Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Bella_Cullen_1987    24/11/2010    1 recensioni
Avevo messo fine alla vita di un giovane umano, un bambino, innocente, che con il suo odore di cioccolato e mandorle mi aveva fatto perdere il senso della ragione.
E tutto perché io avevo ceduto, ancora.

Bella è una mezza vampira, ospite a Volterra. Ma un giorno Carlisle Cullen la porta con sè a Forks, dalla sua famiglia.E lì la vita della giovane viene stravolta completamente.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Renesmee Cullen, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eppure Mi Hai Cambiato La Vita

PROLOGO

Prologo – Ancora

Rannicchiata su me stessa, nell’angolo più buio dove non arrivava il sole, mi crogiolavo nel mio dolore e nella disperazione più totale.
Il viso rigato dalle lacrime era conficcato sotto le braccia che mi stringevano le ginocchia, arrivando con le dita lunghe e affusolate che per poco non perforavano la carne, dolendomi le costole.
Piangevo disperata perché ancora una volta non ero riuscita a tenere a freno il mio bisogno di sangue, la mia sete, la mia natura, ciò che più odiavo al mondo.
Avevo messo fine alla vita di un giovane umano, un bambino, innocente, che con il suo odore di cioccolato e mandorle mi aveva fatto perdere il senso della ragione.
E tutto perché io avevo ceduto, ancora. E ogni volta faceva male, perché era una prova che non ero riuscita a superare.
Ero arrivata davanti all’enorme porta di quercia che terminava molti metri sopra di me con un arco a sesto acuto.
Avevo aperto, ritrovandomi davanti Aro, che mi aspettava. Mi aveva fatta chiamare, ma Heidi era appena entrata ed io, da stupida, avevo ceduto, dando inizio alla carneficina che si susseguiva ogni settimana.
Il leggero bussare mi distolse in parte dai miei pensieri cupi. Con il dorso della mano mi asciugai le lacrime, sussurrando un flebile “avanti”.
Dalla porta dischiusa fece capolino un volto incorniciato dai capelli biondi. Feci un sorriso forzato. La vampira entrò, sedendosi accanto a me.
Non disse nulla, limitandosi ad un abbraccio confortante. Ella aveva i lineamenti delicati come un angelo, caratteristica di tutti i vampiri, d’altronde.
I capelli biondi, più scuri alla radice, erano avvolti in una crocchia dietro alla nuca, con un ciuffo che si spostava ripetutamente dietro l’orecchio sinistro. Le labbra rosee leggermente carnose erano tese in un sorriso dolce, gli occhi cremisi invece, preoccupati.
Prese ad accarezzarmi amorevolmente i capelli color castano scuro, quasi neri. << Bella >> iniziò in un sussurro. << Non fare così. È la nostra natura che ce lo impone. Aro… non pensava che tu potessi perdere il controllo. Non fartene una colpa >>.
Scossi il capo, lasciando che le lacrime scorressero. << Sulpicia, io non sono altro che un mostro! Sono un ibrido! I miei genitori sono morti, perché dovrei rimanere in vita io? >> sibilai scagliando sulla parete bianco latte il cuscino color pesco, sulla sedia accanto a me.
Mi cinse le spalle con un braccio, cauta, quasi se temesse il mio scudo. << Bella, piccola, dolce, fragile, Bella. Perché fai così? Non riesci a capire quanto noi tutti ti vogliamo bene? Non ti lasceremo morire di certo per un passo falso, anzi, per  aver ceduto alla tua vera natura. È ciò che sei, e non puoi cambiarlo. Devi credere in te stessa >>.
Mi coprii il volto con le mani. << Ho ucciso un bambino. Poteva essere mio figlio! >> sibilai arrabbiata con me stessa. Si irrigidì accanto a me, stringendomi ancora con più forza. << Piccola, non piangere >> sussurrò posando le labbra sul mio capo.
<< No! Non posso non piangere! Ho fatto una cosa che non  ha eguali! >> esclamai balzando in piedi. Sulpicia mi seguì, stringendomi le spalle.
<< Anche io ho ucciso dei bambini, ma non me ne vergogno, sono fatta così, non posso cambiare >> mormorò abbracciandomi da dietro.
Strinsi i pugni, singhiozzando disperata. Come potevo accettarmi? Ero un mostro, un ibrido che non doveva nemmeno esistere.
Sulpicia mi lasciò con un bacio in fronte, senza aggiungere altro. Mi gettai di peso sul letto, affondando il viso nel cuscino, probabilmente con l’intento di soffocarmi.
Ridicolo; ero immortale!
