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Autore: IsaMarie    28/10/2010    11 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Cap. 40 Buonasera a tutte!
Scusatemi tanto per questo piccolo ritardo!
So che di solito posto in mattinata, ma la mia connessione era morta e poi sono dovuta uscire e sono rientrata solo ora!
Vabbè dai! E' ancora giovedì quindi mi perdonerete senz'altro!
Eccovi un altro chappy. In questo faremo un piccolo passo indietro.
Lo scorso capitolo è finito con Bella e Jasper che stavano tornando dal loro chiarimento.
In questo, nel primo pov, potrete leggere cosa si sono confidati e sapere finalmente che intenzioni ha Jasper!
Il secondo pov (di Edward) ripartirà invece da quando i gemelli tornano alla casa sulla spiaggia.
BUONA LETTURA da IsaMarie e sara_cullen!

yara89: ciao carissima! Anche a noi piacciono molto i cavalli e quindi abbiamo pensato di inserirli nella storia...  ci saranno sviluppi futuri con  protagonisti nuovamente questi splendidi animali!
Per quanto riguarda il rapporto tra Edward e Bella hai assolutamente ragione! Devono ancora approfondire la loro conoscenza e nonostante l'amore sia immenso non basta solo quello per tenere legate due persone! Grazie di tutto e bacioni!

ashar: tesoro nostro! Ci farai morire un giorno o l'altro! Sei troppo forte! Ho dato una sbirciata al tuo account ma abbiamo visto che non hai mai scritto una storia di Twilight... dovresti provare a cimentarti in una parodia dei nostri protagonisti... secondo noi avresti un successone! Grazie di tutto e ti prego continua a farci ridere! Bacioni!

marilenacappucci: ciao Mary! Eh sì anche secondo noi il folletto ha delle ottime ragioni per arrabbiarsi. E poi con il carattere che ha, non la potevamo mantenere completamente passiva! Anche lei si farà valere! Bacioni e grazie!

Lalayasha: ciao more!!!! Vediamo se con questo chappy compatirai anche un po' Jasper. Credo che dopo le spiegazioni giustificherai un po' anche lui. Però hai ragione! Non sarà facile appianare le cose tra questa coppia! Grazie e bacioni!
P.S.: scusa ma non sono ancora riuscita a leggere la oneshot e a lasciarti una recensione. Lo farò presto giuro!

giova71: ciao tesoro! Per la pace con Jasper ci vorrà un po' di tempo, per come si stanno evolvendo le cose tra loro. Ma tu non disperare! Bacioni e grazie!

 Nerak: ciao tesoro nostro! Allora l'idea è venuta ad entrambe. Sara ha pensato che sarebbe stato bello far arrivare a cavallo Jasper sulla spiaggia... ma dovevamo giustificare in qualche modo che Bella fosse sicura di trovarlo lì, così a me è venuta l'idea sul loro modo di far pace e poi parlandone con Sara, abbiamo tirato fuori la storia del maneggio. Così ci siamo assicurate anche svilluppi futuri per altri capitoli e non è rimasto un episodio a sè. Se hai pensato che il capitolo precedente fosse triste, figuriamoci quando leggerai il pov di Bella in questo! Prepara i fazzoletti! Buona lettura e bacioni! Grazie mille!

 fabyp: ciao tesoro... vedrai tra poco se dovrai disperarti per la partenza di Jasper o no! L'idea del cavallo è venuta a entrambe. Sara ha pensato che sarebbe stato bello far arrivare a cavallo Jasper sulla spiaggia... ma dovevamo giustificare in qualche modo che Bella fosse sicura di trovarlo lì, così a me è venuta l'idea sul loro modo di far pace e poi parlandone con Sara, abbiamo tirato fuori la storia del maneggio. Così ci siamo assicurate anche svilluppi futuri per altri capitoli e non è rimasto un episodio a sè. Bè sarà meglio che prepari i fazzoletti perchè il primo pov è abbastanza triste! Bacioni e grazie!

Giada is owned by Edward: ciao Giada! Siamo felici che il capitolo ti sia piaciuto così tanto e anche noi adoriamo i cavalli! Comunque non ti preoccupare perchè l'idea di insegnarsi a vicenda le loro passioni, sarà sviluppata sicuramente. Abbiamo messo apposta quella frase! Ti abbiamo già detto più volte che i tuoi commenti non ci rompono, anzi... ci inorgogliscono parecchio, quindi continua così! Bacioni e grazie!

Austen95: ciao carissima! Grazie mille! Siamo felici che ti sia piaciuto e ti consigliamo di preparare i fazzoletti per il primo pov! Bacioni e grazie!

vanderbit: ciao moreee! Innanzitutto siamo felici che ti sia piaciuta la scena della riconciliazione. Poi volevamo dirti che hai perfettamente compreso il dolore che muove le azioni di Jazz e in questo chappy avrai ulteriore conferma perchè anche Jasper darà una giustificazione esauriente di quello che ha fatto. Andrà via? Vedremo... devi solo leggere per saperlo! Bacioni e grazie!

Ed4e: ciao! Abbiamo visto che ti preoccupa molto il fatto che Jasper se ne possa andare. Vedremo! Buona lettura! Un bacione e grazie!

porporina: ciao tesoruccio! Siamo felici di averti fatto sognare un po'! Grazie mille e un bacione grande grande!

