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Autore: IsaMarie    25/10/2010    18 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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cap. 39 Buongiorno bellezze!
Siamo entusiaste dei vostri commenti per i precedenti due capitoli! Grazie di tutto cuore! Siamo felici di aver superato a pieni voti il difficile compito della descrizione di momenti intimi!
Per quelle di voi, e sono molte, che vogliono sapere di Alice e Jasper è arrivato il momento.
In questo capitolo scoprirete che fine ha fatto Jasper e cosa ha deciso di fare e anche cosa pensa Alice di tutta questa situazione.
Ancora un grazie a tutte voi che continuate a seguirci e alle nuove lettrici che sono veramente tante!
Grazie infinite e BUONA LETTURA!
Un bacione da IsaMarie e sara_cullen!



fabyp: ciao tesoro! Contente che ti sia piaciuto! Tranquilla... tutte noi vorremmo essere al posto di Bella! XD! Jasper nel prossimo chappy si saprà dove è finito e soprattutto cosa ha intenzione di fare! Non ti preoccupare, non lo ammazzerai! Bacioni! Grazie mille!

vanderbit: ciao tesoruccio! Siamo molto felici che il chappy ti sia piaciuto e ancora di più per la tua preoccupazione per I due litiganti. Significa che siamo riuscite a farteli entrare nel cuore. Naturlamente, come immaginerai già, non possiamo rispondere alla tua domanda se ci vorrà molto per sistemare le cose tra loro, altrimenti rovineremmo la sorpresa a tutte... possiamo solo dirti che amiamo il lieto fine e quindi prima o poi le cose inizieranno a girare nel verso giusto! Bacioni e grazie di cuore!

vampirettafolle: ciao Serena! Non ti preoccupare per la recensione, perchè capita spesso anche a noi! Quindi no problem! Adesso le cose continueranno a procedere per gradi e andremo avanti continuando a raccontare le loro giornate. Bacioni e grazie!

barbara_f: ciao amore nostro! Innanzitutto grazie per aver letto e recensito entrambi i capitoli! E poi siamo contente che ti siano piaciuti tutti e due, specialmente l'hot! Era logico che tra Bella ed Edward le cose procedessero per gradi... vedremo più avanti se Bella si sentirà pronta ad affrontare questo passo. Bacioni e ancora grazie!

yara89: ciao tesoro! Grazie per aver letto entrambi i capitoli e per tutti i meravigliosi complimenti! Siamo rimaste sorprese e piacevolmente colpite dalla tua recensione. Hai perfettamente colpito nel segno descrivendo come si sente Edward riguardo al sesso con Bella e lo vedrai da te più avanti quando in un capitolo lui cercherà di spiegarlo anche a lei. Sì noi adoriamo anche Jasper e per quanto riguarda me, sicuramente leggerò le tue shot, appena avrò un po' di tempo. Mi spiace ma non posso parlare anche per Sara perchè è impegnatissima e non so se riuscirà a leggerle. Sono andata nel tuo account e caspita ne hai scritte moltissime... complimenti per l'impegno. Un bacione e ogni tanto se hai tempo continua a far sentire la tua voce che ci fai un enorme piacere! Bacioni!

Moni68: ciao Moni! Ehhhh... è un problema anche nostro quello di sembrare di averlo nel nostro letto, figurati che ce lo sognamo pure! Contente che hai condiviso la nostra scelta e hai perfettamente ragione quando dici che Bella non può tirarla ancora per le lunghe, ma come ti sarai sicuramente accorta a volte per descrivere un giorno ci vogliono parecchi capitoli e quindi magari all'atto completo mancano pochi giorni ma potrebbero passare molti chappy. Non so se siamo riuscite a spiegarci! Ma nel frattempo non preoccuparti che non li lasceremo inattivi completamente! Hihihi!

Ed4e: ciao more!!! Mamma mia quanto entusiasmo! Ci fai sprizzare gioia da tutti i pori! Di Alice e Jazz, si saprà qualcosa in questo capitolo e soprattutto nel prossimo. Grazie ancora e tanti bacioni!

Austen95: ciao! Hihihi! Il coppettino di Rose ad Emmett non può mai mancare! Bacioni e grazie!

Lalayasha: ciao tesoro! Sì dai, finalmente Bella si lascia andare un po'... potrebbe essere altrimenti con Edward? No dire proprio di no! Noi i boxer glieli avremmo strappati letteralmente di dosso! Siamo felicissime che ti sia piaciuto. Cosa combinerà Jasper lo vedrai proprio in questo capitolo e speriamo vivamente che ti piaccia!
P.S.: scusa, scusa scusa! Non mi ero accorta che l'avessi già postata! Ora la inserisco subito e me la rileggo con calma! Forza mettiti sotto con l'altra!
Bacioni e grazie ancora!

ashar: ahahahahahahah!!!!! Ti pregooooo!!! Qualche giorno ci farai veramente morire dal ridere e così non potrai più leggere Frutto proibito! Veramente non sappiamo come ti vengono certe idee! SuperCullen disumano è da piegarsi in due.... Comunque grazie mille e siamo contente che ti sia piaciuto! Bacioni!

