Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Scarcy90    30/10/2010    25 recensioni
*Nell'estate 2024 questa storia diventerà un romanzo self su Amazon. Al più presto avrete una data.* Valeria frequenta l'ultimo anno di Liceo. E' sempre stata una studentessa nella media e insieme alle sue due migliori amiche, Amy e Marti, ha trascorso in relativa tranquillità il suo periodo da liceale. Ma proprio all'inizio di quell'ultimo anno accade qualcosa che sconvolgerà il suo mondo di pace. Un litigio, durante la ricreazione, darà la scossa definitiva perché la vita di Vale cambi per sempre. La chiave di volta di questo cambiamento è Massimiliano Draco, il figlio della temuta professoressa D'Arcangelo, acerrima nemica della protagonista. Una storia che ha il solo scopo di raccontare i sentimenti e le traversie di una ragazza come tante.
||Il Sequel di questa storia è Verso La Maturità||
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il Figlio Della Prof Serie's '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Il Figlio Della Prof- Capitolo 7 (new)
Non Troverai Mai La Pace Interiore
Finché Non Avrai Dato Ascolto Al Tuo Cuore
George Michael
 
 


 Capitolo 7: Taglio Netto
 
 Pensavo che la consapevolezza dei miei sentimenti mi avrebbe cambiata e invece non notai niente di diverso in me.
 La mattina dopo quello sfogo notturno andai a scuola con il cuore leggero e svuotato. Ero un po’ pallida e gli occhi erano leggermente gonfi a causa della nottata passata a piangere, ma a parte questo ero sempre la solita Vale.
 Ero arrivata più presto del solito, mancava ancora mezz’ora al suono della campanella, così mi misi le cuffiette dell’ipode nelle orecchie e sedetti su una delle panchine che si trovavano nel cortile.
 Presi il libro di storia dallo zaino e cominciai a ripetere.
 Assorta in quello che stavo leggendo non mi ero minimamente accorta che c’era anche qualcun altro nel cortile.
 Alzai lo sguardo quasi richiamata da una voce invisibile e incontrai i suoi occhi: Massimiliano era a qualche metro da me, in piedi, vicino al piccolo obelisco che stava nel nostro cortile.
 Fissai i miei occhi nei suoi e in quel momento capii quanto mi piacessero: erano un po’ allungati e così eleganti, mi attraevano in maniera incredibile.
 Mi resi improvvisamente conto dove era il cambiamento che stavo aspettando, non dovevo ricercarlo in me, ma nell’idea che mi ero fatta di Massimiliano. Per me lui era sempre stato uno stupido manichino senza cervello che mi faceva irritare ad ogni respiro, invece adesso, per la prima volta, lo stavo guardando con gli occhi di una ragazza, e quello che stavo vedendo mi faceva sentire agitata e nervosa.
 Continuai a fissarlo e anche lui sembrava non voler distogliere lo sguardo, poi l’occhio mi cadde sulla sua mano, era stretta ad una più piccola e con una pelle più chiara.
 Delia.
 Evidentemente era seduta sul lato dell’obelisco che non potevo vedere dalla mia panchina.
 Da quando avevo capito cosa provavo in realtà per Massi quella ragazza ai miei occhi stava iniziando ad apparire sempre più odiosa, e questo mi fece diventare all’improvviso più acida di un limone.
 Lanciai un’occhiata di fuoco a Massi che per un attimo rimase interdetto, e tornai a leggere il capitolo sulla Prima Guerra Mondiale.
 Sapevo che mi stava ancora osservando ma non avevo intenzione di dargli corda. Ero innamorata di lui, tuttavia avevo già deciso che avrei speso ogni mia energia nel tentare di togliermelo dalla testa, dato che non avevo alcuna intenzione di morirgli dietro. Era solo una cotta passeggera, non poteva assolutamente essere lui il ragazzo che stavo aspettando da tutto quel tempo. Era una cosa impossibile ma soprattutto inammissibile.
 Leggevo distrattamente, le parole mi passavano davanti agli occhi come geroglifici incomprensibili mentre i miei pensieri si concentravano su Massimiliano. Il suo viso, i suoi occhi, le sue mani.
 Sbattei le palpebre un paio di volte con forza per cercare di scacciare quei pensieri ma non ottenni un risultato troppo soddisfacente.
 -E’ solo una cotta-, mi sussurrai. –Dimenticalo.-
 Durante la Grande Guerra l’Italia, inizialmente rimasta neutrale,…
 “Ecco cosa dovrei fare, ignorarlo e basta. Ignorare completamente le emozioni che mi infondono il suo sguardo e le sue labbra, e cercare di continuare su questa linea fino a quando non sarà finita la scuola. Non dovrebbe essere troppo difficile, dopotutto tra pochi mesi ci saranno gli esami e poi non lo vedrò mai più. Non ci vuole niente a dimenticare uno stupido come lui…”
 Cercai di continuare a leggere ma, come pochi minuti prima, provai l’impellente necessità di alzare lo sguardo.
 -Ciao.-
 Sussultai come se avessero appena acceso un fuoco d’artificio a due centimetri dal mio orecchio. Le cuffiette dell’ipode scivolarono via, mentre il libro mi sfuggì di mano cadendo a terra con un leggero tonfo.
 Massimiliano era davanti a me e mi fissava divertito.
 -Se avevi intenzione di farmi morire d’infarto, ci sei quasi riuscito-, dissi mettendomi una mano sul cuore e cercando di calmarmi per regolarizzare il mio battito. La presenza così vicina di quell’impiastro però non mi rendeva il compito molto facile.
 -Scusa-, cominciò lui ancora sorridente. –Ma eri così concentrata nella lettura che non ho potuto resistere.- Magari fosse stato vero che ero troppo concentrata su quello che stavo leggendo.
 Si sedette accanto a me e il mio cuore perse un battito.
 Sentii l’agitazione prendere possesso del mio stomaco, ma non dovevo assolutamente darlo a vedere. Continuavo a ripetermi che era solo una cotta e che la potevo gestire senza problemi.
 Massi si chinò e prese il mio libro da terra.
 -Tieni-, disse porgendomelo.
 -Grazie-, risposi fredda e senza guardarlo.
