Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: novemberRose_    05/11/2010    0 recensioni
Lui era così, rimaneva sempre turbato dalle cose più insignificanti: spesso era un odore, un colore, un suono particolare; si creava una dipendenza dalla quale non riusciva mai ad uscire. La ragazza gli passò accanto, quasi sfiorandolo senza vederlo: lei correva, forse era in ritardo, forse qualcosa di importante fuori da quella stanza la attendeva.
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Una settimana, due giorni, tre ore dopo. Sala Grande, tavolo dei Serpeverde.

-        -   Sai che ho già scelto il vestito per il ballo? È davvero meraviglioso, l’ha fatto importare la mamma dall’Indonesia, figurati che è dello stesso colore dei miei occhi!

-          - Marrone?

-          - Verdi Draco, i miei occhi sono verdi.

-          - Peccato.

-          - Cosa?

-          - Niente Pansy, niente.

Silenziosamente il ragazzo dall’aria pensierosa riportò la sua attenzione alle ali di pollo che giacevano nel suo piatto, chiedendosi dove diamine fosse finita la Granger: non l’aveva più rivista dopo il loro incontro nella camera del rampollo e, suo malgrado, quest’ultimo si era ritrovato più volte a cercarla tra i volti dei Grifondoro, senza successo. Pansy Parkinson continuava a blaterare con la sua vocina stridula, illustrando quanto fosse bello il vestito, quanto fossero uniche le scarpe e stupidaggini simili. Certo, il fatto che la ragazza non facesse altro che pensare alla serata che si prospettava a tutti gli studenti della scuola permetteva a Draco di passare inosservato e di non doversi sorbire le domande idiote che spesso la Serpeverde gli faceva, ma qualcosa gli diceva che la ragazza era convinta che sarebbe stata accompagnata al ballo proprio da lui. L’aveva sempre fatto, è vero, ma negli ultimi giorni non aveva avuto più la testa per stare dietro alla Parkinson, né tantomeno alle altre ragazze. Perché, ammettiamolo, tra tutte le amichette del Serpeverde, Pansy aveva sempre avuto un ruolo piuttosto rilevante, aveva sempre offuscato tutte le altre, nel bene e nel male. Draco provava per lei una sorta di ossessione dovuta probabilmente al fatto che era affascinato da lei esteticamente e dunque non tollerava l’idea che qualcun altro potesse avere il suo corpo;  per quel che riguardava la sfera emotiva.. bhè, meglio lasciar perdere.

Giocherellava nervosamente con un tovagliolo poggiato appena accanto al bicchiere quando, d’improvviso, sentì un paio di occhi su di sé. Non gli fu necessario neanche riflettere per intuire subito chi fosse: soltanto una persona era in grado di metterlo a disagio in quel modo.

-          - Pensi di poter evitare di guardarmi così, Daphne?

-          - Così come?

-          - Come se stessi cercando di capire quello che penso.

-          - Ma io lo so già cosa pensi caro Draco, non mi è necessario guardarti.

Spiazzato. Draco Malfoy eternamente spiazzato da quello spettacolo di ragazza, era destino. Sbuffò appena, senza lasciare intuire quanto quelle parole lo facessero sentire fragile. Lui non poteva essere fragile per Dio!

-          - Ho sentito dire che la Granger è tornata.

Draco alzò gli occhi, puntandoli in quelli cristallini della Greengrass. Non fu necessario che nessuno dei due dicesse altro: era inutile cercare di negare, l’amicizia che esisteva tra i due impediva l’uno di nascondere qualcosa all’altra, ed era sempre stato così: forse per questo Daphne Greengrass era stata l’unica ragazza a non essere mai stata nel letto di Draco Malfoy. Forse.

 

Una settimana, due giorni, quattro ore dopo. Torre dei Grifondoro, Sala Comune.

-          - Per quale assurda ragione ogni anno devono indire un maledettissimo ballo?

-         -  Non ne ho idea, ma non credo sia necessario prenderla così male Ronald.

-         -  Non chiamarmi Ronald! E come mai non stai indicendo una protesta contro lo sfruttamento di qualche specie sconosciuta al mondo?