SaturnoL: ciao! Non sai quanto siamo contente di aver avuto l'opportunità di sentire la voce di una lettrice che ci segue fin dall'inizio. Innanzitutto grazie per i complimenti e soprattutto per esserci sempre! Poi un'altra doverosa precisazione è questa: Sara, l'autrice di Weekend, ecc. non è la stessa Sara che scrive questa storia. Sono due persone diverse. Il nominativo di Sara che scrive questa storia è sara_cullen, mentre l'altra Sara, scrive col nominativo di Isabella v e ora anche col suo personale sara_g. Spero di aver chiarito l'equivoco.
Sinceramente per quanto riguarda Emmett e Rose non abbiamo ancora pensato a niente di preciso perchè ora ci stiamo concentrando sull'unica coppia che ancora si deve formare e anche sulla prima volta di Bella ed Edward, ma sicuramente saranno protagonisti anche loro, più avanti, quando le cose principali saranno risolte. Abbiamo pensato a un loro futuro sviluppo, ma sarà molto più avanti, probabilmente nel seguito della storia.
Per quanto riguarda invece la tua "lamentela" ti assicuriamo che non hai offeso proprio nessuno e che a noi fa piacere anche leggere critiche e consigli.
Ci hai dato un'idea sul fatto che Bella potrebbe vendicarsi di Alice per i vestiti, e se la svilupperemo
sarà senz'altro  più avanti, quando comunque le cose si saranno sistemate, perchè vedrai che tra pochi capitoli la situazione peggiorerà, precipitando clamorosamente!
Hai ragione e ti capiamo benissimo quando dici che sei stufa dei soliti personaggi, infatti  noi preferiamo leggere storie in cui sono umani, in quando ci si può sbizzarrire molto di più nel creare situazioni interessanti, invece con i vampiri alla fine si è un po' limitati.
Non siamo molto d'accordo però sul fatto che i personaggi debbano essere cambiati per risultare interessanti. Infatti si scrivono storie che fanno riferimento a Twilight e ognuno decide di lasciare un qualcosa che riprenda la saga. Visto che già le storie cambiano moltissimo almeno i personaggi mantengono un minimo della loro caratteristica personale, cioè il carattere e l'aspetto. Alla fine ogni autrice cerca di mantenere le cose che le piacciono e cambia quelle che invece non incontrano i suoi gusti personali e se la maggior parte di quelle che leggi hanno personaggi sempre uguali è perchè evidentemente Alice, Emmett e Rosalie alla fine piacciono proprio per queste loro caratteristiche.
Io sinceramenre ho letto qualche storia in cui ad esempio Alice era completamente diversa, e non mi è piaciuta molto perchè non mi ci ritrovavo, in quanto a me piace moltissimo così com'è. Infatti è il mio personaggio preferito, dopo Edward naturalmente.
Comunque ognuno ha i suoi gusti e per fortuna sono tutti diversi, altrimenti sai che noia!
Speriamo di essere state abbastanza chiare e  di risentire presto la tua voce!
Grazie infinite e bacioni!








