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Autore: bibabirba    23/11/2010    7 recensioni
Lei Giulia, 30 anni, toscana che è uscita da una storia durata 8 anni. Lui Robert, 24 anni, londinese attore e suo attuale fidanzato. Come si potrebbero rapportare tra di se considerando tutte le divergenze che incontrerebbero con l'andare avanti della loro storia? Spero di avervi incuriosito. Siate clementi però è la prima storia in assoluto che pubblico.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vi rubo solo un momento per augurarvi l'ultimo Buona lettura di questa storia.
Ci vediamo in fondo.




Capitolo 29. Matrimonio. Parte II



- Sicura di star bene vero? - Domandò Tom mentre mi teneva stretta tra le sue braccia.
Trovai la forza di staccarmi da lui per parlare, anche se era l'ultima cosa che volevo fare. In quel momento, anche se era passato e sembrava che con Kristen si fosse risolto tutto, mi sentivo molto vulnerabile e stare abbracciata al mio migliore amico a poche ore dal matrimonio, era quanto di più rilassante potessi chiedere.
- Si dai, abbastanza. - Risposi fissandolo negli occhi.
- Sicura? -
- Tom? -
- Mmmm? -
- Non è che adesso mi stresserai tanto quanto Rob, solo perchè sono incinta vero? - Chiesi sorridendo e abbassando lo sguardo sulla mia pancia.
- Così te l'ha detto.... - Rispose lui mettendosi seduto sulla poltroncina su cui ero seduta io fino all'arrivo di Kristen.
- Certo. Anche se era scontato che te lo dicesse. - Affermai convinta. - Siete amici. -
- Tu perchè non me l'hai detto? - Chiese con un tono di voce leggermente più duro del solito mieloso che ormai aveva adottato con me, da quando specialmente avevamo chiarito le nostre posizioni. Segno forse, che il fatto che avessi fatto finta di niente con lui, un pò gli aveva creato disagio.
- Perchè no. Era giusto che fosse lui a farlo, vi conoscete da una vita e siete cresciuti insieme. Poi sarai anche il suo testimone.... -
- Ma non ero anche il tuo migliore amico? - Cercò di sorridere ma non gli riuscì molto bene.
- Aspetta un momento. Tu vuoi davvero dirmi che ci sei rimasto male perchè non ti ho detto che ero incinta? -
Tom annuì convinto e sulle mie labbra si disegnò un sorriso dettato sicuramente dall'attacco d'isteria che stavo per avere. Ce la dovevano avere tutti con me, perchè non era possibile che a poche ore dall'evento più importante di tutta la mia vita fino a quel momento, accorressero per farmi presente i problemi che ci potevano essere nelle nostre relazioni. Prima Kristen che avrebbe voluto odiarmi ma che non ne era capace, poi Tom che mi aveva confessato di essersi innamorato di me e che adesso si lamentava perchè non gli avevo detto che ero incinta, per non parlare delle altre tre pazze che, quella mattina, sembravano scomparse e latitanti.
- Ce l'hai con me? - Chiesi incredula. Mi sembrava assurdo affrontare tutti quei discorsi di mattina e soprattutto quella mattina.
- No assolutamente, era solo per distrarti. - Rispose lui sorridendo come se niente fosse successo.
- No? Per distrarmi? Per farmi incazzare vorrai dire! - Sbottai di brutto ma quella situazione proprio non la tolleravo.
- Eddai Giulia, solo perchè ancora non è arrivato il vestito, non ti puoi far prendere dal panico! - Esclamò lui convinto e dandomi delle leggere pacche sulla spalla. Il mio cervello però si era volutamente fermato alla parola vestito. Il mio vestito, quel meraviglio vestito da sposa che avevo scelto con Steph da quella sua stilista che aveva una sede in India e che si era gentilmente offerta, di prepararmi l'abito dei miei sogni in due giorni, quel vestito che avrei dovuto indossare ormai da lì a tre ore, ancora non era arrivato?????