 -Quanta gentilezza, si vede che ti piace stare in mia compagnia.-
 -Sei tu che sei venuto da me, non mi sembra di aver cercato la tua compagnia.-
 -Sono solo venuto a salutarti, non volevo sorbirmi un’altra ramanzina come quella di ieri.-
 Gira e rigira alla fine era sempre colpa mia. Perché non riuscivo mai a starmene zitta?
 -Miss Stati Uniti che fine ha fatto?- nonostante tutto l’impegno che ci stavo mettendo il mio tono risultava sempre più acido.
 -Se intendi Delia è andata dalle sue amiche laggiù-, disse indicandomi una panchina dall’altra parte del cortile. –Stanno facendo una ripetizione collettiva di latino, oggi hanno compito in classe.-
 -Capisco-, cercai di fargli comprendere che non me ne fregava assolutamente nulla della vita scolastica di Delia con quell’unica parola, ma lui non sembrò recepire il messaggio.
 -Delia è molto portata per le lingue ma ha una repulsione per il latino e quindi sta avendo dei seri problemi.-
 Visto che non aveva capito con le frasi gentili, forse era meglio passare ad un approccio più diretto.
 -La tua ragazza non è l’unica ad avere dei problemi in questa vita, quindi scusa se non sono troppo interessata a lei.-
 Lui mi fissò per qualche secondo con uno sguardo indecifrabile.
 I suoi occhi verdi così vicini facevano ballare la rumba al mio povero cuore; mi chiedevo quanto avrebbe resistito un organo come quello prima di scoppiare definitivamente.
 -Ti hanno mai detto che sei di un egocentrismo esasperato?- mi chiese con una nota di rimprovero. –Pensi sempre a te stessa.-
 Alzai un sopracciglio irritata.
 -Solo perché non me ne importa un fico secco di quella spilungona non significa che io sia egocentrica! Al massimo quello concentrato solo su se stesso sei tu. Vieni qua e sai parlarmi solo della tua ragazza!- Ero parecchio incavolata. 
 -E di cosa dovrei parlare?- chiese lui visibilmente scocciato.
 -Ci sono tantissimi argomenti molto più costruttivi dell’andamento scolastico di Delia.-
 -La prossima volta prima di venire a parlarti mi leggerò un giornale, contenta?-
 Socchiusi gli occhi imbestialita.
 -Forse è meglio tornare alla fase di mutismo, starti a sentire mi fa solo imbestialire.-
 -Sono d’accordo-, disse lui alzandosi. –Starti vicino mi fa venire i nervi, preferisco non rivolgerti più la parola!-
 -Sono io che non te la rivolgerò!-
 -Bene!-
 Si voltò e a passi decisi, pieni di rabbia, raggiunse Delia e la baciò con enfasi. Fu come ricevere una pugnalata in pieno petto.  Si divisero e lei lo guardò con aria interrogativa, Massi le sorrise e le prese la mano, stringendola con forza come se volesse dimostrare l’importanza che aveva per lui il loro rapporto con quel gesto così semplice.
 -Bene…-, mormorai con sguardo vacuo.  
 Rimasi diversi minuti seduta su quella panchina, a far finta di leggere storia quando invece li stavo trascorrendo estraniata dal mondo circostante per cercare di capire che cosa fare.
 Di sicuro dovevo riuscire a dimenticare Massi, su questo non ci pioveva. Adesso che eravamo regrediti allo stadio di nemici giurati forse sarebbe stato anche più facile.
 Ero ancora totalmente immersa nei miei pensieri quando vidi Marti varcare il cancello della scuola con Davide Zilli che le stava alle calcagna.
 Sorrisi divertita.
 Davide era un nostro compagno di classe: un ragazzo carino e simpatico anche se un tantino fuori dalla norma. Era appassionato di cose strane, tipo Ufo ed extraterrestri o di argomenti particolari come l’esorcismo e i fenomeni paranormali, ma a parte questi piccoli dettagli un po’ strambi, era un bravo ragazzo.
 Fin dal quarto ginnasio aveva sempre avuto una specie di debole per Marti. La trovava graziosa e si vedeva lontano un chilometro che gli piaceva, ma la mia amica non era molto portata per questo genere di cose. Sempre sulle sue, non riusciva proprio ad aprirsi con i ragazzi, soprattutto con quelli che ci provavano con lei. Perciò più Davide cercava di stabilire un qualche tipo di contatto tra di loro e più lei lo respingeva con i suoi atteggiamenti e i suoi silenzi.
 Mi dispiaceva molto per Davide, dopotutto quei due li vedevo proprio bene insieme, ma Marti era fatta così e non avevo idea di come poterla cambiare.
 Mi vide seduta sulla panchina e sembrò che il suo viso avesse finalmente ritrovato il buonumore.
 Liquidò Davide con poche parole e venne velocemente a sedersi accanto a me.
 -Amy?-
 -Sono passata a prenderla ma suo padre mi ha detto che aveva la febbre alta.-
 -Spero non stia troppo male-, disse Marti prendendo anche lei il libro di storia. –Più tardi le mando un messaggio.-
 -Davide ti ha assalita anche oggi con i suoi sproloqui?- chiesi divertita. 
 -Lasciamo perdere-, cominciò a dir poco esasperata, -ormai non so più cosa inventarmi per fargli capire che non mi interessa. Piuttosto, che fine hai fatto ieri sera? Dopo che sei uscita dalla pizzeria con Marco non ti abbiamo più vista.-
 -Scusami, è solo che sono successe delle cose che mi hanno dato qualche pensiero.-
 -Si vede, hai una faccia… Non è che sta venendo la febbre anche a te?-
 -Niente febbre, è solo colpa di una notte in bianco…-
 -Notte in bianco?- chiese una voce sopra di me.
 Era Marco, doveva essere appena arrivato.
 -Scommetto che non hai dormito per quello che ti ho detto ieri sera-, disse con decisione.
 -Ti sbagli. Quello che mi hai detto ieri non mi fa né caldo né freddo, te l’ho detto: non sono innamorata di Massimiliano.-
 -Sì, come no…-
 -Marti, non ti ci metterai anche tu spero?- chiesi sconvolta. 
 -Scusa, ma è palese. Se me ne sono accorta io poi, è proprio evidente.-
 -Vi sbagliate, tutti e due.-
 -Tre-, completò Marti.
