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Autore: DrHouse93    05/12/2010    3 recensioni
Voldemort puntò la bacchetta contro James, che si immobilizzò, poi sorrise e disse: «Avada Kedavra»
Ci fu il consueto lampo di luce verde e James Potter cadde a terra come una marionetta. Voldemort salì le scale, bramoso di gloria. L’unica minaccia al suo potere stava per essere neutralizzata. Entrò nella camera da letto dei Potter, e non fece caso a Lily Potter, con un completino sexy e ammanettata sul letto, tanto era concentrato. Perquisì la stanza, ma non c’era nessuno. Solo allora si girò verso Lily e gli disse in tono minaccioso: «Dov’è?»
«L’hai ucciso…l’hai ucciso…» singhiozzò Lily.
«Non tuo marito, cogliona» sbottò Voldemort. «Dov’è tuo figlio?»
«F-figlio?» pianse Lily. «Noi non abbiamo un figlio»
Voldemort fu sorpreso. Non era vero, non poteva essere vero
«Stai mentendo!» urlò, poi gli lesse nel pensiero per accertarsene, ma le parole di Lily erano vere: i Potter non avevano un figlio.

NB: Il titolo della fic non ha niente a che vedere con l'omonimo film horror
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Il Mai Nato
- Capitolo 1: L’Incanto Fidelius infranto -