- Oddio! - Imprecai lasciandomi cadere a terra.
- Giulia stai male?? - Arrivò Tom di corsa facendomi contemporaneamente un pò d'aria con le mani.
- Un capogiro. Ma davvero ancora l'abito non è arrivato? - Fissai Tom con gli occhi ricolmi di lacrime. Sicuramente stavo esagerando, e e gli ormoni in questo mi erano nemici, ma la situazione mi sembrava fin troppo inverosimile.
- Dai vedrai che arriverà presto. Le tue amiche stanno facendo il diavolo a quattro di là, ma non volevano essere loro a darti la notizia, così avevano mandato me in avanscoperta. Mi sa però che non ho fatto un gran lavoro..... - Mi disse asciugandomi le lacrime che senza rendermente conto, mi avevano solcato il viso. Adesso però capivo anche perchè quelle sciagurate delle mie amiche, ancora non si fossero presentate. Vigliacche!
- Eccoci qua. Vestito, truccatrice e parrucchiera al tuo servizio sposina! - Urlò Noemi spalancando la porta ed entrando come una furia assieme a Valentina, Lucia e le due ragazze che poco fa mi avevano lasciato parlare in privato con Kristen.
Rimasero poi tutte impalate osservando la posizione che avevo assunto: ero seduta a terra con Tom in ginocchio davanti a me che ancora non aveva tolto la mano dalla mia guancia.
- Gli hai detto del vestito! - Affermò Lucia quasi ringhiando verso di lui.
- Uomini! - Esclamò Valentina venendo insieme a Noemi ad aiutarmi a rialzarmi.
- C'ho provato a distrarla, ma era già nervosissima e non mi andava di litigare. Ho preferito dirgli come stavano le cose. - Si giustificò Tom.
- Si si, ok. Adesso esci da qui però, abbiamo da preparare una sposa! - Lo congedò Lucia spingendolo verso la porta.
- Tom? - Lo chiamai. Lui si voltò con un sorriso bellissimo che mi rilassò e mi fece capire quanto Tom tenesse a me e al nostro rapporto.
- Grazie. -
- Sempre disponibile principessa. - Disse uscendo.
Immediatamente tutte mi furono vicino aiutandomi come meglio credevano a prepararmi per quella cerimonia che si sarebbe celebrata da lì a due ore e mezza. Le mie amiche parlavano e nel contempo mi ritoccavano lo smalto o la ceretta o l'intimo che indossavo, mentre la truccatrice e la parrucchiera, si davano il cambio per portare a compimento il loro lavoro. Riuscii a farmi dire i loro nomi, Elisabeth e Hanna, e a convincerle a partecipare alla cerimonia.

Non so come poi, riuscii anche ad essere pronta in orario e, stranamente, non mi sentivo assolutamente in ansia. Tutta la preparazione era avvenuta in un clima sereno e festoso, tanto che le angosce di quella stessa mattina, erano letteralmente scomparse, come non fosse mai avvenuto niente.
Il mio adorato papà mi attendeva all'ingresso del percorso segnato da delle decorazioni di fiori che mi avrebbe condotto sino a ciò che era stato allestito come altare, ma soprattutto mi avrebbe fatto raggiungere l'uomo della mia vita. Rob. L'unico e il solo capace di farmi provare mille emozioni diverse e intense, ogni volta anche solo con la sua presenza. L'unico che mi aveva mai creato una sorta di dipendenza, il futuro padre del mio bambino, l'amore della mia esistenza.
Non stavo più nella pelle, ero emozionata ma impaziente di iniziare la mia nuova vita.
Mi attaccai al braccio di mio padre che, prima di diede un bacio in fronte, e poi mi carezzò una guancia.
- Pronta? - Mi sussurrò all'orecchio.
- Si. Mai stata più pronta in vita mia. - Risposi convinta.
