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Autore: white_kahlan    03/12/2010    3 recensioni
Dlin dlon. Il campanello della porta. Il ragazzo alzò un sopracciglio e si guardò con l’animale, chiedendosi se fosse veramente il caso di alzarsi da quella posizione estremamente comoda. Poi osservò il suo abbigliamento. Boxer e canottiera, altro motivo per non spostare nemmeno un muscolo. Tanto di sicuro era il postino.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sakura vide Ino allontanarsi dalla pista da ballo dopo che un galante Kiba l’aveva onorata di un baciamano. 

Quel ragazzo non smetteva proprio di sorprenderla, c’era da sottolinearlo. Seguì con lo sguardo il suo passo spedito verso l’ingresso e la vide sparire dietro la porta, 
quasi fosse all’inseguimento di un animale. La rosa scosse la testa e sorrise al pensiero della Yamanaka che prendeva a frecciate Shikamaru, ne sarebbe stata capacissima.

Choji osservò sorridente i suoi due compagni di team che si inseguivano. Al primo tonfo della porta attutito dalla musica giurò di aver sentito un mendokuse. 
Certo che Ino doveva sempre esagerare. Cosa poteva aspettarsi da due che erano gelosi persi l’uno dell’altro e non erano ancora riusciti ad ammetterlo? 
Forse quella sarebbe stata la volta buona.

Kiba guardò la bionda correre via lasciando gentilmente la sua mano. Certo che quel Nara era proprio un’idiota. 
Poi volse lo sguardo verso i suoi amici e vide che anche Choji e Sakura osservavano l’entrata del locale. 
Ormai tutti sapevano che Ino e il Nara erano innamorati, gli unici che parevano non accorgersene erano proprio quello stupido e quella bella bambolina.

“Shika!”

“Shika dove sei?”

Ino si guardò intorno alla ricerca del suo compagno di team. Il locale dava su uno splendido giardino, per quanto piccolo, con un dondolo e un laghetto. 
La ragazza non udì risposta e le sue orecchie diventarono rosse nel vederlo seduto tranquillamente.

“Shikamaru Nara”

Ahia. Il cognome.

“potresti anche degnarti di rispondere quando qualcuno ti chiama”

Lo rimproverò, con le mani poggiate sui fianchi e un’espressione teneramente accigliata.

“cosa diavolo vuoi, seccatura?”

Riuscì ad anagrammare, dopo aver indugiato sul vestito della giovane, fingendo di non interessarsene. Sul fatto che sarebbe stata bellissima non aveva avuto dubbi fin da subito, fin dalla discussione con Choji. 
Le orecchie della ragazza divennero ancora più rosse, e lui la trovò semplicemente Ino, semplicemente splendida. La sua seccatura preferita stava per esplodere.

“cosa diavolo voglio?! Ti sembra questo il modo di parlare con me dopo che non ci vediamo da così tanto tempo?” lo aggredì lei.

Lui sorrise e scosse la testa facendola innervosire ancora di più. Lei fece per esplodere ma lui l’anticipò. Voleva dirle che era passata appena una settimana ma la gelosia parlò per lui.

“forse è meglio se torni dal tuo cavaliere Ino” disse senza guardarla tornando serio.

Il suo tono di voce era talmente freddo che la bionda rabbrividì nonostante la bella serata. La ragazza mosse le labbra ma non disse nulla. Gli diede le spalle e cominciò a capire quanto fosse stata stupida. 
Pensare di ingelosirlo, che cosa ridicola. A lui non interessava salutarla, tantomeno stare con lei.

“bella cravatta Shika, credevo non te la saresti mai messa” disse prima di allontanarsi. Gliela aveva regalata lei e da quanto ne sapeva era sempre rimasta incartata nel suo armadio assieme alla camicia.
Sapeva che gli sarebbero state entrambe molto bene.

Lui ormai conosceva  il tremolio di quelle esili spalle. Era riuscito a farla piangere con una decina di parole, grande. Eppure non riusciva a togliersi dalla mente quell’immagine di lei che ballava con lui. 
Era geloso, non ci voleva un genio per capirlo, era molto più complicato ammetterlo. Si alzò di scatto e si parò davanti alla bionda prima che lei potesse impedirlo.

“Ino io..” tentò

“tu?”

“...”

“Shikamaru se non hai niente altro da dire dovrei passare” disse lei inferocita. Le lacrime erano state ritratte nel momento stesso in cui lui le si era materializzato davanti, 
orgogliosa com’era non gli avrebbe mai permesso di vederla ferita.

“no Ino aspetta …” provò di nuovo senza riuscirci. Non era il tipo che faceva queste cose, scuse, dichiarazioni, non lo aveva mai fatto. 
Avrebbe preferito essere circondato da decine di ninja nemici piuttosto che essere fissato da quegli enormi occhi celesti. Il suo silenzio non fece che innervosire la bionda.

“tu.. Tu sei un idiota ecco cosa sei, Shikamaru Nara!” lo spintonò infine irritata prima di entrare nel locale.

Il Nara rimase qualche secondo a fissare la porta chiusa. Su questo aveva proprio ragione, era un idiota, l’aveva appena rimandata tra le braccia di un altro, geniale decisamente. 
Che seccatura le donne.

Quando entrò la vide a una decina di metri da lui che avanzava verso Kiba. Si fece largo tra gli invitati e l’afferrò per un braccio facendola voltare. 
Giusto il tempo di vedere la sua espressione sorpresa e la tirò a sé poggiando la sua guancia su quella di lei e incrociando le loro dita. 
Lei poteva avvertire i loro corpi che si sfioravano e il suo respiro su un orecchio.  Lui inalò il suo dolce profumo come se vi cercasse la forza e finalmente riuscì ad esprimersi.

“Choji è terribile a seccare le persone, tu sei molto più brava” sussurrò.

Lei sorrise, era la cosa più dolce che le avesse mai detto. Gli lanciò le braccia al collo e cominciò a parlare.

“non sai quanto mi sei mancato, credevo… credevo che tu.. si insomma tu e Temari..”

Lui la scostò un pochino per vederla negli occhi.

“tu, sempre e solo tu Ino” disse serio prima si realizzare quello che aveva realmente detto e arrossire appena.
Lei si gustò la sua dichiarazione compiaciuta e lo baciò incurante del fatto che tutti li stavano osservando da cinque minuti buoni, ma in quel momento per loro non esisteva nient’altro. 
Certo era comunque difficile ignorare la presenza di Kiba che ululava e di metà sala che si perdeva in applausi e fischi.

 Sakura e Choji osservarono i due che venivano interrotti da un Kiba “abbraccia tutti”, ubriaco e urlante buoni intenti di felicità, mentre Naruto e Lee gridavano discutendo se augurargli figli maschi o figlie femmine.

Kiba osservò sotto al suo braccio destro il Nara che lo guardava con un certo ribrezzo, forse per la cravatta legata in fronte, e sotto a quello sinistro una Ino dallo sguardo complice, a cui rispose con un occhiolino: 
era stato tutto merito suo in fondo e del suo perfetto compleanno. 

 

Note:

siiiii!!! Non credevo che sarei mai riuscita a finirla …

ammetto che non è un granché, ma ultimamente sono priva di ispirazione. Avevo voglia di finirla però così mi sono concentrata … scusate se non è del livello degli altri capitoli, non che fossero chissà che si intende, forse erano più divertenti però ^^

grazie a tutti coloro che han seguito e recensito,

spero di non avervi deluso, un bacione!
  
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