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Autore: ArinMiriamKane    03/11/2010    3 recensioni
[Star Trek XI] Dopo la sconfitta di Nero, l'Enterprise parte per l'esplorazione. E, proprio mentre esplorano, salvano dai Klingon una strana ragazza che colpirà fin da subito il caro Dottore con il suo sguardo magnetico...
Estratto: "Dai, Bones, ammettilo che la Giuggiola ti piace!" lo guardai alzando un sopracciglio, perplesso. "Giuggiola?" Jim ridacchiò. "Si, Giuggiola. L'ha detto lei una volta e quindi è diventato il suo soprannnome. Credo arrivi da un film coi pesci e le meduse e le tarterughe... Mi pare si chiamasse... Remo, o qualcosa del genere." "Si, il ramo che adesso ti do in testa..."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leonard H. Bones McCoy, Nuovo Personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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NdA: Questa storiella mi è venuta in mente dopo aver visto (ritardataria come sempre) l'ultimo film di Star Trek. Siccome in questo film il personaggio del Dottore (che io già adoravo), è diventato a tutti gli effetti il mio preferito, ho deciso di dedicargli una storiella. Spero vi piaccia e... Recensite!!!

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Essere un medico è una tortura.

Si è relegati in infermeria per tutto il tempo, e si è sempre gli ultimi a sapere le cose. E questo vale per salvataggi improvvisati, combattimenti contro i Klingon e ospiti che diventano improvvisamente parte del tuo staff.

Mannaggia a Jim.

Ma partiamo dall'inizio.

Ero in infermeria (tanto per cambiare), seduto alla mia scrivania, controllando delle cartelle cliniche, quando uno scossone mi fece ritrovare col sedere per terra. Contemporaneamente, alcune scintille piovvero pericolosamente dal soffitto.

Preoccupato, e tentando di rialzarmi (cosa molto difficile, a causa dei continui scossoni), chiamai Jim.

“Jim! Che sta succedendo?” dissi, aggrappandomi alla scrivania per non cadere di nuovo, in seguito a un altro scossone.

“Bones!” rispose la voce di Jim, in un tono finto-sorpreso. “Stavo giusto per chiamarti! Abbiamo incrociato una capsula di salvataggio inseguita da un incrociatore Klingon. Preparati, potresti dover accogliere un ospite.” che cosa vi dicevo? Sono sempre l'ultimo a sapere le cose.

“Ah, fantastico! Grazie per avermelo detto prima che il paziente arrivasse in infermeria!” una volta tanto, avrei voluto aggiungere, ma decisi che non era il caso. Comunque, il mio tono esasperato dovette sentirsi bene, poiché sentii Jim ridacchiare.

Intanto, gli scossoni erano finiti.

“Kirk chiudo.” rispose solo.

Poco dopo, su un lettino, comparve il paziente. O meglio, la paziente. Era una ragazza. Sembrava umana, ma la sfumatura di blu che aveva sulla pelle e le antenne che spuntavano dai lunghi capelli rossi mi fecero capire chiaramente che non lo era del tutto. Aveva la divisa blu dei medici della Flotta, e una ferita alla tempia, su cui c'era del sangue raggrumato.

Mentre le medicavo la ferita, Jim entrò in infermeria.

“Sta bene?” si informò, avvicinandosi e guardandola.

Io annuii. “Lo scanner non rileva lesioni gravi. Probabilmente ha sbattuto la testa e perso i sensi. Dovrebbe risvegliarsi presto.”

Jim annuiva, osservando la paziente.

“Mi piacerebbe sapere perché era inseguita dai Klingon...” mormorò, sovrappensiero.

Io alzai le spalle.

“Credo che lo scopriremo presto.” dissi. La ragazza stava aprendo le palpebre, rivelando gli occhi più strani che avessi mai visto... e ne avevo viste di cose strane.

Erano di due colori differenti: il destro era azzurro ghiaccio, molto simile al colore degli occhi di Jim, con alcune pagliuzze più scure a formare una specie di sole con la pupilla; il sinistro, invece, era verde intenso, color smeraldo. Era inquietante guardarla: non riuscivo a capire quale dei due occhi guardare.

