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Autore: pervertedsquirrel     05/12/2010    4 recensioni
Hermione è la perla più importante tra i mangiamorte di Voldemort, allevata per attuare il suo più grande piano. Ma quando il Signore Oscuro le assegna la sua più grande missione, essere amica col nemico giurato, Harry Potter, la ragazza non prevederà di innamorarsi perdutamente di lui. Tradotta dalla stupenda fanfic di perverted-squirrel. Traduttrice Giu1212hilary
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Un inutile regalo di natale

 

 

Hermione e Ginny si svegliarono di colpo la mattina di Natale a causa di un forte rumore che fece palpitare i loro timpani e scuotere la pelle dai brividi. Guardarono rapidamente in giro per cercare la fonte del rumore, ed Hermione vide un piccolo ed elettrico corno rosso che galleggiava nel bel mezzo della stanza, non più grande di un boccino. Si alzò per cercare di farlo andare via, ma questo si mosse velocemente ed evitò la sua mano. Ringhiando, Hermione guardò l'orologio. Le cinque del mattino. Quella cosa le aveva svegliate alle cinque del mattino. Hermione riteneva di essere una persona mattiniera ma pensò che quella situazione fosse ridicola. Ci si aspettava che le persone dormissero durante le vacanze, non che venissero svegliate da una minuscola tromba per un qualsiasi allarme.

 

Ginny, come Hermione, prese a comportarsi allo stesso modo, mentre, intontita, si alzava e si dirigeva verso la porta, assonnata. Hermione si chiese vagamente perché stesse facendo un tale sforzo per uscire dalla stanza quando era chiaro che era ancora mezza addormentata. Ma, smise di farsi domande quando, spalancando la porta, vide Fred e George tentare di sentire attraverso la porta, ovviamente, in attesa di qualcosa. Era naturale che si comportassero in quel modo. Pensò Hermione con una smorfia.

 

Il corno volò immediatamente fra le mani di George, che spinse quello che sembrava essere un piccolo pulsante sul fondo, e si sgonfiò nel palmo della mano come un palloncino, che intascò rapidamente. Vide Ginny mettersi una mano sul fianco mentre l'altra sosteneva il corpo contro lo stipite. Hermione temé -okay, sperò- che la mano di Ginny avrebbe presto perso l’equilibrio e che lei fosse crollata a terra. La voce di Fred la riportò sulla terra e il tono energico le faceva venir voglia di chiudere la porta.

 

"Buon Natale!" Gridò ad alta voce.

 

"Spero che il piccolo Lutero non vi abbia svegliato da ahem qualche piacevole sogno." George strizzò l'occhio in direzione di Hermione. Lei gli lanciò uno sguardo strano, non capendo perché stesse prendendo lei come esempio. Pensavano che avesse sognato? Soprattutto cosa? Disgustante.

 

"Perché ci avete svegliate così presto? I regali non vanno da nessuna parte."

Fred e George si guardarono l'un l'altro in modo cattivo, "Come lo sai?"

 

Ginny li derise ed Hermione soppresse una risatina. La situazione smise subito di essere divertente quando i loro volti si fecero seri. Ginny fece per lasciare la stanza, quando qualcuno aprì il loro regalo.

 

"Smettila. Ora per favore, prendi il tuo piccolo giocattolo ed esci, così che possiamo tornare a dormire." Disse Ginny a denti stretti.

"Mi dispiace, sorellina, non si può fare." Disse George, mettendosi le mani in tasca.


"Mamma e papà sono svegli dalle quattro per Charlie e dicono che tutti devono scendere alle cinque per i regali."
Continuò Fred.

 

Ginny guardò Hermione per un secondo e nuovamente si voltò verso i sorridenti gemelli. Sospirando, si chinò e disse con tono sottile, "C'è il caffè?"

 

"Tre pentole,"disse George altrettanto silenzioso.

 

"Ci sto" disse Ginny spingendo Fred e George, e correndo giù per le scale. Hermione non capì come facesse il caffè a motivare così tanto una persona. Si era alzata, e sarebbe rimasta sveglia. Questo era il modo in cui lavorava il suo corpo.

 

Sentì un paio di piedi che si avvicinavano a lei e guardando verso l’altro, vide Fred che le sorrideva. Le tese una mano, "Vieni Bella Addormentata, sotto ti aspettano molti regali."

