The Song of innocence.
Secondo
Capitolo.
“Sei l' unica speranza
che abbiamo, Misaki”
E così partì.
La
Capsule Corporation
colpiva molti per la sua grandezza. Nemmeno gli abitanti sapevano
quante camere c'erano in tutto, sembrava infinita. Dall' entrata
principale di accedeva ad un grande atrio-giardino, contenente piante
rare e piccoli dinosauri giocherelloni. Poi si entrava nel salone,
spazioso e lucido, luminoso grazie alle grandi vetrate intorno. A
destra si apriva la cucina, vasta e all' ultima moda, mentre
attraverso un lungo corridoio a sinistra si accedeva alla Gravity
Room. Si saliva inoltre, ai piani superiori grazie ad una scalinata,
dove si trovavano i bagni e le camere da letto. Nuovamente una rampa
di scale portavano al laboratorio di Bulma. Era una casona, i Brief
erano tra le famiglia più ricche della città.
Una casa tanto grande era
ottimale per le feste. E quella sera non era da meno. Il salone era
pieno di festoni colorati, palloncini e musica vivace, il piano
cucina era interamente ricoperto di dolci, carne, insalata e
zuppiere. Inoltre era stato allestito anche una griglia dove
arrostire il maiale, per il piacere dei Sayan.
Bulma per l' occasione si
era vestita elegante, aumentando molto la sua bellezza. Era ancora
una bella donna, nonostante i quarantuno anni. Il vestito nero, senza
spalline e lungo fino alle ginocchia le davano un' aria più
giovanile. Stava spremendo la siringa piena di glassa sulla torta,
con un sorriso stampato sulle labbra.
“Trunks!!” chiamò all'
improvviso. Il bambino era sempre stato un ritardatario. Come il
padre dopotutto, non amava le feste. Il ragazzino apparve alla porta,
affacciandosi. Una sola occhiata bastò a mandare su tutte le
furie
Bulma.
“TRUNKS!” alzò la voce,
abbandonando la torta e dirigendosi verso il figlio. Il ragazzo aveva
i capelli ancora scompigliati, la camicia sbottonata ed era scalzo.
“Arriveranno qui a
momenti!! Fila a vestirti!!”
“Ma perchè io mi devo
vestire da pinguino?? Il festeggiato non si veste mica..”
replicò
il giovane. Aveva un espressione insoddisfatta e sofferente. Si
portò
una mano dentro la camicia e iniziò a grattarsi la schiena.
“E poi
questo coso prude!!”
“A Vegeta ci penso io!!
Non provare a togliertela, Trunks altrimenti ti metto in castigo per
un mese!” sbottò lasciandolo lì,
allontanandosi dalla cucina.
La Gravity Room era stata da
lei costruita anni prima, durante la prima permanenza di Vegeta sulla
Terra. Era molto grande e circolare con un pilastro centrale dove
c'era il regolatore di gravità e altri piccoli accessori
adatti agli
allenamenti. Si accedeva attraverso un portellone a chiusura stagna.
All' esterno c'era un pulsante che se schiacciato ristabiliva la
gravità normale all' interno della stanza. Era stato creato
da Bulma
per soccorrere Vegeta anni prima, negli anni della lotta al super
sayan, ed era molto utile adesso quando il sayan si andava a
nascondere lì dentro.
Con uno sbuffo la donna
schiacciò il pulsante. Si udì un leggero fischio,
e proprio mentre
la porta si apriva, la voce del principe tuonò minacciosa.
“Donna!
Cosa diavolo vuoi!!”
Bulma entrò senza timore
della grande stanza, con un espressione spaventosa. Dall' altra parte
c'era Vegeta, torso nudo e sudato, lividi e contusioni lungo il volto
e la spalla.
“Vegeta! Ti avevo detto di
andare a prepararti!!” disse aspra la Brief, con le mani
ancorate
ai fianchi.
