Capitolo
11
Trascorsi
le prime ore di lezione come se niente fosse. Bhè! Non proprio come se
niente
fosse visto che qualcuno vociferava sul perché mi trovavo sulla
macchina di
Zolfanelli. Purtroppo, come pensavo, mi avevano vista all’entrata della
scuola.
Possibile che nessuno si faccia mai gli affari suoi?! Grazie al cielo,
la
campanella della ricreazione arrivò presto e andai a rilassarmi in
terrazza.
-Ehy
Raf! Che cosa ti è successo? Perché non sei venuta al centro
commerciale?- mi
attaccò subito Uriè arrabbiata. Come dargli torto? Gli ho dato buca a
lei e a
Dolce senza nemmeno farmi sentire. Tutta colpa di quel cretino di
Sulfus!
Chissà che fine ha fatto il mio cellulare.
-Mi
dispiace, ragazze. Davvero- dissi davvero dispiaciuta.
-Non
siamo arrabbiate per il fatto che non ti sei fatta viva
all’appuntamento ieri
ma eravamo preoccupate e non rispondevi ai nostri messaggi e chiamate.
Pensavamo ti avessero rapita- disse Dolce. Caspita! Praticamente ci ha
azzeccato. Sono sì stata rapita!
-Su
non esagerare, Dolce. Addirittura rapita- disse Uriè.
-Emmm…
ragazze. Vi dovrei dire una cosa- dissi incerta. Dolce forse mi avrebbe
creduto
ma Uriè sicuramente scoppierà a ridere pensando che sia uno scherzo.
-Dicci,
Raf- la incitò Dolce.
-Io…
sono stata davvero “rapita” da qualcuno. Più esattamente da Sulfus
Zolfanelli-
dissi paralizzando per un attimo le mie amiche.
-Ahahah
Dai Raf! Non potevi usare una scusa migliore?- scoppiò a ridere Uriè.
-Davvero?
Poverina! Lo sapevo che ti era successo qualcosa di brutto!- disse
Dolce. Ecco
appunto. Come avevo pensato.
-Non
è uno scherzo, Uriè. Ora vi spiego tutto- e cominciai a raccontargli
tutto
quello che mi era successo ieri e perché non ho potuto chiamarle.
-Sono
senza parole. Quel bastardo! Come si è permesso di portarti via di casa
in quel
modo?- disse Uriè convinta adesso.
-Certo
che sapere che tuo padre gioca d’azzardo e per dì più ti ha lasciata
sequestrare senza dirti niente è ancora più sconvolgente- disse Dolce
beccandosi un occhiataccia dalla mora.
-Grazie
Dolce- disse con sarcasmo.
-Oh
dio! Scusami Raf, non volevo rattristarti ancora di più- disse
pentendosi di
aver parlato troppo.
-Non
preoccuparti, Dolce. Hai ragione dopotutto- dissi con sguardo basso.
-Ma
adesso, quello che mi chiedo è se Gabi sa di tutto questo- disse Uriè.
-Se
venisse a sapere che ora abito con Sulfus, credo che reagirà molto
male- dissi
pensando che magari per una volta nella sua vita il mio fidanzato si
sarebbe
comportato da vero uomo.
-Ci
credo! Qualsiasi fidanzato reagirebbe nel sapere la sua fidanzata in
casa di un
altro. C’è il rischio che sia un maniaco-
-Lui
E’ maniaco, Uriè. Non fa che guardarmi con malizia, non lo sopporto-
dissi ma
non capisco perché sono poco convinta di quello che ho detto alla fine.
“Non lo
sopporto”. E’ così, no?
-Povera
amica mia. Vorrei tanto aiutarti ma non so come- disse Dolce
dispiaciuta.
-Anch’io.
Sto pensando a una via d’uscita ma non mi viene in mente niente. Tuo
padre,
orgoglioso com’è, non accetterà mai un prestito dalla mia famiglia. Se
no,
sarebbe stato più facile farti tornare a casa-
-Anche
se ritornassi a casa, credo che non mi sentirei più a mio agio come
prima-
-Non
dire così- disse Uriè.
-Perché?
Non lo dico perché mi piace vivere lì dai Zolfanelli ma per il motivo
che mio
padre è stato capace di barattarmi come un oggetto e Lorena sapeva
tutto e non
mi ha detto niente. Nessuno mi ha detto niente! Magari se qualcuno mi
avesse
detto qualcosa, avrei capito- dissi furiosa.
-Raf-
-Per
favore, non parliamone più per oggi-
-D’accordo-
disse Dolce comprensiva.
Mancavano
5 minuti al suono di fine ricreazione e ancora non avevo mangiato.
-Ciao
Raf!- mi salutò una voce da dietro. Mi girai e vidi il mio migliore
amico sulla
porta della terrazza.
-Ciao
Ricky!- lo salutai seguita dalle mie amiche.
-Ciao
Dolce! Ciao Uriè! Senti, Raf. Ti va di mangiare con me prima che suoni
la
campanella?-
-Ummm…
Va bene. Vi dispiace, ragazze?- dissi guardandole.
-Non
preoccuparti. Vai pure. Ci vediamo in aula- disse Uriè per poi
ritornare in
classe con Dolce.
Così
andai con il mio amico Ricky a mangiare. Però, non sapevo che qualcuno
mi stava
spiando.
E
quel qualcuno avrebbe riferito tutto al mio nuovo “coinquilino” ogni
giorno.
