Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Fiamma Drakon    27/11/2010    2 recensioni
[Anime/Manga principali: Pandora Hearts, Full Metal Alchemist] [Altri anime/manga: Vampire Knight, Death Note, Vocaloid, Hellsing]
Lo Strahl★Night era uno dei più rinomati istituti di formazione vampira di tutta la nazione.
La sua fama si fondava su una secolare tradizione che vantava una ferrea istruzione, insegnanti intransigenti e inflessibili, discipline che comprendevano materie tecniche, scientifiche e liceali piuttosto difficili, che richiedevano un livello d’istruzione precedente non da poco e, ovviamente, corsi completi sulla gestione di poteri, capacità e istinto dei vampiri.
Insomma, lo Strahl★Night era l’obiettivo finale di ogni giovane vampiro con mirabili pretese lavorative per il futuro.
L’unica pecca di quell’istituto altrimenti perfetto, era la difficoltà degli esami d’ammissione: su migliaia di esaminandi, solo una ventina o meno riuscivano ad essere ammessi.
E tra i fortunati, il gentil sesso non era mai stato presente, tanto che lo Strahl★Night era da tutti considerato allo stesso livello di un istituto puramente maschile, esattamente come i suoi studenti.

Ma, quando tre vampire riescono a guadagnarsi l'ammissione, iniziano anche ad aver luogo strane apparizioni... e morti.
[Altri generi: Drammatico, Mistero]
Genere: Horror, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
18_Allegro ritrovo - Cavolo, Gilbert, ne hai già svuotate tre! -
- Gil, avresti dovuto bere di più in questi giorni! -.
Il moro ignorò palesemente i commenti di Alphonse e Edward e stappò la quarta bottiglietta di vino-sangue, tracannandone il contenuto con noncuranza.
Fiamma sorrise e gli sfiorò un braccio: la sua presenza così solida e concreta, al suo fianco, la faceva sentire al sicuro.
Emily stava seduta vicino ad Oz e gli teneva una mano sull’avambraccio, la testa appoggiata sulla sua spalla.
- A quanto pare ci sono stati sviluppi durante la mia pseudo-morte... - commentò tra sé la giovane Drakon, stirando le labbra in un sorriso, mentre portava una bottiglietta alla bocca e ne sorseggiava un po’ del contenuto.
Amethyst, dalla sua postazione un po’ in disparte con Vincent, le rivolse un inaspettato accenno di sorriso, evidente segno che era mancata anche a lei.
Gilbert vuotò la quinta bottiglia, quindi rilassò i muscoli e allungò una mano a stringere quella di Fiamma a lui più vicina.
Lei ricambiò la stretta.
- Come siete carini! - commentò Edward, ridacchiando - Un po’ come i nostri Romeo e Giulietta qui accanto - continuò, accennando vagamente a Oz ed Emily.
- Ehi! - protestò il Bezarius.
- Non arrabbiarti, Oz, non stasera. È tutto okay... - lo riprese con un fil di voce la biondina.
Il biondo assentì, in imbarazzo.
- Eddai, Ed! Lasciali in pace! - esclamò Alphonse, dando di gomito al fratello.
- Com’è che ora voi due siete insieme? - chiese la rossa, guardando Oz ed Emily.
- Quando sei... svenuta... - era percepibile la difficoltà di Oz a pronunciare quella parola che iniziava con la “m” - ... io sono uscita perché avevo sentito dei rumori provenire dal giardino... - continuò Emily - ... e ho trovato Oz, Eliot e te... - s’interruppe - Eliot ti ha portata in infermeria ed Oz è rimasto con me... - rivolse un’occhiata al biondo, che arrossì vagamente.
- Oh, quanto la fate difficile! - sbottò Edward - Lui l’ha consolata e nel farlo si è lasciato “scappare” che le piaceva... il resto è stato abbastanza rapido e consequenziale -.
Oz gli rivolse un’occhiata infastidita.
Fiamma li passò tutti in rassegna con gli occhi, mordendosi un labbro mentre rifletteva se porre l’atroce domanda che le ronzava nella mente da mezz’ora a quella parte oppure ritardarla, riproporla più tardi, così da non rovinare l’atmosfera.
Tuttavia, il dubbio persisteva nella sua mente. Doveva sapere.