 

Hermione gli lanciò uno sguardo: "Io non penso."

L’altro
s’accigliò e si chinò inginocchiandosi. "E perché dici una cosa del genere?"

Hermione si strinse nelle spalle, "Non sono mai stata un grande fan del Natale."

 

Fred le fece un piccolo sorriso, "Beh, le cose stanno per cambiare. Sei in territorio Weasley ora. Tutti quelli che escono da questa casa non se ne vanno mai prima della cena di Natale."

 

"Sì certo, lo capisco, ma ..." s’interruppe lei.

"Ma cosa?"


Hermione sospirò risolutamente "Niente.
Andiamo ad aprire i regali."

 

Fred non sembrava convinto, ma l’aiutò ad alzarsi e scese con lei le scale per arrivare nel salotto che era già pieno di gente in pigiama, che teneva tazze di caffè caldo e sceglieva i propri regali. Fleur sembrava brillare nella bianca camicia da notte di seta e nel vestito in corrispondenza, guardando l'atmosfera e sorridendo ogni volta che poteva. Hermione cercò di non dimenticare di scoprire in seguito di cosa si trattasse.


Fred la invitò a sedersi tra chi presunse fosse Charlie e, con suo orrore, Harry. Charlie era molto tozzo e chiaramente aveva preso la maggior parte delle lentiggini di famiglia. Non pensava che qualcuno potesse battere Ron in materia, ma capì di essersi sbagliata. Punto per Charlie.

 

Era troppo tardi per alzarsi e muoversi senza farsi notare così fece del suo meglio per non toccarlo. Purtroppo, il divano non glielo stava permettendo. I loro bracci si toccarono e dovette controllare i brividi che le partivano dal braccio salendo fino alla colonna vertebrale. Credette di vedere Harry respirare profondamente, ma smorzò quel pensiero e accusò l’imbarazzante situazione in cui si trovavano. Si erano ignorati con successo negli ultimi giorni e avrebbero potuto perdere tutto per niente.

 

"Va bene, siete tutti qui?" chiese la signora Weasley dalla volta della cucina. Dopo la festa, Fred e George avevano deciso di provare il loro Vischio speciale su molte coppie che vennero gettate per la stanza e che causarono danni agli scaffali pieni del materiale che la signora Weasley usava per la maglieria.

"Sì mamma, l'ultimo è finalmente arrivato." Disse Bill scherzosamente e Ginny gli fece la linguaccia.

"Perfetto". Battè le mani e i regali che erano stati messi sotto l'albero galleggiarono precariamente in tutta la stanza e atterrarono davanti a coloro ai quali erano destinati.

Ogni membro della stanza ricevette una sottile scatola, avvolta in carta rossa e bianca e un nastro d’uguale colore nel quale Hermione pensò vi fossero i maglioni di cui Harry le aveva parlato. A parte quel dono uguale per tutti, Hermione fu sorpresa di vedere altri tre pacchetti extra di fronte a lei.

"Credo che quest'anno andremo dal più giovane al più vecchio, d’accordo?" chiese la signora Weasley alla stanza.

Seguirono lamenti e gemiti a quella dichiarazione, cosa che Ginny non fece, mettendosi ad agitare il pugno in aria in segno di trionfo. Si mise subito ad aprire i regali, riducendo i doni accuratamente avvolti, in brandelli. Prima di tutti, aprì la scatola del maglione ed Hermione ebbe una chiara idea di come erano fatti. Quello di Ginny era di un viola brillante e poté vedere un grande G cucita sul davanti, in una tonalità più scura. Era, ovviamente, fatto a mano ed Hermione capì finalmente il motivo per cui ci teneva così tanto. Erano stati fatti esclusivamente per loro e nessuno era identico ad un altro. Il volto di Ginny scoppiò in un sorriso, e ringraziò la madre con sincerità.

Ginny ricevette altri piccoli doni da ognuno dei fratelli maggiori; prodotti rosa confezionati dal negozio di Fred e George, autentico cioccolato rumeno da Charlie, gioielli da Fleur e Bill, e un set di penne nuove da Percy, che non era riuscito a venire. Scartò un pacchetto azzurro il più rapidamente possibile e si fermò quando vide quello che c'era dentro- un medaglione d'oro. Harry evitò gli occhi di Ginny e cambiò posizione sul divano. Hermione poté sentire la tensione nell'aria e desiderò scappare via. L'ultima cosa che voleva sentire era un'altra accesa discussione.

