Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Asfe    22/11/2010    6 recensioni
Sirius/NuovoPersonaggio - ovviamente unilaterale da parte di lei.
Il ghigno di Janice Jackson non mi è mai piaciuto, e non cambierò certo idea adesso.
Però ha ragione. Insomma, quante volte mi sono data dell'idiota, cogliona, demente e soprattutto
stupida senza fare niente per rimediarlo?
Be'... come se fossi capace di farlo.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Allora, diciamo che l'altra volta avevo sbagliato a ehm mettere il titolo; ho mancato di inserire una parola. Ah e avevo scritto i discorsi con quelle stupidissime virgolette poco eleganti, così ho modificato. Si sa, l'orario e il sonno fanno brutti scherzi soprattutto se uniti a una leggerissima nausea dovuta al pochissimo alcol.
Comunque mi sto immedesimando nella protagonista: ha la mia stessa idiozia e il mio stesso amore sproporzionato per Lui (io anche per l'Altro Lui, ma non importa).
Ma be'... buona lettura.


E quando una ti spinge sul ragazzo che ti piace...



Un prato fiorito e petali che volteggiano con grazia nell'aria, cadendo da un cielo autunnale eppure innaturalmente azzurro. Farfalle colorate che svolazzano ovunque - effettivamente assomigliano molto a delle mosche infastidite...
Ma non importa.
Io sono qui, Lui è qui. Potremmo anche essere su un vulcano in eruzione, non me ne fregherebbe granché.
Anche perché poi Sirius mi salverebbe.
«Sarah.»
Non è Lui a dirlo. Sembra l'eco della voce di Janice, effettivamente.
Non posso rispondere, sono troppo impegnata a guardarlo e Janice sa perfettamente che io due cose in contemporanea non le so fare. Quindi adesso si arrangia.
«Sarah!»
Ancora lei. Ma da dove parla? Dov'è nascosta?
Forse nella tana di quel coniglietto bianco; le sono sempre piaciuti i conigli...
Oh, che meravigliosa pelle diafana ha Sirius...
«Sarah Wood* se non ti svegli immediatamente ti butto un secchio d'acqua addosso.»
Non è degna di ricevere attenzioni se rompe anche in occasioni simili.
Sirius se ti vuoi avvicinare fa' pure, eh.
Una cascata spuntata da chissà dove ci travolge, e Lui nuota abilmente con un sorriso smagliante mentre mi trasporta la corrente...
Sì, sì, la maglietta si è bagnata! Sì!
Sono capace di pensarlo anche mentre sto affogando.

*** *** ***

Ho sempre saputo di avere una migliore amica molto stupida. Ma mai avrei pensato di vederla in questi livelli.
Ha un'espressione ebete sul volto e muove le mani e le braccia come se stesse cercando di tenersi a galla in un fiume.
Peccato che l'unica acqua che ha potuto sentire è stata quella che le ho spruzzato in faccia per svegliarla. Senza successo.
E anche quando finalmente apre gli occhi e mi guarda non riesco a trattenere una smorfia compassionevole. Chissà com'è vivere senza cervello.
«Janice? Ecco dov'eri nascosta!»
Dev'essere una vita davvero dura.

*** *** ***

«Siamo in ritardo per colpa tua, quindi inventa una scusa entro cinque secondi oppure ti chiudo nell'armadio.»
Annuisco concentrata.
Pensa Sarah, pensa.
«I cinque secondi di questo mondo, dato che nel tuo sembrano equivalere a quattordici ore nostre.»
«Non mi aiuti, Janice.»
«Perché non voglio farlo: renderti la cosa complicata, sapendo che sei costretta a farla, è molto più soddisfacente.»
«Già. Che bello arrivare davanti alla McGrannitt e dire... be' niente, dato che non avremo una scusa.»
«Oh no.»
«Oh sì, non ce l'avremo, perché... perché stai paralizzata come uno stoccafisso?»
Seguo il suo sguardo e... oh.

