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Autore: Mia Swatt    24/10/2010    4 recensioni
2O/O2/2O13 INIZIO REVISIONE STORIA.
[ PRIMA STORIA della Trilogia: L'amore in bilico. ]
Bella vive a Forks con suo padre, Charlie. È figlia unica fino a quando suo zio, fratello di suo padre, non annuncia una partenza imminente per l’Italia insieme alla moglie e chiede a loro di tenere la loro figlia, Elisabeth. Inizia il nuovo anno scolastico, l’ultimo, e l’attenzione della nuova arrivata punta subito su uno dei ragazzi più ambiti della scuola, Jason Cullen. Ma i Cullen hanno un segreto che custodiscono gelosamente. Intanto alla Forks High School arrivano due nuovi ragazzi: Edward e Alice Masen. Bella rimane quasi da subito folgorata dal ragazzo dagli occhi verdi, ma quest’ultimo sembra non ricambiare. Ma c’è qualcosa di strano nel modo in cui Edward guarda Bella. Odio o Amore? E cosa nascondono i nuovi arrivati?
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Quarto Capitolo : Una giornata movimentata.

Pov. Bella

Era passata qualche settimana dall’inizio della scuola. Le cose a casa, con Lis, andavano a gonfie vele. Anche se non lo avrebbe mai ammesso, mia cugina, si era presa una cotta stratosferica per Jason Cullen. E come biasimarla? Lui e i suoi fratelli erano i più belli della scuola! Oltre ai Masen, ovviamente. Qualche giorno dopo l’incontro con Edward, durante il corso di Chimica, conobbi Alice, sua sorella. Con mia grande sorpresa lei era totalmente diversa dal fratello. Più gentile, più cordiale, più allegra. Più pazza. Si, almeno quanto mai cugina, se non di più.
Aveva la carnagione chiara, capelli nero corvino corti che incorniciavano un viso perfetto, sul quale brillavano due occhi azzurro cielo. Fisicamente era magrolina con una statura, azzarderei dire, piuttosto bassa. Sembrava un folletto uscito da qualche libro per bambini. Ma ovunque andasse, portava allegria. Pura e semplice.
Ricordo perfettamente il giorno in cui l’ho presentata a Lis.

 << Lis! >> urlai vedendo mia cugina poco lontana da me, nel lungo corridoio.
<< Ohi Bella! >> rispose mentre si avvicinava << fatto altre conoscenze? >>
<< Ehm si, ecco lei è… >>
<< Sono Alice! >> intervenne il folletto al mio fianco << piacere di conoscerti! Tu devi essere Lis! Bella mi ha parlato moltissimo di te! >>
<< Piacere mio Alice! >> rispose Lis, abbracciandola di slancio << anche io so molte cose di te! E credo che andremo molto d’accordo! >>
<< Lo credo anche io! >>.

