Scusate
tantissimo...sono due anni che non aggiorno niente...ma ho
avuto un bel
po' di prob, non ultimo l'università, e
non sono riuscita a mettere
mano a nulla di quello che avevo cominciato...ma ora prometto che mi ci
metterò
di impegno!!! Voi leggete e magari commentate, così m i
verrà ancora più
ispirazione!!! Enjoy!!!
Menel
-
Capitolo 5 (parte 1°) -
1
novembre
-
Ehi! Buon giorno! -
-
Buon giorno un accidente...non ho chiuso occhio... -
-
Te l’avevo detto che dovevi venire alla festa...ci siamo
divertiti e gli altri
hanno pure chiesto di te –
-
Ma davvero? Cos’è, si sono assicurati che io non
mi facessi assolutamente
vedere? –
-
Beh... – Dall’espressione di Sean capisco che ci ho
preso in pieno.
-
Dai andiamo...che è pure un po’ tardi! –
-
Ma non vuoi dirmi perchè non hai chiuso occhio? Cattivi
pensieri? –
-
Si... –
-
Ed immagino che riguardino un certo biondino questi pensieri...
– Sean dovresti
smetterla di fare l’amico...non potresti fare come ogni
ex-fidanzato che si
rispetti e non rivolgermi la parola?
-
Gia... –
-
E dai! Smettila di rispondermi a monosillabi e dimmi che è
successo per farti piombare
in questo stato catatonico! –
-
Mah...niente di che...te almeno ti sei divertito alla festa?
– Abile
cambiamento di discorso...non so però quanto
durerà...
-
Mmmh sì, abbastanza...comunque non è stata niente
di che. Te invece che hai
fatto? – Appunto...sono indeciso se raccontargli tutto,
però con qualcuno me
devo sfogare sennò scoppio! –
-
Io..beh vediamo...è un po’ complicato...
– in breve gli faccio il resoconto
della serata e, come immaginavo, Sean non ne è per niente
contento.
-
Mark...sei sicuro che qui due tizi non ti abbiano riconosciuto?
–
-
Sì...non erano di qua...però in faccia credo che
mi abbiano visto piuttosto
bene... –
-
Se sono andati alla polizia sei nella merda vera, amico! –
-
Sì, lo so...ma mica potevo lasciargli massacrare Mike senza
fare niente! Gia
così devi vedere come l’hanno conciato! –
-
Lo vedo! Accidenti... – Sean sta fissando un punto alle mie
spalle, cos’ mi
volto per guardare. Mike sta entrando in questo momento a scuola,
parlando
fitto fitto con la rossa, sicuramente le starà raccontando
di ieri sera...certo
che è conciato maluccio povero amore mio!
-
Sei proprio andato...-
-
Eh? – Deve avermi beccato con su un’espressione
ebete...
-Sì...decisamente....
– il mio amico mi guarda palesemente divertito –
sei cotto amico mio! –
-
No...non è vero! – ribattò senza molta
convinzione sbirciando Mike entrare in
classe con la coda dell’occhio.
-
Oh sì invece! Dai andiamo... – Controvoglia mi
lascio trascinare in aula...non
mi ha visto perchè era troppo preso dalla rossa? O ha fatto
finta di non
vedermi perchè si è accorto che ieri sera lo
stavo per baciare e ha intenzione
di non guardarmi più in faccia? Non so cosa tra le due
opzioni cosa sia
peggio...tra l’altro vorrei proprio sapere che cavolo ha da
sogghignare Jonh
Connor...quanto non lo sopporto quel tipo! Anche se, in effetti, non
sopporto
nessuno della sua famiglia...
-
- -
E’
quasi ora di ricreazione finalmente! Inutile dire che non ho ascoltato
una
virgola di quanto detto in classe...oggi non è proprio
giornata. Già non è che
io sia un tipo particolarmente attento, però oggi
è peggio del solito...tanto
poi c’è quel mezzo genio del mio compagno di banco
che mi passa gli appunti!
Bussano alla porta ed entra la segretaria...cavolo che faccia seria!
