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Autore: LaU_U    08/10/2010    2 recensioni
Misteriose sparizioni in una piscina di Londra. Il Dottore cerca di scoprire se ci sia un alieno dietro ai crimini. In suo aiuto giunge una giovane, perfetta Mary Sue.
Genere: Commedia, Parodia, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 9
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Golden Lane Leisure Centre era ben più di una semplice piscina, come già il nome poteva lasciar presagire. Anche solo leggendo i tabelloni posti nell'atrio di ingresso che pubblicizzavano le varie attività si poteva scoprire che erano presenti campi da tennis e spazi dove era possibile praticare arti marziali, yoga, badminton e molto altro. L'uomo dalla giacca di pelle scura si guardò intorno per ambientarsi. Il centro era pieno di clienti che si spostavano trasportando i loro borsoni col cambio e che non sembravano per nulla preoccupati delle sparizioni che avevano avuto luogo in quel posto negli ultimi tempi.
Si avvicinò al bancone dietro cui un paio di ragazze erano impegnate a rispondere al telefono dando informazioni circa alcuni cicli di massaggi terapeutici. L'uomo attese pazientemente continuando ad osservare il viavai dell'atrio.
«Posso aiutarla?»
Una ragazza dai capelli neri aveva riattaccato la cornetta e si era rivolta a lui.
«Salve, vorrei fare un abbonamento per questo centro.»
«Certo. Che tipo di abbonamento aveva in mente?»
L'uomo parve in difficoltà e la giovane gli venne in aiuto.
«Le interessa la piscina? Il tennis? I nostri corsi?...»
«Oh. Tutto, tutto!»
Dallo sguardo che fece la ragazza quella risposta doveva esserle sembrata un po' strana. L'uomo cercò di dare una spiegazione.
«Vorrei rimettermi in sesto. Sa, dopo le feste ho preso qualche chiletto e vorrei fare di tutto per tornare in forma» disse confidenzialmente massaggiandosi all'altezza della pancia.
La giovane, che a quanto diceva il cartellino sulla sua polo bianca si chiamava Paula, sorrise.
«Un abbonamento open va bene?»
«Fantastico! Open all inclusive plus!» esclamò l'uomo rispondendo al sorriso della ragazza con il suo. Lei aggrottò le sopracciglia scettica e aprì un cassetto dal quale estrasse un plico di fogli.
«Il signor?»
«Dottore» disse distrattamente.
«Dottor...?»
L'uomo capì che la giovane voleva i suoi dati per l'iscrizione e che quindi avrebbe dovuto dare qualche ulteriore informazione che apparisse più umana possibile.
«John Smith. Dottor John Smith.» Era un nome sufficientemente terrestre e comune, poteva andare.
Paula annuì e scrisse sul modulo.
«Potrei avere un documento?»
«Certamente.»
Il Dottore estrasse da una tasca della giacca un piccolo oggetto nero, piatto e rettangolare e lo consegnò alla donna che copiò i dati sul foglio di registrazione. Gli consegnò il tutto.
«C'è un questionario da compilare a proposito del suo stato di salute. Serve inoltre un certificato medico di sana e robusta costituzione. Può portarlo la prossima volta o può fissare un appuntamento col nostro dottore.»
Una visita medica? Non poteva farsi fare una visita medica, sarebbe stato disastroso. Il fatto che avesse due cuori non sarebbe passato inosservato neanche all'infermiere più incapace.
«Beh, essendo io Dottore ho già un certificato. Eccolo qua.»
L'uomo si mise in tasca l’oggetto che aveva appena consegnato alla ragazza come documento di identità e lo riestrasse per darglielo nuovamente.
«Oh. Va bene.» Lei non parve accorgersi del trucco. «Faccio una fotocopia.»
Il Dottore non aveva idea di come sarebbe venuta la copia della sua carta psichica e non era certo che avrebbe funzionato. Tuttavia Paula non disse nulla quando gli restituì il fantomatico certificato, quindi il giochetto andò a segno.
Il Signore del Tempo si sedette su una poltroncina nei paraggi e compilò il questionario inserendo dei dati che si sarebbero potuti attribuire ad un uomo inglese di sana e robusta costituzione, poi riconsegnò il plico e attese una qualche conferma con un sorriso.
«Allora... per l'abbonamento open che intende fare lei sono... ottantacinque sterline al mese, più la tessera, altre trenta. Se vuole iniziare col primo mese sono in tutto centoquindici sterline.»
Centoquindici sterline per entrare a curiosare in una piscina? Era una cosa folle! Ora capiva perché c'erano esseri umani che passavano tutto il loro tempo libero nelle palestre. Con tutta la spesa che dovevano ammortizzare.
Per fortuna il Dottore era riuscito a reperire abbastanza banconote britanniche correnti prima di arrivare. Pagò senza fare commenti e poi chiese alla giovane se fosse stato possibile entrare subito.
«Ci tiene proprio a rimettersi in forma!» esclamò Paula. «Le chiamo subito un'istruttrice che le darà qualche informazione e la accompagnerà negli spogliatoi.»
La receptionist si mise a parlare ad un microfono e la sua voce risuonò in tutto la stanza fuoriuscendo dalle casse dell'interfono.
 
