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Autore: Human_    29/10/2010    7 recensioni
Piccoli estratti di una storia senza volti né nomi. Perché l'amore non ne ha bisogno.
La ragazza si voltò verso il ragazzo e si ritrovò a sorridere.
Le ispirava
fiducia.
«Pensavo» rispose allargando il sorriso.
«Anche tu?» fece allora lui «Che coincidenza. Anche io penso spesso»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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È finito il caffè. Se ti faccio felice va bene lo stesso?




Erano in piedi sulla porta e in silenzio, vicini senza davvero toccarsi, entrambi concentrati. Lo sguardo rivolto verso l'interno della stanza.

«E se attaccassi tutto al soffitto in modo che la stanza risulti identica ma sottosopra?».
La ragazza lo guardò, la fronte aggrottata. «Sarebbe un'idea fantastica, ma dovremmo dividerci i compiti. Io incollo tutto al soffitto, tu inventi un marchingegno in grado d'annullare la forza di gravità, perlomeno nella tua stanza, così che tu possa raggiungere le tue cose».
Lui sorrise e la guardò inclinando la testa verso sinistra. «Sei bella perché assecondi sempre ogni cavolata che sparo senza farmi sentire un completo imbecille».
«Sei bello perché non mi guardi come se fossi una cretina quando assecondo ogni cazzata che spari».
Le accarezzò la spalla e tornò a guardare la sua stanza. «No, seriamente, devo inventarmi qualcosa. Questa stanza, messa così, non la sopporto più».
«Perché non disegni un pentagramma sulla parete?» propose la ragazza.
Lui sospirò. «Barbabietola, credo tu mi stia confondendo con qualcun altro. Hai mai visto i miei spartiti? Ti pare che io sia in grado di disegnare anche solo una nota abbastanza decentemente da esser degna di stare sulla parete di una stanza?».
Lei rise. «In effetti sei un po' disgrafico».
«Un po' tanto».
«Te lo concedo».
Silenzio.
«E se lo trasformassi in una grande bacheca?» chiese lui, illuminandosi.
«In che senso?».
«Tutti i miei fogli e le mie foto appuntati alle pareti con chiodini, scotch e roba varia».
Lei rifletté per un attimo, la fronte aggrottata e la bocca storta. «Non sarebbe male, ma dovresti riempire in fretta almeno una parete. Con due fogli e basta sarebbe un po' una cacchiata».
«Concordo. Okay, deciso. Così non serve neanche coprire i mobili e il pianoforte».
«Quindi abbiamo risolto in mezz'ora la grande rivoluzione della tua stanza per cui avevamo previsto d'impiegare minimo tre giorni?» chiese lei ridendo.
Lui diede un'occhiata all'orologio. «Trentacinque minuti per l'esattezza».
«Siamo dei geni».
«Dico anch'io».
Si decisero ad entrare di nuovo nella camera del ragazzo e si sedettero sul letto.

«Vuoi un caffè?».
«Tu sì che mi capisci!» rispose lei, con tono melodrammatico.
Lui rise e si alzò, prendendola per mano e guidandola fino alla cucina.
La ragazza si sedette sul tavolo, mentre lui apriva un paio di sportelli spostando, di tanto in tanto, le cose all'interno. Sospirò e si voltò, portandosi davanti a lei, attaccato alle sue gambe.
«È finito il caffè. Se ti do un bacio va bene lo stesso?».
Sorrise. «Basta che non sbavi».
Lui ridacchiò. «Giuro che la mia saliva se ne starà buona buona nella mia bocca».
«Allora va bene».
Fu uno sfioramento di labbra, nient'altro. Era quello, forse, il bello. Non avevano bisogno d'approfondire i contatti per sentirsi uno dentro l'altro, uno parte dell'altro.
«A volte ho il terrore che tu svanisca durante la notte» ammise lei, senza guardarlo negli occhi, con le guance in fiamme e l'imbarazzo palpabile.
«Io credo che tu mi idealizzi» ribatté lui. «E poi, per favore, smetti di essere così tremendamente spaventata all'idea di dire quello che provi. Con me, soprattutto. Lo sai quanto mi fai felice quando ti apri così?».
Annuì, poi rispose. «Non ti idealizzo, al contrario. Sei pieno di difetti, però.. però mi fai sentire importante. Per la prima volta in tutta la mia vita, mi sento importante. Mi sento in grado di combinare qualcosa. Solo con te, però, e.. e l'idea che tu sparisca con un 'Puf!' mi fa venire mal di pancia».
«Ti prometto che non sparirò». Il ragazzo sorrise e premette forte le labbra contro le sue, separandosi con uno schiocco. «Un giorno scriverò un libro con tutte le cose che dici. Venderà milioni di copie, e quando la gente saprà che sono stato davvero così fortunato da incontrarti sarà così invidiosa da farsi marcire il fegato».
«Ma falla finita!» lo rimproverò lei sorridendo, alzandosi.
«Pff, tu ci scherzi. Vorrei vedere te, al mio posto».
«Sono io quella fortunata, vegetale verde somigliante a un funghetto».
Rise. «Mi chiedo dove cavolo li trovi, tutti 'sti sinonimi di “broccolo”».
«Chiamasi fantasia».
Sorrisero.
«Ti riaccompagno a casa?» chiese lui.
«Sarebbe carino. Devo ancora fare tutta matematica».
Sorrise. «Allora andiamo, piccola Einstein».



