Era una notte buia e tempestosa. Il paesaggio era immerso nel silenzio, tranne che per il continuo sferzare del vento sugli alberi. All’improvviso, dal nulla apparve una figura. La figura di un uomo. Era giovane, aveva appena ventuno anni, capelli neri e unticci che gli si aprivano sul viso come due tendine e un naso adunco. Severus Piton percorse un breve tratto di strada, fino a ritrovarsi davanti a un’inferriata di una grande villa. Sfoderò da sotto la veste una bacchetta di legno e la picchiettò una volta sul cancello. Il cancello vibrò, poi annunciò:
«Dichiarate il vostro intento!»
Piton rispose tranquillamente: «Sono qui per la riunione con il Signore Oscuro»
Il cancello si aprì. Piton si avviò a passo tranquillo verso l’imponente villa di Lucius Malfoy, che veniva usata anche come Quartier Generale. Arrivato davanti alla soglia, bussò la porta. Poco dopo gli venne ad aprire Narcissa Malfoy.
«Ciao Severus» lo salutò.
«Ciao Narcissa» rispose Piton, che entrò. Si recò subito nel salone, e vide alcuni Mangiamorte già seduti, altri che dovevano ancora arrivare, e Lord Voldemort seduto a capotavola, che accarezzava il suo enorme serpente Nagini.
«Benvenuto Severus» lo accolse Voldemort, con la sua solita voce fredda e acuta. «Prego, siediti»
Piton obbedì. Al momento c’erano solo i Malfoy, seduti composti, i Lestrange, Codaliscia, che tremava tutto, Dolohov e Rookwood. Attesero un po’, poi uno dopo l’altro arrivarono tutti. Quindi Voldemort si alzò e cominciò a parlare:
«Miei fedeli Mangiamorte, vi ho convocato qui per una precisa ragione»
I presenti si fecero attenti.
«Il nostro vile Codaliscia, qui presente, si è appena unito a noi». Voldemort lo indicò, e quello sprofondò nella sedia. Alcuni Mangiamorte ghignarono. «All’inizio non sapevo se fidarmi, ma poi mi ha dato alcune notizie che mi hanno convinto della sua fedeltà»
Voldemort fece una pausa.
«Ora, è giusto che tutti voi sappiate che il mio potere sta per svanire»
I Mangiamorte si irrigidirono e si guardarono attorno spaesati. Bellatrix era giù sull’orlo di una crisi di pianto, quando Voldemort continuò: «Sì, il mio potere sta per svanire a meno che…»
Sospiro di sollievo generale. «…io non distrugga questa minaccia prima che posso costituire un pericolo per me. La minaccia in questione è la famiglia Potter»
I presenti trasalirono, Piton più di tutti, ma subito dopo si ricomposero.
«Infatti, qualche giorno fa sono venuto a conoscenza del fatto che un bambino, che sarebbe nato alla fine del settimo mese e da genitori che avevano già osato sfidarmi in passato, sarebbe stata la mia rovina»
Piton deglutì. Era stato lui a passargli quella notizia. Ma la profezia che aveva udito alla Testa di Porco da Sibilla Cooman non parlava dei Potter.
«Dopo una lunga e attenta riflessione, sono giunto alla conclusione che il bambino in questione è il figlio di James e Lily Potter»
Piton stava per farsi prendere dal panico, quando si tranquillizzò: Voldemort non poteva sapere si trovasse la casa dei Potter, poiché protetta da un Incanto Fidelius.
Ma, aspetta un momento…, un dubbio atroce gli si insinuò nella mente. Voldemort confermò con le sue parole: «Ed è qui che entra in gioco Codaliscia. Fino a ieri, la casa dei Potter era protetta da un Incanto Fidelius. Ma ora non più, dopo che Codaliscia mi ha rivelato il luogo, rendendomi a mia volta un Custode Segreto»
Piton boccheggiò. Era finita, Voldemort avrebbe ucciso la donna che amava, e lui non poteva fare nulla per impedirlo. Si fece prendere dal panico, e cominciò a sudare. Ma, prima che qualcuno se ne accorgesse, controllò le proprie emozioni. Se se ne fossero accorti…
«Perciò» proseguì Voldemort, «volevo solo avvisarvi che non dovete temere per la vita del vostro padrone. Mi occuperò della faccenda stasera stessa. La riunione è terminata»
I Mangiamorte furono un po’ sorpresi dall’improvviso congedo, ma si affrettarono a lasciare la casa. Solo Piton si attardò: aveva deciso di chiedere a Voldemort di risparmiarla, anche se ciò lo avrebbe portato alla morte.
«Mio Signore» esordì Piton, rivolto a Voldemort.
«Puoi andare, Severus» lo congedò di nuovo Voldemort
«Mio Signore, io devo chiedervi un favore» insistette Piton. Ecco. Il salto nel baratro era stato compiuto. Voldemort lo fissò con i suoi occhi rossi.
«Un favore, Severusripetè Voldemort. «Tu osi chiedere un favore a Lord Voldemort
«Sì, Signore. Anche se ciò potrebbe uccidermi» rispose Piton. Voldemort lo fissò a lungo, poi disse: «Tu possiedi molto coraggio, Severus, una qualità che Lord Voldemort apprezza. Ora dimmi ciò che hai da dire»
Piton deglutì. Che culo, pensò, poi disse: «Mio signore, volevo chiedervi di risparmiare Lily Potter. Uccidere il marito e il figlio, ma risparmiare lei»
Voldemort inclinò la testa da un lato, e domandò: «Perché mi chiedi questo, Severus
Piton non rispose. Voldemort non credeva nell’amore, non poteva rivelargli i propri sentimenti.
«Parla, Severus» ordinò Voldemort. E Piton parlò, senza volerlo: «Perché sono innamorato di lei»
Voldemort rise, una risata senza gioia. «Dunque è così!»
Riflettè a lungo. Piton sperava con tutto il cuore che acconsentisse. Poi Voldemort lentamente annunciò il verdetto: «Se non creerà problemi la risparmierò. Ora puoi andare, Severus»
«M-mio Signore» lo salutò Piton, poi uscì, sperando con tutto il cuore che Lily non infastidisse Voldemort.