-
Professore Mark Daly dovrebbe venire subito dal Preside... –
Senza che nessuno
dica nulla mi alzo...non deve essere niente di buono! Evito di guardare
Sean,
sono già abbastanza preoccupato di mio...ed evito anche di
guardare Connor..se
ha sparato qualche stronzata al Preside stavolta lo faccio secco! La
segretaria
non dice nulla durante il tragitto, pessimo segno anche questo...in
genere è
difficile farla tacere, non il contrario! Nel frattempo suona la
ricreazione e
la gente comincia ad uscire dalle classi...bene! Almeno avranno di che
parlare
oggi... “Lo sai? Ho visto Mark Daly andare dal
Preside!” “Davvero?! Chissà che
cosa avrà combinato ora!” Che ci devo fare? Se la
gente non ha una vita
abbastanza interessante non è mica colpa mia!
Entro
nell’ufficio del Preside senza curarmi di Miss Hampton...e
quello che vedo non
mi piace per niente...c’è Ed Connnor con uno dei
suoi tirapiedi lì dentro...e
può significare solo una cosa: stavolta sono nei casini fino
al collo!
-
- -
Mentre
per la quarta volta racconto cosa è successo ieri sera e
ripeto tra me che
razza di idiota sia Connor, la porta dell’ufficio si apre di
scatto...che cosa
ci fa Mike qui?
-
Preside si fermi, Mark non ha fatto niente – grida. Il nostro
beneamato preside
non fa una piega.
-
Posso sapere il suo nome e il motivo per cui ha fatto irruzione nel mio
ufficio? –
-
Mi chiamo Michael Collins signore – Ed Connor fa un gesto di
impazienza...perchè Ed Connor esiste?
-
Preside mandi via questo ragazzino e continuiamo, non stiamo giocando
– Ribadisco
il concetto...ma i genitori non avevano di meglio da fare una ben
determinata
sera...guardare la tv no?!
-
Non credo che il signor Collins abbia rischiato una sospensione per
giocare,
agente. Cos’hai da dire Michael? -
-
I- io signore volevo solo dire che Mark mi ha solo difeso, ieri sera
– Non ci
posso credere...
-
E posso sapere come hai saputo che il signor Daly era stato portato
qui? -
-
La voce gira, signore – Figuriamoci...quando mai una voce con
protagonista il
sottoscritto non gira con la velocità della luce...tra un
po’ ci manca solo che
facciano un blog dedicato al sottroscritto e poi stiamo apposto!
-
In che classe stai Michael? -
-
In sesta D -
-
Sei per caso in classe con la signorina Glover? – Quella
pettegola
malefica...lei ed il suo amico Jonh contribuiscono in massima parte a
rendere
irrespirabile l’aria dentro questa scuola...
-
Sissignore -
-
Allora capisco – Eheh...mica è tonto il preside...
-
Preside, non vorrà mica prestar fede a ciò che
dice questo ragazzo? – Perchè
quello che dice tuo fratello è oro colato?
-
Perché mai non dovrei agente Connor? –
-
Daly ha dei precedenti, preside… - Grazie Ed...se prima non
avevo uno straccio
di possibilità con Mike ora che mi hai descritto come un
avanzo di galera
scampato per un soffio al braccio della morte voglio vedere se Mike
avrà ancora
il coraggio di salutarmi!
-
E’ vero…ma si è sempre comportato
benissimo da quando è qui e inoltre le faccio
notare il taglio che ha il signor Collins sulla fronte ed il suo labbro
inferiore – Grazie preside...le voglio bene!
-
E allora? -
-
Proverebbe benissimo che è andata come dice lui. Puoi
raccontare agli agenti e
a me come ti sei fatto quel taglio? – Mike snocciola tutta la
storia con
ricchezza di particolari descrivendo i due scimmioni pare proprio che
il
ragazzino mi stia salvando il culo...o perlomeno ci si sta mettendo
d’impegno...
-
Voglio che il ragazzo si levi la camicia per vedere se ha davvero tutti
quei
lividi che dice – sussulto, reprimendo a stento un
insulto...Connor ora stai
esagerando...Mike è diventato rosso dalla rabbia...ma esegue
gli ordini di
Connor fissandolo con odio...ne ha di fegato! Sembra così
timido e riservato...il
preside è di ghiaccio.
-
Le basta agente? -
-
E va bene – Tiè Connor...stavolta ti ho fregato
io! Certo che se non fosse
stato per Mike a quest’ora non so come sarebbe andata...molto
male per me
suppongo...
-
Per questa volta puoi andare Daly, ma ricordati che ti tengo
d’occhio.
Arrivederci preside- Mike si riveste, non prima di aver lanciato
un’altra
occhiataccia alle nostre amate forze dell’ordine...
