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Autore: echelon1985    19/10/2010    7 recensioni
Una specie di carta moschicida per amori sbagliati, ecco cosa era.
Questo era quello che si ripeteva Quinn mentre percorreva la strada che da casa sua lo portava a scuola.
Era come se ogni volta che gli piacesse qualcuno si accedesse un'enorme insegna luminosa che diceva "epic fail"
[...]
"Padget, tu lavorerai con Allman"
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bullet for My Valentine, The Used
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Rules and choices







Matt era disteso sul suo letto e si rigirava il foglietto di carta, ormai completamente
stropicciato, tra le mani.
L'aveva già aperto e ripiegato almeno venti volte oramai.
Si sentiva anche un pò idiota, perché cazzo era soltanto una telefonata, non
era un grande affare.
Doveva solo premere i tastini di plastica del suo cellulare e comporre quel
cazzo di numero, perché tante storie?
Non gli sarebbe certo cambiata la vita solo per quello.

Finalmente si era deciso ed aveva sfilato il cellulare che ancora teneva nella
tasca dei jeans, dando un occhiata, l'ennesima, alla scrittura leggermente
arrotondata di Quinn.
Aveve composto il numero ed aspettato che iniziasse a suonare.
Desiderava ardentemente una sigaretta in quel momento, ma sua madre l'avrebbe
ucciso se avesse fumato in casa.
Fottute regole!
Il telefono aveva suonato a vuoto per cinque o sei volte prima che scattasse
la segreteria.
Matt aveva imprecato a denti stretti contro quella voce metallica che gli
diceva di lasciare un messaggio ed aveva buttato il cellulare sul letto, scendendo
a cena anche se non sentiva per nulla fame.
Aveva mangiato appena, ed alla sua famiglia non era sfuggito il suo nervosismo.
Si era sorbito una specie di terzo grado su cosa non andasse, principalmente
da sua madre.
Suo padre era rimasto quasi sempre in silenzio, dicendogli soltanto che qualsiasi
cosa avesse era il caso che l'affrontasse, perché è così che si fa.
Quella era la frase preferita di suo padre, l'aveva ascoltata così tante volte che
gli veniva la nausea solo a sentirla.
Ma adesso calzava a pennello a quella strana situazione in cui si trovava.
Era il caso che l'affrontasse, davvero.
Era risalito in camera ed aveva afferrato il cellulare, rimettendoselo in tasca e
spostandosi nel garage, dove almeno avrebbe potuto fumare.
Il telefono aveva suonato a vuoto ancora due o tre volte prima che l'apparecchio
fosse finalmente riempito dalla voce di Bert, tutt'altro che amichevole.

"Ok, chi cazzo sei?"
"Bert? Sono Matt"
"Oh ciao"
"Non sei molto gentile al telefono"
"Scusami, è che non rispondo quando non conosco il numero"
"Mi hai chiesto di chiedere il tuo a Quinn"
"Già.. ma onestamente non pensavo avresti chiamato"

Matt era rimasto in silenzio per un pò, più che altro per raccogliere le idee, ed
il coraggio, di dire quello che aveva pensato per tutto il giorno.

"Matt, sei ancora lì?"
"S-si, si sono qui"

Bert aveva sorriso dall'altro capo del telefono.
Era strano, per uno che appariva come Matt, grande, grosso, ed anche dall'aria ben
poco rassicurante, quella vena di incertezza nella voce.

"Sembri ancora nervoso, vuoi parlarne?"
"No, non ho chiamato per questo"
"E allora perché?"
"Mi chiedevo.. se.. se ti andava di uscire con me"
"Uscire? Come una specie di appuntamento?"
"Beh si, all'incirca"
"Wow, giuro che non ci avrei scommesso un dollaro.. ci sto, comunque. Quando?"
"Pensavo.. non so venerdì?"
"Ok"
"Solo.. come funziona? Io vengo a prendere te, o tu me?"

Bert aveva riso della reale confusione di Matt
Non era insolito, quando non sei mai uscito con un altro ragazzo non sai
bene quali sono le dinamiche.
Non sai se le regole di base che valgono per gli appuntamenti con le
ragazze vanno bene ugualmente.