Incondizionatamente: ciao Lina! Ti abbiamo già detto che non ci scocci assolutamente con i tuoi commenti e quindi speriamo vivamente che vorrai continuare! Siamo contente che la storia ti appassioni così tanto... in teoria questo sarebbe proprio il nostro scopo! Quindi quando troviamo qualcuno così entusiasta, non possiamo fare altro che gioire immensamente! Bacioni e alla prossima! Grazie mille!

Debby1968: ciao Debby! Siamo felici che ti sia piaciuto così tanto! Grazie mille per i complimenti e anche per aver deciso di farci avere il tuo parere. Quando abbiamo occasione di sentire voci nuove siamo sempre entusiaste, perchè significa che in quel capitolo siamo riuscite a toccarvi il cuore più che in altri! Ancora grazie e bacioni!

Giada is owned by Edward: ciao tesoro nostro! Contente che la tua connessione non ti abbia abbandonata! Allora abbiamo notato che il capitolo ti ha entusiasmata parecchio e di questo non potremmo che essere particolarmente felici. Anche noi adoriamo il soprannome "piccolo Cullen" proprio per il motivo di cui tu ci accennavi. Vedrai che prima o poi Bella si lascerà andare...
Di Jasper non ti devi preoccupare e in questo chappy si vedrà dove è andato e soprattutto cosa vuole fare. Bacioni  e grazie mille!

giova71: ciao! Innanzitutto grazie di aver letto e recensito entrambi i capitoli! Bè Bella è normale che piano piano si lasci andare, prendendo confidenza con Edward... Chissà ora chi li ferma più? Bacioni e grazie!

marilenacappucci: ciao Mary! Non ti preoccupare, abbiamo immaginato che avessi avuto qualche problema, anche perchè ci sono parecchie, compresa anche io, che spesso hanno problemi di connessione. Ebbene sì ci hanno preso la mano! Perchè tu non  la prenderesti con Edward nel letto, che ti prepara la colazione, che ti sporca di cioccolata e poi ti lecca tutta? Chissà perchè pensiamo che non ci prenderesti solo la mano!!!! Hihihi! Bacioni e a giovedì! Grazie!

Nerak: ciao amoreeee! Siamo felici che anche questo chappy sia stato di tuo gusto! Però dai non ci trattare male il nostro Jazz! Povero! Vedrai dov'è finito e cosa ha in mente, poi ci dirai! Bacioni e grazie!

eli777: ciao tesoro! Siamo felicissime che tu abbia iniziato a leggere la storia. Sappiamo che è un tantino lunghetta la storia, per rimettersi in pari velocemente, ma apprezzaimo tantissimo il fatto che tu abbia voglia di commentare un po' di capitoli, per farci sapere se ti piace man mano che vai avanti! Dai non essere cattiva con Sara... è vero è una professoressa di lettere classiche, ma ti assicuro che è buonissima! Hihihi! Dal tuo commento abbiamo capito che la storia sia di tuo gradimento e non possiamo che esserne felici. Quanto al fatto che tu sia una gran chiacchierona, non possiamo fare altro che gioirne, in quanto amiamo i commenti lunghi e dettagliati! Quindi non aver amai paura di annoiarci! Bacioni e al prossimo commento! Grazieeeee!!!


