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Autore: Menel    21/10/2010    2 recensioni
Per chi ha letto "Sotto il cielo d'Irlanda", ma anche per chi non lo ha fatto, questa è semplicemente la stessa storia ma raccontata da un altro punto di vista...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scusate  tantissimo...sono due anni che non aggiorno niente...ma ho avuto un bel po' di prob, non ultimo l'università,  e non sono riuscita a mettere mano a nulla di quello che avevo cominciato...ma ora prometto che mi ci metterò di impegno!!! Voi leggete e magari commentate, così m i verrà ancora più ispirazione!!! Enjoy!!!

Menel



- Capitolo 5 (parte 1°) -

 

 

 

1 novembre

 

- Ehi! Buon giorno! -

- Buon giorno un accidente...non ho chiuso occhio... -

- Te l’avevo detto che dovevi venire alla festa...ci siamo divertiti e gli altri hanno pure chiesto di te –

- Ma davvero? Cos’è, si sono assicurati che io non mi facessi assolutamente vedere? –

- Beh... – Dall’espressione di Sean capisco che ci ho preso in pieno.

- Dai andiamo...che è pure un po’ tardi! –

- Ma non vuoi dirmi perchè non hai chiuso occhio? Cattivi pensieri? –

- Si... –

- Ed immagino che riguardino un certo biondino questi pensieri... – Sean dovresti smetterla di fare l’amico...non potresti fare come ogni ex-fidanzato che si rispetti e non rivolgermi la parola?

- Gia... –

- E dai! Smettila di rispondermi a monosillabi e dimmi che è successo per farti piombare in questo stato catatonico! –

- Mah...niente di che...te almeno ti sei divertito alla festa? – Abile cambiamento di discorso...non so però quanto durerà...

- Mmmh sì, abbastanza...comunque non è stata niente di che. Te invece che hai fatto? – Appunto...sono indeciso se raccontargli tutto, però con qualcuno me devo sfogare sennò scoppio! –

- Io..beh vediamo...è un po’ complicato... – in breve gli faccio il resoconto della serata e, come immaginavo, Sean non ne è per niente contento.

- Mark...sei sicuro che qui due tizi non ti abbiano riconosciuto? –

- Sì...non erano di qua...però in faccia credo che mi abbiano visto piuttosto bene... –

- Se sono andati alla polizia sei nella merda vera, amico! –

- Sì, lo so...ma mica potevo lasciargli massacrare Mike senza fare niente! Gia così devi vedere come l’hanno conciato! –

- Lo vedo! Accidenti... – Sean sta fissando un punto alle mie spalle, cos’ mi volto per guardare. Mike sta entrando in questo momento a scuola, parlando fitto fitto con la rossa, sicuramente le starà raccontando di ieri sera...certo che è conciato maluccio povero amore mio!

- Sei proprio andato...-

- Eh? – Deve avermi beccato con su un’espressione ebete...

-Sì...decisamente.... – il mio amico mi guarda palesemente divertito – sei cotto amico mio! –

- No...non è vero! – ribattò senza molta convinzione sbirciando Mike entrare in classe con la coda dell’occhio.

- Oh sì invece! Dai andiamo... – Controvoglia mi lascio trascinare in aula...non mi ha visto perchè era troppo preso dalla rossa? O ha fatto finta di non vedermi perchè si è accorto che ieri sera lo stavo per baciare e ha intenzione di non guardarmi più in faccia? Non so cosa tra le due opzioni cosa sia peggio...tra l’altro vorrei proprio sapere che cavolo ha da sogghignare Jonh Connor...quanto non lo sopporto quel tipo! Anche se, in effetti, non sopporto nessuno della sua famiglia...

 

- - -

 

E’ quasi ora di ricreazione finalmente! Inutile dire che non ho ascoltato una virgola di quanto detto in classe...oggi non è proprio giornata. Già non è che io sia un tipo particolarmente attento, però oggi è peggio del solito...tanto poi c’è quel mezzo genio del mio compagno di banco che mi passa gli appunti! Bussano alla porta ed entra la segretaria...cavolo che faccia seria!