“Donna esci prima che ti
polverizzi! Non mi metterò mai l' abito da pinguino, te lo
puoi
scordare!”
“Non ti ho chiesto questo,
razza di scimmione! Solo di vestirti decentemente e smetterla di
allenarti!” Gridò di rimando, con gli occhi
infuocati di rabbia.
“Altrimenti questa sera niente cena!” aggiunse con
un ghigno.
Conosceva i suoi polli, la donna. Sapeva che per Vegeta contava
moltissimo l' allenamento. Ma ancor più importante era il
cibo,
soprattutto di sera.. e quella sera ci sarebbe stato un banchetto.
Il principe rimase
impassibile e arcigno. “Sei una sporca ricattatrice,
donna.”
annunciò solamente, incamminandosi verso l' uscita. Bulma
sorrise
“Ho imparato dal migliore, no?”
Non
passò molto fino all'
arrivo di tutti gli invitati. Quando Bulma Brief voleva fare
qualcosa, qualunque cosa.. la faceva in grande.
La famiglia Son c'era tutta.
Chichi con un chimono color rosa pallido, molto grazioso. I capelli
stretti nel solito chignon e la faccia contrariata, probabilmente per
qualcosa fatta da Goku, maggior calamita di problemi. Il Sayan dal
canto suo indossava una camicia giallo chiaro e pantaloni beje.
Incredibilmente aveva ripiegato la solita tuta arancio nell' armadio,
per quella sera. Gohan aveva una camicia bianca e pantaloni neri ed
era occupato a parlare con una giovane Videl molto graziosa nel suo
abito viola. Il piccolo Goten infine condivideva con l' amico Trunks
l' odio per quei vestiti 'da pinguino' che erano costretti ad
indossare alle feste. Era stato invitato anche Crilin, con i capelli
neri leggermente brizzolati. C18 era in completo marrone chiaro e si
guardava intorno infastidita. La piccola Marron intanto cercava di
giocare con gli altri due ragazzi.
Non andavano molto d'accordo
i tre. Marron era troppo ''principesca'' per giocare alla lotta con
Trunks e Goten. E poi i due bambini non volevano una femminuccia tra
i piedi, orgogliosi di essere maschi.
Anche Yamcha e il genio
erano lì e si godevano la festa come tutti. Junior era in
disparte,
odiando le feste quasi quanto Vegeta, il festeggiato.
“Donna un giorno mi
spiegherai perchè alle mie feste ci sono solo tuoi
amici.” le
disse aspro, mentre trangugiava panini dal tavolo.
“Perchè tu non hai amici
Vegeta, se non chiamo qualcuno restiamo io te e Trunks!”
“Almeno così mi
allenavo!”
“Dai Vegeta! Bulma ha
organizzato una bella festa, dovresti ringraziarla!!” disse
un
solare Goku, mentre si faceva un panino con tutto quello che trovava.
Lo mangiò in due soli bocconi, riprendendo subito a
procacciarsi il
cibo. Vegeta lo guardò con una punta di disgusto.
“Karoth, sei una
discarica!!” lo prese in giro. Detto questo si
fiondò anch'egli a
mangiare come un indemoniato.
La
serata passava. Ballando
gli ospiti di casa Brief si stavano divertendo molto. I giovanissimi
si erano infine liberati dei loro vestiti scomodi, rimettendosi le
amate tute. Ora svalazzavano di qua e di là facendo scherzi
a
chiunque capitasse davanti a loro. Erano delle pesti i due ragazzini
e la loro preda preferita era Marron. Puntualmente la bambina
strillava se infastidita e subito il padre accorreva in sua
protezione.
“Papà!!!!! Trunks e Goten
mi danno fastidio!!”
“Ragazzi, finitela!”
disse Bulma raggiungendo il figlio e il piccolo amico. “E'
più
piccola di voi, lasciatela in pace! E poi ora dobbiamo dare i regali
a Vegeta!!”
A quelle parole Trunks si
immobilizzò. Dannazione.