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Che
palle questa lezione di inglese! Sembra sempre che non trascorra mai.
Quanto
vorrei andarmene a spassare da qualche parte con la mia moto oppure a
dormire
in un posticino tranquillo di questo schifo di scuola. Però devo dire
che
adesso sono soddisfatto di aver detto a Gabi di Raf.
Dev’essere
proprio importante per lui quella ragazza se per la prima volta si è
ribellato
a me. Le cose si stanno facendo interessanti.
Finite
le lezioni, mi avviai fuori dalla scuola. Stavo per entrare in macchina
quando…
-Sulfus,
amore!- si avvicinò a me Kabalè. Corti capelli viola con una mash rossa
sulla
frangetta e provocanti occhi ambra. E’ una delle più sexy della scuola
e far
parte del mio gruppo, i Devil.
-Piantala
di chiamarmi amore. Non sono il tuo ragazzo- dissi scollandomela di
dosso visto
che mi si era appiccicata come una piovra.
-Suvvia!
Ufficialmente non lo siamo ma nella pratica…- disse allusiva
guardandomi
maliziosa. Sì, è vero. Me la sono scopata cinque o sei volte ma non per
questo
siamo fidanzati. Scherzi? Io una relazione fissa?
-Te
l’ho già detto, Kabalè. Non mi interessa una storia fissa-
-Sei
così crudele, tesoruccio. Ma è proprio questo quello che mi piace di
te. Ti va
se stasera ci vediamo da me? I miei non ci sono fino a domenica per un
viaggio
di lavoro-
-Niente
da fare. Ho altri impegni- non so il perché ma ultimamente mi è passata
la
voglia di fare sesso tutte le notti. Forse è Raf che… ma cosa vado a
pensare?
-Uffa.
Che noioso che sei diventato. Cosa c’è? Non ti funzionano più?- disse
guardandomi sotto.
A
quelle parole, le presi di scatto il viso con una mano e la baciai con
forza e
passione. Nessuno si deve permettere di mettere in dubbio la mia
virilità. Dopo
alcuni minuti, mi staccai da lei con un ghigno malizioso.
-Soddisfatta
o hai ancora dubbi?- gli domandai.
-Così
mi piaci, mio bel diavolaccio- disse sorridendomi provocante facendo
per ricominciare
a baciarmi, ma la rifiutai.
-Mia
cara diabolica Kabalè, quanto mi dispiace dirtelo. Ma non sei tu quella
che mi
interessa possedere. C’è un'altra che voglio- dissi sorprendendola.
-Davvero?
E chi è costei? Una della nostra scuola?- disse. Si vedeva lontano un
miglio
che era gelosa. Lei è innamorata di me da quando facevamo le medie
tuttavia non
mi è mai interessata.
-No.
Non è affar tuo sapere chi è. Ci vediamo, Kabalè- dissi mollandola lì
ed
entrare in macchina.
Quando
partì la macchina, potei vedere ancora dallo specchietto retrovisore il
suo
sguardo furioso. Prevedo grossi guai.
-Certo
che hai dato proprio il ben servito alla nostra Kabalè oggi- disse Gas
mentre
guidava.
-Un
rifiuto non gli farà certo male- dissi accendendomi una sigaretta.
-Sarà
ma era davvero furiosa. Non voglio essere nei panni della sua servitù
quando
ritorna a casa-
-Almeno
fa qualcosa di diverso che fare la puttana. Non avrà mica pensato che
sarebbe
stata la mia favorita in eterno. Che stupide le donne-
-Hai
ragione, Sulfus. Comunque ho delle informazioni fresche fresche-
-Di
che tipo stavolta?-
-Raf
ha un corteggiatore-
Sentendo
queste parole, scattò qualcosa in me.
-Come
sarebbe? Sicuramente lei lo avrà rifiutato dicendogli che è fidanzata
con Gabi-
-Aspetta.
Ora ti spiego tutto. Ho sentito delle voci riguardo a questo ragazzo.
Vedi lui
è innamorato dell’angioletto ma non si è mai dichiarato appunto perché
sa che
lei è fidanzata e perciò fa la parte del migliore amico-
-Quindi
il poveretto è disposto a questo pur di avendola vicino? Che
romanticone- dissi
prendendolo in giro. Se spera che un giorno Raf lasci Gabi per lui, può
pure
stare fresco.
-Non
è tutto. Oggi li ho visti insieme a ricreazione e vedendo come lei gli
sorrideva felice, ho capito che è molto legata a lui-
-Come
si chiama?-
-Ricky
Cruz. È spagnolo, si è trasferito due anni fa nella scuola di Raf ed è
stato un
colpo di fulmine per lui. Tutto ciò che ti sto dicendo, l’ho scoperto
tramite
amici di amici di lui. Insomma, solo Raf non sa dei sentimenti del
ragazzo-
-Capisco.
Sei davvero meglio di 007 nel trovare informazioni, bravo-
-Grazie.
Non per niente, mi dicono che so tutto di tutti-
-Ora
non ti montare la testa, idiota. Per ricompensarti, ti va di assistere
ad un
bello spettacolo?-
-Che
spettacolo?-
-Ho
intenzione di andare a trovare il caro amichetto Ricky- dissi con un
sorriso
maligno spegnendo la sigaretta.
-Non
vedo l’ora- disse Gas portandomi in agenzia per svolgere il mio lavoro.
Avrei
pensato più tardi a organizzare il mio incontro con il ragazzo.
Continua…