-          - Perché sto pensando a che vestito potrei indossare al ballo.

Il pesante libro in pelle scura cadde dalle mani di un Harry Potter che, stupefatto, puntò i suoi occhi prima sull’amico dai capelli rossi e poi sulla ragazza che aveva appena pronunciato una frase che non le apparteneva. Si grattò appena la testa, chiedendosi se il suo udito funzionasse ancora come avrebbe dovuto.

-          - Tu cosa?!

Esclamò Ron, alzandosi in piedi dalla poltrona in pelle scura posta proprio accanto alla finestra.

-          - Pretendi che vada al ballo nuda?

Esterrefatti dall’improvvisa superficialità della loro migliore amica i due ragazzi scrollarono le spalle, decisi a non fare altre domande: perché mai i ragazzi non riescono a comprendere che davanti ad occasioni fiabesche le ragazze sono tutte uguali?

Leggermente seccata dalle reazioni dei due, la Granger si alzò, sistemandosi l’uniforme e raccogliendo un paio di pergamene che aveva precedentemente abbandonato lì vicino. Salutò rapidamente gli altri Grifi ed uscì dalla Sala Comune senza voltarsi indietro, dirigendosi rapidamente verso l’aula di Antiche Rune: aveva smarrito i guanti che il padre le aveva regalato per natale e sospettava di averli lasciati in quell’aula durante l’ora di lezione. Non era tanto per i guanti in sé, quanto per il legame affettivo: un regalo del padre era la cosa più importante in assoluto, li avrebbe custoditi sempre con cura.

Fece il suo ingresso nell’aula silenziosamente, sebbene conscia del fatto che in quell’ora quasi nessuno si trovasse lì dentro: il pranzo in Sala Grande doveva essere terminato circa da una quarantina di minuti, più o meno. Il suo sguardo percorse rapidamente tutti i tavoli presenti nell’aula e, sorpresa delle sorprese, incontrarono una persona ben precisa. La Grifa fece finta di niente e si concentrò nuovamente sulla ricerca dei suoi indumenti, ma quando la voce cristallina e sofisticata dell’altra risuonò nell’aula, non potè far altro che portare il suo sguardo e la sua attenzione su di lei.

-          - La tua assenza ha reso Draco molto pensieroso.

Bum, un colpo in pieno petto.

-          - Solitamente non si scompone molto quando le sue donne scompaiono, ma a quanto pare la tua misteriosa uscita di scena ha causato un qualcosa di ben preciso in lui.

Per quanto si sforzasse Hermione non riusiciva a rispondere ed il tono con cui la ragazza parlava non sembrava lasciarle comunque molto spazio per intromettersi.

-          - Inutile dire che non ritengo in alcun modo degna di sfiorarlo anche solo con un dito..

La Grifa serrò i pugni.

-          - Ma si dà il caso che ho tutta l’intenzione di aiutarti ad arrivare dove vuoi. Senza di me non potrai mai entrare nelle grazie di uno come Draco Malfoy: le attenzioni che ti ha dato finora svaniranno in poco tempo senza i miei consigli.. e te lo dice una che sa come prenderlo.

Hermione sapeva che ribattere sarebbe stato inutile, non sapeva neanche come negare tutte quelle verità che le venivano gettate addosso da una perfetta estranea.

-          - Cosa vuoi in cambio?

-          - Niente.

Altra risposta, altra volta senza fiato.

-          - Perché lo fai?

-          - Perché mi diverte.

Poi la ragazza che si trovava nella posizione ‘svantaggiata’ fece per aprire bocca e porre una nuova domanda, ma l’altra – in quell’esatto istante- si alzò e le passò accanto, uscendo dall’aula.

-    Non farmi troppe domande, non avresti comunque risposta.

La porta si chiuse ed un’Hermione Granger totalmente, completamente, assolutamente spiazzata rimase nella penombra dell’aula, mentre le parole della ragazza appena uscita le rimbombavano nella mente. Non le sembrava vero, sembrava tutto un incubo. Oh, dannatissima Daphne Greengrass!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: novemberRose_