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Autore: Dream_of    02/11/2010    3 recensioni
Una vendetta, un risarcimento. E se vecchi fantasmi del passato risorgessero? Cosa farebbero i nostri eroi? Una storia senza troppe pretese, solo quella di farvi passare in spensieratezza qualche minuto!
La vostra Dream!----- Aggiunto capitolo 3!
Bulma lo guardò. Sapeva bene quanto il figlio desiderasse un fratellino con cui giocare, o una sorellina. Allo stesso tempo sapeva quanto Vegeta detestasse i marmocchi.
La donna sospirò. Vegeta sicuramente era nella Gravity Room. “Va bene.. ci parlerò. Tieni d'occhio la bambina!”
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goten, Nuovo personaggio, Trunks, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Song of innocence.


Primo Capitolo



“Per quale motivo devi essere TU?”
“Perchè io sono più grande, Aika.”
La bambina lo guardò acidamente.
Prima o poi avrebbe avuto la sua rivincita.


Alla Capsule Corporation era una mattinata vivace. Lo era ogni mattina, da quando la scuola era ricominciata. Il giovane Trunks amava la scuola, ma ciò che più amava era la tranquillità; una tranquillità che per mesi era stata persa con l' arrivo di MajinBu, il ritorno di Son Goku e tutto il trambusto creatosi nei mesi successivi. Ora invece le cose giravano nuovamente per il verso giusto. Di mattina a scuola (anche se contro il “volere di papà” per il quale era ovviamente tempo perso.), il pomeriggio gli allenamenti e la sera a dormire. Una routine non così interessante che però faceva esaltare il giovane Brief. Il ragazzino aveva quasi 9 anni, i capelli lilla che si stavano allungando, sfiorando quasi le spalle. Si era alzato negli ultimi mesi, ora arrivava quasi al mento del papà, temendo sempre più il giorno in cui l' avrebbe superato.
“Trunks, tesoro svegliati!”
La voce di Bulma fece capolino da dietro la porta. Era già suonata la sveglia e come ogni mattina il ragazzo era ancora sotto le coperte. Certo, amava la scuola.. ma come ogni buon sayan apprezzava molto dormire. “Si mamma..” borbottò con la voce impastata di sonno. Quell' anno la scuola era anche più interessante, dato che Chichi aveva deciso di mandare Goten a scuola, senza farlo studiare da autodidatta. Trunks non aveva capito il motivo di tale scelta, né aveva compreso la battuta della madre 'Così avranno più tempo per loro', battuta seguita da uno sciocco risolino. Ma non lo toccava particolarmente, dal momento che avere Goten nella stessa classe era magnifico.
“Trunks! Dai!”
Il giovane si mise seduto sul letto a baldacchino infilando i piedi nelle pantofole, evitanto il contatto diretto con il freddo pavimento. Non capiva come mai lì alla Capsule Corporation non si poteva installare un pavimento in legno, come quello di casa Son. Era così caldo!!
Tra uno sbadiglio e l' altro uscì dalla stanza, dirigendosi verso la cucina. Lì una Bulma già vestita e truccata lo attendeva.
“Giorno mà”
“Hey piccolo!”
Bulma osservò il figlio con un sorrisetto. Stava diventando proprio un bel ragazzo, come d' altronde già sapeva. Quale madre se non lei aveva avuto il privilegio di parlare con la versione adulta del proprio 'piccolo'? Trunks, con la bocca piena di cereali alzò lo sguardo, sentendosi osservato.
“Che ffè mamma?”
Articolò sputacchiando pezzetti di cereali davanti a sé. Bulma gli porse un fazzoletto. “Sai che è il compleanno di papà, vero Trunks?”
Il bambino a quell' affermazione quasi non si strangolò... Ops..
“Ehm.. sul serio?”
Bulma lo guardò indispettita. Possibile l' avesse dimenticato? Era la centesima volta che lo ripeteva!
“Si, Trunks. Come fai a non ricordartelo?”
Fece spallucce il giovane. Con gli anni aveva imparato che non rispondere era meglio con Bulma Brief. La madre aveva la capacità di esplodere in una forza smisurata, superiore a quella di qualsiasi super sayan. Anche di 3 livello. Meglio annuire in silenzio.
“Ho preparato una festa comunque.”
