Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Angelica HB    05/12/2010    2 recensioni
"E' davvero andato via?" Chissà perchè, poi, le riusciva difficile crederlo. Lui l'aveva sempre detto, in fondo, che si era stufato di tutto e tutti, della sua famiglia che non l'accettava per ciò che era, e che voleva andarsene via, scappare il più lontano possibile da tutti loro, in un posto dove, magari, non l'avrebbero più accusato per essere semplicemente sè stesso.
"Sì, e dubito che tornerà" Fu troppo freddo Regulus nel darle quella risposta. La colpì in pieno, e adesso ci credeva, adesso era vero. Sirius era realmente scappato via. Eppure non si sentiva scossa, no, non era affatto stupita o triste. Il suo volto rimase impassibile, ma dentro di sè, la sè stessa che tendeva a rimanere nascosta, fece un gran sorriso e rise sarcastica. Quella sè stessa si sentiva euforica, eccitata. Era scappato via...Lui l'aveva fatto veramente, a differenza di lei, che si limitava a sognare ad occhi aperti. Ode a Sirius Black, avrebbe brindato col champagne alla sua fuga.
Genere: Guerra, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Regulus Black, Sirius Black, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo



I lunghi capelli le scivolavano disordinati e mossi sulla schiena, la gonna azzurra alzata sopra le ginocchia. Era indifferente a tutto ciò che succedeva di sotto, o a ciò, che magari, sarebbe successo. Voleva godersi soltanto l'ultima bella giornata di sole, residuo di un'estate che stava ormai tramontando, lì, sul faggio di sempre, sopra al quale si arrampicava fin da quando era piccola, seduta sempre allo stesso posto, dentro quella forcella che quasi la inghiottiva. Osservava il mondo da lì sopra, distante da tutto e da tutti, talvolta aveva delirato su una sua eventuale fuga da Glasgow, ad esplorare il mondo che c'era oltre gli alberi e le foreste a cui era abituata. Ma la voglia di scappare le passava in fretta, e ritornava con i piedi ben piantati a terra, a sopportare la monotonia della sua vita, dove ogni giorno era uguale all'altro. Non vedeva l'ora di tornare ad Hogwarts.
"Angy! Dannata Angy, dove sei!" I toni soavi di Alènoir la ridestarono dalle sue strane fantasie. Si sporse leggermente in avanti e guardò verso il basso.
"Dove sono sempre, Aly" Le rispose pacata ed annoiata.
"Ma come fai a stare lassù tutto il tempo? Non ti annoi, Angelica?"
"Mi annoio di più a casa, Cendre. Sai, con tutte quelle brutte facce..."
Cendre sorrise, mentre Alènoir alzava gli occhi al cielo.
"Vuoi scendere, dannazione?" Ringhiò Alènoir, evidentemente infastidita per qualcosa.
"No"
"Ma chi sei tu, la figlia di Tarzan e Jane?"
"Probabile" Sghignazzò Angelica.
"Comunque, che cosa volete?"
"Non crederai mai a quello che stiamo per dirti" Esordì Alènoir, con un'aria insolitamente civettuola. Angelica inarcò un sopracciglio chiaro.
"Allora che me lo dite a fare se non ci crederò mai?" Osservò, con una logica tutta sua. Sentì Alènoir sbuffare.
"Ma tu devi sempre ribattere?" Sbottò acida.
"Sempre e comunque, Aly. Se Angelica non ha l'ultima parola non è felice. Sirius è scappato" Cendre, con la sua solita delicatezza, le rivelò la novità senza alcuna espressione, come se la fuga di Sirius non fosse di grande importanza per lei. Angelica la fissò senza alcuna reazione, chiaro segno che non ci aveva capito un tubo.
"Che?" Domandò infatti.
"Sirius Black, il primogenito di Orion e Walburga Black, fratello maggiore di Regulus Black, Grifondoro tra..." Prima che Cendre finisse la sua luuuunga e sarcastica risposta assurda, Angelica prese la saggia decisione di interromperla.