CAPITOLO 40

Chiarimenti


Pov Bella

Ci staccammo dal nostro abbraccio e Jasper mi guardò intensamente, con una nuova luce di consapevolezza e dispiacere negli occhi. Alzai la mia mano e la posai sulla guancia che la sera prima gli avevo schiaffeggiato e l’accarezzai delicatamente, quasi per cancellare quel mio gesto impulsivo e infantile che aveva colpito una persona meravigliosa in un momento di profonda sofferenza, nel quale si era rinchiuso.
-Mi dispiace Jazz. Non avrei mai dovuto… non so cosa mi sia preso in quell’istante- e abbassai la mano e il viso, molto imbarazzata; mi sentii afferrare dolcemente il mento, Jasper mi alzò il volto per potermi guardare di nuovo negli occhi.
-E’ a me che dispiace tanto Bells, sono io che mi devo scusare! Avevi ragione tu, mi meritavo quello schiaffo, sia per quello che ti ho detto che per il modo assurdo e ignobile in cui mi sono comportato…- esclamò e la sua voce era intrisa di un profondo rimprovero verso se stesso. Ma non era giusto che lui si addossasse anche le mie responsabilità, perché anch’io avevo la mia parte di colpa! Sì, ero stata una stupida, che credeva di avere la ragione in tasca e per questo motivo non si era curata di nient’altro. Vedevo solo l’ingiustizia e la cattiveria del suo atteggiamento, e non mi ero soffermata a riflettere sulla sua sofferenza, sul fatto che quel suo comportamento da ‘stronzo’ avrebbe potuto essere solo una maschera… e che magari aveva pure sofferto ad indossarla, perché quello della sera prima non era il vero Jasper… che cieca ero stata! Una bambina egoista!
Provai a parlare ma mi zittì con un cenno della testa: quando notavo quel suo sguardo determinato e passionale, sapevo che stava per confidarsi con me, aprendomi il suo cuore. Lo lasciai continuare: lui aveva bisogno di sfogarsi in quel momento, e io ero lì per lui.
-Lo sai, Bells? Mi sono deciso a parlarti perché non ce la faccio più! Mi sono rinchiuso nel mio antro oscuro e doloroso, avrei voluto evitare tutto e tutti per un bel pezzo… ma con te… non ce la faccio! Non voglio che tu pensi di avere uno stronzo per fratello, non voglio che tu pensi male di me! Scusami, lo so che ti ho deluso! No, aspetta, voglio spiegarti…- mi interruppe mentre tentavo di prendere la parola. Mi calmai un po’ e decisi di lasciarlo continuare, probabilmente sfogarsi con la sua sorellina costituiva per lui la medicina migliore, al momento.
-Perdonami! Io sto male, male da morire, Bella! Ma vedo che stare da solo non mi dà il minimo sollievo! Lo so che sono sempre stato il tuo fratellone su cui potevi sempre contare, ma in questo momento sono talmente fragile che ho bisogno di te! In questi giorni ti ho visto con occhi nuovi:  mi hanno colpito il tuo coraggio, la tua forza, la tua felicità accanto ad Edward. Sei una persona nuova Bella, una donna ogni giorno sempre più sicura di se stessa e ormai capace di camminare con le proprie gambe, affrontando le varie situazioni della vita, positive e negative che siano, in modo sereno. Sono molto orgoglioso di te, Bella! E proprio per questo sento che questa volta sono io che posso appoggiarmi a te. Perciò ti ho cercato perché ti volevo vedere, per cercare di parlarti, per confidarmi, per vedere se almeno, dividendola con qualcuno che mi vuole veramente bene, questa angoscia mi concederà un attimo di respiro! Io mi sento morire, Bells, ogni minuto! Non solo per Alice, ma anche perché sono stato odioso con te! Lo so, non dovevo permettermi di parlarti così, non so cosa mi sia capitato è che… che… che mi sentivo soffocare dal dolore e avevo bisogno di una valvola di sfogo, altrimenti lo strazio che sentivo opprimermi il cuore mi avrebbe sopraffatto! Ero distrutto, ma mi vergognavo a farmi vedere in quel modo… ero così… dilaniato! Avevo paura di me stesso, paura di soffrire per sempre, paura di venire deriso per la mia debolezza… mi vergogno a dirti queste cose, perché ho avuto pensieri veramente poco lusinghieri, così poco degni di me… ma voglio che tu capisca… è orribile a dirsi, lo so, ma avevo bisogno di fare male a qualcuno… perché il mio era così lancinante che mi avrebbe ucciso! Dio, Bella! Il dolore che ho sentito e che sento ancora è troppo forte! Non riesco a gestirlo! Non ce la faccio… è insopportabile…- e si accasciò a terra con i pugni stretti sulle ginocchia. Il più altruista e generoso tra gli angeli, il mio fratellone adorato… oh, povero Jazz! Lacrime amare e impotenti sgorgavano copiose, mentre cercavo di consolarlo con una mano sulla spalla. Lui così straziato e così… preoccupato per me, spaventato di avermi deluso! Ma si poteva essere più buoni d’animo?