"Io abito più vicino al centro, ed in più non ho la macchina, quindi mi
 sa che sarai tu a venire da me. Ti ricordi dove sto?"
"Si, non.. non ero così ubriaco. Va bene alle otto?"
"Perfetto"

Matt aveva chiuso la telefonata con un 'allora ciao' senza aspettare nemmeno
che Bert lo salutasse a sua volta, imbarazzato come mai in vita sua.
Era rimasto a fissare il cellulare per un pò, ancora leggermente incredulo
di aver davvero chiesto ad un ragazzo di uscire.

 


Padge era stato svegliato dal vibrare costante del suo cellulare sul legno
del comodino.
Si era rigirato un paio di volte tra le lenzuola prima di decidersi a stendere
una mano fuori dal letto ed afferrare a tentoni l'apparecchio che stava
facendo tanto rumore.
Aveva aperto lo sportellino senza neanche aprire gli occhi, ed aveva farfugliato
qualcosa che doveva essere un 'pronto', ma non gli somigliava neanche
lontanamente.
La voce di Quinn gli era arrivata squillante e completamente sveglia, e si
era ritrovato a sorridere, ancora prima di rispondere.

"Padge, stai ancora dormendo?"
"Perché che ore sono?"
"Le otto meno dieci"
"Cazzo! Non ho messo la sveglia. Arrivo tra poco"
"Allunghi se passi a prendermi, faccio due passi a piedi e ci vediamo a scuola"
"Sei sicuro?"
"Si"

Aveva chiuso il telefono alzandosi di fretta e si buttato sotto la doccia al volo.
Ne era uscito appena dopo cinque minuti, passandosi velocemente un asciugamano
tra i capelli che erano comunque rimasti umidi.
Si era buttato addosso le prime cose che aveva trovato nell'armadio ed era
sceso a prendere la macchina.


Quinn aveva messo il telefono in borsa insieme ai libri che gli sarebbero serviti
quel giorno ed aveva finito di prepararsi.
Era uscito di casa ed aveva attraversato il viale alberato, chiudendosi la felpa
fino al collo per proteggersi dall'aria ancora fresca a quell'ora del mattino.
Era poco più che a metà strada quando una macchina aveva suonato il clacson
nella sua direzione, ed il biondino aveva riconosciuto Moose.
Gli aveva sorriso, avvicinandosi al finestrino, ma il suo sorriso si era spento
velocemente quando aveva notato Jay seduto al posto del passeggero.
Moose gli aveva offerto un passaggio, ma lui aveva rifiutato.
Non aveva nessuna intenzione di stare nella stessa macchina con la persona
che ci aveva provato col suo ragazzo.
Era arrivato a scuola ed era passato a salutare i suoi amici.



Padge era riuscito ad arrivare a scuola miracolosamente in orario, anche un pò
in anticipo, per la verità.
Era andato al solito tavolo dove sapeva che avrebbe trovato i suoi amici, con
l'intenzione di salutarli e poi andare a cercare Quinn.
I ragazzi stavano tutti fumando, così Padge si era avvicinato ed aveva acceso
una sigaretta per sè.
Moose l'aveva guardato un pò di sbieco, incuriosito da quello che era successo
poco prima con Quinn

"Hey Padge, Quinn sta bene?"
"Si, perché me lo chiedi?"
"L'ho incontrato mentre arrivavo in macchina con Jay. Volevo dargli un
passaggio ma ha rifiutato. Era un pò strano."

Padge aveva incontrato lo sguardo di Jay, e si era immediatamente sentito
uno schifo.
Non aveva detto nulla del fatto che Quinn ce l'avesse con lui, perché
l'altro non si sentisse in colpa.
Aveva fatto una cazzata, si, ma dietro non c'erano grandi piani come credeva
il suo ragazzo, e non voleva che Jay si sentisse male per quello che aveva
fatto.

"Lui è.. solo di cattivo umore oggi"

La scusa di Padge era caduta nel vuoto, perché ognuna delle persone presenti
aveva capito come stavano le cose.
Il moro aveva salutato tutti ed era andato a cercare Quinn.
L'aveva trovato un paio di minuti dopo, seduto su uno dei bassi muretti che
circondavano il cancello della scuola, insieme ad i suoi amici.
Quinn aveva sorriso non appena l'aveva visto, e prima che Padge potesse
dire qualcosa l'aveva presentato a Jeph, Dan.. ed infine a Bert.
I due ragazzi si erano studiati a lungo in silenzio, stringendosi velocemente
la mano.
Entrambi avevano ancora delle remore sull'altro, per svariate ragioni.
Padge si era comportato comunque in modo gentile, e simpatico, perché era
la prima volta che incontrava "ufficialmente" gli amici di Quinn.
Il biondino aveva notato comunque che Padge aveva qualcos'altro in mente,
così aveva salutato i suoi amici, con la promessa di organizzare un vero
incontro tra loro e Padge, e si era allontanato con lui in un qualche angolo
del cortile dove avessero potuto parlare.