Fu una faticaccia per il ragazzo, trattenersi dall' alzare gli occhi al cielo. Possibile che non aveva ancora capito? In nessuno dei 9 anni anni che aveva, Vegeta aveva apprezzato gli auguri al suo compleanno. Figuriamoci le feste.
“Beh.. papà apprezzerà la torta”
Concluse, chiudendo anche lo sfogo di pensieri. Bulma gli lanciò un occhiata truce. La stava facendo innervosire e non era buona cosa. “Scherzo mamma, scherzo!” chiarì velocemente.
“E' un modo per stare tutti insieme, Trunks. Con i Son. Dillo a Goten oggi, invitali tu. E poi fila a comprare un regalo a papà.”
“Eh? Un regalo? Io? A papà?”
“Si Trunks, è così che si fa, ai compleanni” Bulma si alzò, iniziando a sparecchiare. Il bambino la fissò stupito. “E cosa dovrei comprare io a papà??”
“Non so, vedi tu Trunks..” rispose indaffarata la madre, agitando la chioma turchese. Il ragazzo si immaginò nell' atto di donare un regalo al padre. Nah, impossibile. Non sarebbe piaciuto nulla al principe dei Sayan, era un dato di fatto.
“Scusa, mamma, ma tu a papà cosa hai comprato?”
“Ho creato una tuta più pesante di 300 tonnellate, indistruttibile. Credo che gli piacerà!”
Disse con un sorriso orgoglioso e soddisfatto. Poi lanciò uno sguardo all' orologio e si incupì. “Trunk, fila in bagno! Goten sarà qui a momenti, non vorrai farlo aspettare!”
Il piccolo Goten arrivava dai monti Paoz a cavallo della sua nuvoletta d'oro. Gohan ormai volava verso scuola anche prima dell' inizio delle lezioni, solamente per stare più con Videl. La nuvoletta quindi era passata nelle mani del piccolo Son.
“Corro, mà.”
Trunks si avviò verso il bagno contrariato. 'Giustamente lei inventa le cose per fare il regalo. Io devo comprarlo.'
Mentre entrava nella doccia immaginava una possibile lista di doni per il padre.
Ma cosa si regalava esattamente ad un sayan per il compleanno?? Non di certo una cravatta.
Si insaponò i capelli, attento a non sfiorare il bernoccolo nato il giorno prima durante un allenamento. L' unica cosa che poteva piacere ai sayan in effetti era la lotta. Sbuffò il piccolo principe, irritato.
'Sai a papà quanto importa poi, dei regali di compleanno!'
Uscendo dalla doccia i pensieri non si erano ancora schiariti. Aveva in mente varie opzioni ma nessuna sembrava plausibile.
'Bah, chiederò aiuto a Goten.. lui ha sempre idee stravaganti, forse mi può aiutare!'
Si infilò la solita tuta e uscì dalla cameretta proprio mentre Bulma lo chiamava dal salone.
Alla porta d' ingresso un Goten assonnato lo attendeva. Ghignò. Goten era così buffo. Lui era molto più bravo a scuola del piccolo Son. E sapeva combattere anche meglio. Come diceva il padre, era perchè era il principe dei sayan.
“Hey, Goten!”
“Trunks!” il piccolo Son scosse la testa come per scacciare la sonnolenza, e mise subito dopo un piccolo broncio. “Perchè mi fai sempre aspettare uffa!” il piccolo arricciò il nasino, incrociando le braccia al petto. Trunks lo guardò divertito. Era ancora un bambino, Goten.
“Dai Goten, non siamo poi così in ritardo!”
“Trunks, siamo fortunati se le lezioni ancora non sono iniziate!” rispose il giovane, guardandolo contrario. “Oh, avanti, ogni tanto non succede nulla!”
Erano ormai nel giardino interno della Capsule Corporation. Goten amava quella casa. Era trecento volte casa sua, piena di tecnologia, giochi e animali. Aveva passato la sua infanzia lì insieme all' amico Trunks, allenandosi di tanto in tanto nella Gravity Room anche con Vegeta. Ma anche se quella villona lo attraeva, non avrebbe mai potuto abbandonare i suoi amatissimi monti Paoz, con i loro boschi e i loro animali.
“A te non succede nulla. Mamma mi uccide se scopre se faccio ritardo!”
“Oh, avanti, se oggi lo scopre.. beh, giuro di dirglielo questa sera!!”
Disse Trunks, alzandosi in volo con una smorfia soddisfatta. Goten lo imitò, raggiungendolo a mezz'aria. “Cosa? Questa sera?”
“Si, mia madre vuole organizzare una festa di compleanno a mio padre!”