- Professore Mark Daly dovrebbe venire subito dal Preside... – Senza che nessuno dica nulla mi alzo...non deve essere niente di buono! Evito di guardare Sean, sono già abbastanza preoccupato di mio...ed evito anche di guardare Connor..se ha sparato qualche stronzata al Preside stavolta lo faccio secco! La segretaria non dice nulla durante il tragitto, pessimo segno anche questo...in genere è difficile farla tacere, non il contrario! Nel frattempo suona la ricreazione e la gente comincia ad uscire dalle classi...bene! Almeno avranno di che parlare oggi... “Lo sai? Ho visto Mark Daly andare dal Preside!” “Davvero?! Chissà che cosa avrà combinato ora!” Che ci devo fare? Se la gente non ha una vita abbastanza interessante non è mica colpa mia!

Entro nell’ufficio del Preside senza curarmi di Miss Hampton...e quello che vedo non mi piace per niente...c’è Ed Connnor con uno dei suoi tirapiedi lì dentro...e può significare solo una cosa: stavolta sono nei casini fino al collo!

 

- - -

 

Mentre per la quarta volta racconto cosa è successo ieri sera e ripeto tra me che razza di idiota sia Connor, la porta dell’ufficio si apre di scatto...che cosa ci fa Mike qui?

- Preside si fermi, Mark non ha fatto niente – grida. Il nostro beneamato preside non fa una piega.

- Posso sapere il suo nome e il motivo per cui ha fatto irruzione nel mio ufficio? –

- Mi chiamo Michael Collins signore – Ed Connor fa un gesto di impazienza...perchè Ed Connor esiste?

- Preside mandi via questo ragazzino e continuiamo, non stiamo giocando – Ribadisco il concetto...ma i genitori non avevano di meglio da fare una ben determinata sera...guardare la tv no?!

- Non credo che il signor Collins abbia rischiato una sospensione per giocare, agente. Cos’hai da dire Michael? -

- I- io signore volevo solo dire che Mark mi ha solo difeso, ieri sera – Non ci posso credere...

- E posso sapere come hai saputo che il signor Daly era stato portato qui? -

- La voce gira, signore – Figuriamoci...quando mai una voce con protagonista il sottoscritto non gira con la velocità della luce...tra un po’ ci manca solo che facciano un blog dedicato al sottroscritto e poi stiamo apposto!

- In che classe stai Michael? -

- In sesta D -

- Sei per caso in classe con la signorina Glover? – Quella pettegola malefica...lei ed il suo amico Jonh contribuiscono in massima parte a rendere irrespirabile l’aria dentro questa scuola...

- Sissignore -

- Allora capisco – Eheh...mica è tonto il preside...

- Preside, non vorrà mica prestar fede a ciò che dice questo ragazzo? – Perchè quello che dice tuo fratello è oro colato?  

- Perché mai non dovrei agente Connor? –

- Daly ha dei precedenti, preside… - Grazie Ed...se prima non avevo uno straccio di possibilità con Mike ora che mi hai descritto come un avanzo di galera scampato per un soffio al braccio della morte voglio vedere se Mike avrà ancora il coraggio di salutarmi!

- E’ vero…ma si è sempre comportato benissimo da quando è qui e inoltre le faccio notare il taglio che ha il signor Collins sulla fronte ed il suo labbro inferiore – Grazie preside...le voglio bene!

- E allora? -

- Proverebbe benissimo che è andata come dice lui. Puoi raccontare agli agenti e a me come ti sei fatto quel taglio? – Mike snocciola tutta la storia con ricchezza di particolari descrivendo i due scimmioni pare proprio che il ragazzino mi stia salvando il culo...o perlomeno ci si sta mettendo d’impegno...

- Voglio che il ragazzo si levi la camicia per vedere se ha davvero tutti quei lividi che dice – sussulto, reprimendo a stento un insulto...Connor ora stai esagerando...Mike è diventato rosso dalla rabbia...ma esegue gli ordini di Connor fissandolo con odio...ne ha di fegato! Sembra così timido e riservato...il preside è di ghiaccio.

- Le basta agente? -

- E va bene – Tiè Connor...stavolta ti ho fregato io! Certo che se non fosse stato per Mike a quest’ora non so come sarebbe andata...molto male per me suppongo...