"Il tuo umore sembra peggiorato, va tutto bene?"
"Moose mi ha detto che hai rifiutato di salire in macchina con lui"
"Con Jay, mi sono rifiutato di salire in macchina perché c'era Jay"
"Andiamo Quinn, non potevi stare per cinque minuti nella stessa
 macchina con lui, con la presenza di Moose, tra l'altro?"
"Mi sembrava che avessimo già fatto questo discorso"
"E' che mi sembra un pò esagerato onestamente. Potresti cercare di.."
"Io non devo provare proprio niente, non voglio avere niente a che
 fare con lui, pensavo che fosse chiaro"
"Ma lui è uno dei miei migliori amici, dovrete imparare a convivere"
"E' un tuo amico, non mio"
"Davvero molto maturo"
"Sai cos'è immaturo? Che tu non sappia che parti devi prendere"
"Parti? Io non devo prendere proprio nessuna parte"
"Forse dovresti"


Quinn si era allontanato, e per la prima volta in una loro discussione Padge
non aveva provato a fermarlo.
Per quanto fosse sbagliato quello che Jay aveva fatto, non era giusto da
parte di Quinn obbligarlo a prendere una parte.
Non era giusto che si trovasse a scegliere tra il suo amico ed il suo ragazzo.


Matt non aveva potuto fare a meno di notare lo sguardo di Padge quando
si era allontanato per raggiungere Quinn.
Sapeva che questa situazione gli faceva male, e sapeva anche che l'amico
non era granché bravo a gestire situazioni delicate come quelle, quindi
aveva deciso di aspettarlo prima di entrare in aula.
Quando non l'aveva visto tornare però aveva pensato che era meglio
chiamarlo, per vedere se tutto andasse bene.
Padge gli aveva detto che probabilmente avrebbe saltato la prima ora, il che
non era esattamente un buon segno.
L'aveva raggiunto pochi minuti dopo, accanto alla sua macchina, nel parcheggio.
E dalla faccia dell'amico aveva capito di averci visto giusto.

"Allora che è successo?"
"Devo davvero spiegartelo?"
"Quinn non è voluto salire in macchina per via di Jay?"
"Già.."
"Beh c'era da aspettarselo Padge, non dovresti essere arrabbiato con lui
 per questo"
"Non sono arrabbiato Matt, è solo che questa situazione è pesante per
 me. Che dovrei fare? Fare a rotazione tra i miei amici ed il mio ragazzo?
 Oppure scegliere? Quinn mi ha detto che dovrei prendere una parte, ma
 non è giusto"
"Mi pare che tu sia un pò arrabbiato con lui invece. Lui non ti sta chiedendo di
 scegliere, ti sta chiedendo di non scegliere"
"Eh?"
"Si, perché tu hai già scelto, e lui ti sta chiedendo di non farlo. E tra parentesi
 hai scelto la cosa sbagliata secondo me"
"Io non ho scelto un cazzo"
"tu stai chiedendo a Quinn di adattarsi a quello che è successo, e così è come
 se tu avessi già scelto, ed hai scelto Jay"
"Io.. non l'avevo vista in questo modo"
"Già.. Quinn non ti ha chiesto di non vedere più Jay, ti sta solo domandando
 di non costringere lui a vederlo, mi sembra una richiesta ragionevole.
 Ascolta per te Jay è un amico, ma per Quinn è solo la persona che ci ha
 provato col suo ragazzo, non puoi pretendere che la cosa gli passi secondo
 i tuoi tempi, devi rispettare i suoi"
"Hai ragione.. cazzo hai ragione.."
"Lo so"
"E' solo che ho paura che questa situazione non si sbloccherà mai.
 Quinn non vuole nemmeno sentirne parlare. Se mi ascoltasse potrei
 almeno spiegargli come stanno veramente le cose, magari si convincerebbe
 che Jay non prova nulla per me"