-
Ragazzi potete andare, giusto in tempo per il pranzo – Vado
alla porta seguito
dal mio angelo custode.
-
Ah Mark? -
-
Si signore? -
-
Ringrazia il signor Collins e stai più attento la prossima
volta, non ti puoi
permettere certe cose -
-
Certo preside, la ringrazio – Ecco! Il cicchetto finale ci
voleva proprio...non
ha saputo resistere il Signor Preside...immagino che oro
dovrò spiegargli un
paio di dettagli a Mike...tanto prima o poi lo farà qualcun
altro per me...e
poi glielo devo...
-
Grazie
Mike…non avresti dovuto però…potevi
finire in guai grossi, non ti conviene
avere a che fare con uno come me – No perchè? In
fondo è meglio se menteniamo
le distanze...tanto è inutile...prima che lo faccia lui
è meglio che mi
allontano io...un po’ di istinto di autoconservazione non
è che faccia male!
-
Ma che cavolo stai dicendo? – Però non mi sembra
che lui sia esattamente di
questa idea...
-
Mike io non sono quello che pensi tu -
-
E allora lo voglio sapere chi sei, dimmelo! – Ecco...ora sono nuovamente
nella merda...ma perchè accidenti la gente deve essere
sempre così testarda?
-
Mike…ma sì tanto che ho da perdere – mi
siedo...sono stanco di questa giornata...stanotte
non ho dormito...ma chi voglio prendere in giro?
-
Io non sono venuto qui per mia scelta Mike, sono stato costretto
– Lo guardo di
sottecchi, ma lui non dice niente e non mi resta che continuare...e Dio
solo lo
sa quanto mi costa! - E’ successo un anno e mezzo fa, mese
più mese meno. Io e
i miei amici eravamo usciti, era il compleanno di uno di loro, stavo
tornando a
casa quando sentii uno della mia scuola gridarmi delle cose, cose
cattive dette
con tutta la cattiveria possibile. All’inizio lo ignorai, ma
lui continuava
sempre peggio finché non ci ho visto più e
bè…l’ho picchiato, talmente forte
che è finito all’ospedale. A peggiorare le cose,
quel ragazzo era il figlio
dello sceriffo, e così sono finito sotto processo con tutte
le aggravanti
possibili. Io ero ancora minorenne, così mi hanno dato due
possibilità…potevo
scegliere tra lo scontare la pena ai servizi sociali oppure una specie
d’esilio
volontario, fino a nuovo ordine con meta a mia scelta. Ho deciso di
andarmene,
non sopportavo gli sguardi di disapprovazione che mi lanciava la gente
ovunque
andassi. Nel mio nuovo paese di residenza sarei andato a scuola,
continuando la
mia vita normalmente, come uno qualsiasi della mia età, ma
ogni mese avrei
dovuto mandare un certificato del mio nuovo preside, controfirmato dal
capo di
polizia del luogo che dichiarava come mi ero comportato in quel
periodo. Ti
ricordi il tuo primo giorno di scuola, quando ci siamo incontrati in
segreteria? – Annuisce, attento...e io vorrei prendergli il
volto tra le mani e
riempirlo di baci.
-
Ero lì per prendere quel certificato, che avrei spedito a
casa mia. Comunque
per finire…ero venuto qui con la speranza di ricominciare ma
non mi è andata
bene…Già dopo poco tempo a scuola tutti sapevano
ogni dettaglio della mia
storia e venni etichettato come “pericoloso”.
Immagino che sia stato Ed Connor
a raccontare al fratello ciò che poi lui ha detto a mezza
scuola. Così non sono
mai riuscito a farmi un amico e dimenticare la mia maledizione. Ci sono
state
persone che ci hanno provato con me, ma non perché mi
volevano bene veramente,
ci provavano solo per poi poter dire che si erano fatte Mark Daly
– arrossisce
di nuovo...quanto è bello quando lo fa! –
e quando le ho respinte si sono vendicate
sparlando a tutto spiano…Ora conosci la mia storia sta a te
decidere che ne
sarà di me. Non posso negare di aver pensato, quel giorno
che ci siamo
incontrati, che magari con te che eri nuovo e non sapevi nulla di me e
del mio
passato, avrei avuto una possibilità, in realtà
la mia era una speranza più che
un pensiero…- Non è da me essere così
sincero...mi guarda negli occhi e io non
so come comportarmi, sono anni che fuggo lo scontro diretto con
chiunque...non
gli avrei dovuto permettere di farmi scoprire così
tanto...adesso sarà un
problema tornare indietro...dai Mike...dillo...dimmi che quelli come te
non
possono frequentare gente come me...ma fai in fretta perchè
preferirei fosse il
più indolore possibile...
