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Autore: VanitasLust    11/10/2010    3 recensioni
You'll never find nobody better than me!
"Era incredibilmente buffo come il tempo passasse in fretta, un giorno prima si è bambini, e un momento dopo ci si ritrova adulti, con troppe responsabilità addosso, con pesi indesiderati insomma.
Roxas era arrivato alla conclusione che la vita faceva schifo, e che crescere era una sensazione totalmente disgustosa oltre che irritante."
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Riku, Roxas, Sora, Xion
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Non saprei.
Non saprei elencare la quantità di emozioni che passarono negl' occhi chiari del biondo, ne indicarne la durata o indicare di che tipo fossero. Certo, la sorpresa era evidente, quasi tanto da portare il ragazzo al rischio di un attacco di pianto isterico, ma no.
Si limitò a sbattere le palpebre e districare lo sguardo da quello tentatore del rosso, per poi spostare il viso imporporato dall'imbarazzo che era sceso tra i due. Solamente quando riprese un contegno Roxas si voltò con un timido sorriso, e si ripromise di non balbettare vergognosamente, anche perchè gli capitava spesso quando si parlava di coluio che si trovava a pochi centimetri dalla sua figura.

Sora passava intere ore a prenderlo per i fondelli, quando vedeva Roxas concentrato su qualcosa in particolare, che si trattasse di un libro od un disegno, si avvicinava furtivamente all'orecchio del biondo e sussurrava appena il nome dell'unico punto debole che aveva. Axel. Naturalmente la reazione era di una panico particolarmente divertente, visto dal punto di vista del castano, mentre il biondo riusciva unicamente a borbottare un do-do-d-dove?? rischiando poi di inciampare e distruggere qualsiasi cosa avesse accanto.

" Si giusto Roxas. " Mugugnò allungando poi la mano per stringere quella del rosso. Naturalmente, il sangue tornò a colorire le guance, e istintivamente si morsicò un labbro. Axel che si disturbava a cogliere ogni dettaglio della scena, rideva divertito dentro sé, ma al tempo stesso rimaneva affascinato da cotanta innocenza e tenerezza.

" Sai... Non è la prima volta che ci vediamo vero?. Ho come l'impressione .. " Il rosso mosse leggermente la testa, e corrucciò le labbra appena. La mano sotto il mento e lo sguardo pensieroso, quasi assente fece incuriosire Roxas. In realtà non afferrava cosa volesse dire Axel. " Bhe Hai capito. " Borbotto schiudendo le labbra in un sorriso e tornando a dedicare tutta la sua attenzione al biondo, che attonito lo fissava leggermente sconvolto.
Però doveva ammetterlo era divertente.

" Sinceramente non ho capito, ma comunque è vero.. Ti vedo spesso fare la mia stessa strada quando vengo a scuola. Dico la mattina.. E bhe, poi sei sempre in.. " Si bloccò . Aveva forse parlato troppo?. Aveva appena espressamente fatto capire che era uno stalker?. Panico.
" Poi mi vedi sempre in biblioteca. " Concluse l'altro al posto suo, mantenendo un ghigno divertito sul volto spigoloso.
" La biblioteca è un luogo che mi piace particolarmente. Di solito a parte te non viene mai nessuno a quest'ora, è molto quieto come luogo, inoltre nessuno mi disturba. " Buttò Lì, sedendosi sulla sedia rivolta all'incontrario. Roxas titubante sulle prime, si chiuse in un silenzio pieno di paranoie. Sinceramente avrebbe dovuto sfruttare l'occasione invece di stare i a mordicchiarsi ossessivamente la pelle dell labbro inferiore; cosi rialzò il viso incrociando le iridi vivaci del compagno. " Non ti posso dare torto, è molto bello. Si beh.. Almeno qui non cè mio fratello a fare casino. " Concluse per poi annuire.

Quando la conversazione termina e cade il silenzio non è mai bello, ci si sente un pò merde, un pò imbarazzati, e sinceramente non si sà mai cosa fare. Il biondo oltre a stringere nervoso la penna bic, non riusciva a far altro.
" Roxas. " A fatica ritornò al presente e si voltò verso il rosso, e con un breve cenno della testa fece capire che era attento.
" Io ti piaccio vero? ".

