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Autore: G4s15    15/11/2010    3 recensioni
In un giorno qualunque... un modo più proficuo per sentirsi amati e insieme durante una guerra che non fa altro che allontanare e portare tristezza.
Ecco una piccolissima long - massimo due capitoli già scritti e controllati - senza grandi pretese per staccare un attimo dalla stressante scrittura degli ultimi capitoli di "QMNSHDF"!
Spero vi piaccia ad ogni modo =)!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Veramente, amore... un modo più proficuo (2)

Autore: Lovegio92
Categoria: Harry Potter
Titolo della storia: Veramente, Amore...
Titolo del Capitolo: ... Un modo più proficuo
Genere: Romantico, Commedia
Personaggi: James Potter, Lily Evans Potter
Paring: James/Lily
Contesto: Malandrini/I guerra magica
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moments
Disclaimer: I personaggi qui citati non sono miei e non mi appartengono, ma sono tutti di proprietà di J. K. Rowling e di chi ne ha i diritti. Questa fan fiction non è scritta a scopo di lucro indi per cui i copyright non sono violati.

Veramente, Amore...

Invece, ciò che si ritrovò di fronte, dopo aver spalancato la porta, gli fece gelare il sangue nelle vene...

Una grandissima nuvola di vapore aleggiava nell’intera stanza dove non vi era nulla di aperto tranne per il getto d’acqua che usciva dalla doccia. Tutto il resto era accuratamente serrato per evitare che quel calore così rilassante per una persona priva di qualsiasi... “copertura” si disperdesse.

Al contrario, per un individuo coperto come lo era James Potter in quell’istante tutto si poteva dire tranne che quel calore che non si voleva far scappare era rilassante. Poi, per ovvi motivi, il fatto che la gabbia della doccia era praticamente trasparente non aiutava in alcun modo il giovane Potter a rinfrescarsi da quell’ondata che l’aveva assalito nel momento in cui aveva aperto la porta ed era entrato nel bagno.

Riusciva ad intravedere tutto del corpo di Lily che si muoveva sotto il getto caldo dell’acqua che, imperterrita, continuava ad uscire e ad accarezzarla come se fosse un altro uomo le quali mani non sapevano restare al proprio posto.

Agitò nervosamente il capo, restando comunque imbambolato davanti a quell’immagine che gli si era presentata davanti in un attimo così infinitesimo. Doveva scacciare quel pensiero così orribile dalla sua testa. Di certo non poteva essere geloso persino dell’acqua con la quale la sua dolce mogliettina, per naturali ragioni, si lavava. Era assurdo!

Ma, forse, ciò che lo costringeva ad osservare quell’idea del tutto malsana nella sua testa era il semplice fatto che lui poteva intravedere il corpo di Lily... e non vederlo nei suoi più sensuali dettagli. Di fatti, quella patina di vapore acqueo che si era posata sulle pareti trasparenti della doccia facevano da disturbatori... disturbatori del tutto involuti che, costituendo un piccolo limite alla vista di James, spingevano oltre la sua fantasia.

... Forse un po’ troppo oltre...

«Potter, ma sei completamente impazzito?» sentì dirgli la voce della sua dolce metà da quel rettangolo semi trasparente, «Vuoi che muoia assiderata? Chiudi quella porta!».

Senza osare chiudere la bocca e regolare l’apertura dei suoi occhi più che spalancati dietro le lenti quasi del tutto appannate, James Potter diede una veloce spinta alla porta dietro di lui che si chiuse con un piccolo tonfo.

Lily era una grandissima freddolosa, lo sapeva. Era logico che in quel bagno di vapore si fosse accorta che uno spiraglio dal quale passava il freddo si era creato tra le mura impenetrabili che si era costruita prima di spogliarsi ed infilarsi dentro la doccia.

Ma era questo il punto! Farsi la doccia... in quel momento della notte? James era del tutto scioccato!

«James?» la sentì chiamarlo, senza però voltarsi dalla sua parte, «Sei ancora qui?» gli chiese.

Attraverso la patina di vapore che gli ostacolava la perfetta vista, James la vide mettersi a braccia incrociate e voltare leggermente il capo di lato, aspettando una risposta.