Ci incamminammo in quel vialetto al centro della spiaggia ai cui lati erano posizionate tante sedie bianche su cui erano sedute le persone più importanti della mia vita. Vidi mia madre con i miei zii, i genitori di Rob, Andrea, le mie colleghe di lavoro Carmen e Giorgia, Giovanni e Margherita del bar che ci aveva fatti incontrare, Steph, Emilie che mi guardava sognante, il resto del Brit Pack e i colleghi di set di Robert, Kristen compresa.
Poi il mio sguardo si posò alla fine di quella camminata: un altare bianco adornato di rose bianche e rosa, spiccava a contrasto con l'azzurro del mare e del cielo in lontananza, vidi i volti di Noemi, Valentina e Lucia che già erano ricolmi di lacrime, così come quelli delle sorelle di Rob e di Tom. Poi il mio sguardo fu catturato dall'uomo che aveva cambiato interamente il corso della mia esistenza fin dal primo momento. Rob era lì che mi attendeva vicino al parroco, con uno splendido vestito nero, molto semplice ma che lo rendeva più bello e sexy di quanto non lo fosse di solito. Questa considerazione, così come quella che entro breve sarebbe diventato mio, mi fece battere il cuore ad una velocità pazzesca, mi sembrava di sentirlo battere direttamente in gola. I nostri occhi si incollarono e sul suo volto si disegnò un sorriso dolcissimo che mi fece tremare le gambe. In quel momento ringraziai tutti i Santi perchè ci stavamo sposando su una spiaggia e quindi potevo addurre quella scusa, come causa del mio scarso equilibrio dato che non portavo le scarpe. Invece il mio tremare e inciampare quasi continuamente era dovuto alle sensazioni che stavo provando. Erano giunte tutte insieme e con una tale intensità da farmi tremare come una foglia spostata dal vento.
Mi sembrava che quella passeggiata, si fosse trasformata in una lunghissima camminata invece di quei pochi passi che dovevano essere.
Credevo di vedere tutto al rallentatore ed ogni faccia che incontrava i miei occhi, mi faceva emozionare ancora di più.
Quando finalmente mio padre mise la mia mano su quella di Rob, ebbi un piccolo cedimento. Rob fu pronto nel sorreggermi per evitarmi una caduta certa.
- Ti senti male? - Mi domandò preoccupato.
Scossi la testa e mi aiutò a rimettermi in piedi.
- Solo troppe emozioni ed un vestito decisamente inadatto per sposarsi sulla sabbia. - Gli risposi sorridendo e facendogli l'occhiolino.
Mi baciò la guancia e mi sussurrò - sei bellissima - all'orecchio.
Lo guardai da capo a piedi e gli risposi - anche tu non sei male! - scatenando le risate di tutti i presenti.
Non ricordo molto delle parole del parroco e di tutto quello che avvenne poco dopo. Ero troppo concentrata sulla mano di Robert intrecciata alla mia e su tutte le sensazioni assolutamente destabilizzanti che stavo provando, per prestare realmente attenzione su tutto siò che mi circondava.
Mi risvegliai da quello strano stato di trance che mi aveva avvolto come una bolla, solo quando il parroco pronunciò quelle che mi sembrarono parole magiche.
- E con i poteri da me conferitimi dalla Chiesa, vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa. -
Sentii solo in lontananza gli applausi dei presenti e il fischiare, probabilmente di Kellan, perchè la mia attenzione gravitava tutta attorno alla lingua mia e quella di Rob che si attorcigliavano nella bocca dell'uno e dell'altra alternativamente. Sentivo solo lui e il suo respiro, le sue mani sulla mia schiena nuda, il suo odore, il mio cuore che batteva sempre più forte e velocemente.
- Ti amo. - Mi disse appena riuscimmo a ritornare lucidi interrompendo il nostro bacio.
- Ti amo. - Risposi sulle sua labbra.
Poi gli applausi e le grida dei nostri amici, ci riportarono alla realtà.
Eravamo marito e moglie adesso, avremmo avuto un figlio e quindi saremo comunque stati legati per sempre e questo non sarebbe mai cambiato.