 -Anche Amy la pensa come voi? Ma se fino a ieri credeva che fossi innamorata di Marco-, dissi incredula.
 -Questa era la sua speranza, in realtà sospettava già da qualche tempo che nel tuo cuore ci fosse Massimiliano.-
 -Che situazione-, sospirai con aria stanca. –Non sono innamorata di lui.-
 -E allora perché non hai dormito stanotte?- mi chiese Marco saccente.
 -Dolori mestruali, okay?-
 Lui arrossì di botto. Avevo scelto una risposta perfetta, di certo non si sarebbe messo ad indagare su quell’argomento.
 -Mi sembrava che il ciclo lo avessi avuto dieci giorni fa.-
 Marti... A volte mi viene proprio voglia di farla fuori.
 -No, quella era Amy-, borbottai sicura.
 -Adesso basta-, disse Marco sempre più imbarazzato. –Non sono cose che le orecchie di un ragazzo dovrebbero ascoltare.-
 Marti ed io ci guardammo per un secondo poi scoppiammo a ridere. Povero Marco, chissà cosa stava pensando.
 In quel momento mi resi conto di quanto fosse importante avere degli amici quando si stavano attraversando dei periodi difficili, e di quanto fosse fondamentale tenerli il più lontano possibile dai miei veri pensieri e sentimenti.
 -Comunque ero venuto a dirvi che stasera ci sarà una festa-, disse Marco.
 Smettemmo di ridere.
 -Una festa? Dove?- chiesi con ancora le lacrime agli occhi per le risate.
 -Al Living-, rispose lui. –E’ la festa di compleanno di un mio amico e mi ha chiesto di invitare tutte le ragazze che conosco.-
 -Non possiamo mica presentarci alla festa di compleanno di un ragazzo che neanche conosciamo, senza uno straccio di regalo per giunta.-
 -Tranquilla. Le ragazze entrano gratis insieme al ragazzo che le ha invitate e non sono tenute a portare regali: è un’idea del mio amico… Vuole che ci siano molte ragazze, è un tantino fissato anche se del tutto innocuo.-
 -Be’ una festa mi ci vorrebbe proprio-, dissi sorridendo.
 -E tu che fai?- chiese Marco a Marti.
 Marti aveva sempre avuto un’assoluta avversione per le feste, ma soprattutto per la musica alta e il ballo; odiava andare alle feste di compleanno proprio per questo.
 -A me non va di venire-, rispose semplicemente.
 Sapevo che avrebbe risposto così.
 -Dai Marti. Per una volta che possiamo andare ad una festa come si deve, che ti costa venire?-
 Passai i successivi dieci minuti a tentare di convincerla in ogni modo, e alla fine cedette.
 -Però non ho alcuna intenzione di mettermi a ballare.-
 Su quel punto era sempre stata più che categorica e anche stavolta non aveva fatto eccezione.
 La campanella suonò e ci dirigemmo tutti e tre verso l’entrata.
 -Aspetta un attimo-, disse poi Marco. –La tua amica acida dov’è finita?-
 -Amy non è acida-, dissi difendendola.
 -Be’ le cose che mi ha detto ieri sera non erano proprio dolci.-
 -Se ti ha parlato così è perché l’hai fatta incavolare sul serio, in genere non offenderebbe neanche il suo peggior nemico.- Lui mi fissò con uno strano sguardo.
 -Comunque-, continuai, –è a casa con la febbre.-
 Varcammo la soglia e proprio in quell’istante, con la coda dell’occhio, notai che Massimiliano e Delia erano pochi passi dietro di noi.
 Sapevo che non avrei mai dovuto farlo, che eravamo tornati ad essere due sconosciuti, ma non riuscii a resistere: mi voltai con calma e incrociai lo sguardo di lui. I suoi occhi verdi mi fecero salire la pressione alle stelle mentre a stento ero riuscita a non arrossire.
D’altra parte lui mi fissava con sguardo severo e pieno di risentimento.
 Cominciai a preoccuparmi per davvero. Nonostante i suoi occhi trasudassero odio quello sguardo per me era tremendamente attraente.
 Una cosa era chiara: stavo uscendo fuori di testa.
 Una volta in classe Marti ed io ci sedemmo al nostro posto, in attesa che la professoressa Gisella Lubelli facesse il suo ingresso in classe. 
 Su questa professoressa non c’è tanto da dire. Da giovane doveva essere stata la tipica brava ragazza. Scuola privata, genitori facoltosi, laureata con il massimo dei voti in storia e filosofia, in più aveva superato in modo brillante il concorso a cattedra per accedere all’insegnamento, aveva sposato un uomo benestante e con un buon lavoro e dal marito aveva avuto tre figli: la donna perfetta insomma. Gentile, dolce e anche spiritosa se ci si metteva.
 Certo perfino lei quando si arrabbiava diventava una furia. Era raro vederla uscire fuori dai gangheri e proprio per questo se lo faceva era meglio restare a distanza di sicurezza, non perché fosse capace di chissà quali torture, semplicemente usava lo strumento più micidiale che ci potesse essere nel mondo della scuola: il senso di colpa. Ti faceva un discorsetto così chiaro e sensato che riusciva a farti stare male e a farti sentire l’ultimo essere dotato d’intelligenza sulla faccia della Terra che alla fine non potevi non darle ragione.
 Come se queste qualità non la rendessero già invidiata, era anche una bella donna: alta, fisico slanciato, capelli biondi non molto lunghi che le ricadevano in stupendi ricci sulle spalle e luminosi occhi azzurri, per non parlare del piccolo viso dolce e delicato il che la rendeva agli occhi degli altri molto più giovane di quanto in realtà non fosse.  
 A volte era un libro aperto, altre volte chiusa come il riccio di una castagna, teneva tantissimo alle sue materie e al fatto che i suoi alunni le apprendessero nel migliore dei modi.
 Certo non eravamo mai riusciti a capire con precisione i suoi metri di giudizio, ma a parte questo la Lubelli era una professoressa meravigliosa.
 Entrò in classe mentre mettevamo i libri di storia sui banchi.
 -Buongiorno-, disse con un dolce sorriso.