Non potevo vederlo soffrire così, mi stava lacerando il cuore! Avrei voluto urlargli che le sue paure erano tutte sciocchezze, che poteva ancora sognare e cercare l’amore di Alice! Ma non potevo… almeno questo l’avevo compreso chiaramente: era sbagliato intromettersi nel dolore di due anime e due cuori così lacerati e sofferenti solo perché si riteneva di avere la verità in tasca… quello era un passo che avrebbero dovuto compiere da soli… tutti noi, io in primis, potevamo solamente star loro accanto, consigliandoli, spronandoli, amandoli…
Non potevo proprio confessargli che non aveva alcun motivo di provare quelle sensazioni orribili perché Alice lo amava tanto… lo avrei voluto urlare, ma sapevo che non avrei fatto la cosa più giusta, ma solo quella che, al momento, mi sembrava la più semplice.
Era terribile e ingiusto che soffrissero così, ma dovevano chiarirsi da soli! A parte il fatto che poi non sapevo nemmeno se in quel momento, passata la disperazione iniziale, Alice fosse disposta a perdonare Jasper e soprattutto a fidarsi di lui dopo il suo comportamento. Anche lei purtroppo aveva sperimentato l’odioso gelo del tradimento… il suo ragazzo e la sua migliore amica…
Come potevo illuderlo, se nemmeno io sapevo qualcosa di preciso su Alice? Sarebbe stato ancora più crudele! Non potevo fare altro (e se sapevo che poteva sembrare poco!), ma mi sedetti vicino a lui e lo abbracciai forte, cercando di infondergli tutto l’amore e l’affetto che mi era possibile.
-Jazz… non temere di avermi deluso, non preoccuparti per me! Io ti voglio un bene dell’anima, lo sai! Sei la persona più generosa e altruista che io conosca, ma adesso smettila di pensare agli altri! Sii un po’ più egoista!- gli sussurrai con un velato sorriso mentre tentavo di asciugare le lacrime dal mio volto. Mi guardò per un istante in modo perplesso, perciò continuai il mio discorso; speravo solo di riuscire ad accendere nel suo cuore una tenue fiammella di speranza… mi sarebbe bastato!
-Jazz, purtroppo non ne so molto dei suoi sentimenti adesso… ma… tu devi cercare di chiarirti con Alice- alle mie parole lo vidi scuotere la testa, quasi spaventato che quel confronto potesse aumentare a dismisura il suo strazio. Afferrai tra le mie le sue mani gelide, abbandonate lungo i fianchi.
-Ti prego, ascoltami! Già ieri sera Edward ti ha spiegato che se lei ha avuto quella reazione quando ti ha visto con Jessica, può significare solo che anche da parte sua c’è un interesse, no? Quindi devi cercare di aggrapparti a questa piccola speranza e soffocare la delusione e il dolore in un angolino del cuore… anche se adesso ti sembra che non ci sia spazio per nessun’altra emozione- cercai di rassicurarlo senza lasciarmi trascinare troppo dalla voglia di raccontargli tutto quello che aveva passato Alice la sera precedente e soprattutto la sua triste storia.  Maledizione! Non era sufficiente che lei avesse sofferto per quella cosa? Adesso stavano male in due! E quello era  l’unico motivo per cui ora Alice e Jazz non erano insieme, felici e innamorati. Cavoli com’era difficile però! Avevo paura di dire troppo… ma Jasper mi guardò e un barlume di speranza mi sembrò illuminare il suo viso e i suoi occhi. Gli sorrisi teneramente e cercai di smorzare la tensione con una battuta idiota.
-E poi scusa… non sarò esperta come te, ma mi sembra che ieri pomeriggio lei abbia pienamente risposto al tuo bacio, o sbaglio?- gli chiesi, cercando di infondergli un po’ di sicurezza. La sua reazione però mi stranì, perché invece di sorridermi, lui si rabbuiò. Oops! Non era stato così? Cavoli, vabbé inesperta, ma a me era sembrato un gran bacio, il loro…
-Oddio, Bella! Che stronzo sono stato! E ora sono così mortificato per quello che ho fatto… quando mi ha trascinato in un angolino della stanza dicendo che doveva parlarmi, mi è venuta una paura assurda: non volevo sentire niente di quello che voleva dirmi… Pensavo che volesse solo scusarsi perché gli facevo pena, ma allo stesso tempo era così bella… sembrava una piccola bambola dolcissima! In preda a non so nemmeno io quale pazzia, non ho resistito e l’ho baciata, pensando che almeno mi sarebbe rimasto quel ricordo di lei…- sussurrò, sorridendo appena al ricordo del loro bacio. Ma ancora non mi spiegavo il suo comportamento che gli aveva fatto pronunciare quelle parole così odiose.
