Ultimo
capitolo, finalmente! E’ stato davvero bellissimo poter
condividere questo piccolo sgorbietto con voi, siete fantastiche.
Ringrazio infinitamente: Stellina (Amica mia,
senza di te non so come farei, sei preziosa, sei la mia Stellina mica
per niente) Deathnotegintama
(Grazie di tutto mia adorata, un abbraccio grande), Lilla
Wright (L’amore mio, sappi che adesso non ti mollo
più), WhereIsMyMind (Supporto
indispensabile il tuo, un bacio grande), Patri (Dolcezza,
sei fantastica), barbydowney (Sempre dolcissima,
tanti bacioni), BJgirl (Grazie per le tue
recensioni bellissime, un bacione), MusicAddicted
(Carissima, è stato un piacere conoscerti), BrokenGlass
(Lei che mi fa sognare, un abbraccio forte), _DyingAtheist
(Paoletta cara, adoro le tue recensioni), aleale00 (Grazie
mille per i tuoi commenti, un bacio) , dolcettina (Il
mio sexy Dom ti saluta, un bacio), Glitter Princess (Grazie,
grazie e ancora grazie, un bacio) e per ultima ma non meno importante
CheNeSo_ (Sperando che il tuo corpo non sia ancora
liquefatto, un bacione enorme).
Un grazie anche a chi l’ha seguita e chi l’ha
aggiunta alle preferite.
Vi aspetto alla mia prossima pazzia!
Riguardo a
questo epilogo, mi scuso per il Tom cattivissimo, lui non è
così, almeno spero. Ed è un po’
più corto degli altri, alla fine è un epilogo,
no? ^^
E adesso, buona lettura.
Epilogo
Prima data del tour, Milano, camerino.
“Siete
proprio sicuri?” Chiese Chris un’ultima volta,
mentre i compagni si stavano ancora preparando
per l’intervista che si sarebbe svolta da lì a
poco, prima del concerto.
Dominic fece spallucce e con il mento gli indicò Matt,
facendogli intendere che avrebbe dovuto chiedere a lui. In fondo, lo
sapevano tutti come la pensava Dom. A lui importava solamente poter
vivere quella storia bene, in pace con sé stesso e con il
mondo, fregandosene del parere degli altri e respirando tranquillamente
alla luce del sole, senza doversi nascondere come avevano,
evidentemente in un modo alquanto inutile, fatto fino a quel momento.
Perciò, quello che poteva aver cambiato idea non era
sicuramente lui, ma Matthew, che se ne stava seduto su una sedia
davanti ad uno specchio da ormai qualche minuto. Probabilmente nemmeno
stava guardando il suo riflesso, sembrava piuttosto che il suo sguardo,
perso nel vuoto, stesse cercando di vedere attraverso. Non aveva
neanche dato ascolto alla domanda di Chris che infatti aspettava a
braccia conserte, appoggiato allo stipite della porta, una risposta che
sembrava non arrivare e che mai sarebbe arrivata se Dom non si fosse
avvicinato a Matt, inchinandosi ai suoi piedi e poggiando le mani sulle
sue ginocchia, distogliendolo da quella strana contemplazione dello
specchio che andava avanti da troppo e aveva rischiato di farlo
apparire addirittura pazzo.
“Matt, stai bene?” Chiese dolcemente il biondo dopo
aver chiuso la mano di Matthew nella sua.
Il cantante prese un respiro, poi un altro più profondo.
“Credo di sì.” Bisbigliò con
voce tremante.
Chris si avvicinò ai due con passo felpato, ma Matt se ne
accorse comunque vedendolo riflesso nello specchio di fronte a
lui.
“Chris?” Chiamò.
“Sì?” Rispose il bassista
frettolosamente.
“Cosa mi hai chiesto prima?” Disse poi.
L’aveva sentito parlare, ma non gli aveva dato ascolto.
L’agitazione se lo stava divorando, centimetro per
centimetro, pezzo per pezzo, ma in un modo così straziante e
lento che pensava di poter impazzire da un momento all’altro.
Ma quegli occhi fissi nei suoi, quegli smeraldi che brillavano ogni
volta che incontravano i suoi, glielo impedivano. E quella mano non lo
lasciava e mai l’avrebbe fatto.
“Niente, lascia stare.” Rispose Chris, sentendosi
troppo invadente e volendo evitare di provocare altri danni interiori
all’amico.
“Ripetilo.”
“Matt, ho detto che non fa niente.”
“Io voglio saperlo, adesso.” Continuò
Matthew imperterrito.
Chris sospirò. “Ho chiesto se siete sicuri di
volerlo fare, tutto qui.” Ripeté a malincuore,
vedendo la mano di Matt stringere ancora di più quella di
Dominic che lo guardava con un leggero sorriso sul viso, anche lui in
attesa di quella risposta. Quella risposta che avrebbe cambiato il loro
presente, il loro futuro, la loro vita insieme.