 Rispondemmo un po’ in ansia. Il giorno prima aveva detto che avrebbe interrogato e quando lo diceva non c’era scampo.
 Si tolse con calma il foulard color pastello che avevo intorno al collo e si ravviò i capelli con un veloce gesto della mano.
 Prese il registro di classe.
 -Ci sono assenti?-
 Non ce n’erano, eravamo tutti pronti ad affrontare il nostro destino.
 Scrisse qualcosa sul registro e prese quello personale.
 -Allora… Avevamo detto che oggi avremmo fatto qualche verifica, vero?- chiese con calma.
 Un brusio di arrendevole assenso si sollevò dalla classe.
 -Bene, poi vedremo di andare un po’ avanti anche.-
 Prese la sua penna e cominciò a scorrere i nomi sul registro. In genere aveva un metodo molto preciso di interrogare: chiamava o chi non aveva voto, o chi doveva riparare a qualche insufficienza, o ancora chi aveva un voto piuttosto datato. Quindi, almeno con lei, un minimo di calcoli ce li si poteva fare.
 Mi sentivo abbastanza tranquilla, ero stata interrogata la settimana precedente perciò non ero a rischio “nomination”.
 -Allora, Christian, parliamo… della situazione dell’Italia alle soglie della Prima Guerra Mondiale?- disse rivolgendo lo sguardo verso il mio compagno di classe che stava seduto proprio davanti a me.
 Il suo modo di porre le domande era in grado di farti venire un ictus. Inserire il nome dell’interrogato nella frase non era un bel modo per dirti che ti stava per fregare su tutta la linea.
 -Ehm…-, fu la risposta monosillabica di lui.
 Christian Corradi: il ragazzo più fico dell’universo, almeno secondo lui. Ultimo figlio di tre e unico maschio era stato viziato fino all’inverosimile. Faceva discorsi assurdi, fumava come una ciminiera e vestiva sempre alla moda. Era arrogante, con una repulsione assoluta verso il rispetto e l’educazione, tendeva a litigare persino con il suo riflesso nello specchio, dove prima o poi ci sarebbe caduto dentro come era successo a Narciso con il suo volere baciare la propria immagine riflessa nel lago.
 Dato che a causa del suo egocentrismo tutto questo non era sufficiente per attirare l’attenzione su di sé, evitava accuratamente di studiare e discuteva con i professori un giorno sì e l’altro pure.
 -Avanti, cosa ti ricordi?- chiese la Lubelli cercando di incoraggiarlo a continuare.
 Christian riuscì a mettere due parole in croce, un po’ cercando di leggere qualche frase dal libro, un po’ sforzandosi di ricordare quello che aveva sentito dire durante le interrogazioni precedenti.
 Alla fine era riuscito a racimolare un quattro e mezzo.
 Non ne sembrava per niente sorpreso, ma la cosa peggiore era la totale mancanza di delusione che lo permeava: per lui c’era ancora tempo per recuperare un brutto voto.
 Solo che non si rendeva conto che gli esami si stavano avvicinando pericolosamente e se avesse continuato così non avrebbe fatto molta strada.
 Davide, che era il suo compagno di banco, si girò verso me e Marti. Naturalmente il suo sguardo era rivolto alla mia amica, ma lei non sembrava avere intenzione di alzare gli occhi dal suo libro di storia. Povero Davide.
 La Lubelli, archiviata la penosa interrogazione di Christian, aveva cominciato a spiegare un nuovo argomento.
 Era davvero un’ottima insegnate, e il suo modo di spiegare mi piaceva tanto. Anche se, a dire proprio tutta la verità, i primi giorni in cui l’avevamo conosciuta, quasi tre anni prima, avevamo subito pensato che le sue spiegazioni fossero di una noia mortale. Non si riusciva a seguirla, perché faceva un’infinità di collegamenti e passava da un argomento all’altro con una grande maestria, essendo sempre in grado alla fine di ritrovare il filo del discorso principale. Ma passati i primi tempi avevamo capito perfettamente come andarle dietro e ormai non avevamo più alcun tipo di problema.
 Improvvisamente sentii il cellulare nella mia tasca vibrare. Cercai di non sussultare e stando attenta a non farmi vedere lo presi: notai un sms nella posta in arrivo.
 Quando vidi che era di Marco, lo aprii con un leggero moto di curiosità.
 I primi tempi in cui eravamo diventati amici era solito mandarmi una marea di messaggi durante le lezioni, ma io non gli rispondevo perché non volevo essere distratta, così gli avevo detto chiaro e tondo che quelle sue attenzioni mi infastidivano e aveva smesso.
 Era la prima volta da quasi un mese che me ne mandava uno. Chissà cosa voleva.
 
Esci con una scusa, ti devo parlare subito…
 
 I puntini di sospensione non erano un buon segno con lui: stavano a significare che il suo discorso sarebbe stato lungo e mi avrebbe sottratto moltissime energie per riuscire a farlo tacere.
 Alzai la mano di scatto cercando di non apparire troppo ansiosa di uscire dall’aula mentre Marti rimase un attimo interdetta dal mio gesto.
 -Sì, Valeria?- chiese la Lubelli notando la mia mano.
 -Potrei andare in bagno?-
 -E’ proprio urgente?-
 -Sì, professoressa-, borbottai con aria scocciata. Se glielo stavo chiedendo nel bel mezzo di una spiegazione doveva per forza essere urgente, considerando che non facevo assolutamente parte del Club “Amici del Fumo” che si stabilivano nei bagni almeno cinque o sei volte al giorno per fumare. Li odiavo, ogni volta che entravi in bagno sentivi una puzza di sigaretta incredibile e sugli ultimi bagni vedevi aleggiare una strana e minacciosa nuvola grigia.
 -Vai pure allora.-
 Mi alzai con calma e mi diressi verso la porta ma appena la aprii vidi che alla mia sinistra c’era Marco con la schiena poggiata al muro.
 Per poco non mi venne un colpo; se lo avesse visto qualcuno avremmo passato parecchi guai.
 Chiusi subito la porta alle mie spalle.
 Pensavo che mi avrebbe aspettato vicino ai bagni o alle macchinette il che sarebbe stato decisamente meno rischioso. 
 -Che ci fai qui?- bisbigliai con un filo di voce.