Deglutì rumorosamente. Si doveva calmare immediatamente. Non poteva certo saltarle addosso...

O, meglio! Certo che poteva. Insomma, erano sposati, no? Però... lui era pur sempre James Potter. E James Potter non agiva mai senza un minimo di stile e di classe insegnatagli dal suo fido compare Sirius Black nei magici sette anni trascorsi ad Hogwarts.

Chiuse per un secondo gli occhi, sospirando. Poi, si diresse verso il gabinetto e si slacciò i pantaloni.

Lily digrignò i denti.

«Non potevi aspettare almeno cinque minuti che finissi di fare la doccia, per fare la pipì?» gli domandò infastidita.

Potter sorrise in silenzio. Il suo piano era già ben delineato e, immediatamente, lo pose in atto.

Dopo aver finito, non si riallacciò affatto i pantaloni, ma si spogliò ancora di più.

In pochi secondi, ecco che James Potter era completamente nudo, mentre i vestiti erano andati bellamente a quel paese insieme a quelli già a terra di Lily.

Silenzioso ed acquattato come un gatto in attacco, un ghigno malefico che imperava sul suo volto malandrino, si avvicinò al lato della doccia facendo in modo che Lily non se ne accorgesse e, prima ancora che lei potesse capire le sue intenzioni, aprì la porta e si fiondò dentro.

La povera signora Potter non ebbe nemmeno il tempo di voltare la testa dall’altra parte e vedere che diamine stava combinando quell’assatanato di suo marito, per poi spingerlo via, che una non ignorabile mole di muscoli la raggiunse in pochi secondi costringendola ad arretrare, sorpresa, fino a trovarsi schiacciata tra la gelida parete di piastrelle e quel corpo così dannatamente perfetto per lei.

Alzò lo sguardo verso l’alto cercando i suoi caldi occhi nocciola e, non appena li trovo, ci sprofondò dentro, ammaliata come sempre. Le braccia erano ancora strette sul suo petto, come se si vergognasse di mostrare i suoi seni; eppure gli occhi parlavano da soli... e sembravano dire tutt’altra cosa.

Tuttavia, da quando in qua Lily Evans lasciava a James Potter campo libero così facilmente? Si diede mentalmente un contegno ed assottigliò gli occhi, minacciosa, ricordandosi immediatamente della sua domanda che sapeva, invece, di rimprovero per averle fatto sentire quell’ondata di gelo che lei tanto detesta.

Ma, come di consueto, sul bel viso di James Potter non poteva esserci altro che un grosso a largo ghigno, mentre gli occhi erano bassi a sprofondare, a loro volta, nel verde più intenso. Effettivamente, in quel momento, fin troppo intenso da poterlo uccidere.

Eh... se lo sguardo potesse uccidere, James Potter sarebbe morto alla tenera età di undici anni... già!

«Veramente, amore...» parlò James, ammiccando alla sua dolce mogliettina che sembrava in procinto di compiere qualche gesto che gli avrebbe successivamente fatto pentire di aver “osato” così tanto contro l’ira funesta di Lily Evans colpita dal freddo tanto odiato, «... non dovevo fare solo la pipì» continuò malizioso, avvicinandosi sempre di più.

Lily non si scompose, per quanto il suo cuore le urlava di farlo. Effettivamente, era tanto che loro due non vivevano più attimi intimi come quello, soprattutto per colpa di quella guerra così impegnativa. Entrambi erano sempre molto impegnati con l’Ordine della Fenice e, anche se Lily non aveva ancora prove abbastanza convincenti, sapeva perfettamente che James, ogni giorno, si prendeva il doppio del lavoro per fare in modo che lei tornasse a casa prima di lui. Per far sì che lei ritorni al sicuro prima di lui.

Oh, se avesse avuto le prove necessarie per incastrarlo, James Potter poteva considerarsi finito perché lei, in quella guerra, doveva dare la sua parte, esattamente come suo marito, e non lo trovava affatto giusto che lui rischiasse più di lei. Era certa che alla base del ragionamento che guidava James non ci fossero motivi di superiorità maschilista, ma un purissimo sentimento di premura nei suoi confronti. E, da una parte lo trovava anche abbastanza dolce da parte sua. Ma non era comunque giusto.