Matt era rimasto in silenzio per un attimo, pensando che forse era arrivato il
momento di far riflettere Padge in un altro modo.
Lui non sapeva quello che Jay provava con certezza, non sapeva se davvero
ci fosse qualcos'altro dietro quel bacio, ma poteva capire il punto di
vista di Quinn

"Tu hai più parlato con Jay, per chiedergli il perché di quel bacio?"
"Lo so il perché Matt, ha solo fatto una cosa stupida"
"Questo te l'ha detto lui?"
"Non c'era bisogno. Mi ha anche chiesto scusa per averlo fatto"
"Questo vuol dire che si è reso conto di aver sbagliato, non significa
 che comunque non volesse baciarti"

Padge era rimasto basito da quella cosa.
Poteva capire che Quinn la leggesse in quel modo, perché beh.. lui era la
parte lesa e non conosceva quasi per nulla Jay.
Ma se anche Matt la vedeva così forse c'era qualcosa di cui preoccuparsi

"La pensi anche tu così? Credi che ci sia dell'altro?"
"Non lo so"
"Jay ti ha detto qualcosa che non so?"
"No, io non so come stanno le cose, ti sto solo dicendo che non dovresti
 escludere a priori questa possibilità"
"Ma andiamo Matt.. stiamo parlando di Jay, non può essere"
"Io mi rendo conto che tu non riesci a realizzare perché ci sei dentro, ma ti
 assicuro che visto dall'esterno, il rapporto di Jay nei tuoi confronti assomiglia
 molto più all'amore rispetto che all'amicizia"
"Cristo..."
"Ascolta, non sto dicendo che sia così, ok? Voi avete sempre avuto un rapporto
 particolare, e magari non c'è nulla da parte sua, esattamente come dalla tua.
 Ma probabilmente dovresti parlargli.. per scoprirlo"
"Già dovrò farlo.."
"Potrei parlagli prima io, magari per vedere di capirci qualcosa. Non sei granché
 bravo in certe situazioni"
"Grazie tante"
"Ma prima dovresti chiarire con Quinn, e per chiarire intendo chiedere perdono.
 Sono quasi diventato gay per salvare la vostra coppia"
"Quasi?"
"Fanculo"
"A proposito di questo.. hai chiamato Bert?"

Padge aveva ridacchiato, notando immediatamente l'imbarazzo dell'amico,
ed aveva ricevuto in risposta un altro vaffanculo ed un dito medio

"Ti stai divertendo un mondo eh? Comunque si.. l'ho chiamato"
"Wow devo dieci dollari a Quinn, avevo scommesso che non l'avresti mai
 fatto"
"Non vorrei essere ripetitivo mandandoti di nuovo a fanculo"
"Oddio non ti mollerò un attimo fino al momento in cui uscirai con lui.. perché
 ha accettato, giusto?"
"Si, e sappi che non verrai a casa mia come se io fossi una fottuta adolescente
 al primo appuntamento per aiutarmi a decidere cosa mettere"
"No, verrò solo per prenderti in giro. Quando uscite?"
"Venerdì"
"Cazzo! Non ci sono venerdì! Ho un appuntamento con Quinn"
"Porta anche lui, tanto è idiota tanto quanto te"
"E' un appuntamento un pò più ufficiale.. vado a cena a casa sua.. con sua
 madre"

Matt l'aveva guardato per un attimo prima di mettersi a ridere.
Questo superava di gran lunga la sua uscita con Bert in quanto a divertimento.
Era molto contento di avere qualcosa per poter prendere in giro Padge a
sua volta

"Oh wow. Sei sulla buona strada per diventare la signora Allman, o sarebbe lui
 la signora Padget? Come funziona?"
"Fottiti"
"Beh prima del grande evento sarà il caso che tu faccia pace con Quinn"