 -Vieni con me-, mi afferrò la mano e mi costrinse a seguirlo.
 Entrammo nella classe accanto alla mia. Era vuota.
 -Sono scesi a fare educazione fisica-, disse lui mentre chiudeva la porta. Doveva aver notato il mio sguardo interrogativo.
 -Posso sapere che vuoi?- chiesi incrociando le braccia. –Cos’è tutta questa urgenza?-
 -Che sta succedendo tra te e Massi?-
 Quella domanda così secca e improvvisa mi fece sentire tremendamente a disagio.
 Arrossii di colpo e abbassai lo sguardo: atteggiamento colpevole, ma non avevo la forza per reagire in un modo diverso.
 -Che vuoi dire?-
 -Lo sai perfettamente cosa voglio dire-, ribatté lui serio. –Poco fa Massi mi ha detto che non ha più intenzione di rivolgerti la parola e che tu sei d’accordo. Ha detto, cito testualmente, “almeno su una cosa siamo concordi io e quella vipera, non potremo mai essere amici.”-
 Sentii come una strana pugnalata al cuore, ma da uno come Massimiliano c’era da aspettarsi una reazione di quel tipo. Dopotutto, forse, me l’ero anche meritato quello che stava succedendo, così la prossima volta ci avrei pensato due volte prima di prendermi una sbandata per un ragazzo così idiota.
 -Se Draco ti ha già spiegato tutto, non capisco cosa adesso tu voglia sapere da me-, dissi con aria più calma mentre, in realtà, stavo solo cercando di celare la mia angoscia.
 -Voglio sapere come diavolo ti è venuto in mente di troncare così nettamente i rapporti con Massi.-
 -Di quali rapporti stai parlando?- chiesi irritata. –Noi due non abbiamo mai avuto nessun tipo di rapporto. Ci siamo sempre odiati, o per lo meno, io l’ho sempre odiato mentre lui non era neanche a conoscenza della mia esistenza, quindi non ho troncato proprio un bel niente.-
 -Il tuo cuore la pensa come la tua linguaccia?-
 Mi fissava con serietà. Aveva centrato il punto meglio di un sicario con la sua vittima.
 -Il mio cuore in questo momento è impegnato a pompare il sangue nel mio apparato circolatorio, non ha il tempo per mettersi a pensare.-
 -Smettila di comportanti come una stupida bambina orgogliosa e confessa una volta per tutte quello che provi veramente!-
 Lo guardai negli occhi per diversi secondi: era determinato, era sicuro di quello che diceva, ma la cosa peggiore era che aveva maledettamente ragione. Il mio orgoglio mi stava frenando come un’ingombrante zavorra.
 Svelare i miei sentimenti a voce alta avrebbe significato ammettere che in tutti quegli anni non avevo visto le cose con chiarezza, che ero stata accecata dall’odio nei confronti di Massi da non capire quanto mi stavo sbagliando.
 Il mio orgoglio non mi permetteva di essere completamente sincera, e la rabbia di Marco non avrebbe cambiato la situazione.
 Lui continuava a fissarmi, ma io non mi decidevo né a smentire né a dargliela vinta.
 -Cosa vuoi che ti dica, eh?- ormai ero praticamente furiosa. Era inammissibile che un ragazzo che conoscevo solo da un mese si immischiasse in quel modo nella mia vita. –Vuoi che dica che sono innamorata pazza di Draco?-
 Marco mi guardava sorpreso. Era rimasto basito a causa del mio sguardo duro e senza sentimento.
 -Non posso dirlo… perché non sarebbe la verità.-
 Era inutile. Già ammettere una cosa del genere con me stessa era stato difficile, farlo con Marco era assolutamente impossibile.
 -Voglio solo che tu sia sincera-, cominciò lui con calma. –Qualunque cosa dirai io ti crederò. Quindi, se sei proprio sicura di quello che hai detto poco fa, guardami dritto negli occhi e ripetilo. Se lo farai giuro che non ti darò più noie con questa storia.-  Una via d’uscita finalmente, bastava così poco per essere libera?
 Sarebbe stato anche fin troppo facile, avrei solo dovuto ripetere, come una specie di litania, le parole che avevo pronunciato pochi secondi prima guardandolo negli occhi.
 -Me lo prometti?- chiesi tanto per essere certa che mi avrebbe lasciato in pace.
 Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Conoscendolo non ero del tutto sicura che avrebbe mantenuto la parola, era meglio mettere tutti i puntini sulle i.
 -Lo prometto.-
 Meglio di così non poteva andare.
 Fissai il mio sguardo nel suo e mi preparai a parlare.
 I suoi occhi azzurri mi scrutavano severi mentre i miei cominciavano a cedere cercando una via d’uscita: era la prima volta che sentivo di non riuscire a reggere il suo sguardo.
 Non dovevo rinunciare. Presi un respiro e lo fissai con più intensità.
 Era il momento.
 -Io…-, cominciai. –Io non sono… non…-
 Perché non continuavo? Che mi stava prendendo?
 Sentivo tutte le difese che avevo innalzato cominciare a cedere sotto il peso della verità che lottava per uscire fuori. Il muro che avevo messo intorno ai miei sentimenti si stava improvvisamente sgretolando, ed era tutta colpa di quegli occhi azzurri. Non ero mai riuscita a mentire a quegli occhi, neanche in una situazione così decisiva.
 -Maledizione!- imprecai.
 Vidi uno strano sorriso dipingersi sul volto di Marco.
 -Problemi?-
 -Oh, sta zitto!- esclamai prendendo la direzione della porta per non fargli notare il rossore che si stava diffondendo sulle mie guance. 
 Avevo quasi posato la mano sulla maniglia quando sentii una mano afferrarmi il polso.
 Mi voltai con calma ed incontrai ancora una volta quei dannati occhi azzurri: erano talmente belli e luminosi che rimasi un secondo senza fiato.
 -Che c’è?- chiesi stizzita.
 -Non dimentichi di dirmi una cosetta?-
 -Devo tornare in classe-, dissi sbrigativa. –La Lubelli mi avrà dato per dispersa a quest’ora.-
 -Non cercare di cambiare argomento-, mi ammonì lui sorridendo.
