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Autore: winry8827    10/11/2010    3 recensioni
Questa storia partecipa a ‘’ Challenge dal nome alla storia (only Slash)’’. Le vite di dieci personaggi si intecciano alla locanda ''Wood''
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un pizzico di romanticismo'
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 Questa storia partecipa a ‘’Challenge dal nome alla storia (only Slash)’’
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9504870

Intreccio di storie nella piccola e bizzarra locanda ‘’Wood‘’
 
L’ospite inatteso

 
Era una stupenda giornata autunnale, il sole splendeva ed un leggero e fresco vento accarezzava il volto, un’ideale giornata per passeggiare.
Per Gastone era una mattina importante, l’avrebbe ricordata per tutta la sua vita.
La sera precedente aveva deciso di rendersi indipendente, aveva colloquiato con i genitori a riguardo, entrambi felici per la scelta del figlio gli augurarono tutto il bene possibile.
Gastone era molto istintivo, non pensava prima di agire, era anche un ragazzo molto allegro ed estroverso e soprattutto ricco di buoni propositi.
Il padre era abbastanza stranito, non riusciva a spiegarsi come avrebbe potuto ‘’mantenersi‘’ dato lo scarso stipendio. Rimase tutta la notte sveglio ad osservare l’orrendo lampadario ‘’Tutti quei fronzoli di finto cristallo, oltre ad essere orrendi, costano un intero stipendio! Se cadesse morirei schiacciato! ‘’ dopo questo pensiero il sig. Michele si alzò dal non più comodo letto ed andò nella stanza da pranzo, non poteva non pensare al figlio ‘’ E s andasse a vivere da Alfonso, spero proprio di no! Lo tormenterebbe! ‘’ Un sospiro carico di preoccupazione e solidarietà per il genero riempì i suoi polmoni per poi liberarsi nell’aria, liberando lui stesso da un peso che lo attanagliava ‘’Povero Alfonso! ‘’.
Il mattino seguente Michele decise di parlare al figlio, con più calma e meno entusiasmo ‘’ L’euforia mi ha fregato! Avrei dovuto parlargli ieri! ‘’ andò nella camera del giovane neo diplomato, ma non c’era,
così gli telefonò dandogli appuntamento ad un bar, la scusa della colazione fuori casa era perfetta per parlargli lontano dalla madre che sempre appoggiava le più bizzarre idee del figlio.
- Non mi aspettavo di non trovarti in casa alle sette del mattino, ma dove sei andato? Disse il padre incuriosito.
- Volevo assaporare la mia indipendenza dato che alle nove dovrò andare in ufficio! Rispose il ragazzo.
- Scusa Gastone ma hai già trovato ca… Il padre non fece in tempo a concludere la sua domanda  che fu interrotto dal giovane.
- Per un po’ sarò ospite alla locanda di Alfonso! Gli ho già parlato ed è felicissimo. Ti prego ora non dire che sono troppo giovane per convivere.
Il padre felice per il figlio gli rinnovò la sua benedizione, contento della benevolenza e pazienza del genero.
 
Gastone era un ventenne cocciuto che odiava studiare, dopo ben due bocciature aveva finalmente ottenuto il diploma da ragioniere.
Fortunatamente il padre lo aveva inserito nell’ufficio della sua azienda, lavorava appunto come ragioniere e aiuto commercialista, era stato fortunato molti suoi amici erano disoccupati, mentre lui aveva ben due lavori. Dalle nove all’una del giorno era un lavoratore d’ufficio e di pomeriggio dalle tre alle sette un istruttore di nuoto.
Era un ragazzo molto attivo, con mille brevetti che gli permettevano di insegnare ai piccoli pesciolini della piscina comunale. Avrebbe voluto allenare gli adulti e non i bambini che avrebbero ottenuto il semplice diploma di ‘’Pesciolino ‘’, ma si sentiva  fortunato e grato al destino per quel lavoro. Lavorava poco, date le mansioni superficiali ma comunque a fine mese guadagnava i suoi novecento euro. Pochi per vivere da solo, abbastanza per convivere con il fidanzato.
Da tre anni era innamorato di Alfonso un uomo a tutti gli effetti! Non era anziano o di molto più grande, infatti aveva solo venticinque anni, ma era una persona matura con molta esperienza ed un ricco bagaglio di dolore sulle spalle! Alfonso era laureato in lettere, un amante della cultura e dello studio. Appena diplomato, con largo anticipo, a soli diciassette anni si iscrisse all’università, laureato e specializzato a ventidue era l’orgoglio della sua famiglia, straziata dalla morte della madre.
Il giovane uomo insegnava italiano e storia alle scuole medie, ma da un anno gestiva la locanda del padre anch’egli morto.
Lui aveva avuto un’infanzia totalmente diversa da quella di Gastone, quest’ultimo aveva dei genitori giovani che potevano essere più fratelli che padre e madre, erano aperti e disponibili al dialogo, mentre Alfonso era l’unico figlio di una coppia di integerrimi lavoratori, che solo a quarant’anni avevano deciso di avere un figlio, erano chiusi e bigotti, avevano reso la sua adolescenza molto difficile, ignoravano volontariamente la vita sentimentale del figlio. Da quando erano morti entrambi Alfonso, superato i dolore iniziale, paradossalmente viveva libero e da quel giorno avrebbe ospitato il suo fidanzato in attesa di trovare un casa in cui vivere insieme.
 