Non voglio perdermi in ciance, quindi, per quanto possibile, sarò breve.
Questo capitolo è pronto da una settimana, scritto sull'ultima pagina del mio quaderno d'italiano, e ho trovato solo adesso il tempo -e la voglia- di trascriverlo a computer.
Scusatemi, scusatemi tanto davvero, se vi faccio sempre aspettare così tanto, cavolo.
È che con 'sta scuola è un macello, e poi io mi faccio prendere dall'ansia e mi stanco e il computer lo snobbo completamente.
E niente, insomma. Questo è quanto.
Un abbraccio grande, a tutti.


Christine_ No, seriamente, io ti adoro! Cioè, già sei tu, che scrivi cose così belle che non puoi ch'esser bella anche tu, ma poi m'adori Grey's *-* Prima o poi avanzerò una proposta di matrimonio, sappilo x) Grazie, ma grazie davvero tanto della recensione, e pure dell'imbocca al lupo. A presto, spero.
Un abbraccio (:


Dod 'more mio beddo, tuh! O: Il brutto del fatto che aggiorno sempre dopo secoli è che quando rispondo alle recensioni poi son sempre cambiate così tante cose che non so mai che dire. Quindi niente. Solo che sì, insomma, grazie, ché io non lo so con che cacchio di pazienza stai qui e leggi me, che ti faccio pure distrarre dai compiti. Ti voglio un bene grande grande, sai?

Miharu Tesoro mio dolce :3 Ma sai che stavo pensando giusto oggi che mi sono dimenticata di chiederti quando torni? Magari sei pure già tornata o.ò Comunque son contenta che 'sta cosetta ti piaccia, ecco, che quel che penso io del tuo talento lo sai, e vabbè. Sperando che tu stia bene e di sentirti presto. Un abbraccio <3

Misery13 M'hai ricordato così tanto il Bianconiglio che non t'immagini *w* E comunque puoi leggere e recensire quando vuoi e, soprattutto, se vuoi, non preoccuparti (: Contenta che ti piacciano gli incisi. Io personalmente li amo, anche se c'è stato chi m'ha detto che sarebbe meglio ch'io evitassi –e infatti mi trattengo–. Non hai idea di quanto mi faccia piacere sapere che ti piace questa storia, davvero. A presto, spero. Un abbraccio <3

Sil1694 'dei quanto mi sei mancata O: No, davvero, cioè, non puoi capire *-* Comunque non ti preoccupare, niente esercito di mercenari pronto ad ucciderti se ti perdi un po', anche perché anche io faccio schifo in quanto a tempistica, quindi xD. Oddei, cioè, tu non sai quante volte mi son riletta la tua recensione. Sei troppo buona, tu, altroché. Per la grammatica, spero davvero di non aver mai fatto errori –anche perché ci tengo in modo particolare–, e per il resto.. non credo di meritare i tuoi complimenti, ma me li prendo perché fa sempre piacere u.ù xD. Ancora grazie :3 See you soon –speriamo–. Un abbraccio (:

Nina95 Fatina mia ç_ç Guarda, tu non sai quanto mi manchi, davvero. Anzi, appena finito di postare mi metto a leggere la tua storiella bella bella che mi manca tanto. Mi son pure sognata Nim, l'altro giorno. Non ti dico altro xD. Ad ogni modo, grazie. E sai perché? Non per i complimenti, ma perché hai capito. Hai capito, e magari poi ti spiegherò pure tutto per benino. Però, sì, ecco, grazie. Insomma, non è da tutti trovare me tra le righe, e tu che non mi conosci di persona ce l'hai fatta. Non a caso ti voglio bene, oh u.ù
Anyway. Anche tu caffeinomane? *_* Mi sento meno sola! Cavolo, io son sempre lì che bevo caffè nero senza zucchero, in continuazione, e tutti che dicono che non son normale ç.ç Mica è bello quando il proprio amore non è approvato da amici e parenti D: Roba che ora che a scuola s'è rotta la macchinetta del caffè sono in crisi. Cioè, davvero.
E comunque niente, insomma. Sto ciarlando come non mai. Sarà l'ora, boh xD. Un abbraccio, ciccetta. Ti voglio un bene, ma un bene.. <3





Bòn. Buona vita, people.
Human_
   
 
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