 Lo guardai per qualche secondo indecisa sul da farsi. Alla fine non ci fu molto su cui riflettere, mi sembrava insensato e assolutamente inutile continuare a negare.
 -Hai ragione, va bene?- cominciai senza guardarlo.
 -Quindi lo ami.-
 -Sì, accidenti-, esclamai guardandolo. –Adesso lasciami!-
 Lui strinse leggermente la presa prima di mollarla.
 -Cosa intendi fare ora?-
 -Un bel niente-, risposi decisa.
 -Ma…-
 -Secondo te che dovrei fare? Andare da lui e dirgli la verità? Certo, come no. Così mi prenderà in giro fino alla prossima era glaciale, per non dire che potrebbe prenderlo per uno scherzo.-
 -Ma…-
 -Smettila con questi ma-, dissi abbassando lo sguardo. –C’è poco da fare. Lui ha già una ragazza, una bomba di ragazza. Inoltre non credo che potrebbe mai ricambiare i miei sentimenti, perciò l’unica cosa che posso fare è cercare di togliermelo dalla testa.-
 Sentivo il suo sguardo fisso su di me, ma non avevo il coraggio di incontrarlo.
 -Non mi sembra giusto, in questo modo non farai altro che soffrire.-
 -Non ti hanno detto che la vita non è mai giusta?- risposi con un sorriso amaro. –Lo so che non sarà facile, ma non ho paura del dolore. Voglio solo riavere la mia vita anche a costo di soffrire, e finché Massimiliano Draco non sarà lontano anni luce dai miei pensieri e dal mio cuore non potrò mai sentirmi completamente libera.-
 Rimanemmo in silenzio per diversi secondi.
 La campanella suonò e ciò mi ricordò che l’ora successiva avevo la Bianchi, non potevo continuare a starmene là dentro. Senza contare che la classe scesa a fare educazione fisica sarebbe ricomparsa da un momento all’altro.
 -Hai litigato con lui solo per dimenticarlo quindi.-
 -Già-, risposi sempre con lo sguardo basso. –Più gli sto lontana meglio è. Se poi lui mi odierà sul serio la faccenda diventerà sempre più facile. Si tratta solo di lasciar trascorrere un po’ di tempo.-
 -Ne sei davvero convinta?- mi chiese con tono preoccupato.
 -Certo-, risposi guardandolo finalmente negli occhi. –Non sono del tutto sicura che i miei sentimenti siano così intensi. E’ possibile, anzi probabile, che si tratti solo di una cotta passeggera e a questo proposito…-
 Il mio tono era diventato tremendamente serio.
 -… ti prego di non dire a nessuno quello che hai scoperto. Finché i miei sentimenti resteranno sepolti sarà più semplice affrontare tutta questa situazione. Neanche Marti ed Amy devono sapere la verità.-
 -Guarda che lo hanno capito da un pezzo-, disse lui divertito.
 -Lo so, ma non hanno avuto la mia conferma-, risposi. –Quindi la loro rimane solo una teoria senza fondamento.-
 -Come vuoi. Allora ti prometto che non ne farò parola con nessuno.-
 -Grazie-, dissi un po’ più sollevata.
 Uscii da quella classe e rimasi per un attimo ferma. Non sentivo nulla e non vedevo nulla, avevo solo voglia di rintanarmi sotto le coperte del mio letto e di rimanerci fino a quando quella brutta storia non si fosse risolta.
 Sapevo che non sarebbe stato facile dimenticare Massimiliano, eppure ero cosciente di doverci almeno provare. Non potevo rischiare di passare la vita a desiderare qualcuno che non avrei mai avuto.







***L'Autrice***
 E anche questo capitolo è giunto alla fine... xD Allora? Che cosa ne pensate di tutta questa storia, vi sto ingarbugliando abbastanza le idee? E ancora non avete letto nulla, il bello deve venire... ^^ Comunque come avete visto sembra proprio che Massi stia sul serio con Delia, anche se il motivo è ancora oscuro (e non sperate che ve lo dica io... muahahhaha! xD).
 Comunque il prossimo capitolo dovrei riuscire a postarlo in settimana, dipende da quanto tempo mi prenderanno le lezioni e lo studio. Senza contare che sto anche scrivendo il sequel de Il Figlio della Prof, e anche per quello mi ci vuole tanto impegno... ^^
 
Come al solito rubo solo qualche riga per ricordare che questa storia ha anche un Forum e un gruppo su Facebook (a proposito, se qualcuno vuole aggiungermi su Facebook trovate il link nella mia pagina autore, oppure cercate Scarcy Novanta...


Create your own banner at mybannermaker.com!





Ringraziamenti:
 just_love_me: Tranquilla per l'altra volta, non era assolutamente una figura di m***a... xD Non ti prendo per maniaca, anzi mi fa piacere che l'entusiasmo per la mia storia ti porti a dire cose così... ^^ Be' sono contentissima che questa storia ti piaccia più dei libri di scuola, è davvero una grande soddisfazione. ^^ Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto. Grazie mille per aver recensito e per tutti i complimenti che mi hai fatto. Un bacio!
 _Caline: No, non fanno la pizza al metro? Che peccato, è buonissima... xD Sì, Delia è proprio un bel problema, e non si risolverà tanto in fretta... ^^' Sono contenta che ti piacciano i colpi di scena, perchè ti assicuro che in questa storia non mancano e non mancheranno in futuro... xD Hai detto bene, il cammino sarà davvero lungo e tortuoso per la nostra Vale, ma non è il caso di disperare, in un modo o nell'altro si sistemerà tutto... forse... xD Grazie davvero infinite per tutti i complimenti che mi fai e per tutto ciò che mi hai scritto. Un bacio!
 Adaliah: Purtroppo in questo capitolo la situazione non si è chiarita più di tanto, e non posso prometterti che accadrà tanto presto... ^^' Delia è un elemento di disturbo che non sarà facile da eliminare (ovviamente non fisicamente, non c'è nessun omicidio... ahhaah xD). Diciamo che la professoressa D'Arcangelo si chiarirà molto di più con il POV di Massi, questa storia è comunque scritta dal punto di vista di Vale che non potrà mai conoscerla più di tanto... ^^ Grazie mille per la recensione. Un bacio!