“Su, sbrigati Trunks!”
infierì la donna guardandolo interrogativamente. Il lilla
annuì e
prese l' amico per una manica. Goten tutto contento continuava a
mangiare patatine, goloso come il padre.
“Goten!! Mi devi
aiutare!!!”
“Cosa? Perchè?”
“Io non gli ho fatto nulla
a papà... oh, la mamma mi ucciderà!!”
Il ragazzino lo guardò
perplesso. “Ora si che sei nei guai, Trunks!”
“Beh, Trunks, vieni a dare
il regalo a Vegeta!!”
La voce di Bulma attraversò
la sala. Il ragazzino alzò lo sguardo.. e ora?
Nel
frattempo Gohan era
fuori nel giardinetto con Videl. La guardava, apprezzando ogni
singolo neo della sua pelle candida, ogni lentiggine. Amando il
riflesso di quegli occhi così chiari e ingenui. Gohan si era
innamorato di Videl, e ogni giorno con lei era qualcosa di
meraviglioso. La ragazza era perfetta.
“Ti amo, Gohan..”
sussurrò la giovane tra baci infuocati. Gohan le sorrise
dolcemente,
prendendole il viso tra le mani. “Anche io ti amo,
amore.”
Videl si alzò, lasciando
ondulare leggermente il vestitino. Lo guardò briosa e
maliziosa.
“Hey.. ti va se andiamo da qualche parte, via di
qui??”
Gohan non capì subito il
volere della giovane. Figlio di un grande ingenuo anche lui faticava
a capire subito i doppi sensi. Sgranò lievemente gli occhi,
e annuì
dandole un forte bacio sulle labbra.
“Beh allora entriamo e
salutiamo tutt..”
Si interruppe e con lui si
fermarono anche le voci all' interno del salone. Qualcuno
abbassò la
musica. Il campanello aveva squillato.
Bulma si guardò intorno
sorpresa. Guardò l' orologio alle pareti. Era mezzanotte
passata,
chi poteva essere a quell' ora?
“Muah, sarà qualche
pazzo!” disse a Chichi, la quale annuì. Solo
Vegeta e Goku
continuavano a mangiare indisturbati. La donna entrò nel
giardinetto
esterno, lanciando una breve occhiata a Gohan e Videl. Non tanto
permissiva fu Chichi, dietro la donna, che li osservò
aspramente.
“Cosa facevate qui tutti soli?”
Gohan si tinse lievemente di
porpora “Ermh..”
“Stavo dicendo a Gohan che
tra poco dovrei tornare a casa! Mio padre inizia a
preoccuparsi!”
Disse Videl disinvolta, con un largo sorriso sulle labbra. Chichi
parve rilassarsi, ma quel piccolo quadretto venne spezzato da un
urlo.
“Bulma!!” Gohan corse
verso la donna, seguito da Videl e Chichi. La turchina era seduta a
terra, bianca in faccia. Davanti a lei, fuori dalla porta c'era un
cesto in vimini circolare.
Una coperta bianca copriva
quello che era il piccolo corpicino di un neonato.
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Secondo capitolo della storia! Spero vi piaccia, spero non sia zeppo di errori.. spero.. beh, spero che continuerete a seguirmi!! ^^ Se potete, continuate a leggere e commentare, è importante per me avere un vostro giudizio!
BeNnY: Ahahah sono contenta che ti piaccia la descrizione di Gohan! Spero ti piaccia anche in questo capitolo, per le righe di descrizione di lui e Videl.. sempre se la coppia ti piace!! Mmmh il regalo diciamo che ci sarà più in avanti, continuami a seguire e lo scoprirai!! XD Grazie mille anche per il consiglio sui numeri, lo seguirò ;) Ciao!!!
ariranzi89: sono molto contenta che la storia ti sia piaciuta!! Continua a seguirmi cara!
Grazie inoltre a tutti coloro che leggono senza poi commentare!