Altri picchiettii alla porta mi distolsero dal tentato e non riuscito suicidio. << Si? >> borbottai tirando su col naso. La figura in completo nero di Aro entrò richiudendo dietro di sé la porta.
Tra le mani bianche, e a mio parere così fragili alla vista, reggeva un pacco azzurro chiaro con un fiocco bianco. << Ciao, Bella. >> mormorò in tono carezzevole, sedendosi accanto a me.
<< Ciao, Aro >>.
<< Vedo che ti sei… ripresa >> borbottò accarezzandomi i capelli. Era diventata un’abitudine, ultimamente.
<< A quanto pare >> sussurrai mettendomi  a sedere.
<< Credo sia giusto porgerti le mie scuse. Stamani volevo farti gli auguri, ma a quanto pare non è stata una bella giornata >>. Feci una smorfia, senza contraddirlo.
<< Questo l’ho… preso pensando a te. Vorrei che tu lo indossasti domani, se vuoi. Arriva un nostro amico di vecchia data, sai, Carlisle Cullen. Verrà con la figlia Alice, e penso che potreste diventare amiche. Non come con Jane, che vi sentite raramente se non quando serve, pensavo ad un legame più saldo >> spiegò accavallando le gambe e porgendomi il pacchetto.
<< Mi stai affibbiando una specie di sorella adottiva? >> ridacchiai sommessamente. Lui si che era capace di farmi ridere anche nei momenti peggiori. La cosa più simile ad un fratello maggiore, penso. Non ad un padre. No, quello era sepolto da qualche parte in una cittadina sconosciuta al mondo. Non vi ero mai andata a far visita, sebbene il mio vivo desiderio.
<< Può darsi. Ha una dote molto particolare, affascinante. Riesce a vedere il futuro. O meglio, le decisioni di persone in un tempo precedente all’avvenimento >> spiegò affascinato.
<< Non credo che lei sarà molto contenta di avermi per amica >> ammisi leggermente infastidita. Aro sorrise maggiormente.
<< Non penso. Da quello che ricordo, sebbene sembri composta, è iperattiva e pazza. Beh,  così la definiscono i suoi fratelli >>.
Una morsa mi strinse lo stomaco. Fratelli? Allora non erano solo loro due… e io che pensavo… stupida.
<< Perché non lo apri? Voglio sapere se ti piace >> disse accennando al pacchetto che stringevo ancora tra le mani. Sciolsi il fiocco che ricadde con sinuosità sul pavimento. Alzai il coperchio della scatola, scostando poi la carta bianca che ricopriva un vestito.
La stoffa leggera era bianca decorata da una fantasia nera. << Provalo >> mi disse dolcemente. Annuii incantata dall’abito.
Presi il vestito, entrando nel mio luminoso bagno personale. Mi tolsi la gonna al ginocchio  e la camicia ancora macchiata di sangue.
Li ripiegai ordinatamente, indossando il vestito. Arrivava fino alle caviglie, ed era a fascia, con sotto al seno allacciato un nastro di tulle nero.
Uscii dal bagno, leggermente imbarazzata. Aro sospirò. << Ho paura che questo sia troppo appropriato per te >> ridacchiò alzandosi e raggiungendomi.
<< Non essere triste piccola. Ah, auguri >>.
Arrossii. << Grazie >>.
<< Mi raccomando, riposa. Domani sarà una lunga giornata >> disse uscendo. Lo salutai con un cenno della mano. Non appena fu uscito osai guardarmi.
Sebbene gli occhi arrossati e i capelli un po’spettinati, quella non potevo essere io.
Ad un certo punto sentii la stanchezza farsi largo nei miei pensieri. Sbadigliai. Lasciai cadere il vestito e lo ripiegai sulla sedia, infilandomi la camicia da notte bianca.
Scostai le coperte dell’enorme letto a baldacchino, infilandomici sotto. Chiusi gli occhi, cadendo nel mio sonno fatto di incubi.

Continua...


Eccomi qui. Ok, so che aspettavate un aggiornamento invece che il restart della fanfiction. Ma ho preferito fare così perchè oggi sono felice *w* (sei e mezzo in diritto dove prima avevo quattro =P). Che dire, spero vi sia piaciuta. Ah, la spiegazione dell'immagine:
La stanza di Bella come sfondo (me ne sono innamorata e per me è perfetta con lo stile dei Volturi); Scarlett Johanson è Sulpicia (mi sono dimenticata di Aro, me ne sono accorta dopo ^^"); poi c'è Bella e le due immagini in bianco e nero ricordano ciò che ha fatto a quel bambino, infine la ragazza che piange l'ho messa per ricordare che all'inizio Bella è disperata per ciò che ha fatto.
Le immagini:
Il vestito che Aro regala a Bella.
Ok, ora smetto e vi lascio alle recensioni che spero siano positive =)
Baci, Bella 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Bella_Cullen_1987