- Per questa volta puoi andare Daly, ma ricordati che ti tengo d’occhio. Arrivederci preside- Mike si riveste, non prima di aver lanciato un’altra occhiataccia alle nostre amate forze dell’ordine...

- Ragazzi potete andare, giusto in tempo per il pranzo – Vado alla porta seguito dal mio angelo custode.

- Ah Mark? -

- Si signore? -

- Ringrazia il signor Collins e stai più attento la prossima volta, non ti puoi permettere certe cose -

- Certo preside, la ringrazio – Ecco! Il cicchetto finale ci voleva proprio...non ha saputo resistere il Signor Preside...immagino che oro dovrò spiegargli un paio di dettagli a Mike...tanto prima o poi lo farà qualcun altro per me...e poi glielo devo...

- Grazie Mike…non avresti dovuto però…potevi finire in guai grossi, non ti conviene avere a che fare con uno come me – No perchè? In fondo è meglio se menteniamo le distanze...tanto è inutile...prima che lo faccia lui è meglio che mi allontano io...un po’ di istinto di autoconservazione non è che faccia male!

- Ma che cavolo stai dicendo? – Però non mi sembra che lui sia esattamente di questa idea...

- Mike io non sono quello che pensi tu -

- E allora lo voglio sapere chi sei, dimmelo! – Ecco...ora sono nuovamente nella merda...ma perchè accidenti la gente deve essere sempre così testarda?

- Mike…ma sì tanto che ho da perdere – mi siedo...sono stanco di questa giornata...stanotte non ho dormito...ma chi voglio prendere in giro?  

- Io non sono venuto qui per mia scelta Mike, sono stato costretto – Lo guardo di sottecchi, ma lui non dice niente e non mi resta che continuare...e Dio solo lo sa quanto mi costa! - E’ successo un anno e mezzo fa, mese più mese meno. Io e i miei amici eravamo usciti, era il compleanno di uno di loro, stavo tornando a casa quando sentii uno della mia scuola gridarmi delle cose, cose cattive dette con tutta la cattiveria possibile. All’inizio lo ignorai, ma lui continuava sempre peggio finché non ci ho visto più e bè…l’ho picchiato, talmente forte che è finito all’ospedale. A peggiorare le cose, quel ragazzo era il figlio dello sceriffo, e così sono finito sotto processo con tutte le aggravanti possibili. Io ero ancora minorenne, così mi hanno dato due possibilità…potevo scegliere tra lo scontare la pena ai servizi sociali oppure una specie d’esilio volontario, fino a nuovo ordine con meta a mia scelta. Ho deciso di andarmene, non sopportavo gli sguardi di disapprovazione che mi lanciava la gente ovunque andassi. Nel mio nuovo paese di residenza sarei andato a scuola, continuando la mia vita normalmente, come uno qualsiasi della mia età, ma ogni mese avrei dovuto mandare un certificato del mio nuovo preside, controfirmato dal capo di polizia del luogo che dichiarava come mi ero comportato in quel periodo. Ti ricordi il tuo primo giorno di scuola, quando ci siamo incontrati in segreteria? – Annuisce, attento...e io vorrei prendergli il volto tra le mani e riempirlo di baci.

- Ero lì per prendere quel certificato, che avrei spedito a casa mia. Comunque per finire…ero venuto qui con la speranza di ricominciare ma non mi è andata bene…Già dopo poco tempo a scuola tutti sapevano ogni dettaglio della mia storia e venni etichettato come “pericoloso”. Immagino che sia stato Ed Connor a raccontare al fratello ciò che poi lui ha detto a mezza scuola. Così non sono mai riuscito a farmi un amico e dimenticare la mia maledizione. Ci sono state persone che ci hanno provato con me, ma non perché mi volevano bene veramente, ci provavano solo per poi poter dire che si erano fatte Mark Daly – arrossisce di nuovo...quanto è bello quando lo fa!  – e quando le ho respinte si sono vendicate sparlando a tutto spiano…Ora conosci la mia storia sta a te decidere che ne sarà di me. Non posso negare di aver pensato, quel giorno che ci siamo incontrati, che magari con te che eri nuovo e non sapevi nulla di me e del mio passato, avrei avuto una possibilità, in realtà la mia era una speranza più che un pensiero…- Non è da me essere così sincero...mi guarda negli occhi e io non so come comportarmi, sono anni che fuggo lo scontro diretto con chiunque...non gli avrei dovuto permettere di farmi scoprire così tanto...adesso sarà un problema tornare indietro...dai Mike...dillo...dimmi che quelli come te non possono frequentare gente come me...ma fai in fretta perchè preferirei fosse il più indolore possibile...

