoming who we are...
As
my memory rests,
but never forgets what I lost,
wake me up when september ends
Like
my father's come to pass,
twenty years has gone so fast
Wake me up when september ends... »
*
«L'estate è arrivata ed è finita,
l'innocenza non può mai
durare,
svegliami quando settembre è
passato…
Qui arriva di nuovo la pioggia
che cade dalle stelle,
immerso ancora nel mio dolore,
diventando quelli che siamo…
Mentre la mia memoria si
riposa,
ma non dimentica mai
quello che ho perso,
svegliami quando settembre è
passato…
Come mio padre è riuscito a passarli,
vent'anni sono trascorsi
così in fretta…
Svegliami quando settembre è passato…»
“Wake
me up when september ends”
(10 settembre 2003)
“American idiot”, Green
Day