CAPITOLO 39


Thunder


Pov Bella

Dopo esserci preparati raggiungemmo gli altri e li trovammo già indaffarati nel riordinare il disastro lasciato nel dopo festa. I ragazzi della riserva erano rimasti a dormire qui con noi per darci una mano a mettere in ordine e per smontare e riportare al locale l’attrezzatura di Seth.
Dalla cucina si sprigionava un profumino di sugo delizioso: Rose in cucina era un vero portento, ma io avevo fatto il pieno con la ricca, abbondante e squisita colazione preparatami da quell’angelo di Edward e comunque il mio stomaco si era completamente chiuso ad un pensiero: sapevo di dover chiarire parecchie questioni con Jasper. Rimandare il nostro temuto confronto, per quanto doloroso potesse risultare per entrambi, non era possibile… non eravamo più bambini. Innanzitutto volevo assolutamente chiedergli scusa per lo schiaffo che gli avevo dato… non mi era mai successo di perdere il controllo in un modo così violento, neanche nei nostri peggiori litigi… e cavoli se ne facevamo! Almeno fino a poco tempo fa! Allo stesso tempo però pretendevo anche le sue scuse per il modo odioso con cui mi aveva  parlato. Mi aveva fatto parecchio male, soprattutto il tono di ghiaccio che aveva usato, come se io per lui non fossi nulla! Ne avevamo passate talmente tante noi due insieme… d’altronde eravamo gemelli, quindi il nostro rapporto fraterno era sempre stato all’insegna della massima condivisione: eravamo inseparabili! E una semplice, anche se estremamente dolorosa, litigata non ci avrebbe mai potuto allontanare! Io volevo sistemare ad ogni costo il rapporto incrinato con il mio fratellone, anche se il suo comportamento mi aveva fatto infuriare parecchio:  lo conoscevo bene, lui non era così! Mi dispiaceva da morire che lui e Alice soffrissero in quella maniera, ma avevo capito una cosa: io avrei ricercato solamente una riconciliazione fraterna con lui, per il resto se la doveva vedere con Alice.
Ora più che mai capivo la fondatezza della paura che aveva avuto Edward quando aveva capito la portata dei suoi sentimenti per me. Effettivamente qualsiasi litigio in una coppia in casa nostra avrebbe creato situazioni non solo spiacevoli, ma anche colme di sofferenza che si sarebbero ripercosse sull’intera famiglia. Infatti, così era successo con Alice e Jasper: le loro accese e reciproche incomprensioni avevano trascinato anche me ed Edward (e la nostra gioia) nel loro litigio.
In questo frangente Edward era stato decisamente più maturo di me:  infatti non aveva voluto intromettersi in modo approfondito tra quei due testoni, cercando di tenersene al di fuori  e dando il suo sostegno ad entrambi…
Io, in un primo momento, pensavo invece si trattasse di poco coraggio da parte sua: sapevo che voleva bene a Jazz e che adorava la sua sorellina, perciò credetti che non volesse ‘tifare’ per nessuno dei due, anche se uno dei due (in quel caso mio fratello, purtroppo) si era comportato in modo ignobile, soprattutto a causa del suo stupido orgoglio. E questo mi aveva fatto infuriare sia con Jasper che con Edward; non riuscivo a capire in che modo il mio ragazzo potesse difendere il comportamento insensato e parecchio idiota di Jazz…
Invece ero stata io la stupida: come una ragazzina, mi ero fermata alle apparenze, accontentandomi della spiegazione più facile… Jasper era stato uno stronzo. Punto e basta; incontestabile.
La realtà dei fatti invece era molto più sfaccettata e complessa, e Edward, con notevole tatto e molta saggezza, l’aveva compresa: il doloroso litigio tra Alice e Jazz era nato a causa di reciproche chiusure e incomprensioni, e la conseguenza di tutto ciò erano state due antitetiche reazioni, curiosamente frutto dei loro caratteri in realtà così complementari. Io ero rimasta accecata dall’ira per mio fratello, e non avevo provato a mettermi nei suoi panni, non provando nemmeno ad immaginare che lui potesse soffrire di un dolore così intenso da straziargli l’anima… Edward invece aveva dimostrato di possedere un carattere più introspettivo, più maturo, più riflessivo; e un po’ lo invidiavo per questo. Ma per me era diverso… ormai ero consapevole che quando c’era di mezzo il cuore, non ero in grado di essere razionale e matura, ma mi lasciavo trasportare dai sentimenti: il sentimento dell’amore per me era talmente e totalmente coinvolgente che mi trascinava in una sorta di tempesta emotiva, durante la quale molto spesso smarrivo riferimenti, orientamento, razionalità. Con mio sommo disappunto, dato che mi ritenevo una persona matura e responsabile che si vantava di comprendere le persone, compresi quanto ancora dovessi crescere e maturare per cercare di approfondire il mio carattere, per dedicare maggiore attenzione agli altri, per rendere la mia personalità e la mia mentalità sempre meno egoista. Questo in generale; invece per ciò che riguardava il litigio tra Alice e Jazz, decisi di adottare la linea di Edward.
Mi ripromisi quindi, d’ora in poi, di cercare in futuro di limitarmi a dei consigli o in qualche caso a cercare di creare situazioni che potessero avvicinare quei due testoni, ma non avrei mai più preso le parti di nessuno in particolare (o almeno speravo di riuscirci). Dovevo semplicemente cercare di capire il punto di vista di entrambi, come aveva fatto Edward.
