Capitolo 2

Pow Jasper

I primi raggi di luce entrarono dalla finestra, odiavo la luce.
Odiavo il sole, i raggi luminosi e tutto cioè che costituiva la luce, il motivo?
semplice: il mio fratello  Edward Cullen.
Già, il genio aveva organizzato una partita di poker, anzi, mi correggo, uno strip poker.
Lo strip era durato fino alle cinque del mattino, ovviamente le nostre damigelle, ossia Jessica e Tanya,
ci avevano "accompagnato" tutta la sera con fragole alla panna vodka e chi più ne ha più ne metta.
Dopo tre o quattro bicchieri di vodka mischiato con qualcosa, non ricordavo nemmeno il mio nome,
e non ricordo assolutamente un tubo di quella notte.
All'improvviso sentì accarezzarmi la schiena da dietro, mi girai e vedi Jessica sbavare sulla mia schiena,
-dobbiamo alzarci...-dissi scostandola da me, Jessica era un bel passatempo, ma niente di più..
-e se io non volessi?-disse baciandomi la guancia, la presi per i fianchi e la portai su di me,
la baciai, e le mie mani finirono sul suo fondoschiena, lei si staccò e sorrise. ..- daI alzati Jasper...-disse Edward entrando nella stanza con solo un paio di boxer,
buttai Jessica dalla parte opposta del letto, senza nessuna importanza.
Quel giorno si ritornava nella nostra "bellissima" scuola, bellissima per modo di dire -.-"...
Ok al liceo c'erano molte cose positive, cherlider, basket, footbool, balli scolastici,
balli di fine autunno,ecc.... ma tutto il resto era spazzatura.
Proprio quella mattina, odiavo tutto il pianeta, partendo da Edward Cullen!-ti odio ... -dissi scendendo le scale con lui...
-io invece ti amo Jazzino Mio ... -disse con la voce femminile, scoppiai a ridere,
solo lui poteva imitare la voce di una oca così perfetta.
Scesi le scale e trovai Tanya in mutande con la camicia di Edward aperta...
- wow baby tigrotta sei così sexy ... -dissi prendendola in giro...
-mi dispiace sono solo di Edward ... -disse appiccicandosi come una cozza a Edward.
Non so se la cosa mi faceva piacere, ma di una cosa ero sicuro,
dovevo andare urgentemente in bagno a vomitare, voglio bene a Tanya,
ma vederla con Edward, mi fa rivoltare lo stomaco.
-vi prego.... non di prima mattina...-dissi staccandoli,
-già, ci sono minorenni in questa casa ...-disse Tanya scoppiando a ridere,
la guardai storto, presi la panna e incominciai a rincorrerla per tutta la casa,
nel frattempo, il mio Edward, stava ballando ad alto volume la canzone di Michael Jackson,
io e Tanya ci fermammo all'improvviso, e lui convinto continuava a ballare...
-ma io sono la ragazza del tipo che balla in mutande la canzone di Michael Jackson?-disse Tanya
spalancando la bocca.
- beh, guarda il lato positivo, ha un bel gran sedere il mio tigrotto...-dissi scoppiando a ridere.
Eh sì, quella giornata sarebbe stata indimenticabile....

Pow Edward

Ero stanco dolorante e probabilmente non mi reggevo in piedi,avevamo fatto una notte insonne a giocare e a bere fino a tarda notte.  Ero ancora disteso sul mio letto ma per mia sfortuna /fortuna? Non saprei, non ero solo.  Aprii gli occhi alle prime luci dell’alba era ancora presto , mi voltai leggermente , facendo attenzione a non far svegliare Tanya ,che dormiva ancora al mio fianco. La guardai e piano le scostai una ciocca di capelli dal viso, era bella non potevo dire il contrario, era la più bella di tutta la scuola , e ovvio che stesse con me. Devo dire che lei è stata l’unica a colpirmi sul serio, ma questo non vuol dire che fossi cambiato. Ero il solito bastardo menefreghista del solito , solo che in sua presenza cercavo di fare il fidanzatino perfetto. Ma di certo nella mia vita non era l’unica donna che mi portavo a letto.  A quel pensiero , mi alzai e mi andai a fare una doccia, sotto l’acqua bollente mi rilassavo , era l’unico momento della giornata in cui trovavo pace. – hei amore cosa faii? La doccia senza di me?- mi voltai all’udire di quella vocina stridula , la guardai e ammiccai prendendola per i fianchi e portandola sotto il getto d’acqua. – ma certo che no tesoro-  dissi baciandola con trasporto , e si il piccolo Ed doveva entrare in azione ….