Prese coraggiosamente fiato e, finalmente, si pronunciò: - Mentre ero... priva di sensi... - si guardò bene dal dire “morta” - ... c’è stata qualche altra... aggressione...? -.
Come da lei previsto, cadde un silenzio nervoso, agitato, e l’aria attorno a loro si fece di colpo cupa e triste. Si maledisse per l’aver rovinato tutto con una domanda che avrebbe potuto attendere, al contrario della sua sete di sapere.
Edward roteò gli occhi, a disagio, prima di prendere la parola: - Sì... ce n’è stata un’altra... -.
Il cuore della ragazza precipitò in un abisso nero e pieno di tensione. Si diede dell’idiota: aveva posto quella domanda ipotizzando una risposta del genere. Perché allora era tanto sgomenta?
- Perché avevo sperato fino all’ultimo che non fosse vero... - si rispose da sola, mentre i suoi occhi s’inchiodavano sul viso di Edward, sondandolo in modo ossessivo, quasi da esso avesse potuto estrapolare il nome della sfortunata vittima.
Poi, arrivò la tanto temuta risposta, ma non dal biondo, bensì da Gilbert: - Matthew... -.
Matthew...?
Ricordava vagamente quel nome, ma poi la scena della loro prima cena assieme le riaffiorò alla mente, soccorrendola nel ricordare lo studente.
- Oh, no... - mormorò, voltandosi verso il moro.
- L’hanno trovato vicino alla sua classe, senza occhi e con un palo conficcato nel cranio, trapassato da parte a parte... - spiegò Alphonse tristemente.
- I professori hanno detto che inizieranno a fare dei turni di guardia, ma non credo che qualsiasi cosa stia facendo tutto questo si farà fermare da qualche insegnante, per quanto siano forti o determinati... - commentò Oz, serio.
- C’è solo da sperare che lo trovino... prima che uccida qualcun altro... - disse Edward.
- C’è solo da sperare che io lo trovi prima che uccida qualcun altro... - lo corresse tra sé e sé Fiamma, nascondendo le mani sotto il tavolo, dove strinse le nocche al punto da farle sbiancare.
Lilianne le aveva detto che presto sarebbe venuta a cercarla, ma quanto presto? Prima di un’altra aggressione? Dopo?
Non riusciva a sopportare quell’attesa: lei doveva fare qualcosa e al più presto.
Se ci fosse stata un’altra vittima, non avrebbe potuto starsene in silenzio e continuare ad aspettare. Sarebbe andata a cercare...
“Devi guardarti da lei... e dal tuo insegnante”.
Le parole dello spirito le riecheggiarono nella mente, assieme al soffuso ricordo della misteriosa donna da Lilianne definita “pericolosa”.
Poi, le venne in mente il paragone che immediatamente aveva fatto tra la donna e...
- ... Barma! Ma allora... - rifletté, sconcertata, giungendo alla più banale delle risposte: era lui il pericolo, quello da cui doveva guardarsi.
- No, non devo fare conclusioni affrettate, perché potrei comunque sbagliarmi. Lilianne non mi ha dato un nome preciso, per cui devo solo stare in guardia. Però, il primo indiziato è senza dubbio Rufus Barma, per la sua incredibile somiglianza con quella donna... - concluse mentalmente.
Sentì un braccio di Gilbert scivolarle dietro la schiena e cingerla, stringendola a sé. La vampira alzò gli occhi e li puntò nei suoi, sereni e rassicuranti.
Lo abbracciò a sua volta.
- Devo impegnarmi: non posso permettere che facciano del male ai miei amici! - pensò, quindi si alzò.
- Devo andare. Ho un impegno - si scusò, quindi si piegò a posare un fugace bacio sulle labbra del Nightray, prima di allontanarsi.
Lui rimase interdetto ad osservarla mentre se ne andava.
Ricordandosi poi dell’avvertimento di Barma di non girare da soli per l’istituto, si affrettò ad alzarsi e correre via.
- Fiamma, aspetta! -.





Angolino autrice
Sono-in-ritardo ç___ç oddio, tutta colpa della scuola è-é non riesco più a fare niente X3
Anyway, ringrazio Sachi Mitsuki per la recensione allo scorso capitolo e quanti hanno aggiunto la fic alle preferite/ricordate/seguite.
Al prossimo capitolo ^^''
F.D.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Fiamma Drakon