Riscuotendomi dalle mie riflessioni, decisi di essere operativa e andai alla ricerca del mio fratellone preferito. Ma subito mi resi conto che Jasper non era in casa e mi recai in garage, accorgendomi che non c’era neanche la sua auto.
Perfetto! Dove poteva essere andato? Possibile che fosse tornato a casa, senza aspettarci e senza preoccuparsi per noi, per me?  Era così arrabbiato da volermi evitare? Eppure Edward mi aveva riferito che era dispiaciuto per la nostra lite, addirittura disperato per la paura di avermi deluso! Era così che pensava di risolvere la nostra delicata questione: scappando? No, non poteva essere… Jasper non si comportava come un codardo! Mi rifiutavo di crederlo! Con un sussulto mi abbandonai ai ricordi, che, come una corrente, rifluirono numerosi nella mia mente.
Sorrisi al pensiero di tutte le volte che avevamo litigato furiosamente e in cui io, testarda come un mulo, non gli chiedevo scusa neanche quando avevo torto marcio… soprattutto quando lui, così riflessivo e maturo, per il mio bene mi proibiva di fare una cosa: in quei casi diventavo una furia! Lo so, ero e sono tuttora una persona difficile: se la raccomandazione mi arriva sotto forma di consiglio, la posso accettare, ma se viene espressa come un divieto o un ultimatum… allora divento un’ira furibonda. Mai dire a Isabella Marie Swan cosa deve o non deve fare!!
 Il mio sorriso si allargò maggiormente quando  mi venne in mente il nostro modo di fare pace in quei casi. Era tanto tempo che non attuavamo quel rito, soprattutto perché non ne avevamo più avuto bisogno, dato che eravamo cresciuti e che, di conseguenza, litigavamo sempre meno.
Un lampo di comprensione attraversò i miei pensieri: ecco perché Jazz non si vedeva in giro… ma sì, non era un’ipotesi impossibile! Anzi!
L’avevo capito: lui anche adesso aveva veramente intenzione di far pace così! Che matto! Ma forse c’era una ragione: arrabbiata e delusa come ieri sera, non mi aveva mai vista… e probabilmente avrà pensato che io nemmeno oggi avessi intenzione di rivolgergli la parola! E magari… uffa! Magari… magari…
Bella vai in spiaggia e aspettalo come hai sempre fatto!, riflettei.
Gli altri erano tutti in giardino a tavola e li raggiunsi,  un po’ timorosa e un po’ euforica, per dir loro che sarei andata in spiaggia. Alice mi bloccò.
-Quando Rosalie è scesa per avvertirci che tu ed Edward ci avreste raggiunto per pranzo, lui ha mollato tutti senza dire una parola e se n’è andato- mi spiegò con aria affranta, intuendo probabilmente chi stessi cercando. -Mi spiace tanto, Bella, che abbiate litigato a causa mia- continuò ancora più rammaricata. Le sorrisi, dando un bacetto sulla fronte della mia Alice.
-Non ti preoccupare Alice, tra fratelli si litiga, no?  Non è certamente la nostra prima lite! Il fatto che sia andato via senza dire niente a nessuno, la dice lunga. Penso di sapere dove trovarlo per chiarire, lo conosco troppo bene. Probabilmente si sente in colpa per quello che è successo, e avrà pensato che io non avessi voglia di parlargli… avrà pensato che l’unico modo per far pace con me fosse quello che usavamo sempre da piccoli- le spiegai attenta a farmi sentire solo da lei ed Edward, seduto vicino alla sorella e sperando di alleggerire il suo senso di colpa.
-Voi continuate pure a mangiare… io spero… (anzi credo!) di avere un appuntamento con mio fratello…- sussurrai.
-Cosa vuol dire “credo”, amore? E poi dove stai andando?- mi chiese curioso Edward.
-Dico “credo” perché pensavo che io e lui fossimo un po’ troppo cresciuti per questo genere di riti, ma evidentemente no…- mormorai con un sorriso enigmatico che li rese perplessi entrambi. Immaginavo che non riuscissero a comprendere le mie parole: com’era possibile spiegarlo facilmente?
-Ehm… vedete… è un po’ infantile in effetti… ma è il nostro modo per dirci reciprocamente che abbiamo sbagliato entrambi e che vogliamo rimediare, anche se stavolta dovremmo comunque poi chiarire in modo più approfondito- cercai di far capire loro… era un po’ complicato, ne ero consapevole, ma mi sarei spiegata meglio dopo… ancora non sapevo con assoluta certezza se Jasper si sarebbe fatto vedere: le mie erano tutte congetture per il momento. Edward ed Alice mi guardarono sempre più confusi.
-Non ti preoccupare, stella, ci vediamo dopo- diedi un bacio al mio angelo e mi avviai alla spiaggia con il cuore più speranzoso e leggero.
Ero già quasi in fondo al vialetto quando mi sentii chiamare.
-Bella dove stai andando?- mi urlò Rosalie. Mi voltai e le sorrisi, non aveva bisogno di altro, lei: infatti  capì al volo quello che stava per succedere e notai che si mise a parlottare con Emmett e gli altri, probabilmente spiegando loro ogni cosa. Jacob subito si alzò e si mise in prima fila per godersi lo spettacolo. Ritornai sui miei passi, per non urlare a causa della distanza.