Indossai il box e usci dalla camera lasciando Tanya ancora sotto la doccia, mi recai nella stanza affianco, dove il mio fratello  stava ancora ronfando ...-dai alzati Jasper...- dissi con tono scocciato , ogni santa mattina la stessa storia .
Quel giorno si ritornava in prigione. Ok no, in quella che tutti chiamano scuola ma che per me è … il mio regno, li tutti mi rispettano e sanno chi sono , cosa voglio , chi voglio e come si devono comportare. Vidi Jazz imprecare contro di me ... scendemmo insieme , mi fermai sull’ultimo scalino e lo guardai languido
-io invece ti amo Jazzino Mio ... -dissi con voce femminile, scatenando cosi le risate di entrambi.  Una volta arrivati in cucina trovammo Tanya in mutande con la mia camicia indosso e per giunta aperta – e che diamine copriti- dissi indignato verso di lei. Andai al frigo e inizia a bere del latte direttamente dal cartone,  non diedi molto retta al parlare tra Jazz e Tanya so soltanto che dopo poco mi ritrovai la mia ragazza incollata all’braccio come una cozza. La detestavo quando faceva cosi, ok era bella carina e beh a letto era una bomba ma quel suo comportamento mi dava i  nervi.

-vi prego ... non di prima mattina ... -disse Jazz staccandoci,lo ringrazia mentalmente. Senti Tanya parlare e la guardai, con uno sguardo impassibile,
-già, ci sono minorenni in questa casa...-disse Tanya scoppiando a ridere,vidi Jazz guardarla storta e afferrando della panna , iniziarono a correre per tuta la casa come due bambini, tipico del mio socio. Scossi il capo divertito, mi avvicinai allo stereo e sintonizzai su di una stazione radio, il fato volle che capitasse una canzone del mitico Michel Jackson. Cosi iniziai a ballare come lui … e si gli elementi c’erano tutti , musica perfetta , fisico perfetto e mutande perfette. Scoppia a ridere a quel pensiero continuando a ballare.

Dopo mezzora, tutti iniziammo a prepararci, indossai dei semplici Jeans scuri con una camicia bianca, lasciando i primi bottoni slacciati sul davanti , le mie splendide reibane. – io sono pronto Tanya non devi andare a una sfilata muoviti - imprecai contro di lei , passava delle ore davanti allo specchio anche se non ne aveva bisogno. Sbuffai spazientito, aprendo la porta e iniziando ad avviarmi verso la mia splendida Volvo.

Pow Jasper

Mi affrettai alla mia bellissima BMW per recarmi in quel mortorio di scuola,ovviamente dovevo aspettare anche Anastasia e Genoeffa, visto che "il principe" si era arrabbiato. Dopo una mezz'oretta, Anastasia e Genoeffa erano pronte per la scuola...-alla buona ora!- dissi arrabbiato mettendo in moto, -dai Jazz, non fare così, dopo mi farò perdonare...-disse Jessica con tono dolce, come potevo dirgli di no? -va bene... -dissi mettendo la mano sopra la sua coscia scoperta, lei mi guardò e sorrise. Purtroppo, i miei ormoni dovevano rallentare, dato che eravamo arrivati a scuola.

Posai le due damigelle fuori l'ingresso della scuola, io parcheggiai la mia bellissima auto, ed entrai nell'inferno. Eh già, quella scuola puzzava ancora peggio dell'anno scorso, i corridoi sembravono quelli dell'ospedale, ma nonostante tutto, le ragazze belle non mancavano. Entrai in segreteria, la signora Nicholson, aveva un debole da tre anni per me e Ed, presi il mio orario, ma alla prima ora avevo trigonometria.

