The Song of innocence.
Primo Capitolo
“Per quale motivo devi
essere TU?”
“Perchè io sono più
grande, Aika.”
La bambina lo guardò
acidamente.
Prima o poi avrebbe avuto
la sua rivincita.
Alla Capsule
Corporation era una
mattinata vivace. Lo era ogni mattina, da quando la scuola era
ricominciata. Il giovane Trunks amava la scuola, ma ciò che
più
amava era la tranquillità; una tranquillità che
per mesi era stata
persa con l' arrivo di MajinBu, il ritorno di Son Goku e tutto il
trambusto creatosi nei mesi successivi. Ora invece le cose giravano
nuovamente per il verso giusto. Di mattina a scuola (anche se contro
il “volere di papà” per il quale era
ovviamente tempo perso.),
il pomeriggio gli allenamenti e la sera a dormire. Una routine non
così interessante che però faceva esaltare il
giovane Brief. Il
ragazzino aveva quasi 9 anni, i capelli lilla che si stavano
allungando, sfiorando quasi le spalle. Si era alzato negli ultimi
mesi, ora arrivava quasi al mento del papà, temendo sempre
più il
giorno in cui l' avrebbe superato.
“Trunks, tesoro svegliati!”
La voce di Bulma fece capolino da
dietro la porta. Era già suonata la sveglia e come ogni
mattina il
ragazzo era ancora sotto le coperte. Certo, amava la scuola.. ma come
ogni buon sayan apprezzava molto dormire. “Si
mamma..” borbottò
con la voce impastata di sonno. Quell' anno la scuola era anche
più
interessante, dato che Chichi aveva deciso di mandare Goten a scuola,
senza farlo studiare da autodidatta. Trunks non aveva capito il
motivo di tale scelta, né aveva compreso la battuta della
madre
'Così avranno più tempo per loro', battuta
seguita da uno sciocco
risolino. Ma non lo toccava particolarmente, dal momento che avere
Goten nella stessa classe era magnifico.
“Trunks! Dai!”
Il giovane si mise seduto sul letto a
baldacchino infilando i piedi nelle pantofole, evitanto il contatto
diretto con il freddo pavimento. Non capiva come mai lì alla
Capsule
Corporation non si poteva installare un pavimento in legno, come
quello di casa Son. Era così caldo!!
Tra uno sbadiglio e l' altro uscì
dalla stanza, dirigendosi verso la cucina. Lì una Bulma
già vestita
e truccata lo attendeva.
“Giorno mà”
“Hey piccolo!”
Bulma osservò il figlio con un
sorrisetto. Stava diventando proprio un bel ragazzo, come d' altronde
già sapeva. Quale madre se non lei aveva avuto il privilegio
di
parlare con la versione adulta del proprio 'piccolo'? Trunks, con la
bocca piena di cereali alzò lo sguardo, sentendosi osservato.
“Che ffè mamma?”
Articolò sputacchiando pezzetti di
cereali davanti a sé. Bulma gli porse un fazzoletto.
“Sai che è
il compleanno di papà, vero Trunks?”
Il bambino a quell' affermazione quasi
non si strangolò... Ops..
“Ehm.. sul serio?”
Bulma lo guardò indispettita.
Possibile l' avesse dimenticato? Era la centesima volta che lo
ripeteva!
“Si, Trunks. Come fai a non
ricordartelo?”
Fece spallucce il giovane. Con gli anni
aveva imparato che non rispondere era meglio con Bulma Brief. La
madre aveva la capacità di esplodere in una forza smisurata,
superiore a quella di qualsiasi super sayan. Anche di 3 livello.
Meglio annuire in silenzio.
“Ho preparato una festa comunque.”
Fu una faticaccia per il ragazzo,
trattenersi dall' alzare gli occhi al cielo. Possibile che non aveva
ancora capito? In nessuno dei 9 anni anni che aveva, Vegeta aveva
apprezzato gli auguri al suo compleanno. Figuriamoci le feste.