-Jacob torna a mangiare che non so nemmeno se Jasper arriverà! Magari se ne è tornato a Forks…- gli dissi, sperando però, con tutte le mie forze, che non fosse così. Era una sensazione strana, la mia: più trascorrevano i minuti, più, nel mio intimo, nella mia parte più emotiva, ero sicura della mia intuizione sulla riappacificazione con Jasper. Ma la mia parte più razionale frenava questa mia certezza, per cui con gli altri cercavo di apparire piuttosto possibilista.
-Certo, certo… e secondo te lui ti lascerebbe qui senza dire niente a nessuno e soprattutto senza cercare un chiarimento con te? Vai, sciocchina, che tra poco arriverà… come sempre!- mi rassicurò con un enorme sorriso. Con il cervello speravo avesse ragione, con il cuore ne ero certa.
Mi affrettai a scendere in spiaggia e mi sedetti in attesa degli eventi. Jasper, ti prego!, implorai in continuazione nella mia mente per qualche minuto. Dopo poco un sorriso sorse spontaneo sul mio viso, vedendo la sagoma di mio fratello in lontananza.
I suoi capelli biondi ondeggiavano sotto i raggi del pallido sole del primo pomeriggio, che sembravano donargli dei riflessi ancora più chiari e dorati, di un caldo color miele… man mano che si avvicinava a gran velocità, riuscivo a leggere l’espressione dipinta sul suo bel viso: era dura e concentrata per lo sforzo fisico che stava compiendo.
Era semplicemente fantastico, bravissimo… mi aveva sempre inorgoglito la sicurezza della sua cavalcata, quando lo vedevo arrivare al galoppo. Mi concentrai per cercare di riconoscere il cavallo e vidi che era lui. Il pelo nero era talmente lucido che sembrava brillare al sole, la criniera era folta e lunga e i muscoli erano tesi al massimo per lo sforzo.
Mmm brutto segno… aveva preso Thunder! E questo poteva solo significare che Jasper sentisse una prepotente necessità di scaricare la tensione e soprattutto la rabbia. Thunder infatti era considerato un cavallo molto difficile da montare, in pochissimi riuscivano a domarlo. Ma Jasper, negli anni, aveva instaurato un bellissimo rapporto con lui ed era riuscito ad ottenere la sua più totale fiducia, tanto che Thunder si lascava cavalcare non solo da Jazz, ma anche da me se ero in sella con lui. Era un esemplare davvero magnifico: quando ero al galoppo, sempre in groppa assieme a mio fratello, Thunder riusciva a raggiungere una velocità talmente elevata, che le sensazioni che provavo in sella erano simili a quelle che percepivo quando correvo in moto: adrenalina pura!
E la faccenda mi spaventava un po’: non avevamo mai fatto pace con Thunder, anche perché era un cavallo giovane e molto poco mansueto per questo genere di giochetti.  Mi alzai in piedi e, guardando verso il giardino, vidi che erano tutti lì, intenti ad osservare la scena; con una rapida ma attenta occhiata, notai come Edward, ora vicino a Jacob, avesse un’espressione al contempo curiosa e confusa. Gli lanciai un sorriso di rassicurazione e mi voltai verso Jasper, che stava cavalcando a velocità fortissima, ulteriore segno delle emozioni che lo agitavano; ma ora iniziavo ad essere agitata anch’io… era già un po’ che non facevamo il nostro ‘numero’ circense ed ero preoccupata: se fosse andato storto qualcosa?
Non feci nemmeno in tempo a chiedermi altro che Jasper, sempre più vicino, iniziò a sporgersi da un lato e ad allungare il braccio per afferrarmi al volo…
Il cuore mi batteva all’impazzata e il sangue scorreva veloce in tutto il corpo a causa dell’adrenalina… cercai di escludere tutte le sensazioni che in qualche modo potevano distrarmi e mi concentrai al massimo nei movimenti: mi piegai leggermente sulle ginocchia per prendere il massimo slancio possibile e sollevai il mio braccio, in attesa.
Ed ecco che in un movimento fluido ma fulmineo, frutto di anni di pratica, Jasper mi afferrò saldamente ed io, con uno slancio sicuro e un deciso colpo di reni, mi issai in sella dietro di lui e mi strinsi forte in un abbraccio che voleva trasmettergli tutto l’affetto che provavo per lui insieme a tutto il mio dispiacere per il nostro litigio…
Avevo sentito chiaramente le urla di acclamazione e ammirazione di chi ci stava guardando, ma non mi voltai nemmeno mentre ci allontanavamo galoppando sulla spiaggia… in quell’istante eravamo solo io e mio fratello… mano a mano che procedevamo Jasper fece rallentare Thunder, passando presto ad un’andatura da passeggiata.
Restammo per un po’ in silenzio, godendoci il mare e la reciproca compagnia. Poi decisi che era venuto il momento di parlare.
-Jazz… non siamo più dei bambini… sarebbe bellissimo se potessimo risolvere sempre le questioni più delicate in questo modo, come facevamo tempo fa… ma questa volta il gesto non basta, vorrei anche parlare con te…- gli sussurrai. Era incredibile quanto mi faceva stare male litigare con lui, mi si formava un peso all’altezza del petto che mi faceva battere forte il cuore e allo stesso tempo lo opprimeva lasciandomi senza aria. Lo sentii sospirare forte, fece fermare il cavallo e mi fece scendere delicatamente per poi raggiungermi anche lui; infine mi sorrise teneramente.
-Lo so che dobbiamo parlare, ma… be’ diciamo che è bello e confortante che nonostante i casini, nonostante l’età, nonostante la portata della litigata certe cose non cambino mai!- e mi abbracciò, stringendomi forte.
Dio quanto gli volevo bene!