I due ragazzi erano entrati alla seconda ora.
Padge aveva seguito la lezione di storia senza in minimo interesse, scarabocchiando
qualcosa senza senso sul quaderno.
Avrebbe voluto lasciare quella cazzo di lezione ed andare a prendere Quinn, ma non ricordava
l'orario delle sue lezioni, e non era il caso di bussare a tutte le aule
dell'istituto, così gli aveva mandato un messaggio per chiedergli di incontrarlo al
solito posto, durante la pausa pranzo.
Il biondino non aveva risposto, ma all'orario dell'appuntamento Padge era
comunque salito ad aspettarlo.
Quinn era arrivato dieci minuti dopo, mentre il moro se ne stava ancora seduto
su una vecchia scrivania addossata alla parete.
Era stato indeciso se salire oppure no, non perché ce l'avesse ancora con lui, ma
perché aveva paura che Padge fosse arrabbiato, e ne avrebbe avuto anche tutte
le ragioni.
Non avrebbe dovuto dirgli che doveva scegliere tra lui e Jay, e tra l'altro
non lo pensava davvero, era solo innervosito dalla cosa.
Padge aveva alzato la testa quando si era accorto della sua presenza, e Quinn
aveva camminato fino a trovarsi davanti a lui e gli si era messo tra le braccia

"Mi dispiace Padge"

Il moro l'aveva allontanato leggermente da sè perché Quinn lo guardasse bene
il faccia.

"No piccolo, avevo torto io. Tu hai tutte le ragioni per avercela con Jay, e non
 è giusto chiederti di vederlo se non vuoi"
"Ma questo ti fa arrabbiare con me"
"Si, prima ero un pò arrabbiato, ma la vedevo solo dal mio punto di vista, non
 mi ero messo nei tuoi panni. Mi dispiace"
"Io non voglio che tu ti allontani da lui, ma è troppo presto, non puoi pretendere
 che diventiamo amici"
"Lo so"
"E non ti arrabbierai più?"
"No. Ascolta, non lascerò che questa cosa si metta tra me e te, ok?"
"Ok"
"Vuoi una piccola notizia per farti tornare il buon umore?"
"Si"
"Matt ha chiesto a Bert di uscire"

Quinn aveva ridacchiato, riprendendo il suo posto contro il petto di Padge, ed il
moro l'aveva circondato con le braccia.
Padge gli aveva raccontato quello che lui e Matt si erano detti, tralasciando la parte
dei dubbi su Jay.
Non era il caso di parlargliene, non prima di esserne stato sicuro.
Avevano diviso il pranzo che Quinn si era portato da casa, e poi erano ritornati
in classe, per terminare quella giornata.



Il venerdì era arrivato molto velocemente
Quinn aveva la prima ora libera ed era andato a fare colazione coi suoi amici, così
Padge aveva raggiunto i suoi al solito posto, per la consueta sigaretta mattutina.
Sia lui che Matt sembravano piuttosto nervosi quella mattina, e nessuno dei
due sembrava molto incline a chiacchierare, persi com'erano ognuno nei propri
pensieri.
Quando la campanella della prima ora era suonata i due ragazzi si erano guardati
in faccia e non c'era stato bisogno di dire nulla.
Se n'erano tornati entrambi a casa, perché non potevano davvero sopportare
sei ore di lezione, e dovevano prepararsi entrambi psicologicamente alla serata
che li aspettava.



Matt era arrivato sotto casa di Bert dieci minuti prima, aveva davvero bisogno
di una sigaretta per rilassarsi.
Alle otto in punto aveva fatto uno squillo a Bert e qualche istante dopo
l'aveva visto apparire dalla porta dove l'aveva accompagnato la sera che erano
stati insieme.
Era vestito pressappoco come gli altri giorni, con i pantaloni mezzi strappati,
una maglietta piena di croci dalle fattezze vagamente inquietanti, ed una felpa
nera al di sopra della t-shirt.
I suoi capelli lunghi e neri erano un casino come al solito, Matt si chiedeva
se l'altro ragazzo si pettinasse, ogni tanto.
Bert si era avvicinato alla macchina e l'aveva salutato con un mezzo sorriso.
Matt era così nervoso che l'altro avrebbe potuto accorgersene a chilometri
di distanza
Faceva quasi un pò tenerezza

"Matt, respira ok?"
"Sono solo un pò teso"
"Si, giusto un pò"
"La pianti? Allora dove vuoi andare? Pensavo che potevamo mangiare
 qualcosa. Scegli tu dove"
"Mmh dipende"
"Da cosa?"
"Beh dipende se vuoi che andiamo in un posto dove nessuno che conosci
 possa vederci oppure se non ti importa"
"No, non mi importa"
"Oh wow. Ok, andiamo. Ti do io le indicazioni"
"L'ultima volta che l'hai fatto sono finito nel bagno di un bar di dubbia
 fama"
"Già, e non mi sembra che ti sia dispiaciuto"
"Ok, cambiamo argomento, e andiamo"