-Scusami Jazz, ma proprio non riesco a capire perché, quando hai sentito che lei ti stava ricambiando, l’hai umiliata in quella maniera villana davanti a tutti!- gli domandai, forse con un tono un po’ troppo acido… ma già solo il ricordo mi faceva ribollire il sangue nelle vene. La sua espressione contrita, però, mi fece pentire subito del mio tono accusatorio. Cavoli ci stavo ricascando… dovevo solo consigliarlo e non giudicarlo!
-Lo so sono stato uno stupido… ma quando ci siamo staccati mi sono reso conto che nel mio cuore esisteva un minimo di speranza! Capisci, Bells? Io pensavo, dopo la disastrosa dichiarazione nella dependance, che fosse definitivamente morta! Invece si è risvegliata prepotentemente e non potevo permetterlo, Bells!- urlò, alzandosi di scatto. -Non potevo perché sapevo che avrei sofferto ancora di più di quello che già stavo facendo… il mio cuore non avrebbe retto…- mi rivelò affranto. Era tutto come aveva compreso Edward: Jasper, totalmente devastato, si era costruito un muro di indifferenza, una maschera di freddezza, una corazza di crudeltà per difendersi dal dolore…
Mi resi conto che alle strazianti parole di mio fratello, calde lacrime avevano ricominciato a scendermi sul viso. La sua sofferenza era talmente intensa e profonda che anche la più piccola speranza, invece che risollevarlo, lo spingeva sempre più a fondo lasciando il posto ad una delle sensazioni più terribili e angoscianti esistenti:  la paura.
-Jazz, dimmi la verità: perché pensi che Alice abbia risposto al tuo bacio?- gli chiesi con la voce rotta per l’acqua salata che mi scorreva lungo il viso. Mi guardò dapprima con gli occhi leggermente annebbiati, come se si fosse perso nei suoi ricordi; ma poi si accorse che stavo piangendo e premurosamente si chinò su di me per abbracciarmi e consolarmi. Mi asciugò le lacrime, con la sua grande e calda mano e appoggiò le labbra sulla mia testa, accarezzandomi la schiena in un gesto di conforto.
Era una persona davvero incredibile… lui stava soffrendo le pene dell’inferno ed invece che starsene passivo a lasciarsi consolare, era lui che pensava a me! Ma per quale motivo mi stupivo ancora?
In fondo era sempre stato così… Jasper credeva che tante cose su di lui non le sapessi, ma io invece mi accorgevo di tutto quello che lo riguardava…
E soprattutto mi ero resa conto perfettamente del dolore che aveva ricacciato indietro alla morte della mamma solo per potersi occupare di me. Sì, io sapevo…  le notti in cui non riuscivo a dormire pensando alla mia mamma che non c’era più, sentivo i suoi singhiozzi disperati. Di giorno non si lasciava sfuggire una lacrima, mi dispensava sempre i suoi sorrisi, cercando di fare di tutto per tirarmi su il morale, o perlomeno di non farmi pesare troppo la mancanza della mamma…  ma di notte… dava libero sfogo alla sua disperazione. Io non potevo andare da lui, ad abbracciarlo e a consolarlo: oddio, l’avrei tanto desiderato! Ma sapevo che, piuttosto di farsi vedere così debole e triste da me, avrebbe soffocato anche il suo piccolo momento di dolore notturno, che lasciava sfogare proprio perché riteneva di farlo in gran segreto, senza ferire nessuno.
Allora andavo a sedermi fuori dalla porta della sua stanza, appoggiata con la schiena e la testa ad essa, aspettando che lui si addormentasse, spossato dal pianto, per poi tornarmene nel mio letto. In quei momenti era il mio unico modo per stargli vicino e dargli il mio sostegno anche se lui non l’aveva mai saputo…
Ora invece quanto  mi sentivo orgogliosa di essere la sua roccia a cui aggrapparsi nel mezzo della sua tempesta!
Quando le lacrime si fermarono, lo guardai ansiosa, aspettando che mi rispondesse.
-Non lo so Bells! Non lo so perché ha risposto al bacio… magari perche sono un figo e bacio bene?- scherzò probabilmente per mettere fine a quel momento di sofferenza. Ok, quando iniziava a scherzare, significava solo una cosa: non ne voleva più parlare; ed io ero d’accordo, anche perché se avessimo continuato così, ci sarebbe stato il serio rischio di raccontargli tutto ciò che sapevo su Alice.  Scoppiai a ridere e mi staccai da lui, avvicinandomi a Thunder.
-Stai attenta Bells, è un po’ che non ti vede, potrebbe avere brusche reazioni- mi avvertì Jasper, costantemente premuroso nei miei confronti.
-Non ti preoccupare mi sono portata degli zuccherini- lo rassicurai;  ne tirai fuori dalla tasca una  manciata e mi avvicinai cautamente con la mano aperta. Thunder chinò la testa e cominciò a mangiare dalla mia mano facendomi il solletico, mentre con l’altra accarezzavo il  suo bel muso.
-Hai capito subito che sarei venuto a cavallo, eh?- sghignazzò mio fratello.