La ragazza posò lo sguardo inizialmente su Jim, che distolse lo sguardo con un'espressione strana, come se fosse in soggezione (il che è strano, soprattutto per uno come Jim). Poi, puntò gli occhi sui miei.

Non so spiegare ciò che sentii durante quel breve contatto visivo. Durò solo pochi attimi, ma mi sembrarono ore. Fu come il tempo si fosse fermato. Lo sguardo della ragazza mi stava squadrando, facendomi una scansione completa. Mi tolse letteralmente il fiato.

Poi, la ragazza spostò lo sguardo, e io tornai a respirare.

Si mise a sedere, toccandosi la tempia ferita.

“D-dove sono?” chiese, spostando lo sguardo da me a Jim. Il timbro era particolare: secco e musicale al contempo, una timbrica che non avevo mai sentito.

Fu Jim a rispondere.

“Si trova sulla USS Enterprise. Io sono il Capitano James T. Kirk, e lui è l'Ufficiale Medico Capo Leonard McCoy. L'abbiamo prelevata da una capsula di salvataggio mentre fuggiva da un incrociatore Klingon. Può dirci il suo nome e cosa è successo?”

La ragazza non rispose subito. Probabilmente stava metabolizzando ciò che Jim le aveva detto. Dopo qualche secondo, parlò.

“Il mio nome è Lilyan. Ero l'Ufficiale Medico Capo sulla USS Hermes, sotto il Capitano Smith. Abbiamo ricevuto l'ordine di soccorrere una nave in avaria, ma quando siamo arrivati era circondata da incrociatori da battaglia Klingon. Ci hanno sopraffatto, e il Capitano mi ha ordinato di allontanarmi dalla nave con una capsula di salvataggio. Mi ha dato questi...” tirò fuori da una tasca della gonna un pad che passò a Jim. “...ha detto di darli al Capitano che mi avrebbe salvata. Poco dopo che sono partita con la capsula, la nave è stata distrutta e uno degli incrociatori Klingon mi ha inseguita. Devo aver perso i sensi, perché ricordo solo che la capsula era stata colpita. Non ricordo altro.” concluse, mentre Jim scorreva velocemente il pad e lanciava a Lilyan degli sguardi di sottecchi.

Spostai lo sguardo da lei a Jim, perplesso.

“Ha letto ciò che c'è scritto in questo pad, Lilyan?” chiese Jim, spostando lo sguardo sulla ragazza. Lei scosse la testa.

“No, signore.”

“Bene.” commentò Jim. Poi mi lanciò un'occhiata.

“Sta bene.” risposi, alla domanda muta di Jim. “Non sembrano esserci lesioni.”

Jim spostò lo sguardo sulla ragazza. Sapevo bene cosa sarebbe successo di lì a poco.

“Sono pronta a riprendere servizio, Capitano.” disse lei. Io ero sempre più preoccupato. Quella ragazza aveva un ché di inquietante.

“Preferirei che riposasse, prima.” mi intromisi. “Potrebbe riprendere servizio domani.” Jim la squadrò.

“Bene.” disse. “Oggi si riposi, Lilyan. Magari faccia un giro della nave, per prendere confidenza con il resto dell'equipaggio. Da domani, farà parte dello staff medico del Dottore.” la ragazza annuì. Proprio quello che temevo.

“Si, Capitano.” rispose solo. Jim ci salutò con un cenno del capo e uscì. Lilyan sembrò rilassarsi.

“Se vuoi fare il giro della nave ti conviene farlo adesso.” dissi. Il volto di Lilyan si aprì in un sorriso.

“Agli ordini, capo!” esclamò, saltando giù dal letto. Si riprendeva in fretta, la ragazza.

“Poi torna qui.” continuai. “Voglio essere sicuro che sei sana di mente, prima di farti lavorare.” Lei ridacchiò.

“D'accordo, Dottore.”

La guardai uscire, chiedendomi inspiegabilmente se fosse un bene averla a bordo.

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Un grazie particolare a Amber che ha recensito tutto ciò che ho scritto riguardo a Star Trek: GRAZIE! A breve avrai il nuovo capitolo di "Star Trek" e anche il titolo definitivo ^^ Un grazie particolare anche alle mie sore e alla mia mamma, che mi sostengono qualunque cosa faccia. E un grazie a tutti coloro che mi hanno recensita *-*

  
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