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I festeggiamenti proseguirono fino a pomeriggio inoltrato, fortunatamente senza alcun intoppo e contrattempo. I giornalisti sembravano i grandi assenti, ma non so dire con certezza quando mi resi conto che in realtà, ad ogni angolo lasciato libero dai teli dei gazebi, si intravedevano in lontananza dei flash. Non mi importava, ma ero comunque curiosa di capire come diavolo erano venuti a saperlo.
Magari, quando qualcuno di loro ci avrebbe fatto un'intervista su questo giorno, me lo sarei fatto spiegare.
La musica di Bobby riecheggiava nella parte di spiaggia che avevamo riservato. A dire la verità, data anche la modesta grandezza, avevamo riservato l'intera isola per quel giorno, e tutto mi appariva come un bellissimo sogno.
- Sei felice? - Mi chiese Rob mentre volteggiavamo spensierati sulle note intonate dal suo amico.
- Infinitamente. - Risposi sfiorandogli poi le labbra per un lieve bacio.
- Pronta per la grande rivelazione? -
- Tu? - Gli chiesi sorridendo già immaginandomelo sommerso dalle sue sorelle in degli abbracci stritolatori.
Annuì convinto e mi portò con sè sul palco posizionandosi davanti al microfono che fino a pochi istanti prima stava usando Bobby per cantare.
- Ehm, ehm, - si schiarì la voce prima di parlare, - scusate l'interruzione, ma io e Giulia vi volevamo innanzi tutto ringraziare per essere intervenuti nonostante il poco preavviso. - Gli appalusi e fischi lo fecero interrompere un attimo. - Poi volevamo mostrarvi una cosa. -
Indicò un enorme televisore che era magicamente comparso vicino a lui e dalle casse che fino a poco prima trasmettevano musica, si sentii un battito velocissimo e poi la mia voce che spiegava a Rob nel video, ma anche a tutti gli altri in quel momento, che ero incinta.
Appena il video finì ci fu un attimo di silenzio quasi irreale, poi i fischi e le grida delle sorelle di Rob, riecheggiarono per tutta l'isola.
Fummo assaliti da abbracci e baci da ogni direzione. I miei genitori e quelli di Rob, piangevano a dirotto, mentre le sue sorelle e i suoi amici, saltellavano ovunque sghignazzando e cogliendo quella come una nuova occasione per brindare alla nostra salute.
In un attimo di pace da quella ressa, riuscii a scorgere Kristen immobile e sola seduta al tavolo che gli era stato assegnato. Era girata di spalle e con la testa abbassata. Tirai una manica di Rob per richiamare la sua attenzione.
Lui si abbassò per ascoltare meglio quello che avevo da dirgli.
- Va da lei. - Gli dissi indicandogli con il dito Kristen. Lui seguì il mio indice e la vide. Poi guardò di nuovo me e mi sorrise.
Mi baciò sulla fronte e mi sussurò - sei fantastica - prima di dirigersi verso di lei.
Lo seguii con lo sguardo e lo vidi sederglisi accanto mettendogli una mano sulla spalla. Parlarono un pò e poi Kristen incrociò i miei occhi. Mi salutò e mi sillabò un "grazie" e un "congratulazioni" che sembravano veramente sinceri.
Tutto sommato, quella ragazza era davvero dolce e pacata nonostante con i giornalisti o con chiunque invadesse la sua privacy, apparisse tutto il contrario. E poi il suo atteggiamento assolutamente maturo e responsabile anche in una situazione come quella, me la fecero apprezzare ancora di più.
La mia attenzione poi fu catturata da mia madre e da quella di Rob, che non facevano altro che ripetermi quanto fossero felici di diventare nonne.
Tutti i presenti mi dimostrarono il loro affetto ed io ero assolutamente appagata da tutta quella situazione, poi Rob mi cinse la vita da dietro e si perse tra i miei capelli.