-mi scusi signorina Nicholson, vorrei spostare la prima ora ... -dissi con fare seducente, lei mi guardò quasi imbambolata e di colpo arrossì come un pomodoro. -mm... p .. perché vorrebbe spostare l'ora di trigonometria signor Hale?-disse balbettando... -mi chiami solamente Jasper... -dissi sorridendo...quando ad un tratto la porta della segreteria si aprì. La ragazza dai capelli raccolti in una coda alta, si schiarì la voce. Non la vidi neanche in viso, che subito me ne andai, lasciando la Nicholson respirare.

Pow Edward

Ero furioso, odiavo i ritardatari, o chiunque mi facesse aspettare , cosi misi in moto senza aspettare Tanya sarebbe venuta a scuola con Jasper , non era problema mio. Arrivai  nel girò di pochi minuti , la velocità non mi fa paura anzi, amo l’alta velocità. Entrai nel parcheggio , mi guardai attorno divertito, poverini avevano tutti dei mezzi catorci come auto, ma cosa aspettarsi da persone come queste che ci sono in questa città dispersa nel  nulla?.

Parcheggiai e poco dopo uscii, presi il cellulare composi il numero di Jasper – maledizione rispondi idiota!- nulla la linea non prendeva. Dovevo entrare ma , avevo dimenticato la cartella, cosi  tornai alla mia macchina ma -Dannazione … ma ti sei rimbecillita!!! Non mi vedi cazzo..?!?!?- imprecai contro colui o colei che mi aveva praticamente sbattuto la portiera della macchina in faccia , facendomi cadere di botto. Alzai lo sguardo e incontrai lei … l’essere più angelico che io avessi mai visto … aveva gli occhi di un castano intenso con alcune sfumature nel verde, non avevo mai visto nulla di più bello. Aveva delle labbra carnose e rosse come un bocciolo di rosa. – Idiota!!!- iniziò a ribattere … - oh! non ti ho visto che peccato!!! …- concluse con ironia . “caratterino la bimba” pensai divertito , guardandola bene non aveva un corpo perfetto come quello delle modelle , nemmeno come quello di Tanya era abbastanza bassina e aveva delle curve morbide e un seno abbastanza prosperoso , di certo non il mio prototipo ideale ma … aveva un qualcosa che … non sapevo neanche io spiegare. Con una mano la vidi  ravvivarsi  i capelli, e con fare altezzoso, mi passò davanti senza degnarmi di uno sguardo. Sorrisi beffardo , sapendo che lei avrebbe udito e continuai a fissarla mentre sculettando si incamminava verso l’edificio. Che idiota che ero però , stavo li interra e non mi alzavo? Che cavolo mi era successo? E si quella non mi avrebbe rovinato ooo no che non l’avrebbe fatto.

Pow Jasper

Entrai nell'aula di trigonometria, il prof ancora non era venuto, così ne approfittai, quando vidi quel maniaco di Mike Newton, provarci con le nuove arrivate. Mi avvicinai a Mike, e lo scansai con un braccio - Ciao, non badare a queste nullità, oggi siete l’argomento del giorno, è normale- dissi con voce soave, guardando una ragazza dagli occhi castani e bocca carnosa, mi soffermai un minuto su di lei, ma il mio sguardo si posò su una graziosa ragazza, solo la coda mi fece ricordare la ragazza che era entrata in segreteria. Eh si era proprio lei senza alcun dubbio. I suo capelli erano raccolti in una bellissima coda alta, il viso piccolo, mi ricordava tanto il viso di un piccolo folletto. Incontrai i suoi bellissimi occhi verde smeraldo, con alcune sfumature all'interno, ma subito distolsi quello sguardo magnetico.

-Mi chiamo Jasper Cullen , e tu?- dissi sorridendo alla ragazza con i capelli lunghi, - Piacere Bella Swan - disse,poi si voltò verso l'altra ragazza -Lei è mia sorella Alice- aggiunse sorridendo, alzai la mano in segno di saluto, -Piacere mio- dissi sorridendo. Chissà chi erano quelle due ragazze, la prima mi era parsa molto simpatica e dolce, la seconda un pò timida. "Devo scoprire chi sono!" dissi tra me e mè!