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Autore: Saorio    26/10/2010    2 recensioni
In quell’istante ebbi la sensazione di sentire un battito accelerato del mio cuore. Non era minimamente possibile, lo sapevo bene. Il mio cuore aveva smesso di battere molto tempo fa. Eppure fu la sensazione che provai. Quella confusa e sorpresa adesso ero io. A quale promessa si riferiva? Sembrò leggermi nella mente perché subito dopo si affrettò a puntualizzare.
[Ho messo contesto vago, e generale, ma questa storia è pensata per dopo Eclipse; solo senza prendere in considerazione Breaking Dawn!]
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Jacob
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Attento a non inciampare di nuovo, Jake. Ti farai male. Te ne sei fatto già abbastanza, non credi?

Adesso chiudi questa pagliacciata. Inventati qualcosa, qualsiasi cosa, e vattene.

Per un po’, giusto un po’, ci sei riuscito, hai indossato la maschera. La maschera del vecchio Jacob, quello sereno e ancora bambino, quello ingenuo e un po’ spaccone. Quello che eri, e forse non sei più.

“Si sta facendo tardi, è ora di tornare.”

Che c’entra il tempo che trascorre con un vampiro? E con te? Niente. Ma va bene, Jake. Va tutto bene.

È davvero tardi, ed è davvero ora di tornare.

Ti alzi e la lasci sola, ancora distesa sulla sabbia fredda. Eppure non importa Jacob: ehi, lei non ha bisogno di te, ricordi? E poi comunque non resisteresti. La tua maschera è di cera, si scioglierebbe, cadrebbe, e la pagliacciata diverrebbe tragedia.

Ti trascini verso la salvezza, ma lentamente, perché lei non deve capire che quella è una fuga. Ma poi, stai veramente scappando? Infondo non ci sei mai riuscito, sei sempre rimasto.

Io lo so, e lo sai anche tu.

Questo non è un tentativo di fuga, ma solo un modo per non cadere, perché te ne sei accorto, Jacob. C’è qualcosa di diverso, qualcosa di sbagliato, in quello che sono state queste ore che avete trascorso assieme.

In bilico sulla scogliera c’eri solo tu oggi. Lo sai, vero? E la cosa peggiore è che ci sei ancora. C’è solo una differenza: non c’è il mare a salvarti, ma un baratro pronto a risucchiarti, quindi allontanati, fai un passo indietro, finché ancora puoi.

“Jacob!”

Nessuno ha gridato il tuo nome, lei non ha gridato il tuo nome. Prosegui, Jacob. Salvati.

“Jacob!”

È un grido disperato, quasi un’implorazione.

Stringi forte i pugni. C’eri quasi, Jacob, c’eri davvero quasi riuscito. Ma poi ti volti, non puoi non voltarti ad un richiamo del genere, ed ingenuamente, forse, pensi di essere abbastanza forte per avere una seconda possibilità, ma non l’avrai, Jacob.

Lei, una seconda possibilità, non te la darà mai.

 

Sei ancora lontano, ma le vedi, le gocce che scendono sul suo viso.

Jacob! Non sono lacrime. Lei non può piangere, né per te né per nessun altro. Davvero, Jacob, non sono lacrime, quelle.

Eppure non mi ascolti, e ti avvicini. Quando capisci che è solo la pioggia ad aver iniziato a cadere, ormai è troppo tardi.

“Jake, io non riesco a dimenticare. Non riesco a dimenticarmi di te. I miei ricordi umani sono ormai lontani, ma quelli passati con te… quelli sono incredibilmente vivi!”

Stringi di nuovo i pugni, ma è inutile. Vorrei dirti di non ascoltare quelle parole, perché qualsiasi cosa accadrà non cambierebbe nulla, ma non servirebbe comunque.

Va bene, Jacob, fallo. Avvicinati pure a lei, lascia che ti faccia suo eterno prigioniero.

Lasciati cadere, lentamente.

“Questo non avresti dovuto dirmelo.”

La tiri definitivamente verso di te, lasciando che le vostre labbra si tocchino, si assaporino, si cerchino, sempre più prepotentemente.

È un attimo, ma mi viene da pensare che, forse, non stai cadendo solo tu. Forse, siete stati fatti entrambi prigionieri da un qualcosa troppo grande anche per voi.

 

E allora, Jacob, cadi, cadete assieme, ma poi promettilo, prova di nuovo a sopravvivere.

 

 

***

 

Note:

 Questo extra è ispirato vagamente a “Mentre tutto scorre” dei Negramaro. L’adoro! In più mi ha fatto compagnia per l’intera giornata di oggi in cui ho scritto“Falling slowly.”

Vi lascio anche il link diretto in caso voleste ascoltarla prima, assieme, o dopo la lettura. Ovviamente anche quando vi pare, eh!

 Mentre tutto scorre

   
 
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