"Sì, grazie, ma questo lo sanno pure i muri" Borbottò la ragazza sull'albero.
"Voi due mi sembrate cretine" Commentò Alènoir, scuotendo il capo.
"Insomma, Black è scappato di casa la notte scorsa, il perchè non lo so, quindi non chiedermelo. Come facciamo a saperlo? Semplice: Black Senior e Regulus sono qui" Spiegò Alènoir. Angelica ci mise qualche minuto ad assimilare la notizia.
"E sono qui? A casa mia?"
"Oui, mademoiselle, oui"
Con un'agilità quasi felina, Angelica scese dall'albero con una rapidità impressionante, e seguita dalle sue amiche andò drittà spedita verso casa, senza curarsi del fatto che la sua gonna fosse tutta sporca. Attraversarono la porta finestra del giardino, passarono per il corridoio, davanti al laboratorio di suo padre, e con Angelica in testa, come una vera padrona di casa, fecero il loro ingresso nel salone di Hawk Manor. Suo padre, serio e glaciale come sempre, era seduto con aria regale sulla sua poltrona preferita, antica e riccamente intagliata, sua madre Morgane, alla quale non somigliava nemmeno un pò, gli era seduta accanto, su una poltrona più piccola, con quell'aria eterea e pacata che tanto la contraddinstingueva. Davanti a loro sedevano Orion Black, il bel volto dai tratti aristocratici contratto in una smorfia indefinibile, che sapeva di rabbia, incredulità e, in parte minore, le sembrava di tristezza, al suo canto Regulus, gelido quanto suo padre, l'espressione fin troppo calma per i suoi gusti. I quattro si voltarono appena entrarono, Morgane che lanciava un'occhiata di disappunto alla figlia per il suo stato pietoso, ma Angelica la ignorò, si limitò a salutare educatamente, come le era stato insegnato. Orion abbozzò un sorriso.
"Buongiorno, Angelica. Ti trovo bene" Risuonava quasi ironica, quella frase.
"Non posso dire lo stesso di te, zio Orion" Replicò, in tono dolce e più rilassato. Vide un improvviso lampo di luce negli occhi grigi dello zio, così simili a quelli del suo figlio maggiore.
"Già...Almeno tu sei ancora qui" Commentò, la voce stanca. Angelica spostò lo sguardo su Regulus.
"E' davvero andato via?" Chissà perchè, poi, le riusciva difficile crederlo. Lui l'aveva sempre detto, in fondo, che si era stufato di tutto e tutti, della sua famiglia che non l'accettava per ciò che era, e che voleva andarsene via, scappare il più lontano possibile da tutti loro, in un posto dove, magari, non l'avrebbero più accusato per essere semplicemente sè stesso.
"Sì, e dubito che tornerà" Fu troppo freddo Regulus nel darle quella risposta. La colpì in pieno, e adesso ci credeva, adesso era vero. Sirius era realmente scappato via. Eppure non si sentiva scossa, no, non era affatto stupita o triste. Il suo volto rimase impassibile, ma dentro di sè, la sè stessa che tendeva a rimanere nascosta, fece un gran sorriso e rise sarcastica. Quella sè stessa si sentiva euforica, eccitata. Era scappato via...Lui l'aveva fatto veramente, a differenza di lei, che si limitava a sognare ad occhi aperti. Ode a Sirius Black, avrebbe brindato col champagne alla sua fuga.



Note: Prima mia Fan Fiction! Finalmente sono riuscita a pubblicarla! La storia parla di tre miei personaggi: Angelica, Cendre ed Alènoir, e di tutti gli altri personaggi che girano intorno a loro. E' ambientata al sesto anno dei Malandrini, inizialmente volevo fare il quinto, ma poi ho preferito il sesto. Bene, spero di non aver fatto errori!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Angelica HB