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Autore: JulyAneko    11/10/2010    1 recensioni
Un caso, un avvocato. Una nuova conoscenza, un vecchio legame. Cosa succederà al nostro team se le sue acque verranno scosse non solo da nuovi atroci casi?!
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO

Aveva appena lasciato Emily con mille paure. Le stesse paure che ora aleggiavano anche dentro di lui. Quelle paure che pensava di aver perso dopo il matrimonio con Haley, che aveva recupetato con la nascita di Jack e che aveva nuovamente perso e credeva definitivamente chiuso in un cassetto con l'abbandono di Haley. Adesso quelle stesse paure stavano raffiorando nei suoi occhi, nei suoi gesti e in quelli di Emily ma loro avevano scelto per se stessi, avevano scelto di andare avanti, avevano scelto di camminare mano nella mano. Lo sapevano che sarebbe stata dura, che sarebbe stata una strada in salita, piena di buche e crepe. Lo sapevano esattamente che non sarebbe stata una passeggiata ma almeno avevano scelto di vivere.
Avevano deciso di prendersi tutto il tempo possibile, si andare con calma e con i piedi di piombo perché era ben chiaro ad entrambi che non potevano commettere sbagli, che non potevano affrontare il tutto alla leggera perché c'era in gioco la loro vita, tutta la loro vita, ogni cosa e ogni aspetto. Lo sapevano. Se lo volevano veramente sarebbe stato per sempre.
Chiuse la porta di casa ricordando il volto sorridente di Emily che lo salutava. Quel giorno lo avrebbero dedicato a se stessi. Dovevano cominciare così.
Sorrise togliendosi la giacca e fu solo allora che sentì una dolce musica avvolgere la casa. Un buon profumo arrivò alle sue narici e lanciando uno sguardo al mobilino dell'ingresso vide le chiavi di casa che aveva dato ad April. Scuotendo la testa si diresse in cucina dove trovò un giovane avvocato intento a spelare delle carote.
Appena lo vide sulla soglia della stanza April gli sorrise dolce.
La sera prima si erano sentiti, si erano telefonati mentre erano diretti verso la propria agognata metà. Si erano sorrisi e si erano lasciati con la convinzione di vivere, di andare avanti e di superare ogni ostacolo. Si erano semplicemente aperti a loro stessi e ai propri sentimenti.
Aaron la guardò ancora un attimo prima di abbozzare -Come facevi a sapere che sarei tornato?-
A quelle parole April scosse la testa tirandogli una leggera occhiata ironica. -Qualcosa da mio zio devo pur averla presa.-
Al sentirla abbassò lo sguardo. Ora sapeva che doveva farlo. -Più di quel credi..- mormorò ricordando quella telefonata che aveva avuto con Jason, all'insaputa di tutti, quando April era stata rapita. Era stato proprio Jason a chiamarlo. Lui l'aveva saputo, in qualche modo aveva saputo della situazione di sua nipote. In realtà Aaron aveva capito benissimo che Jason sapeva esattamente tutto ciò che era successo e che succedeva alla squadra, al team. Sapeva tutto. Lo aveva capito da quelle poche parole che avevano scambiato..
-Aaron devi diglielo, lo sai?- gli aveva domandato dopo aver parlato del rapimento, dopo aver capito che April sarebbe stata trovata e riportata a casa, in salvo.
-Dire? Cosa?- aveva allora abbozzato lui, consapevole di cosa Jason gli stesse dicendo. C'entrava April. C'entrava Spencer.
-Quello che dovresti dire anche a te stesso- Fu come un lampo. C'entrava lui. C'entrava quella donna così caparbia. Era rimasto in silenzio, in ascolto. Sì, Jason non si era mai slegato completamente da loro. Jason sapeva cosa lei rappresentava per lui. Sospirò e allora Jason parlò, disse quell'unica frase che mai sarebbe stata scontata se unita alla parola di amore. Amore. -Non sarà mai un errore.-
Ad Aaron vennero in mente tutte quelle parole e il tono di voce col quale Jason aveva pronunciato quell'ultima frase, lo stesso col quale April gli aveva parlato. Ed Aaron sapeva esattamente che il sorriso che ora vedeva sulle labbra si quella ragazza era sicuramente lo stesso che aveva avuto Jason quel giorno.
Forse era arrivato il momento di dirglielo. Forse, ora che le cose si stavano sistemando, ora che anche lui stava cercando di riprendere le redini della sua vita, ora che poteva sentirsi in grado di dire quelle parole con la convinzione giusta, dopo la decisione di andare avanti con calma, con serietà, con sentimento assieme ad Emily, soltanto adesso sarebbe stato il momento giusto per pronunciarle.
-April, lo sai vero?-
Lei si girò verso di lui. Aveva ripreso a spelare una carota ma a quella domanda si era fermata e lo aveva guardato un po' perplessa per poi sorridere. Aveva capito cosa voleva dirle, lo aveva capito appena lui aveva portato la sua mano a indicare la parte sinistra del petto. Il cuore.
Aaron restò immobile in quella posizione ad osservarla nel profondo degli occhi poi, sollevando un poco gli angoli delle labbra, sussurrò -Non sarà mai un errore.-

“Se hai amato l’amore non sarà mai un errore." Raf.

  
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