Harry era il prossimo e il colore del suo maglione era quel verde smeraldo che corrispondeva ai suoi occhi, e aveva una brillante verde H ricamata sul davanti. Ricevette dei regali simili a quelli di Ginny e poi un pacchetto verde. Ginny gli aveva regalato un pigiama di seta rossa e lui le sorrise, grato.

Ron veniva dopo e il suo maglione era marrone, con una R viola scuro su di esso. I suoi regali consistevano principalmente in dolci zuccherati e forniture di Quidditch dai suoi fratelli. Hermione non voleva essere la prossima. Aveva paura di ciò che si trovava all'interno delle confezioni, accuratamente avvolte, ai suoi piedi. Ma, quando Ron aprì la sua ultima scatola di Bertie Bott, seppe che era giunto il suo momento. Respirando profondamente, iniziò col maglione e sentì il tessuto morbido sotto le sue dita ancor prima di vederlo. Tirandolo fuori dalla scatola, vide che era blu scuro e aveva una brillante H blu. Hermione guardò la signora Weasley e la ringraziò sinceramente.

"Oh, non è un problema, cara. Ogni amico dei miei figli fa parte della famiglia per me." Disse dolcemente.

Hermione arrossì e mise da parte il maglione, riponendolo nella scatola. Prese una scatola vicina, e scartò la carta giallo brillante, aprendo la scatola a forma di cubo. Dentro c'era un assortimento di dolci e caramelle fondenti ed Hermione guardò la piccola etichetta all'interno. Diceva: Buon Natale! I tuoi amici, Harry e Ron. Hermione guardò Harry e disse: "Sapevate che non dovevate regalarmi qualcosa."

"Come hai fatto a sapere che ero i-" Hermione gli lanciò uno sguardo e lui sospirò: "Lo so, ma volevo farlo."

Si riparte col piano "
Ignoralo". Sussurrò amaramente la sua mente. Ignorando i suoi pensieri, rispose con un veloce, "Grazie".

Lui le sorrise e annuì. Ritornò rapidamente ai suoi doni prima che il suo corpo avesse il tempo di reagire sotto il suo sguardo. Il regalo successivo era avvolto in una scatola rosa brillante ed Hermione ebbe paura di aprirla. Il rosa era un colore orribile e qualunque cosa vi fosse dentro la scatola non poteva che essere negativa. Tuttavia, dovette mettere da parte il suo giudizio, per ragioni di apparenza. Con attenzione, strappò la carta e aprì la scatola per vedere, con suo disgusto, ancora più rosa. C’era una grande varietà di prodotti di bellezza, dal make-up alle pozioni per capelli di Sleekeazy, organizzati in un beauty case. Hermione prese il cartellino in cima e lesse: Per Per l’unica amica che mi è rimasta. Buon Natale! Con amore, Ginny.

Hermione guardò la più giovane dei Weasley con un sopracciglio alzato. Lei la stava già guardando, quindi dedusse che non voleva evitare la questione del regalo. "L'ho comprato alcuni mesi fa". Spiegò umilmente, "Pensavo sarebbe stato bello insegnarti come usarli un giorno."

Hermione sbuffò e lo mise da parte: "Forse in un'altra vita.” Mormorò. Hermione non amava il make-up e raramente lo metteva. L'ultima volta che ricordava avesse comprato qualcosa aveva quattordici anni e doveva prepararsi per un ballo a Villa Malfoy.

Per l’ultimo regalo ci mise un bel po’ di tempo. Sapeva che non apparteneva a qualcuno dei Weasley, visto che non l’avevano mai incontrata prima. Allora, chi le aveva fatto quel regalo di Natale? Sperò davvero che Draco non le avesse mandato qualche aggeggio divertente come un paio di lingerie o qualcosa di altrettanto volgare. Con riluttanza, prese il dono e lo esaminò brevemente. Vi era una varietà di colori brillanti, tutti disposti in modo casuale, e sembravano essere disegnati a mano. Hermione strappò lo strano involucro e la scatola di cartone per vedere una scatola di velluto scarlatto. Aprendolo, spalancò gli occhi quando vide una miniatura di un corno grigio arricciato, simile a quello di un unicorno. C’era un cartellino attaccato con una corda sottile e lesse la scritta in silenzio.