 ShadowOfTheWind: E facciamo questo enorme applauso a Vale che finalmente ha capito! xD Non ti posso dire come mai Massi e Delia stanno insieme, lo si scoprirà con il tempo, ti dico solo che la strada sarà molto lunga e tutta in salita per Vale... ^^' Spero di non averti fatto aspettare troppo per questo capitolo ma il tirocinio mi ha uccisa questa settimana...ç___ç Grazie mille per la recensione e per tutte le tue meravigliose parole. Un bacio!
 mary74: Ciao, sono contenta che tu abbia deciso di cominciare a leggere questa storia... *-* Grazie per aver letto anche Sunbeam e Mistaken (mi dispiace di non aver più aggiornato ma per il momento non ho ispirazione per quella storia e i miei impegni mi impediscono di provare a continuarla... ç__ç) Sono contentissima che i personaggi e la storia ti stiano intrigando e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. xD Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti che mi hai fatto. Un bacio!
 EnergyAir: E sì, ormai la vita tranquilla è andata. Però meglio così, no? ahhahah xD Vale è forte e dovrà sopportare ancora molto e molto altro... Ma vedrai che alla fine ne varrà la pena, forse... xD Delia e Massi stanno insieme e anche il motivo non è ancora chiaro vedrai che piano piano tutti i tasselli andranno al loro posto. ^^ Be' diciamo che ci sarà anche un altro attacco di Amy e Marti ma rimane il fatto che sono amiche Vale quindi si comporteranno da amiche... xD Grazie mille per la tua recensione e per tutte le tue parole Minù... ^^ Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, e scusa se ti ho fatto aspettare. Un bacio!
 4lb1c0cc4: Sono contenta che tu stia leggendo la mia storia e cha abbia trovato un po' di tempo per recensire, grazie mille... *-* Be' Vale è un po' lenta, ma lo è stata semplicemente perchè l'orgoglio le impediva di vedere i suoi veri sentimenti. xD Comunque lo so che nella Margherita non ci va l'origano ma da me in qualche pizzeria lo mettono, e a me piace tantissimo... xD Grazie per avermelo fatto notare però. xD Grazie ancora per la recensione e spero davvero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacio!
 Lione94: Sei la benvenuta! Sono contentissima che tu abbia deciso di cominciare a leggere questa storia. Sì, in effetti con la casa editrice non è andata bene, ma pazienza. Sono comunque felice che la mia storia abbia un posto qui su efp, dove tanta gente la possa leggere... ^^ Diciamo che Massi e Marco sembravano fighi agli occhi di Vale, ma solo perchè non li conosceva. Spesso tendiamo a giudicare le persone solo da di fuori per poi scoprire, conoscendole, che sono completamente diverse da come le avevamo giudicate. Massi e Marco sono stati l'esempio che ho voluto portare io di questa tendenza che abbiamo noi umani... ^^ Fai bene a non leggere la ragazza delle macchinette, ci sono molti spoiler già dal primo capitolo e secondo me è un peccato rovinarsi la sorpresa... Anche perchè più avanti si andrà e più sorprese ci saranno, te lo garantisco... xD La D'Arcangelo è ancora un personaggio da scoprire, ma lei si capirà meglio quando avrò pubblicato gli altri capitoli del POV di Massi... ^^ *-* Oddio, hai letto anche Sunbeam?! Sono così contenta che ti sia piaciuta, e spero di aver ringraziato la tua amica (non so se all'epoca mi aveva lasciato qualche recensione) ma se magari non la conosco ringraziala da parte mia... ^^ Grazie mille per avermi lasciato questa recensione stupenda e per tutti i complimenti che mi hai fatto. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacio!
 momi87: Le delucidazioni arriveranno più avanti, tranquilla... xD Ma per il momento il motivo per cui lui e Delia stanno insieme non si saprà... xD Lo so, sono cattiva ma se vi dico tutto poi vi rovino la sorpresa... xD Non posso rivelarti il futuro di Marco, l'unica cosa che posso assicurarti è che lui e Vale restaranno amici... xD Grazie davvero per la recensione e per tutti i complimenti che mi hai fatto... Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacio! ^^
 Penny Black: Be' diciamo che Vale è fortunata sotto molti punti di vista, anche solo il fatto che Massi e Marco siano andati a casa sua la dice lunga... Io pagherei per avere due fighi del genere sotto il mio stesso tetto anche solo per qualche minuto... xD Marco era innamorato di Vale, solo che era un amore dettato dalla novità. Una ragazza che non cadeva ai suoi piedo lo attraeva e lo incuriosiva, poi conoscendola i suoi sentimenti sono cresciuti ma allo stesso tempo, capendo di non essere ricambiato, ha deciso di non insistere e di farsela passare... ^^ Credimi, Vale sarà sempre confusa, è davvero una ragazza incasinata che difficilmente si rende conto delle cose pensando che non possano essere vere o che sia impossibile che accadano. Non è una ragazza, è un enigma vivente... Ma sono contentissima di aver reso la sua confusione... xD Delia è Delia, dubito che in questo momento ci sia un aggettivo per descriverla, ma andando avanti con la storia la parola per definirla spunterà fuori, tranquilla... xD La pizzeria è fantastica, e fanno una pizza che è la fine del mondo... Ci andavo spesso quando abitavo a Lecce... ^^ Amy per il momento non si capisce più di tanto, ma andando avanti con la storia anche i suoi comportamenti appariranno molto più chiari. ^^ Neanche io reggo l'italiano rovinato dall'accento inglese, da quello americano poi è anche peggio. xD Sono davvero contentissima che la storia ti stia piacendo e spero che anche questo capitolo ti abbia soddisfatta. Grazie mille per la tua recensione bellissima e per tutti i complimenti che mi fai. Un bacio!  