Pov Edward

I ragazzi di La Push ci avevano dato una gran mano e se ne erano andati dopo aver caricato la strumentazione di Seth; erano rimasti solo Leah e Jacob ed ora, dopo aver finito di sistemare anche la dependance, ci eravamo accomodati in giardino a goderci il  sole, anche se ormai le giornate si erano accorciate e i deboli raggi del pomeriggio inoltrato riscaldavano a malapena.
Bella e Jasper non si erano ancora visti. Speravo che avessero chiarito tutto, anche perché stavano male entrambi e nessuno dei due si meritava di soffrire in una qualsiasi maniera, specialmente il mio amore.
Davanti ai miei occhi continuava a pararsi la scena a cui avevo assistito neanche un’oretta prima.
Incredibile! Bella era riuscita a stupirmi per l’ennesima volta. Quella ragazza era un portento… ed era mia, solo mia!
Quando Bella si era recata sulla riva, sostenendo che Jasper l’avrebbe raggiunta lì per far pace, ero leggermente confuso: non riuscivo a capire perché si aspettasse di vederlo arrivare in spiaggia dato che era andato via in auto. Poi avevo capito che probabilmente doveva succedere qualcosa di speciale, visto che tutti si erano alzati per assistere, anche se Jacob non aveva voluto anticiparmi niente.
-Guarda la tua donna!- mi aveva sussurrato con un sorriso sornione.
Ad un certo punto in lontananza, era spuntato un ragazzo a cavallo che galoppava velocissimo. Mano a mano che si avvicinava avevo riconosciuto, con mia somma sorpresa, la figura di Jasper. D’istinto mi ero girato verso Alice, e l’avevo vista con gli occhi sgranati. La sua mano sinistra era corsa a coprire la bocca, che si era aperta in una O di meraviglia, e la destra era corsa al cuore, come a volerlo fermare dato che, immaginai, le dovesse battere furioso. Le avevo messo una mano sul braccio e lei senza distogliere lo sguardo aveva sussurrato: -Oh mio dio! E’… è bellissimo!- appoggiandosi di riflesso a me, come per sostenersi.
Avevo poi riportato la mia attenzione alla spiaggia, accorgendomi che più Jasper si avvicinava a Bella e più spronava il cavallo ad aumentare l’andatura. Il brusio intorno si era tacitato e tutti sembravano trattenere il respiro. In quel momento anche il mio cuore aveva preso a battere frenetico, mentre la paura si faceva strada in me.
Mi ero chiesto cosa diavolo volesse fare Jasper, perché non rallentasse.
Poi, senza rendermene conto, mentre Jasper si  piegava dal lato di Bella… e lei  gli porgeva il braccio avevo trattenuto il fiato!
Con un gesto fulmineo Jasper aveva afferrato Bella che, con uno slancio degno di una cavallerizza di un circo, si era issata in sella, stringendo subito il fratello, il tutto mentre il cavallo non aveva minimamente rallentato la sua corsa. Wow, ero basito… tutti urlavano, applaudivano, fischiavano… io no! Io ero senza parole, con gli occhi ancora spalancati e la bocca aperta.
Alice ed Emmett erano entusiasti, ma per qualche minuto non ero riuscito a muovere un muscolo, continuando solo a fissare l’orizzonte dove Bella e Jasper, allontanandosi, era diventati  sempre più piccoli.
Fu Jacob a farmi riprendere dal mio stato catatonico, con una poderosa pacca sulla spalla.
-Che forza, eh?! Sono stati fantastici come sempre!- aveva esordito. Forse per l’espressione del mio viso, era scoppiato a ridere.
-Sarà meglio che diate un bicchiere d’acqua ad Edward, altrimenti non si riprende più!- mi aveva canzonato, facendo ridere tutti gli altri. Mi ero poi unito anch’io all’allegria del momento, cercando di fare l’indifferente,  anche se dentro mi sentivo ancora scombussolato.
Ora, che eravamo rimasti solo noi di famiglia (sì perché oramai consideravo Jacob come un fratello!), lui e Rosalie ci stavano per spiegare l’origine del gesto a cui avevamo assistito.
-Mia zia e mia mamma appartenevano ad una famiglia molto ricca e fin da piccole sono state iniziate all’equitazione, perché nell’alta società si dice che sviluppi il portamento- iniziò a raccontare Rose. Era la prima volta che venivo a conoscenza dell’origine della loro ricchezza, non avevo mai chiesto niente di preciso a mia madre. 
-Mia zia, in particolar modo, ma anche mia madre si appassionarono talmente tanto che trasmisero questo loro amore anche ai noi figli. Bella, Jasper ed io cavalchiamo praticamente da quando abbiamo iniziato a camminare. Qui vicino c’è un maneggio in cui siamo di casa… ci considerano di famiglia! Per il proprietario, il mitico Robert, è come se fossimo dei figli e anche noi gli vogliamo molto bene. Abbiamo passato gran parte della nostra infanzia lì con i nostri genitori, specialmente con le nostre mamme…- continuò con la voce quasi rotta dall’emozione. Probabilmente anche solo parlare e ricordare la madre le procurava ancora molto dolore,  ma la sua voce calda esprimeva anche la dolcezza della sua infanzia.
-Ci fu un periodo, verso gli 8 anni, in cui Bella e Jasper si erano fissati con i rodei- sorrise al ricordo. -Erano due pesti e costringevano tutti i weekend gli zii a portarli a vedere qualche spettacolo: si erano messi in testa che da grandi avrebbero viaggiato per tutta l’America partecipando ai rodei e vincendo tutti i premi in palio!- stavolta ridemmo tutti. Jacob prese la parola.