Questo dovrebbe portare fortuna ai tuoi problemi. I nargilli hanno fatto la loro parte, ora tocca a te fare una mossa. Fai in modo di utilizzarlo con saggezza, perché credo che possa esplodere se lo tocchi troppo a lungo. -Luna

Luna. Luna Lovegood le aveva fatto un regalo di Natale- un regalo che sembrava un corno della testa di una creatura sconosciuta, ancora da scoprire. Doveva ammettere che quella ragazza sapeva di sicuro come sorprenderla. Perché aveva bisogno della fortuna? Non c’erano problemi, per quanto ne sapeva lei. La sua missione stava andando bene e la sua vita personale era ... beh, inesistente, anche in quel momento, ma in realtà non faceva molta differenza. I seguaci del Signore Oscuro non avevano una vita personale; il Signore Oscuro era la loro vita. Era un miracolo che sapesse almeno parlare con le persone. Ma non era questo il punto; il punto era che la sua amica con gli occhi sognanti pensava che avesse problemi. Quel fastidio che sentiva era sufficiente per farla impazzire.

A sua insaputa, gli altri avevano continuato a scartare i regali, nonostante lei avesse letto la nota di Luna, ma nessuno sembrava porgerle attenzione. La cosa andava sicuramente a suo favore, visto che la sua mente si trovava tra le nuvole. Quello era il modo in cui si sentiva Luna.

Che sto facendo? Sto impazzendo per qualcosa che una bionda folle ha scritto su un biglietto di Natale.-Beh, ne hai il diritto-Che vuoi dire? "Beh, non era esattamente riferito a te, dovresti avere ragione a chiederti cosa diavolo voleva dire-Questo è vero. Ma non dovrei comunque pensarci più di tanto- E’ già tanto che per una volta nella tua vita ti considera qualcuno, non disperare così presto.-E perché no?-Perché non eri preparata. Semplice come bere un bicchier d’acqua. Quando non sei preparata per qualcosa, ci pensi di più in un secondo momento. Proprio come quel bacio.

Hermione fermò i suoi pensieri proprio in quel momento. Non avrebbe pensato più a quel bacio. Era già un male che quel momento si era appropriato dei suoi pensieri. Ma pensava che non sarebbe durato a lungo. Era solo una fase. Ogni volta che baciava qualcuno, ci pensava per un po’. Certo, sarebbe passato un giorno, un giorno e mezzo ... ma era comunque un bacio. Sentì il suo corpo rilassarsi. Aveva finalmente trovato il motivo per cui non poteva smettere di pensare ad Harry e al loro bacio! Spontaneità. Era così semplice che dovette trattenersi dal correre in cucina e mettere la testa in uno degli armadi per sbatterla ripetutamente contro la porta.

 

L'ultimo dei regali venne aperto in quel momento ed Hermione poté sentire vagamente Ron che chiedeva quando sarebbe stata la colazione. In tutta la stanza risuonarono delle risate e tutti andarono in cucina per mangiare. Hermione rimase un attimo seduta, prima di unirsi a loro. Tutto Ogni cosa si sarebbe aggiustata. Tutto sarebbe andato via al più presto.

 

 

Era il giorno dopo Capodanno, ed Hermione, Harry, Ron e Ginny si trovavano in un piccolo scompartimento sul Hogwarts Express per tornare a Hogwarts.

 

Gli adii scambiati con la famiglia Weasley non si erano limitati a semplici abbracci e a baci sulla guancia. Hermione era saltata in aria per tre volte di seguito a causa di sette sciatti baci che le avevano dato su ogni guancia. Ogni membro della famiglia le aveva detto di tornare in estate e trascorrere un paio di settimane con loro ed Hermione mentì un paio di volte tra i denti, dicendo che lo avrebbe fatto. Naturalmente, da quel momento, probabilmente sarebbe stata nella lista fra i più ricercati del Ministero.