<< Bella? >> una voce mi risvegliò dai miei pensieri << ehi Bella, ci sei? >>
<< Eh? >> dissi strabuzzando gli occhi << si, Alice, scusami >>
<< A cosa pensavi di tanto intenso? >> mi chiese alzando un sopracciglio
<< A nulla di che Alice, davvero >>.
Fece spallucce, borbottando un “se lo dici tu”.
Eravamo in mensa, pausa pranzo, ed era da qualche giorno che Alice sedeva al nostro tavolo. Eravamo diventate un bel trio. Lei e Lis se la intendevano alla perfezione! Ed io le adoravo entrambe.
<< Credo che tua cugina abbia una cotta per Jason >> disse Alice
<< Togli il “ credo che ” >> dissi mentre condivo la mia insalata. Unica cosa commestibile di quella giornata.
<< Ehi! Vi ho sentite! >> si intromise Lis << e non è vero! Siete delle pettegole >> mettendo su l’aria da finta offesa.
<< Oh certo Lis… >> le dissi << pettegole eh? Guarda che tutta la scuola lo ha capito, forse persino lui, l’unica che non lo ammette sei tu, mia cara cugina >> mi arrivò un pezzo di pane in testa.
<< Lis non si gioca con il cibo >> la rimproverò Alice.
<< Ha ragione lei >> dissi in tono solenne << è maleducazione. Inoltre… Ammettilo e facciamola finita! >>
<< Non ci penso nemmeno! >> era diventata bordeaux << a me non piace. Si è bello, ma può esserlo suo fratello o l’altro ragazzo! >>
<< Ah si? >> chiese Alice maliziosamente << e perché ti mangi con gli occhi solo lui? Eh? Sentiamo >>
<< Siete proprio antipatiche! >> ci rispose Lis << cos’è vi siete messe a fare comunella?! Ed io che vi voglio così bene! Specialmente a te! >> disse puntandomi il dito << tu che sei mai cugina! Credevo che contassi qualcosa di più per te, invece… No sono ferita nell’animo! >>.
Alice scoppiò in una fragorosa risata ed io stavo per unirmi a lei, finché non mi accorsi che dal tavolo dei Cullen, Jason, stava venendo verso di noi. Più precisamente verso Lis, con un sorriso stampato in faccia.
<< E smettetela! >> quasi urlò mia cugina << ora me ne vado! Ecco >> disse mentre si alzava spingendo dietro di sé la sedia proprio nel momento in cui Jason le si avvicinava.
<< Oh no Lis! Stai ferma… >> cercai di dirle, ma troppo tardi.
La sedia era finita proprio addosso a Jason. Alice rise ancora più forte, mentre Lis, girandosi per constatare il danno, quasi svenne vedendo chi fosse a pochi centimetri da lei.
<< Oh… Ehm… Io… >> cercò di dire << scusami! Non ti avevo visto arrivare! Io mi stavo alzando e non pensavo che tu, cioè, insomma… >>
<< Sta tranquilla >> le rispose Jason, con tono dolce << è colpa mia. Non ti ho fatto percepire la mia presenza e tu ti stavi semplicemente alzando. Può succede. Non mi sono nemmeno fatto un graffio >> e le strizzò l’occhio
<< Oh…ehm…meglio… >>. Rimasero in silenzio per un po’ e solo allora mi accorsi che Emmett Cullen e la sua compagna Rosalie stavano ridendo a crepapelle per tutta la situazione, mentre Jasper, sedeva composto con un leggero risolino sulla faccia. Era sempre così…posato.
<< Volevi qualcosa Jason? >> chiese Alice, liberandoli dall’imbarazzo.
<< Eh? No, no. Avevo fatto una scommessa con mio fratello per sapere cos’era che vi faceva ridere tanto >> rispose lui
<< Ah! Ma te lo dico subito! >> urlò Alice << stavamo ridendo perché io e Bella pensiamo che a Lis piaccia… >> non riuscì a finire la frase che una mela, grande quanto una noce di cocco, le tappò la bocca. Ovviamente era stata mia cugina.
<< Alice, Alice, Alice! Hai detto che non si gioca col cibo, no? Quindi non si spreca nemmeno! Avanti mangia la tua mela! >>.
Scoppiai a ridere di gusto e con me anche Emmett dall’altro lato della sala. Jason si grattava la testa ed Alice quasi soffocava.
<< Bene ragazze, allora io vi saluto >> disse Jason << per questa volta credo che farò vincere mio fratello >> ci salutò con la mano e uscì dalla mensa.
<< TU! >> esordì mia cugina verso Alice << cosa volevi dire eh? >>
<< Che gli sbavi dietro! >> rispose tranquillamente lei <>.
Lasciò mia cugina senza parole. Cosa non facile!
Il pranzo proseguì tra le risate generali. Quando la campanella suonò Alice ci diede due baci veloci sulla guancia e sfrecciò al corso di Storia Contemporanea, mentre io e Lis uscimmo con calma. Lei avrebbe avuto Educazione Fisica, io Biologia. Con Mr “ ce l’ho con te, ma faccio finta di nulla, piuttosto ti ignoro dicendoti che non mi stai antipatica, però ti fisso per tutte le ore di lezione che abbiamo in comune per trattarti di merda dopo ” Masen.
<< Ora è il tuo turno >> disse Lis al mio fianco
<< Scusami? >> chiesi non capendo
<< Hai parlato tanto di me, ma perché non ti fai avanti con Edward? >>
Mi raggelai. Ma cosa le passava per la testa?!
<< Primo, non è la stessa cosa. E lo sai >> dissi decisa e forse anche un po’ tagliente << e secondo…a me non piace Edward Masen! >>.
Scoppiò a ridere di gusto.
<< Questa è bellissima! Cugina hai mai pensato ad una carriera comica?! >> e rideva!
<< Ah, ah, ah. Davvero divertente Lis >> dissi aumentando il passo.
<< Dai dico davvero! Si vede che ti piace >>
<< Forse… >> ammisi per la prima volta a voce alta << ma a lui non piaccio io, anzi mi detesta proprio! >>
<< Hai mai provato a chiedere ad Alice? >>
<< A dire il vero no. Non voglio che creda che mi ci sia affezionata solo per provarci con il fratello >>
<< Cavolo mi hai dato un’idea! >> disse improvvisamente Lis
<< Come scusa? >> non capivo. Che idea le avevo dato?!
<< Oh no, no! Poi, se va in porto, ti dico! >> e bevve un sorso di aranciata, andando addosso a qualcuno.
<< Ti sei fatta male? >> chiese il ragazzo.
Appena Lis capì che si trattava di Jason, gli sputò in faccia tutto il sorso di aranciata che aveva in bocca, bagnandogli tutta la faccia e il maglione scuro. Non mi trattenni. Scoppiai a ridere senza ritegno.
<< Oh mio Dio! Scusami tanto! >> era evidentemente imbarazzata e mortificata << ma oggi sono un impiastro! Oddio, guarda il tuo maglione! >>
Jason sorrise. << Tranquilla può succedere >> le disse.
<< No, cioè si, però… >> Lis cercò di darsi un tono << dammi il tuo maglione, te lo ripulisco! Cioè dopo Educazioni Fisica magari, così hai anche un cambio e…insomma…Bella stasera te lo lava e te lo riporto domani! >>.
Mi fermai di colpo << scusa perché io? >> chiesi
<< Perché non ho ancora capito come si usa la tua lavatrice! >>
<< Come tutte le altre, magari? >>
<< Ragazze non ce n’è bisogno, davvero! >> intervenne Jason << ora scappo che è tardi, Lis ti conviene sbrigarti o il Professore si arrabbierà per il ritardo >> Lis annuì < > disse e si dileguò.
<< Bella! >> disse correndo verso di me e abbracciandomi << oddio che figura! >>
<< Dai Lis, mi sembra un ragazzo gentile… Non se la sarà presa, su! >>.
Sbuffò staccandosi per salutarmi e si diresse verso la palestra.