“Beh.. papà apprezzerà la
torta”
Concluse, chiudendo anche lo sfogo di
pensieri. Bulma gli lanciò un occhiata truce. La stava
facendo
innervosire e non era buona cosa. “Scherzo mamma,
scherzo!”
chiarì velocemente.
“E' un modo per stare tutti insieme,
Trunks. Con i Son. Dillo a Goten oggi, invitali tu. E poi fila a
comprare un regalo a papà.”
“Eh? Un regalo? Io? A papà?”
“Si Trunks, è così che si fa, ai
compleanni” Bulma si alzò, iniziando a
sparecchiare. Il bambino la
fissò stupito. “E cosa dovrei comprare io a
papà??”
“Non so, vedi tu Trunks..” rispose
indaffarata la madre, agitando la chioma turchese. Il ragazzo si
immaginò nell' atto di donare un regalo al padre. Nah,
impossibile.
Non sarebbe piaciuto nulla al principe dei Sayan, era un dato di
fatto.
“Scusa, mamma, ma tu a papà cosa hai
comprato?”
“Ho creato una tuta più pesante di
300 tonnellate, indistruttibile. Credo che gli
piacerà!”
Disse con un sorriso orgoglioso e
soddisfatto. Poi lanciò uno sguardo all' orologio e si
incupì.
“Trunk, fila in bagno! Goten sarà qui a momenti,
non vorrai farlo
aspettare!”
Il piccolo Goten arrivava dai monti
Paoz a cavallo della sua nuvoletta d'oro. Gohan ormai volava verso
scuola anche prima dell' inizio delle lezioni, solamente per stare
più con Videl. La nuvoletta quindi era passata nelle mani
del
piccolo Son.
“Corro, mà.”
Trunks si avviò verso il bagno
contrariato. 'Giustamente lei inventa le cose per fare il regalo. Io
devo comprarlo.'
Mentre entrava nella doccia immaginava
una possibile lista di doni per il padre.
Ma cosa si regalava esattamente ad un
sayan per il compleanno?? Non di certo una cravatta.
Si insaponò i capelli, attento a non
sfiorare il bernoccolo nato il giorno prima durante un allenamento.
L' unica cosa che poteva piacere ai sayan in effetti era la lotta.
Sbuffò il piccolo principe, irritato.
'Sai a papà quanto importa poi, dei
regali di compleanno!'
Uscendo dalla doccia i pensieri non si
erano ancora schiariti. Aveva in mente varie opzioni ma nessuna
sembrava plausibile.
'Bah, chiederò aiuto a Goten.. lui ha
sempre idee stravaganti, forse mi può aiutare!'
Si infilò la solita tuta e uscì dalla
cameretta proprio mentre Bulma lo chiamava dal salone.
Alla porta d' ingresso un Goten
assonnato lo attendeva. Ghignò. Goten era così
buffo. Lui era molto
più bravo a scuola del piccolo Son. E sapeva combattere
anche
meglio. Come diceva il padre, era perchè era il principe dei
sayan.
“Hey, Goten!”
“Trunks!” il piccolo Son scosse la
testa come per scacciare la sonnolenza, e mise subito dopo un piccolo
broncio. “Perchè mi fai sempre aspettare
uffa!” il piccolo
arricciò il nasino, incrociando le braccia al petto. Trunks
lo
guardò divertito. Era ancora un bambino, Goten.
“Dai Goten, non siamo poi così in
ritardo!”
“Trunks, siamo fortunati se le
lezioni ancora non sono iniziate!” rispose il giovane,
guardandolo
contrario. “Oh, avanti, ogni tanto non succede
nulla!”
Erano ormai nel giardino interno della
Capsule Corporation. Goten amava quella casa. Era trecento volte casa
sua, piena di tecnologia, giochi e animali. Aveva passato la sua
infanzia lì insieme all' amico Trunks, allenandosi di tanto
in tanto
nella Gravity Room anche con Vegeta. Ma anche se quella villona lo
attraeva, non avrebbe mai potuto abbandonare i suoi amatissimi monti
Paoz, con i loro boschi e i loro animali.