La notte prima della partenza, Hermione scoprì perchè Fleur aveva quello sguardo sul volto quando era apparsa in soggiorno. Lei e Bill aspettavano il loro primo bambino. La signora Weasley ne fu estatica e strinse letteralmente Bill in un abbraccio mostruoso, rimproverandolo per non averglielo detto prima. Fu un periodo felice per la famiglia Weasley ed Hermione non avrebbe potuto sentirsi più fuori luogo di così. Certo, cominciava a provare qualcosa per quelle persone in un modo sempre più pauroso, ma loro erano una famiglia. Un gruppo di stranieri che vedeva di rado, se non del tutto. Crescere senza una famiglia può far sentire chiunque a disagio, anche se c’erano voluti anni per perfezionare una faccia seria. Anche se provava ancora un sentimento confuso per tutto il gruppo di teste rosse, non poteva fare a meno di sentire un piccolo attaccamento verso la Tana.

Fred aveva ragione, dopo Natale non sentiva più la forte voglia di partire, come aveva fatto in un primo momento. Ma c'era del lavoro da fare al suo ritorno ad Hogwarts e doveva farlo bene prima che ... beh ... prima che il Signore Oscuro la contattasse e le dicesse cosa fare. Aveva la sensazione che sarebbe accaduto presto. E anche se si era concentrata sul futuro, c'era ancora una parte di lei che non voleva che tutto quello finisse. Era andata a scuola per la prima volta, aveva degli amici, e in realtà aveva una vita che non consisteva in vittime ammucchiate per il suo talento con la bacchetta. Aveva usato la bacchetta per incantesimi e stregonerie che l’avrebbero davvero preparata per diventare una strega migliore. Tutte le cose belle prima o poi finivano.

 

"Allora, Hermione, ti è piaciuta la Tana?" le chiese Ron.

Hermione lo guardò negli occhi azzurri e annuì: "Era stupenda, Ron."


Le sorrise e ritornò al suo posto, "Però non riesco ancora a credere che Bill e Fleur avranno un bambino."


"Beh,
sono sposati, Ron." Disse Harry semplicemente: "Le persone sposate hanno bambini."


"Lo so." Disse Ron amaramente, "E' solo che è strano."

Ginny annuì, "So come ti senti. Sembra solo ieri che guardavo Fleur come una boriosa bambina durante il Torneo Tremaghi e ora sta avendo il figlio di mio fratello." Hermione sbuffò e Ginny scattò guardando verso la sua direzione. "Che c’è di così divertente?"

"Tutta la situazione." Dichiarò Hermione senza mezzi termini.

"Sono contenta che la mia vita familiare sia così divertente per te." Disse con calore.


Hermione aprì la bocca per dire qualcosa, ma qualcuno la batté sul tempo.


"Dacci un taglio, Ginny".


Ginny si rivolse a Harry con sguardo frustrato, "Oh, così ora la difendi?"


Harry alzò gli occhi al cielo, "Sai che non la sto-"


"Risparmiatela." Disse Ginny freddamente. "Trovatevi un altro scompartimento per pomiciare, d’accordo?"


"Finiscila, Ginny".


Lei strinse gli occhi, "Oh, andiamo, sai che lo vuoi."

Hermione guardò Harry che emise un sospiro e tornò al suo posto. Ginny non aveva capito niente! Era stufa e stanca del suo atteggiamento geloso e delle allusioni sarcastiche. Era meglio che la ignorasse. Sentì una contrazione nella mano destra, nella tasca in cui teneva la bacchetta. Controllati. L’avvertì la sua mente.

Ron si chinò su sua sorella e cercò di parlarle con tono sommesso, “Che sta succedendo?"

Ginny, Harry e Hermione risposero contemporaneamente con un sonoro "Niente".


Ron gonfiò le labbra e tornò al suo posto, desiderando essere in qualunque altra parte, ma tranne che in quel compartimento.

Realizzò quel desiderio una mezz'oretta dopo, quando il treno si fermò alla stazione di Hogsmeade. La piccola, scura piattaforma servì ai tre ragazzi, più Ron, come un rifugio, vista la tensione che si era creata. Presero i loro bagagli e uscirono dal treno in fretta, andando vero le carrozze quasi correndo. Il tragitto fino a scuola si svolse in silenzio, nessuno tentava di parlare. Mentre si avvicinavano al castello, Hermione sentì un caldo sentimento che si diffondeva in tutto il corpo. Era a casa.