Quando raggiungi il mio posto, a Biologia, ancora ridevo.
<< Perché ridi? >> la sua voce…
<< Nulla di importante >>.
Non sapevo mai come comportarmi con lui. Nei giorni precedenti avevo provato ad essere gentile e lui mi ha sempre trattata a pesci in faccia, gli ho detto che non capivo il suo comportamento, insomma, nemmeno mi conosceva! Eppure non era servito a niente. Avevo provato a far finta di nulla, a parlarci, ma lui non rispondeva, o quando lo faceva era sempre sgarbato. Non ne capivo il motivo. Sapevo solo che mi piaceva e non sapevo neppure darmi una ragione, un perché.
<< Ok >> disse semplicemente, lasciandomi scappare una risatina isterica.
<< Cosa? >> chiese evidentemente infastidito
<< Sei assurdo, lo sai? >>
<< Io? Senti chi parla >> offendeva anche!
<< Senti sei tu che mi hai chiesto cosa avessi da ridere e poi hai detto “ok”. Evidentemente nemmeno te ne fregava! Allora mi chiedo perché lo fai? >>
<< Infatti hai ragione. Non mi interessa. Volevo solo essere educato >>.
Mi voltai a guardare la cattedra, sperando che anche quell’ora, quella giornata e quella settimana, finissero in fretta.