-Veramente ci ho messo un po’, non me lo aspettavo… ma poi ho sperato che fosse così, piuttosto che sapere che eri tornato a casa senza dirmi nulla, senza chiarire- affermai. -Però, cavoli Jazz, proprio Thunder! Mi hai fatto quasi venire un colpo quando ti ho visto con lui… e se ci fossimo fatti male? Lo sai che ha un caratteraccio!- lo rimproverai.
-Come me! E’ per questo, che andiamo così d’accordo!- scherzò. Ridemmo entrambi.
Jasper prese le redini di Thunder e iniziammo a tornare indietro a piedi, passeggiando tranquillamente sulla riva. Ormai la burrasca era passata… almeno per noi due; sapevo che la sofferenza di Jasper non si sarebbe quietata fino a che non avesse chiarito con Alice…
-Fratellino, come hai intenzione di comportarti ora?- gli chiesi, curiosa di sapere le sue intenzioni.
-Non lo so. Ci ho pensato tutta la notte e l’unica soluzione mi sembra quella di allontanarmi un po’- mi rivelò. Mi fermai di scatto, terrorizzata.
-Come scusa? E dove hai intenzione di andare?- gli domandai con una voce palesemente spaventata. Lui mi sorrise tranquillo.
-Ma no, cos’hai capito? Non vado da nessuna parte!- mi rassicurò. Tirai un sospiro di sollievo, e ci incamminammo di nuovo. -Intendevo che dovrei passare meno tempo con voi a casa, e riprendere il mio tran tran di prima. Stare un po’ di più con i miei amici, anche a scuola…- affermò; mi rattristai immediatamente. Mi piaceva da morire la piega che aveva preso in quest’ultimo periodo la nostra vita, e l’idea che Jasper trascorresse tutto il tempo solo con i suoi amici trogloditi e non più con noi, mi faceva male. Capendo le mie emozioni cercò subito di giustificarsi.
-Mi dispiace ma è l’unica soluzione… non posso assolutamente continuare a starle vicino dopo il modo ignobile in cui l’ho trattata, vederla ridere e scherzare come se niente fosse tutti i santi giorni, magari con altri ragazzi…- mormorò sempre più triste; -Ci sto troppo male, Bells, ho bisogno del mio spazio… almeno per un po’ di tempo… ho bisogno di leccarmi da solo le ferite, di ritrovare il coraggio per parlarle di nuovo, in futuro…- aggiunse. Potevo capirlo, ma volevo essere sicura di una cosa.
-Jazz, dimmi la verità. Vuoi passare del tempo con i tuoi amici o con le tue ‘amichette’? Perché non penso sia una gran mossa, se speri di riparlarle… e se Alice provasse qualcosa per te, di certo non la farai capitolare, in quel modo odioso anzi…- cercai di fargli capire che era la strada sbagliata da prendere con Alice, avrebbe frantumato anche la più piccola possibilità che lei potesse iniziare a fidarsi di lui, tanto da aprirgli il suo cuore.
-Non farò lo stesso errore che ho commesso ieri sera… ma devo essere sincero Bells… non so come la potrò prendere se la vedrò con qualcuno…- mi confessò con i pugni serrati.
-Ok, ma promettimi che prima di fare qualche cazzata verrai a confidarti con me! Ricorda che io ed Alice siamo molto legate e quindi quando avrai dei dubbi sul suo comportamento, potrò sempre cercare di aiutarti, perché senz’altro lei si sarà confidata con me- gli ricordai.
-Vuoi dire che sarai la mia spia personale? La mia piccola Bond girl?!- sghignazzò al pensiero.
-Noooo! Non potrei mai tradire la sua fiducia!- e gli tirai un pugno sul braccio, per la presa in giro.
-Però potrei senz’altro aiutarti con qualche buon consiglio… e scusami ancora per ieri, non succederà più che prenda le parti di uno dei due senza prima capire per bene la situazione. Ti giuro che d’ora in poi cercherò di starne fuori, e di limitarmi a degli affettuosi consigli- gli promisi. Mi guardò con un sorriso sornione.
-Mia cara sorellina, guarda che stai parlando con me! E io dovrei credere che d’ora in poi farai la brava e non ti impiccerai più se mi vedrai fare qualche altra cazzata come quella di ieri sera? Ah! Non ci crederò neanche se ti dovessi vedere! Scherzo, sorellotta!  E poi, sono sincero, non lo vorrei assolutamente. Se non fosse stato per te, avrei fatto la più grande cazzata della mia vita, finendo a letto con la Stanley… quindi ti prego, anzi no… ti ordino di non iniziare a farti gli affari tuoi!- dichiarò ridendo, e con un braccio mi cinse le spalle facendomi avvicinare al suo fianco per scoccarmi un sonoro bacio sulla guancia.
Ma quanto stavo bene in quel momento? Troppo… mio fratello era iper fantastico e si meritava di essere felice! E se quei due non fossero riusciti a riavvicinarsi da soli, ci avrei pensato io! D’altronde avevo il suo permesso!
- Ah, ah! Hai lo sguardo da impicciona! Mi sembra di sentire gli ingranaggi del tuo cervellino da qui. Vedi di non approfittare di quello che ti ho appena detto!- mi canzonò Jasper, conoscendomi perfettamente. Gli feci una linguaccia, facendolo ridere di cuore.