-Mi ricordo che Bella stressava Renée tutti i giorni perché le permettesse di imparare qualche numero speciale e alla fine, stremata, come regalo per il nono compleanno dei gemelli, Renéè ingaggiò uno stuntman che gli insegnasse qualche trucchetto. Quello che avete visto oggi è diventato il loro preferito e credetemi (perché io ci ho provato con pessimi risultati, infatti mi sono slogato il braccio!) che è molto difficile e pericoloso da attuare perché puoi finire sotto le zampe del cavallo trascinando con te anche la persona che ci sta sopra- affermò serio e il mio cuore subì di nuovo un’accelerata al ricordo della paura provata quando li avevo visti.
-Un giorno, Bella e Jasper litigarono furiosamente. Nel pomeriggio andarono come al solito al maneggio e Jasper voleva far pace con Bella, perché l’aveva vista con gli occhi gonfi e arrossati, e aveva immaginato che avesse pianto tutta la notte e la mattina…  non riusciva proprio a vederla stare male, anche se sapeva di avere ragione. Solo che conoscendo Bella sapeva anche che se si fosse resa conto di aver sbagliato, per la sua cocciutaggine, non gli avrebbe chiesto scusa. Così, mentre Bella era venuta a fare una passeggiata sulla spiaggia Jasper arrivò e fece la stessa cosa che avete visto oggi e Bella lo abbracciò forte…  non ebbero bisogno di dirsi altro: quando tornarono al maneggio erano più uniti di prima. Da quella volta quando litigavano un po’ più animatamente si riappacificavano sempre nella stessa maniera… ma era parecchio tempo che non lo facevano più. Sono rimasto sorpreso che Jasper abbia pensato di risolvere con Bella così… probabilmente era veramente in imbarazzo per come sono andate ieri le cose, e magari sperava di ammorbidire un po’ Bella con questo gesto- ci spiegò Jacob.
Mi aveva fatto enormemente piacere conoscere un altro tassello della vita di Bella, e a quanto avevo capito i cavalli erano importanti per lei. Io non ne avevo mai montato uno, ma se avesse voluto, pur di poter condividere con lei una sua passione, le avrei chiesto di insegnarmi… come a me sarebbe piaciuto insegnarle a suonare almeno un po’ il pianoforte. I miei pensieri furono interrotti dalla dolce voce di mia sorella, intrisa di tristezza.
-Sono mortificata che per colpa mia abbiano litigato. Sono contenta solamente perché Bella ieri sera ha capito che d’ora in poi ne deve restare fuori. Le ho detto che non voglio assolutamente che si metta contro di lui, solo per tenere le mie parti. Non è proprio il caso!- disse, rivolgendosi a tutti, come un monito. Effettivamente aveva ragione: non dovevamo farci coinvolgere in faide familiari quando qualcuno litigava, anzi…
-Cos’hai deciso Alice? La notte ti ha portato consiglio?- le chiese Leah.
-Veramente non ho deciso niente di preciso. So solo che ieri ero disperata perché mi sentivo in colpa verso Jasper, per come lo stavo facendo soffrire e ora… ora non sono più tanto convinta che sia stata solo colpa mia… anzi più ne parlo e più mi rendo conto che oggi la rabbia ha preso il posto del senso di colpa- affermò con voce sempre più convinta e decisa.
-Cosa vuoi dire sorellina?- le domandò Emmett.
-Vedete è vero che ieri con il mio tentennamento posso aver dato ad intendere a Jasper che non ricambiassi i suoi sentimenti, ma è anche vero che lui, molto probabilmente per orgoglio, non mi ha dato neanche il tempo di spiegarmi. Nella dependance se n’è andato e al pomeriggio, alla festa, quando gli volevo confessare tutto, lui che ha fatto? Mi ha baciata con una passione unica per poi umiliarmi davanti a tutti!- disse con rabbia. In effetti aveva ragione: Jasper si era comportato male con lei e ora, forse, era tardi per rimediare. Con quello che aveva passato Alice, era già fortunato che avesse deciso di aprirsi, ma ora non ero più così sicuro che le cose avrebbero potuto sistemarsi. Non sapevo se la mia sorellina avrebbe mai trovato la forza per passare sopra anche a questo.
-Alice, Jasper sarà anche orgoglioso, ma anche lui, seppur in modo diverso da te, ha sofferto molto nella vita. Ha perso la mamma a 10 anni, lo zio per il dolore si è buttato nel lavoro e di colpo si è trovato a doversi prendere cura di Bella perché era troppo debole per superare una cosa del genere… questi avvenimenti l’hanno cambiato molto: l’hanno reso una persona forte e orgogliosa nell’affrontare determinate situazioni  ma anche molto debole in altre. E ti assicuro che è la prima volta che apre il suo cuore a qualcuno- le spiegò Rosalie.
-Questo l’ho capito Rose, ma anch’io ho sofferto molto e, anch’io ho perso un genitore… sono stata tradita dal mio ragazzo nel peggiore dei modi, con la mia migliore amica, senza che avessimo alcun problema in particolare… ma penso anche che questo non mi dia il diritto di trattare le altre persone come ha fatto lui. Io  sono innamorata di lui, ma se così non fosse stato, dovevo farmene una colpa perché non ricambiavo i suoi sentimenti? Secondo te se non fossi stata innamorata di lui, avrei dovuto prenderlo in giro e dirgli che lo ero o farmi umiliare come lui ha fatto davanti a tutti i nostri compagni? E cosa penseranno quelli che l’hanno visto che mi baciava e poi andare insieme alle altre ragazze? Che in questa famiglia ci baciamo così per il gusto di farlo? No, mi spiace Rose, ma più ragiono sulla questione e più mi irrito se penso a come si è comportato!- affermò sempre con maggiore rabbia. La vedevo proprio dura la riconciliazione. Perlomeno non in tempi brevi. E quando Alice si metteva in testa una cosa, era testarda e niente la smuoveva.
La abbracciai e la strinsi forte.
-Vedrai che prima o poi si risolverà tutto- le sussurrai, cercando di calmarla e rassicurarla.
-Stanno tornando- disse Jacob. In lontananza la sagoma di un cavallo con due figure in sella veniva verso di noi al galoppo.