 Eky_87: Tranquilla per la recensione dell'altro capitolo, l'importante è che tu alla fine lo abbia visto e letto...^^ Be' diciamo che Massi e Delia stanno insieme per un motivo, ma non posso dirti se è per convenienza, per far ingelosire qualcuno, o magari perchè si sono davvero innamorati... ^^ Però mi piacciono molto le tue teorie, chissà se una di queste è giusta oppure se il motivo è un altro... xD Sono contenta che l'amicizia tra Marco e Vale ti piaccia, in effetti ho pensato subito che fosse la giusta evoluzione del loro rapporto... ^^ Grazie mille per la recensione, e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacio!
 kribja: Ciao, dispiace molto anche a me che tutta la storia della pubblicazione non sia andata bene ma non fa niente... Sono contenta di pubblicarla di nuovo qui su EFP, e sono ancora più contenta che tutte voi possiate leggerla... ^^ Le risposte che Vale dà a Massi non so neanche io da dove vengono fuori, quando scrivo lei risponde da sola senza che io mi sforzi... ahahha xD Lo so, sono un po' fuori di testa ma sono fatta così... ^^' Massi è meraviglioso, ancora non lo si è visto del tutto, il suo personaggio è davvero davvero complicato, ma forse solo perchè è Vale, che non lo conosce bene, a raccontare la storia. Ad ogni capitolo si scoprono sempre cose nuove riguardo il carattere del nostro Massi... ^^ Sì, la D'Arcangelo è una persona molto curiosa, la si potrebbe tranquillamente definire un'impicciona di prima categoria... xD Grazie davvero per la tua recensione meravigliosa e per tutti i complimenti che mi hai fatto (anche se come al solito non penso di meritarne così tanti... ^^'). Grazie grazie grazie. Un bacio!
 Sognatrice85: Sì, Marco è molto perspicace... ^^ Anche in questo capitolo lo è stato... xD In effetti Vale faticava a capire cosa provava per Massi proprio a causa del suo orgoglio che le impediva di aprire gli occhi. E' vero che sfogarsi non le farebbe male, ma un tipo come Vale non trova semplice riuscire ad ammettere certi sentimenti... Il suo problema è sempre e solo l'orgoglio... xD E' fatta così la nostra Vale... xD Sono contenta che la storia ti stia piacendo. Grazie mille per la recensione. Un bacio!
 chiara84: Be', sì. Marco è dolce, anche se stucchevole, ma credo che il pregio sia saper ascoltare quindi per una ragazza diventa naturale alla fine volerlo come amico...^^ Non posso rivelare come mai Massi e Delia stanno insieme, i motivi potrebbero essere tanti e le vostre teorie mi piacciono troppo per darvi anche un solo indizio al riguardo... xD Spero mi perdonerete se non mi scucio più di tanto... ^^ Sì, piazza Sant'Oronzo è bellissima, è uno dei posti di Lecce che amo di più e sono contenta che tu l'abbia vista dal vivo... xD Grazie davvero per la recensione, sono così contenta che la storia ti stia piacendo. Un bacio! *-*
 sTar__: Ciao, tutto bene grazie... xD Un po' stanca per lo studio ma tutto sommato sono la solita pazza di sempre... ^^ Sono felice di averti dato la possibilità di rileggere questa storia, ma soprattutto sono contentissima che tu abbia deciso di rileggerla... xD Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti che mi hai fatto. *-* Un bacio!
 rodney: Ciao, sono contenta che tu sia riuscita a leggere tutti i capitoli... xD Uhm, non so se essere contenta o no che tu non provi odio nei confronti di Delia. Nei prossimi capitoli potresti anche cambiare idea... xD Ma non dico altro, sennò ti rovino tutta la sorpresa... xD Diciamo che Vale e Massi ne passeranno ancora tante, non posso dirti con facilità quando avranno un attimo di pace... ^^' Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti. Sono così contenta che la storia ti stia piacendo così tanto... *-* Un bacio!
 mohran: Sono contentissima che l'evoluzione della storia ti stia piacendo così tanto... xD Chi lo sa se tra Marco ed Amy succederà qualcosa? ^^ Vedremo... xD Tranquilla, recensisci quando vuoi, tanto io non mi muovo di qui. E poi per me l'importante è che continui a leggere e che la storia ti piaccia, non fa niente se non recensisci anche se questo tuo commento mi è piaciuto davvero tantissimo... *-* Sì, il lagame d'amicizia tra Vale e le sue amiche si sente davvero tanto, per me non è stato difficile descriverlo visto che avevo davvero amiche come loro... ^^ Be' Massi e Delia stanno insieme, anche se il motivo per il momento non è noto... ^^ Potrebbero essere tanti e mi piace quando i punti interrogativi nelle mie storie fanno partire le vostre teorie... ahahah xD *-* Sono felicissima che tu riesca ad immedesimarti così perfettamente in Vale e con tanta facilità, alla fine era il mio obiettivo quello di catapultare il lettore direttamente nella storia, lasciando perdere descrizioni inutile e inondola di pensieri e discorsi (anche se magari che hanno senso)... *-* Leggere le tue parole mi ha resa davvero felice, grazie. Tranquilla, riesci ad esprimere benissimo quello che pensi anche se scrivi di fretta (capisco che c'è anche una vita oltre EFP... xD Io per prima sono sempre piena di impegni... ç__ç). Grazie ancora per le tue parole, mi hanno fatto commuovere. Anche perchè non penso di meritarmi così tanti complimenti. Grazie Grazie Grazie. Un bacio!
 sassenach: Grazie per aver deciso di leggere la mia storia...*-* Sì, diciamo che mi sono resa conto che il POV di Vale non era sufficiente per spiegare tutte le sfaccettature di questa storia, per questo ho iniziato a scriverla anche dal punto di vista di Massi...^^ Sono davvero felicissima che la storia e i personaggi ti stiano piacendo così tanto e spero che anche questo capitolo non ti abbia delusa. Grazie! Un bacio!
 selena_14: Vabbe', ognuno ha le sue idee. Se Delia non ti sta antipatica mica posso costringerti ad odiarla... xD Spero che il compito di greco sia andato bene, io li odiavo! ç__ç Quindi tranquilla, capisco perfettamente che tu non abbia avuto molto tempo per recensire ma l'importante è che continui a leggere... xD Grazie davvero per la recensione e per tutti i complimenti. Un bacio!
 Miss Lellina23: Non fa niente per la storia della pubblicazione, sono contenta di aver ricominciato a pubblicare la storia qui su EFP, e sono ancora più contenta che tu abbia deciso di leggerla.*-* Grazie mille per la recensione, un bacio!   
  
 
   
   
 
Leggi le 25 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Scarcy90