Matthew diede un’occhiata a Dom, lo vedeva che aspettava solo
che la sua bocca si aprisse, che la sua voce emettesse un suono,
pendeva dalle sue labbra.
Sono
ancora in tempo. Sono ancora in tempo a dire no, forse. Ma tanto ormai
chi mi crederebbe? Quelle dannate fotografie parlano chiaro. E anche
l’espressione con cui mi sta guardando Dom ora, parla chiaro.
Lo deluderei solamente se decidessi di tirarmi indietro. E poi, alla
fine, mica mi ha obbligato lui a farlo. Ho deciso tutto io, senza
chiedere niente a nessuno. Ma so come la pensa, so che quello codardo
qui non è lui, so che se solo mi tirassi indietro adesso
qualcosa cambierebbe, tra me e lui. Probabilmente la fiducia verrebbe a
meno e mi farebbe male questo, farebbe male anche a lui e non posso,
non devo permetterlo. Quindi, è deciso. Dirò
questa cazzo di cosa davanti a tutti, terrò Dom per mano e
lo dirò, porca puttana!
“Sì,
lo faremo.” Disse Matt con un sorriso, dopo essersi alzato al
fianco di Dom.
“Davvero?” Chiese Dominic ancora non del tutto
sicuro di aver udito quel ‘sì’.
Matt annuì guardandolo negli occhi, gli circondò
la vita con il braccio e lo strinse a sé.
Dom gli diede un bacio a labbra chiuse, a occhi chiusi. Non aspettava
di sentire altro, era felice. “Grazie.” Gli
sussurrò poi a fior di labbra.
Chris sorrise. Era preoccupato, questo non lo negava, ma allo stesso
tempo non vedeva l’ora che i suoi due migliori amici stessero
finalmente bene. Li guardò abbracciarsi e scambiarsi qualche
piccolo ed innocente bacio. Non gli diede fastidio, stranamente. Era
bello vederli felici, anche se il peggio doveva ancora arrivare.
“Allora siete pronti?” Canzonò il
bassista.
Dominic annuì, Matt fece un sorrisetto. “Direi di
si, più o meno.” Aggiunse poi balbettando.
“Ma l’intervista fra
quant’è?” Non fece quasi in tempo a
chiedere che Tom fece capolino dalla porta del camerino.
“Ragazzi, fra dieci minuti tutti di là che
è arrivata la giornalista!” Disse entrando.
Matt ebbe un momento di panico, rivolse a Dom uno sguardo pieno di
tensione che subito l’altro ricambiò nel
più tranquillo dei modi, sorridendogli e prendendogli la
mano.
“Pronti?” Chiese Tom.
Lui ancora non sapeva della loro decisione, non sapeva che da
lì a poco avrebbero rivelato al mondo ciò che li
legava, quel filo speciale che li teneva legati, uniti, quella passione
che bruciava dentro di loro. Credeva fosse solamente una delle solite
interviste che capitavano ogni tanto prima di un concerto.
“Prontissimi!” Esclamò Dominic
entusiasta, che non vedeva l’ora di togliersi quel peso
opprimente.
Tom si avvicinò a loro ed iniziò a bisbigliare.
“Sicuramente vi chiederanno spiegazioni per le foto. Avete
già in mente cosa raccontare?”
Dom fece una smorfia. “Che vuoi raccontare, scusa?”
Chiese. “La cosa ormai è palese.”
Matthew annuì, anche se ancora completamente invaso
dall’ansia. Tom fece un passo indietro e li guardò
un po’, poi aprì la bocca e alzò un
dito verso l’alto, rimase qualche secondo così,
immobile, mentre gli amici lo guardavano in attesa. Finalmente, dopo
aver riordinato tutte le idee che gli frullavano per il cervello, si
decise a parlare. “M-ma quindi avete deciso di dichiararvi al
mondo?” Domandò agitato, probabilmente
più di Matt.
Dominic lo guardò con aria di sufficienza.
“C’è una possibilità
migliore?” Chiese.
Tom si torturava le mani, le meningi per cercare una soluzione.
D’un tratto s’illuminò. “Non potete dire
che era solamente una trovata pubblicitaria?” Chiese
entusiasta di quella sua idea da quattro soldi.
Dom sbuffò. “Tom, ti pare che due, per di
più uomini, per farsi pubblicità vanno a cena
fuori insieme, si tengono per mano e si baciano?” Disse
scontroso.
Matt accennò un sorriso divertito dalla faccia con cui Tom
stava fissando Dominic. Un misto di paura, rabbia, risentimento e
pareva anche che avesse una voglia matta di ridergli in faccia. Una
cosa indecifrabile, in poche parole.