Erano le due del pomeriggio quando il campanello della locanda suonò. Il proprietario era molto emozionato, le gambe gli tremavano, sapeva già chi fosse il suo ospite, il suo amato fidanzato.
Elettrizzato andò ad aprire la porta, cosa che solitamente lasciava fare ai dipendenti.
- Salve straniero, qual buon vento la porta qui, in quest’umile locanda?
Con un lieve sorriso in viso pronunciò queste parole, tentava di esser serio ma non riusciva nel suo intento, la felicità era stampata sul suo volto in quel tenero sorriso pieno d’amore.
- Sono qui per una camera! Rispose Gastone assecondando il gioco del fidanzato.
- Aspetta un momento Gas le tue cose dovevi portarle a casa mia! Cosa ci fai qui con le valige e Lino!
- Visto che casa tua è troppo piccola, ho pensato di trasferirmi qui alla locanda!
- Ma così mi occuperai una stanza!
- Si ma potrei vederti stesso il pomeriggio e poi potresti rimanere a dormire qui con me!
La proposta era allettante, ma Alfonso non si aspettava una simile intraprendenza, era rigido e se decideva una cosa, quella doveva restare tale!
Il tenero bacio del fidanzato lo sciolse come burro sul pane caldo, come dire di no!
- Quanto mi pagherai o quando lo farai? Disse scherzoso.
- Mai, sono il fidanzato del capo! Sarò tuo ospite, ma solo fino a quando non troveremo una casa tutta nostra! Dove appoggio Lino?
- Fai come se fossi a casa tua.
Gastone poggiò la boccia di vetro sul bancone da consierge.
- No li no! Può cadere! Disse preoccupato Alfonso per la vita del pesciolino.
- Non fare il tedesco! Si più leggero, sai i clienti soprattutto i bambini adorano gli animali, perché non adottiamo un cane?
Appena arrivato Gastone già destabilizzò l’ordine che regnava nella locanda, un ospite fisso che avrebbe portato freschezza ed allegria soprattutto ai dipendenti, ormai abituati alla rigida severità di Alfonso.
 
Spazio autrice…
 
Questa storia partecipa a ‘’Challenge dal nome alla storia (only Slash)’’  dove partendo da dieci nomi bisogna scrivere delle storie slash partendo da dieci nomi con i loro significati inviati da NonnaPapera, bisogna scrivere dieci fanfic nelle quali il protagonista abbia, a rotazione, uno dei dieci nomi inviati, e la trama deve avere a che fare con il significato del nome del protagonista.
Io ho chiesto se fosse possibile scrivere una storia che li unisse tutti in un filo conduttore ed ho ricevuto l’ok GRAZIE NONNAPAPERA!
 
Il filo conduttore è la locanda, infatti questo capitolo è dedicato a Gastone che significa ospite, gli altri capitoli saranno dedicati agli altri nomi appartenenti ai dipendenti oppure ai clienti e dalla loro storia si evincerà il significato del loro nome,  se ho sbagliato NonnaPapera fammi sapere che correggerò.
Spero questa storia vi piaccia, quasi dimenticavo Gastone e Alfonso faranno la loro comparsa in altri capitoli! Infondo questa fic si intitola
- Intreccio di storie nella piccola e bizzarra locanda ‘’Wood‘’-
Anche al nome della locanda e la sua origine sarà dedicato un capitolo!
Penso che rispetterò il limite dei dieci capitoli!
Ringrazio chi leggerà e vorrà lasciare un cammentino.

  
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