Dopo un paio di minuti arrivò una scattante donnetta tondeggiante che indossava una tuta con il nome del centro sulla schiena. Fu lieta di scoprire che il signor John Smith aveva sottoscritto un abbonamento open all inclusive plus, come le aveva riferito divertita Paula. Allegramente si presentò con una forte stretta di mano e trascinò con sé il Dottore complimentandosi per i suoi buoni propositi sul mantenersi in salute e inondandolo poi di notizie sulla piscina e tutto il resto.
«Abbiamo un sacco di corsi interessanti: yoga, fit-boxe, judo, aquagym... Fra dieci minuti inizia una fantastica lezione di aquagag, dovresti provarla.»
A sentire la parola aqua l'uomo si innervosì. Nuotare non era esattamente il suo forte.
«No, grazie, oggi vorrei solo dare un'occhiata» rispose cordialmente.
«Ma sì, ma sì. Un omone come te non può tirarsi indietro adesso. Ormai ti sei iscritto, vieni con me.»
«Grazie, ma veramente...»
«Non c'è storia. Tu adesso mi segui e...»
«Mi piacerebbe davvero, ma non ho il costume...»
«Ne abbiamo noi!» Esclamò euforica. «Ogni tanto i clienti lo dimenticano e noi li mettiamo da parte per queste evenienze.»
Avrebbe dovuto mettersi il costume di un altro?
«Non ti preoccupare li abbiamo lavati» aggiunse giovialmente la donna rotondetta, mentre tirava per il braccio il Dottore senza permettergli di tirarsi indietro.
 
Raggiunse l’ampio spazio della piscina in uno stato di emozioni contraddittorie. Da un lato si sentiva imbarazzatissimo per il micro slip arancione che l’istruttrice folle gli aveva rifilato e che lo faceva a sentire tutt’altro che a suo agio, dall’altra era decisamente arrabbiato con quella donnetta che mai e poi mai avrebbe perdonato.
«Sottospecie di Slitheen nano!» mugugnò nervoso mentre camminava con le mani davanti al costume il più distante possibile dal bordo della piscina.
Lo Slitheen in tuta apparve con la sua aria allegra.
«Oh, ma che bel fusto! Vieni con me. Andiamo a rassodare queste belle natiche» esclamò tirando una pacca sul sedere a colui che ormai la riteneva sua acerrima nemica.
«Ti faccio conoscere la ragazza che ti farà fare aquagag. Si chiama Mariah, l’adorerai.»
Tirandolo per un braccio lo condusse rapidamente dall’altra parte della piscina dove un gruppetto di uomini e donne di varie età erano riuniti in attesa. Un paio di volte il Dottore rischiò di scivolare sul pavimento umido, anche perché le  infradito che gli erano stati prestati erano più o meno di otto misure più piccole del suo piede. Oltre al fatto che erano rosa a fiori e la cosa non gli permetteva di camminare normalmente senza osservarli con disgusto.
«Eccoci qui. Ti lascio in compagnia dei tuoi compagni di lezione. Buon divertimento! »
L’ultima esclamazione fu accompagnata da una seconda pacca sui glutei. Alla terza avrebbe rinunciato a farsi chiamare il Dottore per ripiegare su il Pazzo con l’accetta.
Era troppo furente per socializzare con chiunque, quindi rimase in silenzio guardando gli altri di sottecchi, mentre valutava se impegnarsi a rimanere nervoso tutto il tempo o cercare di rilassarsi un po’.
Ad un tratto tutti si girarono verso la porta d’ingresso, come rapiti. Gli sguardi affascinati, le bocche aperte. Il Dottore si voltò per capire cosa avesse attirato la loro attenzione così prepotentemente e scorse una bellissima ragazza che era appena entrata e che lentamente si stava avvicinando a loro.

   
 
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