- Mark a me non interessa quello che pensa la gente… e non m’importa di ciò che hai fatto, sei stato provocato, probabilmente se non fossi un codardo reagirei anch’io così –

- Tu non sei un codardo Mike – Saresti piombate nell’ufficio del Preside completo di poliziotti se lo fossi? Non riusciresti nemmeno a dire queste cose con un tale candore, nella maniera più innocente possibile!

- So come ci si sente a essere soli Mark e non potrei mai farti una cosa del genere perché ti conosco – bè più o meno -…e ti voglio bene – Oddio...mi vuole bene! Sorrido come non facevo da un bel po’...e di nuovo l’impellente bisogno di baciarlo si fa sentire! Terra chiama Mark...non fare cazzate Mark...sei davanti all’ufficio del Preside a scuola...e lui...lui mi considera un amico, niente di più...e va bene, Sean ci riesce, non dovrebbe essere tanto difficile no? Devo solo reprimere ogni sentimento diverso dall’amicizia che provo per lui...e fare l’amico! Ma io non sono Sean...non so nemmeno da dove cominciare, credo che mi convenga farmi dare ripetizioni da lui...Mark oddio, smettila di fare il coglione!  

- Andiamo a mangiare? – Non mi è venuto in mente niente di meglio...mi ci devo ancora abituare...

- Sì ti prego ho una fame tremenda! Prima però devo andare da Kate, sono praticamente scappato dalla classe e sarà preoccupata – E ti pareva che non metteva in mezzo la rossa! Ecco...parli del diavolo...

- Ciao ragazzi! Mike si può sapere perché sei scappato in quel modo e dove sei stato? -

- In presidenza con me a salvarmi  - le dico, un po’ bruscamente forse...ma insomma, che bisogno c’è di fargli il terzo grado!                                                                                                                      

- Fantastico! – spero per la tua incolumità che non sia un tono ironico... - Comunque il prof di mate ha detto di darti questi esercizi che dovrai portare domani nel suo ufficio che, cito lui direttamente, “ è stato costretto ad assegnarti per la tua inqualificabile scomparsa dalla classe” – La rossa gli tende un foglio e vedo Mike sgranare gli occhi...temo che non sia un genio matematico...

- Sei sicura che ha detto per domani? -

- Temo proprio di si tesoro -

- Oddio ma è impossibile, non ce la farò mai! – Come volevasi dimostrare....

- C’est la vie! -

- Fammi vedere – Mi passa il suddetto pezzo di carta...mmmmh....forse posso cercare di fare un po’ colpo...in matematica vado abbastanza bene e poi il Prof da sempre gli stessi esercizi quando manda in punizione qualcuno, quindi io questi già li ho fatti...infilo il foglio nello zaino.

- Ehi, guarda che mi serve -

- Non ti preoccupare, mi ci vuole una mezzora – mezzora più mezzora meno... -  per fare quegli esercizi, te li faccio io e domani tu li copi ok? E’ il minimo che io possa fare… -

- Contento tu…Ora, visto che il mio stomaco sta protestando vibratamente per la mancanza di cibo direi che è ora di andare a pranzo -

- Mike il tuo stomaco protesta sempre vibratamente per la mancanza di cibo… -

- Non è vero -

- E invece si! -

- Ma..  -

- D’accordo ora basta, smettetela e andiamo a mangiare! – Meno male che mi ero ripromesso di evitare il masochismo…andare a pranzo con il ragazzo di cui sono cotto e la sua ragazza…vabbè mettiamola così…sicuramente è un gesto d’amico…comunque a parte tutto devo dire a Sean che dicesse allo zio di mandare una circolare per le classi…testo: Alunni della Saint Patrick High School…fatevi una vita! Dico,ci stanno squadrando manco fossimo degli strani animali usciti fuori da qualche incidente di ingegneria genetica…

  
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