-Allora, Bells, cambiamo un po’ discorso. So che a causa mia hai litigato con Edward… avete fatto pace?- mi chiese in evidente apprensione.
-Sì, sì!! Decisamente!- affermai un po’ troppo entusiasta. Jasper mi guardò stringendo gli occhi a due fessure e io, al ricordo di me ed Edward, arrossii di botto.
-Devo dedurre di sì, e anche che hai parlato con Jacob…- sghignazzò ancora. Ecco, ci era riuscito: ora il mio viso era un incendio.
-Avevate ragione tu e Jake…- confessai con un po’ di vergogna. -Sono stata una stupida a preoccuparmi tanto… è avvenuto tutto in maniera molto naturale e…- presi un profondo respiro; -E’ stato tutto molto bello, anche se di preciso non sapevo molto…- sussurrai sempre più imbarazzata. -Anche Jake mi ha fatto il tuo stesso discorso, comunque- gli spiegai, sapendo che senz’altro era curioso di sapere se il mio migliore amico fosse sceso nei particolari che gli avevo chiesto. Continuò a fissarmi con uno sguardo indagatore.
-Sono felice per te! Ma ancora non avete avuto un rapporto completo…- affermò con una discreta sicurezza. La sua non era una domanda, ne era certo. Lo guardai sorpresa. Lui mi sorrise.
-Te l’ho detto che sono molto attento e che me ne accorgerò il giorno che succederà. Volevo solo sapere, se non sono indiscreto e se te la senti di raccontarmelo, come mai non ti senti ancora pronta. Mi sembrava di aver capito il contrario. C’è forse qualcosa che non va? Lo sai che puoi parlarmene- mi chiese, cercando allo stesso tempo di mettermi a mio agio, con un argomento così delicato.
Sospirai profondamente. Mi vergognavo a confessargli quella cosa. Ma poi mi decisi.
-Vedi Jazz… è che io sono pronta! Oggi avrei tanto voluto fare l’amore con Edward, ma non ho avuto il coraggio di confessarglielo… avevo paura che pensasse male di me… Lo so, lo so sono una stupida bambina. Pensavo che magari me lo avrebbe chiesto o me lo avrebbe fatto capire, e in quel caso io, a mia volta, gli avrei risposto di sì… lo desideravo veramente. Ma probabilmente col discorso che abbiamo fatto in auto venendo qui, avrà pensato che ancora non ero pronta e quindi non si è azzardato neanche a provarci. Avevo tanta voglia di far uscire dalla mia bocca quelle parole, ma erano bloccate, non ci sono riuscita- gli spiegai un po’ tristemente. Non che quello che c’era stato tra noi non fosse stato bello anzi… ero ancora euforica al pensiero, ma mi sentivo come se mi mancasse qualcosa, come se ancora non fossi completa.
Jasper mi accarezzò la schiena dolcemente.
-Ahhhh la mia sorellina- sospirò e mi sorrise. -Bella, non c’è niente di male a voler dire al tuo uomo quello che desideri, anzi… ti assicuro che è altamente eccitante in quei momenti. Sentire la tua donna che con la voce roca di desiderio ti chiede quello che la rende felice e che la appaga è una cosa che ti manda fuori di testa…- mormorò con voce bassa per il palese imbarazzo. Ancora una volta cercava di aiutarmi, anche se si vedeva chiaramente che questo discorso gli costava una fatica enorme. Gli regalai il mio miglior sorriso per fargli capire che apprezzavo immensamente il suo sforzo.
-Però allo stesso tempo, ti consiglio di avere pazienza, arriverà anche il vostro momento, e magari non ci sarà nemmeno bisogno di chiedere, riuscirai a farglielo capire. Approfittate di questi giorni per approfondire la vostra conoscenza anche da quel punto di vista, più ci si conosce in profondità e più  magica sarà anche la vostra prima volta…- mi spiegò, continuando ad accarezzarmi. Il suo tocco mi calmava sempre, come se fosse in grado con la sua volontà di riuscire a infonderti una quiete surreale. Gli feci un cenno del capo e gli sussurrai un grazie all’orecchio mentre gli baciavo la guancia.
-Ora sarà meglio che ti riporti a casa, così poi vado a lasciare Thunder al maneggio e poi…- d’improvviso si fermò. Non sapeva neanche lui cosa fare. Lo agevolai.
-E poi te ne torni tranquillo a casa! Noi ci possiamo arrangiare con due auto, non c’è niente da caricare e il grosso del lavoro, se non tutto, a quest’ora l’avranno già fatto gli altri, quindi non ci sarà bisogno anche delle tue braccia- affermai. Sapevo che per lui vedere Alice in quel momento sarebbe stato ancora troppo doloroso. Mi sorrise radioso.
-Grazie, sei la migliore, sister!- e salì in sella.
-Grazie, ma il migliore sei tu- gli risposi e mi aiutò a salire.
Spronò subito Thunder al galoppo ed io mi strinsi forte al suo corpo, appoggiando la testa alla sua larga, muscolosa e possente schiena e mi crogiolai nella consapevolezza che, prima o poi, anche le difficoltà tra loro si sarebbero appianate.