Dall’altra, infatti, era un ragionamento egoistico perché se fosse successo qualcosa, in quelle condizioni, il primo che rischiava era proprio James... e se veramente fosse accaduta qualche disgrazia, era lui che se ne andava per primo, lasciandola da sola. Un ragionamento del tutto egoista in quando James non avrebbe sopportato di vederla morire per prima e poi essere costretto a vivere in un mondo dove lei non esisteva più.

Ma era assurdo! Perché anche lei si sarebbe disintegrata, nello stesso modo in cui sarebbe caduto anche lui.

Eppure era difficile trovare anche il tempo per cercare le prove per incastrare suo marito. A stento, appunto, avevano tempo per loro stessi, figurarsi per fare questa cosa che, Lily ne era sicura al cento per cento, avrebbe innescato una bomba fra loro. Sarebbe scoppiata una di quelle litigate che nessuno dei due si sarebbe più dimenticato nel resto della loro vita coniugale.

Aprì la bocca per replicare, nella tipica posizione di contrattacco. L’orgoglio ancora troppo forte contro di lei. Ma James fu molto più veloce e, senza alcun preavviso e con una rapidità che si poteva pretendere solo dal migliore Cercatore dei Grifondoro, si fiondò sulle labbra della sua bellissima moglie.

Inizialmente la sentì porre una debole resistenza. Di fatti, poco dopo poté approfondire molto più facilmente quel bacio così carico proprio grazia alla “resa” di Lily che schiuse le labbra rispondendogli.

L’acqua, che imperterrita continuava a scorrere, bagnava ancora entrambi diventando un nuovo abbraccio nel quale erano cullati tutti e due.

James la avvicinò al suo corpo umido con un braccio, mentre con l’altro le teneva la testa. Come se lei, così piccola in confronto a lui, potesse cadere da un momento all’altro. Non ci sarebbe stato problema, comunque. Lui l’avrebbe retta. Sempre!

Lily, invece, aveva iniziato ad accarezzare quei muscoli dei pettorali, prima, e della schiena dopo che le avevano fatto perdere la testa qualche anno prima. Dei movimenti così lenti, forse meccanici, ma pur sempre passionali che facevano dubitare il giovane Potter persino della sua forza. Perché i brividi che lei gli causava lungo la spina dorsale, probabilmente, lo avrebbero potuto disintegrare in pochi secondi se Lily avesse voluto.

Ma come si poteva...? Il bacio andava avanti. E, finché qualcuno mostrava amore, nessuno poteva pensare di uccidere e distruggere l’altro. Non in quel caso, ad ogni modo. Non nel loro.

«Veramente, amore...» disse lei, staccandolo dal suo viso più accaldato di prima tenendolo saldamente per i capelli con entrambi le mani sprofondate in essi, «... avevo appena finito di lavarmi» lo stuzzicò non nascondendo la malizia nei suoi occhioni verdi, «e me ne stavo andando giusto a letto».

James sprofondò sul suo collo, ignorandola bellamente. Con le sue braccia la strinse maggiormente a se e le posizionò una scia di baci bollenti sul collo. Lily emise un gemito, passando le braccia sulle sue spalle.

«Veramente, amore...» le soffiò sul collo, stritolandola, «... tu non vai mai a letto prima che io non sia tornato a casa».

«Veramente, amore...» aggiunse, all’istante, Lily «... nel caso non te ne fossi accorto, tu sei a casa» conclude ridendo.

James sorrise. Poi, alzato il viso dal suo nascondiglio preferito, fissò i suoi occhi nei suoi e vi si perse per l’ennesima volta.

«Veramente, amore...» parlò con un sorriso sghembo che non piacque per niente alla giovane signora Potter, «... dovresti stare zitta e impegnare in modo più proficuo quella tua deliziosa e bellissima boccuccia».

