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Autore: Sleilo    25/11/2010    1 recensioni
Sirius, il padrino di Harry, è morto da due anni e un nuovo anno scolastico inizia a Hogwarts. Il giovane mago, sempre più solo, decide di confidare le sue pene alla carta per alleviarle, e scoprirà ...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Harry sospirò, la luce del giorno gli indicava che era ora di alzarsi. Non aveva dormito bene, ripetendo continuamente quel maledetto sogno in cui cercava di trattenere Sirius, risultando ogni volta impotente. Scuotendo la testa, cercò invano di scacciare il ricordo del volto del suo padrino al momento della morte. Con aria malinconica e senza neanche aspettare il suo migliore amico, Harry prese la strada dei sotterranei senza colazione. Era molto presto, ma non aveva fame e voleva restare solo. Seduto contro il muro di pietra fredda vicino all’aula di Piton, il giovane lasciò i suoi pensieri vagare in cerca di qualcosa di positivo nella sua vita.
 
Infine Ron e Hermione arrivarono con aria preoccupata:

Hermione: «Harry, stai bene? Non ti ho visto a colazione questa mattina»

Ron: «E 'vero fratello, hai davvero una brutta cera!»

Harry: «Non vi preoccupate sto bene, e poi ho sgranocchiato qualcosa prima di arrivare.»
Davanti allo sguardo scettico dei suoi amici, Harry aggiunse:

«Comunque avevo bisogno di stare un po’ solo ... Sapete, con tutto quello che è successo ...»
 
Hermione e Ron si scambiarono uno sguardo d’intesa un po' preoccupato, ma prima che potessero aprir bocca il professor Piton li invitò ad entrare in classe. Come al solito Harry si mise in fondo all’aula, questa volta con Ron; Hermione –lei- fu messa con Neville per limitare i danni ...
Durante tutta la lezione Harry fu terribilmente distratto e Piton ne approfittò per tormentarlo il più possibile. Quanto al Sopravvissuto, lui non smetteva di rimuginare su quello che aveva scoperto per caso: Piton amava sua madre. Inoltre, durante tutto il corso, Harry lasciò vagare lo sguardo sul volto del suo insegnante chiedendosi come sarebbe risultato quando avesse sorriso, SE avesse mai sorriso.
“No! Sto divagando, non posso pensarci! Odio questo mostro sadico!” Pensò il giovane disperato. Ahimé, il suo subconscio non era di questo parere e si sorprese a guardare Piton continuamente, oltre a valutare la sua dimensione. Bleah!
 
Finalmente la lezione terminò, ed Harry uscì di corsa pregando il cielo perché Piton non lo notasse. Piantando là un Ron e una Hermione totalmente sconfitti, e si scovò un angolo tranquillo vicino al lago, al riparo dagli sguardi.

Dicendosi che avrebbe dovuto smetterla (oramai era una circa settimana che squadrava il maestro di pozioni) tirò fuori una pergamena e una penna. Aveva letto da qualche parte che a volte scrivere permetteva di voltare pagina. Ed ecco che con le mani tremolanti e il cuore stretto per l'emozione tracciò queste parole:
 
"Solo, ho camminato, da solo sul sentiero

Che la vita sembra avermi tracciato..

Ho già guardato la morte in faccia,

e mi sono perso nei suoi occhi di ghiaccio.

Oggi la Mietitrice mi ha respinto,

E gli altri mi guardano proseguire;

Un folle barlume di speranza

Illumina i loro sguardi!

 
Si aspettano che io vinca, mi mostri forte,

Eppure io non desidero che la morte.

Poi uno strano giorno, ho aperto gli occhi alla verità:

Più di tutto lui l’ha amata,  e per questo mi ha protetto!

Lui che io odio, ha amato mia madre così tanto ...

L'odio brucia nel mio cuore,

Eppure sento questo dolore ...

 
Lui che ha sofferto così tanto, non merita una possibilità?

E come gli altri un po’ di speranza?

No! Lo odio, mi odia;

E non cambierà mai niente!

Allora perché nella mia anima questa tristezza,

E sulle mie guance queste lacrime di angoscia?

Allora, perché nel suo cuore voglio far rivivere,

Il fuoco di un amore mai consumato?

 
Poi finalmente ho capito. Oh! Dio!

Che cosa  difficile e dolorosa!

E tuttavia non posso mentirmi.

L'odio se n’è andato, voglio che smetta di soffrire.

Oh! Severus, tu che mi odi così tanto, io mi dannerei,

Anche solo per un piccolo posto nel profondo dei tuoi pensieri,

Giusto per poterti mostrare la bellezza della vita ...
"
 
Harry lasciò cadere la piuma, e stringendosi dolorosamente le ginocchia al petto si fermò a fissare il vuoto; delle perle di cristallo scivolarono lungo le sue guance.


Nota della traduttrice: E' la prima volta che mi cimento in una traduzione, e ci tengo a fare una precisazione. Le parti che vedete in corsivo, e che rappresentano le parole scritte da Harry, nella versione originale spesso sono in rima baciata o alternata. Non essendo un genio della scrittura avevo due scelte possibili: mantenere il più fedelmente possibile il senso e le parole dell'autrice originaria, perdendo però la rima baciata, o rielaborare le poesie di mio pugno mantenendo così l'intento poetico ma creando -sostanzialmente- un falso. Come vedete ho preferito la prima opzione, ma sono aperta a suggerimenti. ^^ Ho creato una piccola copertina per la storia, la potete trovare qui http://elezar81.deviantart.com/art/Quelque-mots-et-purtant-187388303
  
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