Pov Edward

Guardavo Bella e Jasper avvicinarsi sempre di più. Erano bellissimi entrambi su quel cavallo… e lo cavalcavano con una grazia e un’eleganza innata. Avrei tanto voluto essere al posto di Jasper… e sentire il corpo di Bella aderente al mio… e prima o poi ci sarei riuscito! Ormai avevo deciso, volevo che Bella mi insegnasse, volevo condividere ogni esperienza possibile con lei.
Arrivarono all’inizio del vialetto e Jasper aiutò Bella a scendere. Si salutarono e poi lui fece un cenno di saluto verso di noi che ricambiammo. Vidi il suo sguardo soffermarsi su Alice, ma con la coda dell’occhio mi accorsi che lei teneva la testa china e non lo ricambiava.
Bella avanzò verso di noi con un sorriso radioso sul viso. Non potei non rispondere al suo sorriso: ero felice per loro, dato che avevano fatto pace e si erano chiariti. Ero davvero contento.
Il mio angelo si fiondò subito tra le mie braccia e non potei fare a mano di accoglierla e di baciarla. Mi era mancata troppo in quell’ora. Lei rispose immediatamente al mio bacio, e ci dimenticammo completamente di non essere soli. Ogni volta che sfioravo quelle labbra carnose, perdevo il contatto con la realtà. Mi beavo talmente tanto delle sensazioni che mi suscitava che per me era come essere in paradiso. Le nostre lingue si ritrovarono e iniziarono a rincorrersi, a giocare, a danzare, finché quel magico momento non venne bruscamente interrotto.
-Ehhhh bohhhhh!!!- urlò Emmett. -Ci sono le camere di sopra!- continuò sghignazzando.
A malincuore ci staccammo e lo fulminammo con lo sguardo.
-Io starei zitto fossi in te, visto che appena ieri mattina facevi tremare le pareti dell’intera casa, rendendo tutti partecipi delle tue attività ludiche- lo canzonò Bella. Che donna!
Scoppiammo tutti a ridere, specialmente perché Rosalie gli aveva tirato uno scappellotto sulla testa.
-Ahia, ma che ho fatto io! E’ stata lei che ha detto che facevamo casino a letto!- si lamentò Emmett imbronciato, additando Bella. Rosalie scosse la testa.
-Se chiudessi quella boccaccia e non andassi a stuzzicare tutte le volte Bella, lei non si sarebbe sognata di dire certe cose! E poi non l’hai ancora capito che con lei non hai speranze? Ti stracciona sempre!- affermò esasperata Rosalie, facendoci sghignazzare ancora di più!
-Allora Bella com’è andata? Avete chiarito con Jazz?- le chiese Jacob, premuroso. Sorrisi. Se lo avesse fatto anche solo una settimana prima, mi avrebbe dato fastidio, per la mia stupida gelosia. Ormai invece Jacob non mi faceva più nessun effetto, anzi: ero contento che Bella avesse lui oltre a Jasper e per di più anch’io avevo trovato un caro amico. Andavamo d’accordissimo e ne ero contento. Ero stato proprio uno stupido la sera prima, quando li avevo trovati nello spogliatoio insieme. La rabbia provata nel momento in cui l’avevo vista nelle sue braccia, per di più in un posto così appartato, mi aveva fatto scollegare il cervello dal trovare delle giustificazioni sane a quel gesto, per lasciare posto ad immagini violente di Jacob sotto i miei pugni. Che stupido! Dovevo darmi una bella calmata con questa storia della gelosia, altrimenti prima o poi lei si sarebbe giustamente stancata. Che strano sentimento però che era! Non pensavo davvero potesse essere così forte e totalizzante, da espandersi in ogni minima parte del corpo così da portarti a gesti o pensieri tanto violenti. Ora sì che capivo Otello!
Ero tanto distratto nei miei pensieri che non avevo neanche sentito la risposta di Bella, ma non ce n’era bisogno, si vedeva dalla sua espressione contenta che era tutto a posto. Mi avrebbe senz’altro raccontato in privato.
-Ora verrà qua?- continuò Jacob. Sbirciai verso Alice e mi accorsi che non aveva ancora mosso un muscolo dall’arrivo di Bella.
-No, gli ho detto di andare pure a casa che qui non avevamo bisogno di lui- gli rispose e vidi chiaramente Alice rilassarsi dalla postura rigida che aveva assunto da quando li aveva visti avvicinarsi.
Anche lei non era ancora pronta ad affrontarlo. Cavoli sarebbero stati giorni duri in casa! Chissà se Charlie o mia madre avrebbero mangiato la foglia… soprattutto la mamma! Lei era sempre molto attenta… si sarebbe accorta della tensione che si sarebbe creata in casa? Sicuramente sì, e mi avrebbe senz’altro chiesto spiegazioni… Chiedeva sempre a me quando si trattava di Alice. Forse dovevo raccontarle quello che le era successo con Josh; era giusto che anche lei sapesse: era stata molto male nel vedere la sua bimba così sofferente, ed era ancora più addolorata, perché Alice era il tipo che parlava in continuazione, ma quando doveva raccontare le sue sofferenze non apriva bocca, per non recare dolore agli altri. Chissà cosa ne sarebbe venuto fuori…
Bé comunque, riguardo alla situazione attuale, le si sarebbe potuto raccontare che quei due avevano litigato per un motivo futile, inerente alla festa e che, essendo due testardi, nessuno di loro voleva fare il primo passo per una riappacificazione. Ne avrei discusso con Bella, per avere anche un suo parere.
-Dai finiamo di mettere a posto e poi andiamocene a casa- propose Bella.
-Abbiamo già fatto tutto, possiamo anche andare- le rispose Rosalie.
-Mi spiace ragazzi, oggi non vi ho neanche aiutati, mi sento in colpa!- si rammaricò, sinceramente dispiaciuta. Erano due giorni che cucinava per tutti, che si affaccendava per tutta la casa e si sentiva in colpa per non aver aiutato noi quel pomeriggio. Era proprio una brava padrona di casa. Era la mia donna!
Un film inaspettato partì nella mia mente: ci vedevo già un domani nella nostra futura casetta, con una miriade di figli, con lei che si prendeva cura di tutti e di me specialmente…
Ma cosa stavo pensando? Edward Anthony Cullen che blaterava discorsi su casa, matrimonio e figli?!
Ero impazzito del tutto?! Sì, poteva essere… ma… intanto non riuscivo a togliermi dalla testa l’immagine idilliaca che si era formata del nostro futuro felice. Cercai di riscuotermi un po’ prima di uscire veramente fuori di testa…
-Non ti preoccupare Bella, ci hanno aiutato anche i ragazzi prima di andare via, quindi abbiamo fatto prestissimo. E poi era molto più importante quello che dovevi fare tu!- la rassicurò Rosalie, con fare materno. -Andiamo a fare i bagagli!- ci invitò.


 ANTEPRIMA CAPITOLO 41


In un attimo le nostre mani cercarono soddisfazione nel contatto reciproco con la nostra pelle nuda: prima mi tolse lei la maglietta, poi gliela levai io. Subito accarezzò il mio torace, mentre io giocai con le spalline del suo reggiseno. Ci ritrovammo ai piedi del letto e con una leggera spinta lei -mi fece sdraiare, mettendosi a cavalcioni su di me.
-Abbiamo poco tempo…- mi stava uccidendo con quella voce sensuale… Appoggiò una mano sul mio petto nudo e l’altra sulla cerniera dei miei jeans; io ero troppo estasiato, troppo su di giri per fare o dire qualcosa… ero suo prigioniero, travolto dalla sua prepotente passionalità. E la cosa mi esaltò parecchio, tanto che sentivo i miei pantaloni dannatamente stretti. Riuscii solo ad annuire, eccitato in modo pazzesco.
-Edward… gli altri ci aspettano…- aggiunse più sexy che mai.
-Sì…- mormorai come un idiota, incapace di pensare.
-Aspetteranno…- affermò decisa, dandomi il colpo di grazia.


Come avrete capito da questo piccolo pezzetto il prossimo chappy sarà di nuovo suddiviso per rating!
Ehhhhh.... i piccioncini ci hanno preso gusto! XD!


Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


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Solo per un week-end di Isabella v (Sara)
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