E, detto questo, si gettò nuovamente su di lei. Su una Lily che, imprigionata in quella prigione così dolce di braccia forti e premurose allo stesso tempo, non poteva assolutamente indietreggiare o compiere qualsiasi movimento che le avrebbe permesso di evitare quel bacio e rispondere a modo suo a quella provocazione.

E, se all’inizio la voglia di spingerlo via e di prenderlo a schiaffi era ancora tanta, con il trascorrere dei secondi, mentre James approfondiva sempre di più quel momento, lei perse del tutto la cognizione del tempo, dello spazio. La sua ragione l’abbandonò.

Sentiva solo James. E solo lui voleva sentire. Solo la sua vita. E nient’altro.

Si strinse maggiormente a lui e lo abbracciò più forte di prima, permettendogli di baciarla in modo più profondo ancora e permettendosi di baciarlo con maggior passione.

James...

James...

James...

James...

James...

James

James

James

James

James

James

James

James

C’era posto solo per questo nome nella sua testa, e per nient’altro. Solo lui. Solo la sua vita. Solo il suo mondo.

Solo loro in quell’attimo che sapeva di tutto tranne che del resto. Tutto il resto, infatti, era sparito. Non esisteva più. Lily non voleva esistesse più perché avrebbe rovinato quell’angolo di paradiso in cui stava condividendo uno dei momenti più belli della sua vita con la persona più importante.

E, naturalmente, il fatto che Potter la stringesse a se in quel modo, non aiutava affatto. Voleva solamente essere stritolata più forte, voleva sentirsi importante per lui come lui lo era per lei perché, nel caso contrario, lei ne sarebbe morta all’istante.

Sapeva che su questo non si doveva assolutamente preoccupare. Come la faceva sentire importante James, non la faceva sentire nessuno. Ma lui le mancava così tanto... !

E tra un sospiro e l’altro:

«Veramente, amore...» si ritrovò a sussurrargli appiccicata alle sue morbide labbra, del tutto catturata da lui, «... ti dovrei uccidere, ma ti amo troppo adesso».

«Veramente, amore...» le rispose subito Potter senza osare allontanarsi da quella distanza così bella, «... dovresti amarmi sempre e non solo adesso». Il suo sorriso sempre presente sulla sua bocca.

«Veramente, amore...» questa volta era lei che ghignava, «... dovresti tacere e impegnare in modo più proficuo quella tua maliziosa e malandrina boccuccia».

 

 

 

Note Autrice:

Vi scongiuro non mi guardate così xDDDDDDD...

Vi assicuro che quando me l’ero immaginata, ho pensato ad una fan fiction molto più casta, ma... ehm... beh... nel momento in cui sono andata a metterla per iscritto mi sono accorta che sembrava fin troppo semplice e... eh... e senza alcun effetto ^^’’’’’’!!!

Quando, poi, ho dovuto descrivere l’atto di denudazione di Mr. Potter, sono davvero morta dalle risate perché non me lo ero mai immaginata in questo tipo di veste e, quindi... xDDDDD

Beh, nel complesso questa mini long la considero una pausa dalla stressante stesura degli ultimi capitoli di “Questo Matrimonio Non S’Ha Da Fare”! Una delle tante prove che dimostrano la mia voglia di concludere al più presto quella long per iniziare un’altra storia che ci impegnerà per un lungo tempo anche questa xD!!

E, questa idea, semplicemente non mi andava di tenermela solo nella mia testolina malata =D!!

Quindi, beh... sapete perfettamente che le recensioni sono ben gradite! Anche per urlarmi contro che sono un’impedita a descrivere i momenti particolarmente sensuali tra James e Lily xD!!

Grazie in anticipo a tutti! E, soprattutto a riogah che ha lasciato un commento che mi ha divertita parecchio xD!! Si, cara... non sei la prima che mi ha fatto notare questa cosa. Sono piuttosto brava a interrompere i capitoli sul più bello! Se vai a leggere l’altra mia long, muori sul colpo xD!!!
Perdona la pubblicità spietata... cmq grazie per la tua recensione! Sono stata felicissima quando l’ho letta! Non mi aspettavo che qualcuno perdesse tempo dietro quel capitoletto così minuscolo =D!!

Un bacio gigantesco =*

Giorgia =)

  
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