Non sono una persona gelosa, nient'affatto: Mister Bubu, l'orsacchiotto preferito di Janice, sa benissimo che se viene abbracciato dalla mia amica non verrà trucidato né assassinato; stessa cosa vale se Janice decide di rapire il mio pupazzo, Miss Kelly, perché "due cicciolosi sono meglio di uno".
Ma Grace Carter che bacia Lui... Lui che bacia Grace Carter... Grace Carter che viene passata ad un James Potter che a sua volta spinge una Sally Marshall verso di Lui...
«Naturalmente questa è la mia mente masochista, disposta a tormentarmi nei momenti più adatti, non è così?» Domando speranzosa.
«No.»
Grazie, Janice.
«E' meglio andarcene di qui, non credi Sarah?»
Cerco di trasformare il mio viso in una maschera diabolica.
«Per me o per loro?»
Janice inarca un sopracciglio.
«Per te.»
E mi rendo conto che è tristemente vero.

Se fossimo le pupille dell'insegnante di Babbanologia, Hommes, a quest'ora lei ci avrebbe fatto un sorriso benevolo e ci avrebbe fatto accomodare al nostro posto minimizzando il ritardo di mezz'ora. Se fossimo state membri del celebre gruppo dei Malandrini, o più semplicemente Potter o Sirius, ci avrebbe guardati scuotendo il magro indice e facendoci sedere.
Ma dato che noi siamo solo Sarah Wood e Janice Jackson e qualcuno ha già fatto scoppiare qualcosa - ed io non c'ero, caspita - ha tolto cinque punti a Grifondoro. Be', poteva andare peggio, constato abbandonandomi allo sgabello e osservando il complicato aggeggio simil-babbano che ho di fronte e che non riuscirei a montare in un'ora, figuriamoci in trenta minuti e senza spiegazione.
A volte mi domando perché una Nata Babbana come me si mette a intraprendere Babbanologia, una materia in cui faccio parecchio pena tra l'altro. L'unica risposta sensata ce l'ho guardando Sirius Black - che è arrivato misteriosamente prima di noi, manco sapesse un passaggio segreto per arrivare prima...
Ma dato che comunque non riuscirò a completare il test pratico, mi metto a fare ciò che mi riesce meglio: inveire ed invidiare. Janice ha un altro termine per definire quello che faccio: rosicare.
«Ma le hai viste quelle... quelle...»
«Puttane.»
«...Puttane avvinghiate a Sirius? Insomma andavano da Potter a Lui come se fosse niente.»
«Già.»
«Ma perché Sirius deve essere così dannatamente... così...»
«Puttaniere.»
«Esatto! Perché?»
Qualche secondo di silenzio, carico di attesa. Janice si gira appena verso di me e sgrana un po' gli occhi, unendo a caso un filo rosso ed uno blu senza guanti di protezione.
«Aspetti che io ti dia una risposta?»
«Sì!»
«E perché?»
«Sei la mia migliore amica, JayJay.»
Muto imploramento di una qualsivoglia spiegazione inutile.
«Ma se dici che faccio schifo in questo ruolo? E, a proposito, concordo.»
«Lo so, ma daaai...»
«Se proprio ci tieni...»
«...Sì?»
«Sirius Black è un puttaniere perché gli piace esserlo. Marshall e Carter saranno puttane, ma intanto loro si portano a letto Black e tu no.»
«Ti odio.» Sibilo, raccogliendo un cacciavite e svitando un bullone e... a proposito cos'è che dovrei montare?
«Ne sono consapev....»
BOOM!