Ora; perché Axel lo chiese non ci è dato saperlo, la mente umana è contorta, insensata, difficile da comprendere. Spesso non siamo lucidi quando diciamo determinate cose, ma lui lo era per certo. E aveva ottenuto la risposta che tanto desiderava, nel momento in cui la pelle rosea del biondo era diventata di un viola prugna. Si, lo appagava sapere che poteva avere qualcosa tutto per se, e sfruttalo a pieno. Era fantastico, era bello.
Sentirsi amati non è forse una sensazione decisamente piacevole?.

Come già detto, la reazione del piccolo fu platealmente imbarazzante. Avrebbe volentieri preso una padella e se la sarebbe picchiata in testa fino alla morte certa, oppure si sarebbe semplicemente lanciato dal 5° piano e spiaccicato come marmellata.
Ma perché negare poi?. Coprirsi il viso con le mani non avrebbe cambiato le cose, ma cosi magari ci avrebbe rimesso comunque la faccia!

" Pe-Perchè? " Mugugnò a fatica, con un tono terribilmente stridulo. Axel rise e scosse la testa, facendo dondolare le ciocche fiammeggianti. " Perché lo vedo come mi guardi, e spero di non sbagliarmi, ma da come lo fai sembra che tu voglia mangiarmi. " Si tirò leggermente su e rivolse lo sguardo alla finestra. " Mi guardi la mattina, mi guardi all'intervallo, mi guardi ad ogni cambio d'ora. E poi vieni in biblioteca tutti i giorni. Spero vivamente di piacerti, amo avere il tuo sguardo addosso in un certo senso. " Aggiunse prima di tornare a concentrarsi sul biondino. " Comprendi? ".

Se Axel lo voleva era capace di ridurti ad un ameba solo con il potere della sincerità e spietatezza delle sue parole, umiliava, ma poi sembrava compiacersi della cosa. Secondo la mente di Roxas, tutto ciò era parecchio illogico, profondamente illogico. Ma il limite tra Logico e illogico non era poci cosi tanto spesso, anzi, si rompeva facilmente la barriera tra i due. Certo, dipende anche dai punti di vista. E al biondo, non fregava nulla di quanto fosse fuori dal comune Axel, probabilmente gli sarebbe andato bene anche se affetto da demenza.

Come un fulmine un pensiero balenò nella mente del più giovane, era abbastanza sveglio da riuscire ad evadere la domanda e a ribaltare le cose. " Se hai notato le mie apparenti occhiate, vuol dire che anche tu ti sei messo ad osservarmi. Dovrei dedurre forse che ti interesso?. " Disse riprendendo la facciata calma che portava spesso addosso. Spostò lo sguardo fintamente sereno su quello ora pensieroso del rosso, aveva ottenuto l'effetto desiderato. Forse.
Axel dopo qualche secondo scoppiò in una crudele risata e picchiò leggermente la mano sul tavolo, mentre con l'altra scompigliava i morbidi capelli di Roxas. " Ti piacerebbe eh Biondino? " Sussurrò appena al suo orecchio prima di essere spinto via bruscamente, e rimanere impalato ad osservare la schiena di quel ragazzino scomparire dietro l'uscita.

 
" Moccioso, io non avevo finito di parlare. "
Urlò al fantasma di Roxas, rovesciando poi la sedia su cui era rimasto seduto fino a poco prima, ad ammirare ciò che gli piaceva di più della sua fragile esistenza.
Axel ne era ormai cosciente, l'unico ostacolo che non poteva abbattere era proprio Lui, il ragazzo dai teneri e tondi occhi azzurri.


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Grazie per le recensioni, siete molto carine, mi fà molto piacere!!!!
Mi serve qualcuno che mi dica dove sbaglio, o che comunque mi consigli in modo oggettivo!
Chiedo venia per la volta scorsa che non ho ringraziato, ho messo su il capitolo e ciao ninetta, mi è venuto in mente dopo -
Ora vado a letto. Un bacio a chi mi segue u.u
LOL-

 
  
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