“Mi devi aiutare tu, Goten!!”
“Che cosa? Ma è tuo padre, io che ne so!”
Le lezioni erano terminate, i due ragazzini stavano uscendo da scuola. Quel giorno Trunks era stato completamente assente, immerso in un mondo tutto suo, pieni di possibili doni per il 'dolce' paparino. Il piccolo Son negò deciso con la testa. “No, no no, Trunks. Così se non gli piace mi spara un onda contro! Te lo scordi!”
Il più piccolo era esperto in questo genere di trucchetti. Trunks spesso chiedeva favori. Lui accettava senza sapere di risvegliare l' ira di Vegeta.
“Eddai Goten, ti prometto che non succederà di nuovo!! Questa volta è un regalo mio, tu mi aiuti solo a comprarlo!!”
“Ma che ne so io! Vegeta è sempre arrabbiato, io non gli comprerei nulla fossi in te!” disse deciso il bambino. Trunks lo guardò, aprendo la bocca per ribattere. Era facile parlare per Goten, aveva un padre che sorrideva anche se riceveva un fiore! Lui invece, era figlio dell' incontentabile Vegeta.
“Uff.. cosa regaleresti a tuo padre??” chiese poi, perse ormai le speranze. Goten si portò un dito sulle labbra, in una posa riflessiva, divenendo in quel frangente, ancora più simile a Goku.
“Io farei una lettera. O un bel disegno!”
Trunks lo guardò scettico. Si, che grande idea! “Ci manca solo una letterina, guarda!”
“Hey, io proponevo! E poi che ne sai.. potrebbe piacergli!” sbottò il giovane. Si guardò intorno, per poi sgranare gli occhi sorpreso e contento. “Fratellone!”. Trunks alzò lo sguardo. Un alto Gohan era poggiato ad una ringhiera, salutandoli sorridendo. Il ragazzo si era allungato ancora di più in quel periodo. Goten gli corse contro saltandogli in braccio, entusiasta.
“Hey, Gohan!” Trunks sorrise. Era molto affezionato a quel ragazzo.
“Heylà, Trunks!” il Son gli scompigliò i capelli, affettuosamente.
“La mamma vi invita oggi a casa, anche Videl.. per il compleanno di papà!”
Gohan sgranò gli occhi, guardandolo con sospetto.
“Da quanto in qua Vegeta festeggia i compleanni?” Trunks ghignò. “E' un' idea della mamma!”. Il ragazzo si sciolse in una risata. “Ahah, questa è bella! Dovrò avvisare la mamma allora! Vuoi un passaggio a casa, Trunks?” Gohan gentile indicò la nuvola speedy. Trunks declinò. Non apprezzava molto viaggiare su quella nuvola. Insomma, sapeva volare molto più veloce, perchè doveva prendere passaggi da una nuvola??
“Allora ci vediamo sta sera!! Ciao!” salutò alzandosi in volo. 'Cavolo, devo assolutamente muovermi!!'

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Piccola storia senza particolari pretese, la prima che pubblico sul sito. Spero di essere innovativa e di non propinarvi sempre la solita solfa. Ci ho messo molto per completarlo questo capitolo, cercando di dare il meglio di me, per fare una bella impressione! ^^

Quindi, qualsiasi errore sintattico o grammaticale che trovate.. beh.. non esitate a dirmelo! Inoltre spero che non siamo OOC i caratteri.. beh sta a voi dirmelo! Commentate per favore, ci tengo molto!!!

  
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