Ero appoggiata al muro della palestra, aspettando che Lis finisse l’ora.
La vedevo ridere e scherzare con tutti, un po’ la invidiavo. Jason la guardava da lontano e quando i loro sguardi si incrociavano, lui le sorrideva.
Quando Lis mi vide mi salutò sbracciandosi e urlò.
<< Bella! Guarda che canestro! >> disse e lanciò la palla. Ma per sua sfortuna, non prese né il canestro, troppo lontano, né il muro. Bensì la testa di Jason. Oggi non era proprio giornata per quei due!
<< Oddio Jason, scusa! >> disse Lis correndogli incontro << stavo guardando Bella! Volevo farle vedere quanto fossi brava… ehm scusa ancora! >>
<< Tranquilla >> le rispose sorridendole a andando a cambiarsi.
Vidi Emmett avvicinarsi a lei. Non ero molto distante quindi riuscii a sentire, dopotutto, lui nemmeno aveva parlato in tono bassissimo.
<< Se vuoi uscire con mio fratello non ti conviene, non so, la butto lì, chiederglielo direttamente, invece di fare tutto questo? >> le scompigliò i capelli e se ne andò. Lis era rimasta impietrita, così mi avvicinai.
<< Lis stai bene? >> le chiesi scuotendola
<< Che figura! >>
<< Dai Lis! Però potresti seguire il consiglio di Emmett…così non lo rovini più quel povero ragazzo! >> dissi scoppiando a ridere
<< Perfida! Vado a cambiarmi! >>
<< Ok, ti aspetto in auto, occhio a non fare altri danni! >>.
Mi fece la linguaccia e se ne andò nello spogliatoio. Io a grandi passi uscii, andando a sbattere contro qualcuno.
<< Scusami! Ero soprapensiero, io… >> mi bloccai incrociando due occhi verdi.
<< Non mi sono fatto nulla >> rispose Edward << ma sta più attenta >>
<< Si, hai…hai ragione… >> non ero mai stata così vicino a lui.
E solo a quel punto mi accorsi quanto realmente vicini fossimo. Le mie mani erano sul suo torace e la sua mano destra sul mio fianco, forse per non farmi cadere all’indietro. Il mio cuore galoppò. Avrei voluto alzarmi in punta di piedi e baciarlo, baciarlo, e baciarlo ancora! Avvinghiarmi a lui, come mai avessi fatto con nessuno, sentire il suo corpo aderire al mio, sentire le sue mani sul mio corpo, sotto i vestiti… La sua lingua giocare con la mia, avide. E ancora…
<< Bella? >> Edward mi risvegliò da quei pensieri << Bella, stai bene? >>
<< Cosa? >>
<< Stai bene? Hai una strana espressione sul viso >>.
Dio che vergogna!
<< Si, si, tutto bene! >>
<< Bene, allora puoi staccarti, per favore? >> chiese << avrei fretta >>.
Senza farmelo ripetere mi allontanai da lui, che se ne andò in tutta fretta, lasciandomi lì, come una cretina a fissarlo.La sua assenza mi lasciava sempre un vuoto dentro. Quando c’era lui, se pur sulle sue, mi sentivo bene. Ma adesso dopo quel contatto, avevo capito quanto realmente mi piacesse Edward Masen. Finalmente lo ammettevo a me stessa. Ero totalmente, follemente, incondizionatamente presa da lui.

Ciao a tutti! Ma nemmeno una piccola recensione??? Uffy :( Sono comunque contenta delle persone che seguono la mia storia così volevo ringraziarvi! 

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Quasi dimenticavo... Per chi fosse interessato io e una mia amica conosciuta proprio qui su Efp, abbiamo aperto una Pagina Fb per sponsorizzare le nostre storie! Ci saranno News, Spoiler e anche qualche altra curiosità relative alle nostre Ff! Questo è il link:, la Pagina si chiama Betrayed and Lilyanne's stories: http://www.facebook.com/home.php?#!/pages/Betrayed-and-Lilyannes-stories/117415224984871
Se vi piacere passate ed iscrivetevi! Ora vi saluto davvero! Un bacione. Kiss kiss, B.
  
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