“Quindi…” balbettò.
“Quindi lo diciamo, punto.” Intervenne Matthew
dando una pacca sulla spalla a Tom per farlo ritornare in
sé. “Ormai è deciso.”
Tom sbarrò gli occhi. “Cristo! Ma voi siete pazzi!
Quelli vi urlano dietro, salgono sul palco e vi uccidono!”
Gridò in panico.
“Tom, non credo ci uccideranno.”
Sussurrò Dom ormai rassegnato all’idea che
l’amico non gli avrebbe più dato tregua.
“Dici che nessuno a mai pensato a me e Matt come una coppia?
Sarebbe una cosa così strana? Inaspettata?” Chiese
poi.
“Dio, sì che sarebbe inaspettato! Dom, io che vi
sono stato vicino per tutti questi anni mai vi ho potuti pensare
insieme, come una coppia!” Esclamò Tom convinto.
L’agitazione in Matt pian piano si andava dissolvendo, come
se la stesse lentamente trasferendo nel corpo del loro amico che
sembrava stesse per esplodere da un momento all’altro. Tom si
mise le mani sui fianchi e prese un respiro profondo. “Volete
rovinarvi la carriera? Volete far perdere il lavoro a Chris?”
Domandò con voce tremante.
Dom e Matt si girarono verso Chris. Non sembrava preoccupato, anzi,
più che altro pareva che provasse una certa compassione per
Tom, che di lì a poco sicuramente avrebbe avuto un attacco
di panico per cui avrebbero dovuto chiamare un ambulanza.
“Chris?” Chiamò Matt. Voleva sentire il
parere dell’amico, alla fine, Tom avrebbe anche potuto avere
un po’ di ragione. Se nessuno li avesse più
ascoltati dopo quella dichiarazione?
Sembrava una cosa così enorme, milioni di persone avrebbero
smesso di seguirli solo perché… Si amavano? Non
era possibile.
“Sì?” Rispose Chris sentendosi
interpellato.
“Tu cosa ne pensi?” Intervenne Tom. “Non
hai paura di rimanere senza lavoro? Cosa farai se succederà
quello che penso? Andrai a fare l’imbianchino?”
Chiese cattivo.
Chris rimase inorridito dal comportamento di Tom, anche se si poteva
capire. Aveva paura, tutto qui.
“Per me possono fare quello che preferiscono. Vogliono
tenerlo segreto? Per me va bene. Vogliono dirlo al mondo? Io
sarò contento che lo diranno al mondo. E non perderemo il
lavoro, Tom, stanne certo.” Replicò Chris secco
lasciando l’amico con un sapore amaro in bocca e gli altri
due con una voglia matta di abbracciarlo.
Tom alla fine si arrese. “Come volete.” Disse
guardando l’orologio che aveva al polso. “Fra meno
di due minuti dovete essere pronti.” Aggiunse e
sparì dietro alla porta che si chiuse alle spalle.
Dominic fece spallucce seguito da Chris, Matt era dispiaciuto, ma tanto
sapeva che l’amico se ne sarebbe fatto una ragione molto
prima di quanto credeva.
“Ma lo dite ora all’intervista o dopo?”
Chiese Chris mentre si sistemava la giacca.
Matt lanciò un’occhiata a Dom. Non avevano pensato
a come sarebbe stato dirlo durante il concerto. Poteva essere
sicuramente un’idea.
“Adesso vediamo…” Rispose il cantante
dirigendosi verso la porta. “Dai, andiamo che siamo
già in ritardo.”
Uscirono tutti e tre dal camerino, perfetti come al solito.
“Pronti?” Chiese di nuovo Chris.
“Pronti!” Risposero all’unisono gli altri
due, stringendosi la mano per un attimo.
La giornalista li aspettava seduta ad un tavolino con una tazza di
caffè fumante davanti. Appena li vide entrare gli corse
incontrò, li salutò e si presentò.
Qualche minuto dopo cominciarono con la solita intervista. Domande sul
nuovo album, sul tour, sul concerto, sul futuro, ma si vedeva, si
vedeva chiaramente che quella donna seduta di fronte a loro fremeva
dalla voglia di fargli quella fatidica domanda che non tardò
ad arrivare. La ragazza mora si schiarì la voce e si
preparò a mettere in imbarazzo i tre musicisti, in
particolare cantante e batterista che erano pronti a rispondere.
“Su diversi giornali sono apparse delle foto. Immagino ne
siate al corrente…” Incominciò a dire.
Dom sorrise. “Sì, certo.” Disse.
