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Autore: Unsub    10/10/2010    1 recensioni
Un inaspettato ritorno nella squadra. Qualcuno il cui passato riguarda ognuno di loro. A volte la memoria gioca brutti scherzi...
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sarah Collins '
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Capitolo XVII Avvertenze: in questo capitolo una personale versione dell’episodio 14 della quinta stagione “La rete dell’inganno”.

Capitolo XVII:  Decision

Era in macchina con Hotch e Rossi. Spencer aveva appena chiamato, comunicando che l’S.I. e la moglie erano a casa di una delle vittime. Sarah trattenne il respiro, era la prima volta dal suo ritorno che partecipava ad un’azione. Tutta la squadra aveva cercato sempre di tenerla al sicuro dietro una scrivania, ma ora sapeva di dovere tornare in campo.
Si pentì di non aver parlato con Hotch o a Spencer, ma ormai era troppo tardi per i ripensamenti. Sperò che andasse tutto bene. Il suo cellulare vibrò per l’arrivo di un messaggio. Spencer le chiedeva di stare attenta e di tornare da lui. Sorrise.

Erano appostati davanti alla porta di ingresso quando questa si spalancò. L’S.I. uscì trascinando il figlio con se, seguito dalla moglie visibilmente spaventata. Estrassero le pistole tutti e tre insieme. Prentiss sbucò dalla porta e spostò la donna dietro di se.
L’uomo abbracciò il figlio e gli disse di andare dalla madre. Sarah sperava che tutto si risolvesse cosi, senza violenza. Non voleva che il bambino assistesse alla morte del padre. L’uomo aveva messo la mano in tasca e stava per estrarre qualcosa. L’agente Goldmen sparò. William Hodges era morto.
Mentre i poliziotti finivano i rilevamenti, Sarah osservava la villa appoggiata al SUV. Ripensava a quell’uomo morto. Persino lui era riuscito ad avere una parvenza di vita “normale”. Anche lui aveva amato ed era stato amato. Lo vedeva lì, steso a terra con il foro del proiettile perfettamente visibile. Anche lei si era ritrovata stesa sull’asfalto con una pallottola in petto. Lei aveva rischiato la vita per amore di Spencer.
Hotch le si avvicinò.
-    Collins, tutto bene?
-    Non sei mai stanco? Non hai mai voglia di mollare tutto?
-    A volte. Tu vuoi mollare?
Sarah sorrise di sbiego. Mollare tutto! Lasciarsi alle spalle quel lavoro che dava poche soddisfazioni e riempiva l’anima di demoni. Si, a volte avrebbe voluto andarsene, ma poi si diceva che quella era la sua vita. Era il lavoro che amava, che aveva scelto. Ripensò ai suoi sogni. Una casa, dei figli, una vita più regolare. Il lavoro che le avevano offerto le avrebbe permesso tutto questo. Per rendere tutto perfetto mancava solo una cosa: Spencer.

Era in camera a finire di preparare i bagagli. Spencer entrò bussando alla porta con un sorriso stampato sul volto.
-    Sei pronta?
-    Si – rispose lei mentre chiudeva la valigia.
-    Sei strana. E’ successo qualcosa?
-    Ti ho mentito – sospirò e chiuse gli occhi – L’incarico a Lione… beh, vogliono che diventi il capo sezione. E’ un’ottima offerta.
Spencer la guardava in silenzio.
-    Come capo sezione posso decidere di chiamare i profiler a lavorare da noi – si avvicinò stringendosi al collo di lui – Potrei portarti con me… potremmo andare a vivere insieme, lì il lavoro è meno stressante. Niente viaggi, orari regolari…
Reid ancora non diceva niente, la mani abbandonate lungo i fianchi. Si guardarono negli occhi e Sarah vi lesse la risposta che lui non trovava il coraggio di darle.
-    Tu non verresti mai con me, vero? – abbassò lo sguardo e lo lasciò andare – Io… non ti ho mai chiesto niente, non ho mai voluto che tu facessi qualcosa che non sentivi o non volevi.
Si voltò per prendere la valigia e con gli occhi bassi si avviò verso la porta. Si fermò al suo fianco.
-    E’ questa la differenza fra noi due… io non avrei esitato un solo istante a seguirti fino in capo al mondo.
Uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di se e si incamminò lungo il corridoio.
La decisione era stata presa, lui non avrebbe più fatto parte della sua vita. Non aveva mai creduto all’espressione “cuore spezzato”, ma ora quel dolore che sentiva nel petto le diceva che il suo non sarebbe più riuscita a rimetterlo insieme.
Spencer le aveva detto che fra loro non c’erano segreti, che lei gli aveva svelato tutti i propri e cosi aveva fatto lui. Ora c’era un segreto gelosamente custodito fra loro. Entrò in ascensore e premette il tasto. Sorrise mentre si passava una mano sul ventre. Quel segreto sarebbe stato solo suo.

Sull’aereo tutti si erano accorti che qualcosa era successo fra loro due. Normalmente si sedevano sempre vicini e quando pensavano che nessuno badasse a loro Spencer prendeva la mano di lei nelle proprie. Ora erano seduti alle due estremità dell’aereo, tutti e due concentrati a guardare fuori dal finestrino. Non si erano scambiati una parola da quando era usciti dall’albergo tutti insieme.
Emily si accomodò accanto all’amica.
-    E’ successo qualcosa? – le domandò in un sussurro.
-    Tanto prima o poi lo verreste a sapere. Mi hanno offerto la carica di capo sezione di criminologia a Lione. Ho intenzione di accettare – aveva alzato leggermente la voce in modo che tutti la sentissero, era inutile tornare mille volte sull’argomento.
-    Cosa? – Derek scattò in piedi e la guardò allibito – Vuoi lasciarci?
-    E’ un’occasione unica, Derek. Io… voglio andare.
-    Sei impazzita o cosa? Tu mi hai sempre detto che odiavi stare a Lione – Derek ormai urlava – E tu Reid? Non le dici niente?
Spencer si limitò a guardarlo per un momento e poi si voltò di nuovo verso il finestrino. Emily aveva poggiato la mano su quella dell’amica.
-    Ripensaci Sarah. Abbiamo bisogno di te!
-    Troverete un altro profiler – Sarah si rifiutava di guardarli in faccia, stava scappando di nuovo anche se per motivi diversi.
-    Nessuno può prendere il tuo posto e questo lo sai – persino il compassato Hotch si era alzato in piedi e la guardava stralunato.
-    E’ una decisione che spetta a me. Se veramente foste miei amici sareste contenti per me e non cerchereste di farmi cambiare idea.
Rossi si alzò solo per andarsi a sedere di fronte a lei.
-    Se è questo quello che vuoi… allora vai. Cerca solo di avere cura di te!

Continua…

Proviamo con il link... http://image.forumcommunity.it/5/9/8/7/3/0/1/1286475110.jpg
   
 
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