Bert aveva ridacchiato ed era salito in macchina, mentre Matt restava per
un attimo fermo a guardarlo.
Aveva scosso la testa ed era salito a sua volta, seguendo ancora una
volta la voce di Bert che gli spiegava la strada.
Erano arrivati a destinazione dieci minuti dopo, e nonostante non fosse distante
dal centro Matt non l'aveva mai visto in vita sua.
Era sceso dalla macchina ed aveva raggiunto Bert dall'altro lato della vettura.

"Ma come li conosci questi posti?"
"Sono un ragazzo dalle mille sorprese"

Matt l'aveva spinto improvvisamente contro lo sportello della macchina e l'aveva
baciato.
Ed era una cosa venuta fuori così, non aveva neanche pensato di baciarlo,
si era solo ritrovato con le labbra attaccate a quelle dell'altro come se non
avesse avuto il minimo controllo.
Bert aveva sbuffato fuori l'aria contro le sue labbra, per la sorpresa e per il contatto
contro l'alluminio della portiera, ma subito dopo aveva schiuso la bocca ed
aveva lasciato che la lingua di Matt trovasse la sua, godendosi leggermente il
sapore di tabacco dell'altro.
Si erano staccati un paio di volte per respirare, riprendendo immediatamente
dopo a baciarsi ancora.
Era stato Matt a staccarsi per primo, per riprendere un attimo di controllo.
Era assurdo come il suo cervello sembrasse disconnettersi quando era in
presenza di Bert.

"Ok, forse dovremmo entrare"
"Già"
"Aspetta, penso che dovremmo anche darci delle regole"
"Regole? Del tipo?"
"Tipo.. andare in bagno uno alla volta"
"Come sei noioso Tuck"







Prima parte dell'appuntamento andata, l'altra la vedrete nel prossimo!
Ho dovuto tagliarlo perché era davvero troppo lungo, e poi così è più divertente! xD
Anche qui perdonatemi per l'attesa, ma vari problemi mi hanno impedito di postare
prima ç.ç
Detto questo, grazie mille per le recensioni!


ChemicallyUsed: Ahah I know hun, tu ami le coppie come loro!
Ecco un pò del Matt&Bert (awww) che volevi, che te ne pare hun?
E tu che cogli sempre cose assurde, che solo io so che ci sono, che ne
pensi in questo momento di Jay?


Xx_ImJustAKid: Siccome tu sai che io sono sadica, vi ho diviso in due
l'appuntamento! xD
Ahah hai fatto la mia stessa faccia al "gruppo di froci" *-*
Il fattore Jay si chiarirà, ma nel capitolo Matt aiuta Padge a capire qualcosina
in più, che ne dici?

Jessromance: Ahah sono contenta che ti piacciano Matt e Bert. Ecco la prima
parte dell'appuntamento. Aspetto di sapere che te ne pare xD

_Francesca92_ :Ahah grazie mille, spero che anche questo ti piaccia!
Sono curiosa di sapere cosa ne pensi!

Friem: Ahah Bert ha un dono, non c'è che dire xD
Beh che te ne pare di questa parte di appuntamento? xD
Il seguito di Earthquake non ha mai smesso di essere nei miei pensieri, ma è una
storia a cui sono estremamente legata, e va un pò a rilento perché la mia mente
si rifiuta di chiuderla definitivamente. E' una sofferenza, ma va avanti.
Non la lascerei mai così, è la storia del mio cuore *-*

ColdBlood: Ahah beh dai honey, Matt doveva aspettarsela qualche presa in giro xD
Però è anche molto saggio, il nostro Matt, ed ha aperto un pò gli occhi di
Padge, no?
Comunque Bert è amore, e lo sarà sempre di più!
Che ne dici del capitolo?

Crazy_Me: Dai Padge non è crudele! Lo prende solo un pò in giro xD
Sono curiosa di sapere cosa pensi di questo capitolo, perché ci sono diversi
chiarimenti, e poi c'è l'appuntamento! (almeno una parte xD)
Grazie sempre per i complimenti, io AMO le tue recensioni!



   
 
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