ANTEPRIMA CAPITOLO 40

-Hai capito subito che sarei venuto a cavallo, eh?- sghignazzò mio fratello.
-Veramente ci ho messo un po’, non me lo aspettavo… ma poi ho sperato che fosse così, piuttosto che sapere che eri tornato a casa senza dirmi nulla, senza chiarire- affermai. -Però, cavoli Jazz, proprio Thunder! Mi hai fatto quasi venire un colpo quando ti ho visto con lui… e se ci fossimo fatti male? Lo sai che ha un caratteraccio!- lo rimproverai.
-Come me! E’ per questo, che andiamo così d’accordo!- scherzò. Ridemmo entrambi.
Jasper prese le redini di Thunder e iniziammo a tornare indietro a piedi, passeggiando tranquillamente sulla riva. Ormai la burrasca era passata… almeno per noi due; sapevo che la sofferenza di Jasper non si sarebbe quietata fino a che non avesse chiarito con Alice…
-Fratellino, come hai intenzione di comportarti ora?- gli chiesi, curiosa di sapere le sue intenzioni.
-Non lo so. Ci ho pensato tutta la notte e l’unica soluzione mi sembra quella di allontanarmi un po’- mi rivelò. Mi fermai di scatto, terrorizzata.
-Come scusa? E dove hai intenzione di andare?- gli domandai con una voce palesemente spaventata.



Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


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