-
Mark a me non interessa quello che pensa la gente… e non
m’importa di ciò che
hai fatto, sei stato provocato, probabilmente se non fossi un codardo
reagirei
anch’io così –
-
Tu non sei un codardo Mike – Saresti piombate
nell’ufficio del Preside completo
di poliziotti se lo fossi? Non riusciresti nemmeno a dire queste cose
con un
tale candore, nella maniera più innocente possibile!
-
So come ci si sente a essere soli Mark e non potrei mai farti una cosa
del
genere perché ti conosco – bè
più o meno -…e ti voglio bene –
Oddio...mi vuole
bene! Sorrido come non facevo da un bel po’...e di nuovo
l’impellente bisogno
di baciarlo si fa sentire! Terra chiama Mark...non fare cazzate
Mark...sei
davanti all’ufficio del Preside a scuola...e lui...lui mi
considera un amico,
niente di più...e va bene, Sean ci riesce, non dovrebbe
essere tanto difficile
no? Devo solo reprimere ogni sentimento diverso dall’amicizia
che provo per
lui...e fare l’amico! Ma io non sono Sean...non so nemmeno da
dove cominciare,
credo che mi convenga farmi dare ripetizioni da lui...Mark oddio,
smettila di
fare il coglione!
-
Andiamo a mangiare? – Non mi è venuto in mente
niente di meglio...mi ci devo
ancora abituare...
-
Sì ti prego ho una fame tremenda! Prima però devo
andare da Kate, sono
praticamente scappato dalla classe e sarà preoccupata
– E ti pareva che non
metteva in mezzo la rossa! Ecco...parli del diavolo...
-
Ciao ragazzi! Mike si può sapere perché sei
scappato in quel modo e dove sei
stato? -
-
In presidenza con me a salvarmi -
le dico, un po’ bruscamente forse...ma
insomma, che bisogno c’è di fargli il terzo grado!
-
Fantastico! – spero per la tua incolumità che non
sia un tono ironico... - Comunque
il prof di mate ha detto di darti questi esercizi che dovrai portare
domani nel
suo ufficio che, cito lui direttamente, “ è stato
costretto ad assegnarti per
la tua inqualificabile scomparsa dalla classe” – La
rossa gli tende un foglio e
vedo Mike sgranare gli occhi...temo che non sia un genio matematico...
-
Sei sicura che ha detto per domani? -
-
Temo proprio di si tesoro -
-
Oddio ma è impossibile, non ce la farò mai!
– Come volevasi dimostrare....
-
C’est la vie! -
-
Fammi vedere – Mi passa il suddetto pezzo di
carta...mmmmh....forse posso
cercare di fare un po’ colpo...in matematica vado abbastanza
bene e poi il Prof
da sempre gli stessi esercizi quando manda in punizione qualcuno,
quindi io
questi già li ho fatti...infilo il foglio nello zaino.
-
Ehi,
guarda che mi serve -
-
Non ti preoccupare, mi ci vuole una mezzora – mezzora
più mezzora meno... - per
fare quegli esercizi, te li faccio io e
domani tu li copi ok? E’ il minimo che io possa
fare… -
-
Contento tu…Ora, visto che il mio stomaco sta protestando
vibratamente per la
mancanza di cibo direi che è ora di andare a pranzo -
-
Mike il tuo stomaco protesta sempre vibratamente per la mancanza di
cibo… -
-
Non è vero -
-
E invece si! -
-
Ma.. -
-
D’accordo ora basta, smettetela e andiamo a mangiare!
– Meno male che mi ero
ripromesso di evitare il masochismo…andare a pranzo con il
ragazzo di cui sono
cotto e la sua ragazza…vabbè mettiamola
così…sicuramente è un gesto
d’amico…comunque a parte tutto devo dire a Sean
che dicesse allo zio di mandare
una circolare per le classi…testo: Alunni della Saint
Patrick High
School…fatevi una vita! Dico,ci stanno squadrando manco
fossimo degli strani
animali usciti fuori da qualche incidente di ingegneria
genetica…