Voldemort riapparve a Godric’s Hollow. Era ancora disgustato da ciò che Piton gli aveva detto. Ma d’altronde non capivano che l’amore era una cosa per deboli, non era un’arma, non salvava la vita. Osservò il villaggio. C’erano molte delle patetiche imitazioni dei Babbani di un mondo al quale non credevano. Si incamminò verso la casa dei Potter, e per strada incrociò un bambino, che gli disse: «Bel costume, signore!»
Voldemort si girò a guardarlo, e non appena il bambino lo vide si spaventò e scappò via. Voldemort fece per sfoderare la bacchetta, ma decise di lasciar perdere: aveva un altro compito da svolgere. Continuò a camminare, finchè non la vide, gioioso: la casa dei Potter, con l’Incanto Fidelius infranto. Guardò la finestra e vide le luci accese. Si incamminò verso la soglia. La porta era chiusa a chiave, ma per lui non era un problema. Puntò la bacchetta e aprì la porta. Ma, non appena entrò, sentì una voce femminile esclamare dal piano di sopra:
«James! Sono pronta, prendimi!»
Prima che Voldemort potesse fare altro, alla sua destra si aprì una porta e ne uscì un uomo, che riconobbe come James Potter, ma indossava un orrido abito sadomaso, tanto che perfino lui si schifò. James, non appena lo vide, prese a bestemmiare, poi urlò: «Lily è Voldemort! Presto, togliti le manette, scappa! Io lo intrattengo!»
Voldemort si riscosse e rise. Come poteva sperare di intrattenere lui, Lord Voldemort, se non aveva nemmeno un’arma? Che stupidi che erano stati, a riporre la loro fiducia negli ami…
POW
Voldemort ricevette un cazzotto in piena faccia. Cadde a terra, poi sentì due mani che lo giravano e presero a strozzarlo. James Potter lo stava strozzando. E lui, il mago più potente di tutti i tempi, si faceva uccidere così? Voldemort lo allontanò con uno sprazzo di magia, tossì, raccolse la bacchetta e la puntò contro James, che si immobilizzò. Voldemort ebbe un altro attacco di tosse, poi sorrise e disse: «Avada Kedavra»
Ci fu il consueto lampo di luce verde e James Potter cadde a terra come una marionetta. Voldemort salì le scale, bramoso di gloria. L’unica minaccia al suo potere stava per essere neutralizzata. Entrò nella camera da letto dei Potter, e non fece caso a Lily Potter, con un completino sexy e ammanettata sul letto, tanto era concentrato. Perquisì la stanza, ma non c’era nessuno. Solo allora si girò verso Lily e gli disse in tono minaccioso: «Dov’è?»
«L’hai ucciso…l’hai ucciso…» singhiozzò Lily.
«Non tuo marito, cogliona» sbottò Voldemort. «Dov’è tuo figlio?»
«F-figlio?» pianse Lily. «Noi non abbiamo un figlio»
Voldemort fu sorpreso. Non era vero, non poteva essere vero
«Stai mentendo!» urlò, poi gli lesse nel pensiero per accertarsene, ma le parole di Lily erano vere: i Potter non avevano un figlio. Lì per lì si incazzò, ma poi riflettè meglio: la profezia era falsa. Non si era avverata. O forse si trattava di un altro bambino. Ma chi poteva essere? Rimase a lungo a riflettere. Poi gli tornarono in mente le parole di Bellatrix: “E’ un vero peccato che non abbia potuto torturare anche il piccolo Paciock, sarebbe stato un vero piacere”. Sicchè i Paciock avevano un figlio. Voldemort uscì di corsa dalla casa, lasciando Lily disperata sul letto, e si Smaterializzò.

Ricomparve subito dopo davanti alla casa di Agnes Paciock, madre di Frank. Dormivano già tutti. Voldemort entrò, ispezionò la casa, e trovò il figlio dei Paciock che dormiva. Alzò la bacchetta, la puntò su di lui, sorrise e disse: «Avada Kedavra»
Il lampo di luce verde pose fine alla vita dell’unico che avrebbe potuto costituire una minaccia per Lord Voldemort.

Ciao a tutti ragazzi/e, ecco qui il primo capitolo del Mai Nato! Questa è la seconda versione, quella fatta seriamente, e spero che vi piaccia. E ora? Neville è morto, e Harry non è mai nato. Cosa succederà ora che Voldemort ha campo libero? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! L’appuntamento è per domenica prossima, ciao a tutti!

  
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