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Autore: dydy    14/10/2010    1 recensioni
ragazzi/e questa è una storia inventata da me...spero che mi piacera
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nuove conoscenze

Oggi saranno esposti i risultati degli esami e la classifica. Quella che frequenta Joy è una scuola speciale che ha una classifica degli studenti in base al loro rendimento scolastico. Questa classifica è stata sempre dominata da Josh, fino a questo giorno. Josh non guardò nemmeno la classifica, essendo sicuro della vittoria. Entrò in classe e notò qualcosa di strano, al suo passaggio tutti cominciarono a parlare a bassa voce. Appena vide il suo amico Adam gli andò incontro e gli chiese: ‘che succede qui?’ Adam: ‘Hai visto la classifica?’ Josh: ‘No, non penso ne sia bisogno, perché?’ Adam: ‘Non ne sarei tanto sicuro. Ti consiglio di darle un’occhiata.’ Josh guardò l’amico con aria interrogativa e si avviò fuori dall’aula. Arrivato davanti alla bacheca dove era appesa la classifica. Alzò lo sguardo e non credete ai suoi occhi, pensò: ‘Chi è quest’individuo di nome Joseph? Come ha fatto a superarmi? Non è possibile! Devo scoprire chi è!’ e con questo pensiero si avvio verso la classe. Per strada vide Joy e la salutò: ‘Signorina trenta centesimi!’ - Joy continuò per la sua strada come se niente fosse. Allora Josh corse incontro a lei. Quando le fu vicino ripete: ‘Signorina trenta centesimi sei anche sorda oltre che muta?’ - Joy non risposte. Lui: ‘Mi stai ascoltando?’ - Joy – ‘Stai parlando?’ – Josh – ‘Finalmente! Ormai sospettavo che fossi sorda.’ – ‘No, è che non mi importava! Comunque chi sei?’ – Josh – Come chi sono? Sono quello delle macchinette!’ Joy lo guardo con aria interrogativa. Josh: ‘Quello del parco?’ - Joy – ‘Mmm… A si quello che mi ha rovinato il disegno. – Josh – ‘come rovinato il disegno?’ – Joy – ‘Nn importa!’ e come così chiudendo la conversazione andando in classe. Josh rimase lì, in piedi nel corridoio, con una faccia interrogativa. Joy intanto entro in classe e si sedete nell’ultimo banco, per non farsi notare. Non gli piace troppa attenzione, anzi la odio. Non riesce a sopporta le situazioni in cui, sei nuova e tutti vogliono sapere qualcosa della nuova arrivata. In questa scuola non la conosceva nessuno, a parte il ragazzo che gli ha detto fastidio al parco. Come ha detto che si chiama?! Josh aveva detto, mi pare. Mah… non importa. Ora disegnammo un po’. Tanto questa lezione la so già e la prof non si è accorta di me, come tutti del resto. Ma a lei piace. Finito l’ora si avvio verso la mensa. Appena entrata nell’ampia sala. Trovo tutti divisi in gruppetti, ma non lo trovo strano. Ci era abituata. Nella sua vecchia scuola era uguale, stava sempre per i fatti suoi a disegnare. I suoi compagni si ricordavano di lei solo quando gli serviva la sua creatività e a lei andava bene così. Cerco un tavolo vuoto, ma non riuscì a trovarne neanche uno. Però cera un tavolo in disparte, a cui era seduto solo un ragazzo. Che li sembro molto isolato e solitario e decise di pranzare con lui. Non lo conosceva affatto, però li sembro simpatico ed era sicura che li avrebbe dato fastidio. Si avvicino piano e chiese: ‘posso?’-il ragazzo:’ eh?’- Joy:’dicevo, posso sedermi o ti do fastidio?’-il ragazzo la guardo storto- Joy:’se ti do fastidio mi trovo un altro posto‘ e fecce per andarsene però il ragazzo seduto al tavolo gli domando:’ma tu sai chi sono io?’- Joy rispose sfacciatamente:’No’-lui:’ah…allora capisco perché mi hai rivolto la parola’- Joy lo guardo torvo e curiosa domando:’perché?’- lui:’perché se sapevi chi ero e cosa son non mi rivolgevi la parola’- Joy:’Son nuova’- lui tento allora di ribattere, ma Joy lo interrupe dicendo:’cmq non mi importa cosa dice l’agente, non son una grande fan del pettegolezzo e cosa del genere. Volevo solo sedermi e stare in pace a disegnare, ma se do fastidio me ne vado’- il ragazzo rimase senza parole penso solo che la ragazza era una forza e che aveva un bel coraggio e per qualche motivo aveva l’impulso di farla ricredere su di lui, visto che è stato maleducato. Joy vedendo che non rispondeva gli chiese:’tutto bene?’- lui:’sisi’- Joy:’ah ok, allora posso sedermi?’- lui:’ah, sisi! Scusa ero sovra pensiero!’- Joy:’ah ok!’ e si sedete accanto a lui. Tirò fuori dalla cartella il suo block notes dove disegnava sempre e sfogliandolo rivide il disegno che secondo il suo parere “il cretino rompi gli ha rovinato”. Il ragazzo acanto a lei vide la sua faccia e gli chiese:’tutto bene?’- Joy:’sisi! Scusa!’- Lui:’scusa puoi dirmi il tuo nome? Non voglio essere sfacciato, ma mi sembra strano, non so come rivolgerti la parola’- Joy lo guardo e decise che poteva dirli il proprio nome, per qualche strano motivo si fidava. Allora gli rispose:’Joy’- allora Joy lo guardo per un attimo e lui sostené abilmente lo sguardo e allora Joy decise che il ragazzo che stava davanti a lei sarebbe diventato il suo miglior amico. Nel momento stesso in cui lo penso lo disse:’TU?! Diventerai il mio miglior amico!’- il ragazzo la guardo e penso che era fuori di testa oppure non si rivolgeva a lui, però a quel tavolo non cera nessun’altro a parte loro due, allora per togliersi il dubbio gli chiese:’Dici a me?!’- Joy:’a chi altro!’- in quello stesso istante il ragazzo si rese conto che avrebbe avuto un amico (amica), dopo tanto tempo passato in solitudine, (non è che non gli piace la sua solitudine, anzi ci sta da Dio) però vuole condividere le proprie idee strambe cn un’altra persona. E ebbe l’impressione che questa ragazza le avrebbe capite, ne aveva la certezza. Intanto Joy si accorse che il ragazzo era sovra pensiero e aggiunse:’mi dici il tuo di nome?’
  
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