“A te non succede nulla. Mamma mi
uccide se scopre se faccio ritardo!”
“Oh, avanti, se oggi lo scopre.. beh,
giuro di dirglielo questa sera!!”
Disse Trunks, alzandosi in volo con una
smorfia soddisfatta. Goten lo imitò, raggiungendolo a
mezz'aria.
“Cosa? Questa sera?”
“Si, mia madre vuole organizzare una
festa di compleanno a mio padre!”
“Mi
devi aiutare tu, Goten!!”
“Che cosa? Ma è tuo padre, io che ne
so!”
Le lezioni erano terminate, i due
ragazzini stavano uscendo da scuola. Quel giorno Trunks era stato
completamente assente, immerso in un mondo tutto suo, pieni di
possibili doni per il 'dolce' paparino. Il piccolo Son negò
deciso
con la testa. “No, no no, Trunks. Così se non gli
piace mi spara
un onda contro! Te lo scordi!”
Il più piccolo era esperto in questo
genere di trucchetti. Trunks spesso chiedeva favori. Lui accettava
senza sapere di risvegliare l' ira di Vegeta.
“Eddai Goten, ti prometto che non
succederà di nuovo!! Questa volta è un regalo
mio, tu mi aiuti solo
a comprarlo!!”
“Ma che ne so io! Vegeta è sempre
arrabbiato, io non gli comprerei nulla fossi in te!” disse
deciso
il bambino. Trunks lo guardò, aprendo la bocca per
ribattere. Era
facile parlare per Goten, aveva un padre che sorrideva anche se
riceveva un fiore! Lui invece, era figlio dell' incontentabile
Vegeta.
“Uff.. cosa regaleresti a tuo
padre??” chiese poi, perse ormai le speranze. Goten si
portò un
dito sulle labbra, in una posa riflessiva, divenendo in quel
frangente, ancora più simile a Goku.
“Io farei una lettera. O un bel
disegno!”
Trunks lo guardò scettico. Si, che
grande idea! “Ci manca solo una letterina, guarda!”
“Hey, io proponevo! E poi che ne
sai.. potrebbe piacergli!” sbottò il giovane. Si
guardò intorno,
per poi sgranare gli occhi sorpreso e contento.
“Fratellone!”.
Trunks alzò lo sguardo. Un alto Gohan era poggiato ad una
ringhiera,
salutandoli sorridendo. Il ragazzo si era allungato ancora di
più in
quel periodo. Goten gli corse contro saltandogli in braccio,
entusiasta.
“Hey, Gohan!” Trunks sorrise. Era
molto affezionato a quel ragazzo.
“Heylà, Trunks!” il Son gli
scompigliò i capelli, affettuosamente.
“La mamma vi invita oggi a casa,
anche Videl.. per il compleanno di papà!”
Gohan sgranò gli occhi, guardandolo
con sospetto.
“Da quanto in qua Vegeta festeggia i
compleanni?” Trunks ghignò. “E' un' idea
della mamma!”. Il
ragazzo si sciolse in una risata. “Ahah, questa è
bella! Dovrò
avvisare la mamma allora! Vuoi un passaggio a casa, Trunks?”
Gohan
gentile indicò la nuvola speedy. Trunks declinò.
Non apprezzava
molto viaggiare su quella nuvola. Insomma, sapeva volare molto
più
veloce, perchè doveva prendere passaggi da una nuvola??
“Allora ci vediamo sta sera!! Ciao!”
salutò alzandosi in volo. 'Cavolo, devo assolutamente
muovermi!!'
Piccola storia senza particolari pretese, la prima che pubblico sul sito. Spero di essere innovativa e di non propinarvi sempre la solita solfa. Ci ho messo molto per completarlo questo capitolo, cercando di dare il meglio di me, per fare una bella impressione! ^^
Quindi, qualsiasi errore sintattico o grammaticale che trovate.. beh.. non esitate a dirmelo! Inoltre spero che non siamo OOC i caratteri.. beh sta a voi dirmelo! Commentate per favore, ci tengo molto!!!