Capitolo
2.
Morgana
e i bambini
Ancora
due frasi e
finalmente sarebbe stato libero di giocare tranquillamente e senza
rottura di
scatole tutta la mattina: ricopiare quei testi era un lavoro
estremamente
noioso e perditempo. Avrebbe certamente potuto impiegarlo meglio
giocando in
giardino ai finti combattimenti.
Non
aveva alcun senso
trascrivere sulle pergamene cose che avevano scritto secoli e secoli
addietro
altre persone nei libri, insomma, a che serviva?
Lui
sapeva scrivere e
leggere benissimo anche se aveva appena otto anni, non ci volevano
quegli
scritti a ricordarglielo.
Per di
più era certo che
Morgana sarebbe stata lontana da lui, visto l’invito a pranzo
ricevuto da parte
della famiglia della sua amichetta; tanto meglio...
«Arthuuuur!».
Splash.
Attimi
di terrore.
No. No.
Non
quello!
Morgana
se ne stava
composta di fronte a lui, le mani intrecciate elegantemente sulla lunga
treccia
scura e le ciglia si muovevano freneticamente, quasi in modo innaturale.
Arthur,
invece, aveva lo
sguardo fisso sulla sua pergamena – quasi
terminata – ed ora ricoperta da un’ampia e
terribile macchia d’inchiostro: la
sorellastra si era catapultata così velocemente e di
soppiatto sulla scrivania
che lui nemmeno si era accorto del suo arrivo.
Tre
ore di lavoro buttate al vento.
Materiale
irrecuperabile, a
meno che non si potesse ripulire il disastro con la magia
anche se lui, Arthur, non avrebbe mai osato chiedere a suo
padre di convocare un mago per rassicurarlo che quelle non erano state
tre ore
buttate via. O forse - sempre
per magia
- magari avrebbe potuto chiedere se
fosse possibile far sparire la
gente... aveva un certo nome familiare in mente...
«Mor-gana»
scandì il nome
della bambina, lo sguardo ancora pietrificato; mancavano
solamente due righe... «Ti rendi conto di cosa hai
appena
fatto?».
La
piccola fece spallucce,
continuando a guardare il fratello dall’alto con il suo
sguardo tranquillo.
«Ho
forse migliorato la tua
pacchiana vita?»
azzardò la bambina,
come se fosse la cosa più naturale del mondo.
«No,
piccola insolente, la
stai rendendo un inferno! E’
da circa
tre ore che ricopio queste assurdità e ora devo ricominciare
daccapo! E tutto
questo per colpa tua!» inveì Arthur spostando lo
sguardo infuriato dal foglio a
quello beatamente tranquillo della sorellastra.
«Si
può sapere quale arcana
scongiura ti porta da me?» continuò poi,
«Non dovevi essere fuori dalle pa-scatole,
a pranzo!?».
«Appunto,
a pranzo. E’ ancora
tarda mattina!
Comunque sono venuta perché devo farti una domanda
importante» rispose secca.
Arthur
scrutò l’espressione
tranquilla e nel frattempo curiosa di Morgana e, senza saperne con
esattezza il
motivo, cominciò a preoccuparsi. «Che tipo di
domanda?».
«Volevo
chiederti se tu sai
come nascono i bambini».
La
piuma che Arthur teneva
in mano cadde sulla pergamena, impiastricciandola ulteriormente.
Ma
perché – perché!
– Morgana non
era una bambina normale come tutte le altre? Quale
bimbetta minuscola sarebbe andata dal proprio fratello a fare domande
idiote!?
«Hai
cinque anni! Che ti
interessa sapere di come sei nata!?» ribatté lui
piuttosto in imbarazzo.
«Ho
visto il bambino nato
da poco di Lady Selena ed è talmente brutto, poverino...
volevo sapere perché è
così brutto!» replicò
insistente la piccola Morgana, assumendo un’espressione
leggermente schifata.
Arthur
deglutì e, cercando
di essere più diplomatico possibile – sebbene lui non sapesse realmente
come
fanno i bambini a fuoriuscire dalla pancia della propria madre
né tantomeno ad
essere creati –, si
rivolse alla
sorella.
«Beh,
vedi Morgana, il
fatto è che tutti siamo così brutti appena
nati».
A
questa dichiarazione
l’espressione schifata della bambina tramutò in
una a dir poco inorridita.
«Sul
fatto di come vengono creati» continuò
lui non sapendo che
altro dire, «questi sono, beh, segreti degli adulti,
ecco».
La
verità era che l’aveva
messo in imbarazzo, molto in imbarazzo.
Morgana
lo scrutò
imperterrita per qualche istante per poi uscire all’impazzata
dalla stanza del
fratellastro strillando a squarciagola.
«Paaadreeeee!
Arthur dice
che io da piccola ero bruttissima!».
~ ●~
Angolo Me.
Buonaseraaa
gentaglia (:
E, dopo qualche
giorno, finalmente sono riapparsa con questa raccolta! Devo dire che
non mi
immaginavo esattamente così la scena tra i due bimbi,
però non mi dispiace
troppo com’è venuta^^
Certo che Morgana
è
una vera rompipalle, eh... u.u Povero Arthur che deve subire sempre le
sue
angherie: personalmente tifo per lui! xD
Volevo ringraziare
immensamente tutti coloro che hanno messo la storia tra i preferiti e i
seguiti, siete davvero molti *_*
In particolare
ringrazio Anthy, elfin emrys, Murasaki,
vogue,
_ichigo_85, _Saruwatari_, Fenis79, Gigettina, Simphony, mistica e
elyxyz. Grazie che mi sostenete
sempre
! <3
E vi devo
ringraziare anche perché molte di voi mi continuano ad
aggiungere agli autori
preferiti! ♥
Eeeh, niente, spero che
questo capitolo vi sia
piaciuto e vi anticipo che il prossimo si intitolerà
“Morgana e le lucciole”. Non
anticipo altro v_v
Grazie ancora, ragazze
(:
Lin.