Sento qualche risata, un accenno di applauso, un ragazzo che grida e una tipa che strilla, io che tossisco e Janice che fa un verso a metà fra lo squittio isterico di un porcospino e il miagolio disperato d'un gatto.
Poi provo ad alzare la palpebra destra e la riabbasso immediatamente: la Hommes paonazza, Sirius che si sta divertendo, una certa Darrinson indignata e un tale O'Conner furibondo - a quanto pare si stavano proprio impegnando con il loro coso - non sono la miglior visione del mondo. Ma almeno adesso posso associare suoni a volti.
Il borbottio adirato della professoressa mi dice che sono altri trenta i punti che Grifondoro ha perso e che io ho fatto un errore madornale nel collegare un non-so-che. Non sapevo neanche che le avevo preso.
Infine mi dico che il coraggio è la virtù degli alunni rosso ed oro e perciò mi decido ad aprire gli occhi. Tanto la figura di merda l'ho già fatta.
Quando la docente annuncia che la lezione è finita in anticipo io e Janice ci trasciniamo per ultime fuori dall'aula, raccogliendo lentamente i brandelli delle nostre cose.
«Ma davvero i babbani usano questa roba per far muovere le automobili?» Domanda curiosa Janice - dopotutto lei ha il padre mezzosangue e la madre purosangue, non può sapere.
Come neanche io so.
«Non ne ho la più pallida idea.» Rispondo con sincerità, mentre ci avviamo fuori dalla stanza.
Il fatto che Sirius Black sia lì mi riempie di gioia; ma grazie ad una gomitata di Janice - una gomitata che ha fatto piuttosto male - mi accorgo che Lui sta litigando con un altro ragazzo. Si assomigliano, però l'altro è più basso e be'... non è Lui. E soprattutto ha la cravatta verde ed argento.
«Frequenti ancora Babbanologia, Sirius?» Sputa il Serpeverde.
«Sei ancora un coglione, Regulus? In tal caso non penso tu sia all'altezza di parlarmi.»
«Sei diventato più di un filobabbano, Sirius! Sei diventato feccia, lo capisci?»
Sirius e feccia non sono sinonimi, serpe. Senza volerlo faccio un passo in avanti.
Come se avessi attivato qualcosa, Sirius e l'altro si voltano verso di me.
«La tua fidanzatina sanguesporco, Sirius?» Lo sbeffeggia con una mezza risata amara quel tipo.
Sirius fa per ribattere, ma sono più veloce di Lui e le parole escono tutte insieme.
«Vogliamo parlare di te che non ce l'hai neanche a pagarla?»
Un timido verso di stupore fuoriesce dalla bocca di Janice.
Oh-oh. Da quando so rispondere per le rime?
«Le epiche gesta della tua capacità in Babbanologia hanno già fatto il giro della scuola, sporcosangue.»
Vorrei riuscire a rifare ciò che ho fatto prima, ma evidentemente la mia energia in questo campo si è prosciugata. Troppo bello per durare.
«Di te non si parla proprio, fratellino, sarà che sei invisibile e oscurato dalle mie epiche gesta?»
«Come farti mettere in punizione o andare a puttane?»
«Non diresti la stessa cosa se avessi mai visto una donna oltre a tua madre o se fossi capace di metter su uno scherzo, Regulus.»
«Perché perdo tempo con te?»
«Semplice. Sei invidioso marcio e cerchi ogni volta di mettermi sotto, fratellino.»
«Lo vedremo.» Dice superbamente quello che deve chiamarsi Regulus, ma che io nominerò semplicemente Larva, girandosi per andarsene.
«Di te non vedremo proprio niente, Regulus.» Replica Sirius, ma forse il Verme è troppo lontano per sentire.
Lui mi si avvicina un poco e poi mi fa un sorriso sghembo. E' bellissimo. Subito dopo fa per allontanarsi.
In quello stesso attimo qualcosa mi spinge e cado, ma ormai a finire a terra ci sono abituata.
A finire su Sirius Black no.
Neanche a stare per un microsecondo - il migliore della mia vita - nelle sue braccia.
«Mmm... capisco di essere irresistibile e ne prendo atto,» Esordisce Sirius corrugando la fronte e dipingendosi sulle labbra una splendida smorfia lontanamente compiaciuta (non è adorabile la sua incoerenza?), ancora con un'ombra nelle iridi grigie a testimoniare il passaggio della Larva. Però poi mi allontana. Mi allontana e se ne va.
Dopo che l'ultimo eco dei suoi passi sbiadisce, Janice mi si avvicina e mi mette una mano sulla spalla.
«Che stronzo Regulus Black,» Mormora.
«Black? Cazzo, sono imparentati, è vero!»
«Ma dai, Sarah. L'ha ripetuto più o meno cinque mila volte che era suo fratello.»
«Eh.»
Rifletto sulla scena di prima.
«Ma com'è che poi mi hai spinto su Sirius
«Ehm, che vuoi farci, non abbiamo fatto colazione, non ho bevuto il caffè e avevo sonno. Era un'idea.»
Janice sorride e osserva svogliatamente il suo orologio, poi soffoca un urlo.
«Siamo di nuovo in ritardo! E con la McGrannitt!»
«Oh merda


* Wood è il cognome inglese di Oliver Baston: diciamo che sono parenti, ecco.
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Asfe