- C'è qualcuno che ti vuole salutare. - Mi disse facendomi voltare. Kristen era in piedi vicino a lui, con gli occhi leggermente arrossati molto probabilmente per il pianto che non era riuscita a trattenere, ma un bel sorriso disegnato sulle labbra.
- Ciao. - Mi disse poi abbracciandomi. Rimasi un attimo interdetta da quel gesto non sapendo bene cosa fare, poi mi sciolsi e ricambiai il gesto.
- Grazie. - Gli sussurrai all'orecchio. Lei si staccò e si strinse nelle spalle guardando prima me e poi Rob che mi stava dietro.
- Adesso devo andare. Domani ho un'intervista a New York. - Disse stringendomi le mani.
- Ok, fa buon viaggio e grazie ancora. - Mi fece l'occhiolino e salutò con la mano prima di voltarsi e scomparire dalla nostra vista.
- Mi concede l'onore di questo ballo signora Pattinson? - Mi invitò Robert facendomi nuovamente girare verso di lui.
- Certamente signor Pattinson. - Risposi alzandomi sulle punte e baciandolo nuovamente.
Mi abbracciò stretta a sè e poi iniziò a dondolare sul posto senza staccare le sue labbra dalle mie mentre faceva vagare le sue mani libere sulla mia schiena causandomi mille brividi ad ogni passaggio.
Ero felice come non mai, avevo tutto e non avrei potuto chiedere di più.


F I N E



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Eccoci giunte alla fine mie dolci donzelle, spero di non aver deluso nessuno. Queste che vedete sopra sono dei piccoli regalini per voi, per farvi immaginare i nostri piccioncini alla fine di agosto, quando Giulia cioè ha la possbilità di stare nuovamente in vacanza con Robert dopo i suoi impegni di lavoro. Mi piaceva mettere queste foto alla fine perchè lei con la pancia credo che sia ancora più bella e dolce di quanto non lo sia normalmente. E lui qui sembra tanto naturale e spensierato che mi sembrava rappresentare benissimo lo stato d'animo che volevo farvi percepire della sua nuova vita matrimoniale.
Diversamente dal solito ho preferito mettere le mie note in fondo al capitolo, perchè volevo farvelo gustare tutto senza le mie assurde intromissioni.
Mi sembra impossibile che questa storia sia arrivata alla fine: la cosa mi rende triste e felice allo stesso tempo. Triste perchè comunque questi personaggi mi mancheranno; felice perchè è stata la prima storia che ho mai scritto in vita mia e sono contenta di essere arrivata in fondo. Non so se forse, in un futuro prossima, potrei anche aggiungere un capitolo o una OS per farvi spiare nella loro vita magari a distanza di qualche anno, fatemi sapere se, eventualmente, l'idea vi aggraderebbe.
Non credo che ci siano parole sufficientemente in grado di spiegarvi il senso di gratitudine che sento per tutte voi che mi avete seguito con entusiasmo fin qui. E' iniziato tutto per gioco e non avrei mai creduto di raggiungere questi risultati. Siamo arrivati a oltre 1400 visualizzazioni e a 40 tra persone che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite o le ricordate. Ogni capitolo è stato letto da una media di 120 persone, quindi, anche se altre storie hanno sicuramente più seguito e più riscontro, io sono a dir poco esterrefatta perchè non avrei mai e poi mai creduto che questo si potesse verificare.
Voglio poi ringraziare singolarmente tutte quelle care e dolci ragazze che hanno deciso di lasciare anche un solo commento alla storia ma che comunque mi ha spronato ad andare avanti, quindi grazie a:
Leo miao
Aching4perfection
Giu24
Lasara
Daly1902
AnnaDaiCapelliNeri
Thedreamer
Miss Bass
Sister 82
Non voglio stressarvi oltre con i miei sproloqui, ma davvero un grazie di cuore a tutte.
Spero di ritrovarvi tutte anche nell'altra mia storia Sette Giorni
 e magari anche in quelle che verranno in seguito.
Un bacio immenso a tutte e alla prossima ;)
Ciao ciao.
Sabry
   
 
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