L’incidente
Erono 7:30 del
pomeriggio, io e Eric ci saremmo dovuti incontrare fra un’ora al Grace.
Appena arrivai a casa,
mi diressi subito nel mio bagno, e cominciai a prepararmi, ed iniziai il tutto
con una bella doccia fredda, per calmare i miei nervi.
Per la serata con
Eric, dovevo essere perfetta, mi dissi, cosi decisi di indossare una mini gonna
nera, e una camicia bianca, che aveva dei piccoli fiorellini come bottoni, ed
infine misi degli stivali neri con un po’ di tacco.
Era il look perfetto
per quella sera, doveva esserlo, per forza, non volevo sfigurare.
Alle 8:25, esco di
casa. Il Grace era un po’ distante da casa mia, avrei volevo uscire un po’
prima ma mamma aveva avuto da ridere, e cosi non ero potuta uscire prima.
Eric mi stava
aspettando e io non lo avrei tardato ancora per molto.
A casa di Eric,
invece erono le 8:20. E stava per uscire.
-Papà sto uscendo,
vado ad un appuntamento con Sana, nn so che ora faccio, però.-
-Ok figliolo sta
attento!.-
Appena Eric apri la
porta di casa, per uscire, si ritrovò davanti Funny e Terence, rimase
scioccata perché non si sarebbe mai aspettato di vederli in quelle circostanze,
soprattutto lei, la sua ex.
Entrambi si
guardarono e poi lo presero con la forza e lo portarono dentro casa e lo
legarono alla prima sedia che trovarono libera.
-Ehi ma che fate?!.-
disse cercando di divincolarsi dai suoi amici.
-Scusaci Eric –disse
Funny- ma ora ti faremo cambiare idea su Sana e su me.- disse Funny decisa.
-Funny, Terence,
smettetela io sono perfettamente in salute, lasciatemi ho un appuntamento con
Sana.- disse Eric in preda a una furia nascente.
-Ah con la puttana.-
disse lei acidamente.
-Non ti permettere di
chiamarla cosi! Casomai sei tu la puttana!!.- gli rispose
-Eric non vedi che ti
ha fatto il lavaggio del cervello- Terence cominciò a urlare- sei diventato
tutto scemo amico mio!-
-Noi voi siete scemi
come vi vengono certe idee in mente!.-
Nel frattempo al
Grace, una ragazzina stava aspettando l’arrivo del suo fidanzato.
8:35…niente.
8:40……ancora niente.
8:45………
9:00………….ma lui nn
c’era.
A casa di Eric la
situazione non era per niente migliorata.
-Lasciatemi Sana mi
aspetta, per favore!!- urlò in preda alla disperazione.
-Oh scusate ma che
state facendo a mio figlio?.- chiese il padre di Eric, che solo ora si era
accorto che il figlio era legato come un salame alla sedia.
-Il lavaggio del
cervello- rispose Funny, senza guardarlo.
-Oh va bene.- disse
con non calane e andandosene via.
-Cosa papà! Torna
qui, non puoi lasciarmi nelle loro mani, papà!!!- urlò suo figlio.
-Eric devi reagire,
lei nn è niente per te, io sono l’unica, l’inimitabile, l’unica degna di essere
la tua ragazza!!!!.- riprese Funny.
-Sai chi sembri in
questo momento, Funny? una bambina viziata, capricciosa, ed egoista, io non ti
capisco, ti credevo diversa una ragazza intelligente, capace, ma davanti a me
vedo una bambina. Stai mostrando il tuo lato peggiore.- disse il ragazzo
distogliendo lo sguardo da quelli della sua ex.
-Mi fai ridere caro,
credevo che fossi tu il bambino, con il tuo sguardo triste e da cretini,
-buhu buhu, povero
bambino, mi fai ridere.- disse lei cercando di imitare la faccia triste di
Eric.
-Va bene, dai accendiamo la tv, vediamo che succede –disse
Terence, un po’ seccato dalla situazione, cosi accese la tv, e digitò il canale
sei, il canale che teneva sempre aggiornati su tutto ciò che succedeva a Tokyo.
In quel momento c’era
in tv una giornalista che stava per parlare di un incidente.
-Salve sono la vostra
Kelly Mistic, e vi porto una notizia degli ultimi minuti, poco fa sono corsa sul posto di un incidente,
è successo proprio davanti al più famoso ristorante di tutti i tempi il Grace,
una ragazzina che secondo l’identikit fatto dai presenti avrebbe 15 anni, è
stata investita mentre aspettava per ipotesi qualcuno, e mentre stava per tornava
a casa un camion l’ha investita, adesso è ricoverata al Hospital Centrel di
Tokyo, sperando che guarisca presto.