“Ecco, tutti i vostri fan si stanno chiedendo se è
vero, insomma, è stato un colpo vedere Matt Bellamy e Dom
Howard baciarsi!” Esclamò
l’intervistatrice con la curiosità che se la stava
divorando.
I tre scoppiarono in una fragorosa risata.
La donna rimase di stucco. “Quindi, cosa avete da dire a
riguardo? E’ tutta una messa in scena?”
Continuò con le domande a raffica.
Matthew prese la parola. “A questa domanda non possiamo
rispondere ora, mi dispiace.” Disse con un sorriso.
“Ma avrai una risposta, non preoccuparti. Tieni le orecchie
aperte dopo.” Aggiunse lasciando la ragazza insoddisfatta, ma
ancora più vogliosa di sapere.
I Muse la salutarono e se ne andarono, mollandola lì,
carichi per il loro primo concerto del tour, sicuri che non sarebbe
stato l’ultimo.
*
Un urlo.
Un boato.
I Muse sul palco.
Il concerto aveva inizio.
Chris si munì del suo basso, Dom si sedette alla batteria,
Matt imbracciò la sua Glitterati.
“Buonasera Milano!” Disse il batterista al
microfono, agitando una mano in aria e provocando un frastuono di gridi
assurdo.
Matt si voltò verso di lui, gli sorrise e subito dopo il
riff di Uprising iniziò a risuonare nell’aria.
Il pubblico andò in delirio, come sempre.
Suonarono fino allo sfinimento tutta la scaletta del concerto e alla
fine, quando tutti si aspettavano solamente i ringraziamenti e la
buonanotte, Matt afferrò il microfono e fece segno a Dominic
di raggiungerlo. Il biondo si avvicinò e Matthew, sotto gli
occhi di migliaia di persone, gli prese la mano, la strinse nella sua,
lo guardo negli occhi per un attimo e poi iniziò a parlare.
“Sicuramente vi siete chiesti se quello che
c’è scritto sui giornali è
vero…” Disse e subito un insieme di gridi ed urla
gli rispose. Molte persone in prima fila si erano munite di macchine
fotografiche e di telefonini, sentivano che quello era un momento da
non perdere, incancellabile.
Matt prese un respiro profondo, fece un sorriso. Aspettò
ancora un attimo prima di riprendere a parlare, aveva paura, ma lo
voleva fare. Improvvisamente intravide un cartellone tra le mani di due
ragazze in prima fila. Lesse quello che c’era scritto.
“And tonight, you can truly say, together
you’re invincible! BellDom.”
Matt si sentì in qualche modo sollevato, non aveva idea di
cosa la parola BellDom potesse significare, solamente, sapeva che era
una strana unione del suo nome con quello di Dom, e questo voleva dire
che qualcuno, allora, a loro due insieme ci aveva pensato.
“E' tutto vero.” Disse finalmente.
Lo stadio in cui si stavano esibendo sembrava diventato un cimitero,
non una parola volava, neanche un segno di vita. Matt strinse
più forte la mano di Dom che si avvicinò al suo
orecchio. “Stai tranquillo.” Sussurrò
leggero.
D’un tratto un grido di gioia si protrasse
nell’aria. Una delle ragazze del cartellone lo
alzò in aria, aiutata dalla vicina. Quel grido ne
provocò un’altra ondata, seguita da applausi e
fischi.
Sicuramente non tutti erano contenti di quello che era appena successo,
ma alla fine era la loro vita e nessuno avrebbe mai dovuto
intromettersi.
Un attimo dopo lo stadio intero stava cantando
“Invincible”.
Dominic non poteva ancora crederci, Matt stava per impazzire di gioia.
Chris li raggiunse e li abbracciò.
“Felici?” Chiese sorridente.
“Di più.” Rispose Matthew.
Alla fine suonarono Invincible come non avevano mai fatto e la
cantarono insieme al pubblico fino a mezzanotte inoltrata.
*
Era andata.
Era fatta.
Erano liberi.
Il giorno dopo, sicuramente, internet sarebbe stato intasato dai video
della sera precedente. Diversi giornali di gossip ne avrebbero parlato.
Sul loro sito ufficiale chissà cosa li avrebbe aspettati, e
Twitter poi…
Ma a loro non gliene importava più niente, ormai.
Il peggio era passato ed ora erano lì, insieme, abbracciati
su quel letto troppo grande di una enorme suite d’hotel.
E non avevano più bisogno di niente, di niente…
Tutto quello di cui avevano bisogno erano loro, l’uno nelle
braccia dell’altro, con le mani unite, con i cuori leggeri e
con quell’amore che non li avrebbe mai fatti separare e quel
senso di beatitudine, di pace che si propagava nell’aria
quando le loro labbra si sfioravano lasciando che il resto del mondo
scomparisse.
Solo loro due.
Loro due e nessun’altro, per sempre.