-Ma chi sarà
questa?.- disse Terence.
-Vi mostrerò ora una
foto della ragazza.- disse la giornalista e mostrò la foto di Sana Smith.
Dopo aver visto la
foto,con uno scatto improvviso Eric si liberò dalla sedia, e cominciò a correre
verso l’ospedale di Tokyo.
Corse cosi veloce che
arrivò dopo cinque all’ospedale.
-Scusate Sana. Dov’è
Sana Smith?.- chiese in preda alla disperazione.
-Lei chi è?.- chiese
la ragazza della reception.
-Sono il suo
fidanzato, per favore mi dica dov’è!.- gli urlò.
-Si trova nella stanza
312.-
-Grazie.- disse.
Nella stanza 312.
-Signora-a Smith.-
disse Eric ansimando per colpa della tosse.
-Oh ciao Eric.- disse
la madre di Sana.
-Mi dispiace, è tutta
colpa mia.- disse il ragazzo.
-Eric, voglio
chiederti una sola cosa, dovevi essere con mia figlia giusto?.-
-Si.-
-E allora perché non eri
con lei?.-
-Funny e Terence, mi
hanno trattenuto, legato a una sedia, l’ho saputo dalla tv, non ho potuto fare
niente.- disse abbassando lo sguardo.
-Va bene, ora so che
non è colpa tua.- rispose la madre.
-Se la fa sentire
meglio neanche mio padre ha voluto aiutarmi, ma mi dica dov’è Sana adesso?.-
-In terapia
intensiva.- rispose la donna senza indugio.
-Come mai, cioè è
tanto grave?..- chiese il ragazzo meravigliato.
-Non si sa, possiamo
solo aspettare e sperare.- rispose sedendosi sulla sedia.
Nel frattempo in
terapia intensiva.
-Dottore non sta
migliorando, anzi il polso sta cedendo.- urlò l’infermiera.
-Non la lasceremo,
deve resistere, a tutti i costi.- rispose questo.
-Ma dottore!.-
-Niente ma,
continuiamo, dobbiamo intubarla.- disse prendendo gli attrezzi.
-Il polso, non c’è
più polso, il battito è basso, la stimo perdendo…l’abbiamo persa dottore.!-
-No, finché non lo
dico io, non l’abbiamo persa.- insistette.
1-2-3-4-5-...20…30…40…50…60…70…80…85…90…secondi…la
ragazza era morta…
-Dottore, non c’è
l’ha fatta.- disse l’infermiera.
-Si invece, sii,
guardi il polso, è viva, sii, c’è l’abbiamo fatta!!- urlò per la gioia il
medico.
-Dottore, ora
possiamo portarla in camera sua, che ne pensa?-
-Va bene, andiamo.-
Pochi minuti dopo i
dottori arrivarono con Sana nella stanza 312.
-Oh dottore come sta
la mia bambina?- chiese sua madre alzandosi.
-Sana, va tutto bene?-
chiese Eric avvicinandosi al lettino che stava portando Sana.
-La signorina Sana ha
avuto un incidente molto grave, l’abbiamo quasi persa.- disse il dottore.
-Che intende dire?-
chiese Eric preoccupato.
-Intendo dire che
l’abbiamo persa per 90 secondi.-
-Ma questo non gli
avrà provocato dei danni celebrali?.- chiese la madre preoccupata per le sorti
della figlia.
-No, dobbiamo solo
sperare che non entri in coma.-
-Dottore come faccio
a capire se lei è entrata in coma o no?-
-Se nn si sveglia tra
un’ora sarà in coma, è semplice, ora riposi, che è meglio.- disse il dottore
alla madre.
Un’ora dopo.
-Eric vai a casa,
ancora non si è svegliata, ti conviene andare a casa, ti chiamo io appena si
sveglierà.-
-No signora vada lei,
io resto.-
-Va bene, mi chiami.-
disse e la donna se ne andò.
-Certo.-
Due ore dopo.
-Dottore, perché non
si è ancora svegliata?.-
-Ragazzo è semplice è
entrata in coma.-
-Signora Smith, sono
Eric, Sana è entrata in coma.- disse Eric chiamando la madre al cellulare.
-Eric se vuoi torna a
casa io sarò li a momenti.- rispose lei.
-No, resto con lei.-
-Va bene, a fra poco.
Il ragazzo chiuse il
telefono e si avvicinò al lettino di Sana.
-sana amore mio,
scusami, è tutta colpa mia, io dovevo essere con te, vorrei tanto che ci fossi
io su quel tavolo nn tu. Perdonami, sana.- disse piangendo.