I cavalli scuri si fermarono ed Hermione uscì dalla carrozza in fretta, correndo verso il dormitorio per poter riposare. Nella sala d'ingresso vide alcuni amici scambiarsi abbracci e raccontarsi a vicenda le loro vacanze. Fece del suo meglio per passare inosservata mentre si dirigeva rapidamente verso le scale. Attraverso il trambusto della folla, non vide il blocco stradale con il quale non evitò di scontrarsi. Entrò in collisione con un torace muscoloso che li fece quasi cadere a terra. Fortunatamente, aveva il bagaglio su cui appoggiarsi. Ebbe appena il tempo di gettare uno sguardo verso l'alto quando l’alta figura la spinse verso le segrete. Nessuno si accorse di loro, che camminavano tra la folla e mentre raggiungevano il corridoio buio, lei si discostò da lui e gli diede uno schiaffo in faccia.

 

"Non farlo mai più. Mi hai quasi staccato il braccio!" Si strofinò le spalle teneramente e fissò Draco.

L’altro si strinse nelle spalle con noncuranza, "Dovevo farti venire giù in qualche modo."


"Avresti potuto farmi un segno o qualcosa del genere!" Disse disprezzandolo.


"L’ho fatto." Le disse apertamente: "Ma, sembrava che mentre correvi, qualcuno ti stesse inseguendo."


"Ero ansiosa di andare a letto, tutto qua." Spiegò.


Egli incrociò le braccia, "Davvero?"

 

Storse il naso e lo guardò con occhi socchiusi, "Sì, davvero. Ora, cosa c’era di così importante per trascinarmi q- vuole parlare con me, non è vero?"

Draco annuì, "Già."

 

Hermione sospirò, passandosi una mano tra i capelli. Li lasciò cadere sul fianco e fece cenno al lato opposto del corridoio, "D’accordo. Mostrami la strada."

 

Draco iniziò a camminare davanti a lei e prese il suo baule facendolo rotolare mentre i due si dirigevano verso i corridoi bui. L'unico suono mentre camminavano era quello delle ruote che strisciavano contro il pavimento di pietra. Raggiunta la destinazione, Hermione si sentì stanca entrando in una classe vuota, alla fine del corridoio vicino all’aula di pozioni. Sperò che la cosa sarebbe stata breve, così da poter andare a letto.

 

Draco aprì la porta e lei entrò, mettendo il baule contro una gamba della scrivania. Vide la bacinella di pietra in cima alla cattedra, nella parte anteriore della stanza, che emetteva un bagliore misterioso blu. Fermandosi davanti alla scrivania, si chinò a guardare il capo del suo padrone nel liquido.

 

"Buona sera, Hermione. Confido che la tua vacanza con i Weasley sia andata bene?" chiese.

Non volle sapere come aveva scoperto della permanenza durante la pausa. "Oh, sì, perfetta."


"Ti stai avvicinando a Potter, allora?" chiese con impazienza.


"Un po' troppo, direi." Rispose onestamente.

 

L’altro emise una risatina: "Beh, non posso dire di simpatizzare con la situazione. E' dura associarsi con traditori di sangue. Io stesso non potrei mai essere in grado di completare tale compito. Ma tu, mia cara, stai facendo davvero un ottimo lavoro."

"E’ questa la ragione per cui mi avete contattato, per dirmi che sto facendo un buon lavoro?" chiese.

"Certo che no."

"E allora perchè?"

Lui le diede uno sguardo. Sembrava quasi che la stesse scrutando o che avesse pena per lei. "Ho le mie ragioni." Hermione aprì la bocca, ma venne subito zittita, "Cosa che non ti deve preoccupare. Devi solo continuare ad andare avanti. E ricordati di non permettere che la sua fiducia vacilli. Fa di tutto per diventare la sua complice numero uno."


Hermione annuì, "Lo farò."

 

La sua immagine sbiadì nella bacinella ed Hermione si girò verso Draco, che era seduto in cima a una scrivania e la fissava intensamente. "Perché insiste a controllarmi come se avessii tre anni?"

 

"Vuole solo assicurarsi che stai bene."

Hermione incrociò le braccia sul petto e si girò in modo da poter vedere il suo volto contorcersi per la svogliatezza, "Non è mio padre."


"Mia ..."


Hermione fece un respiro profondo e si voltò dall’altra parte. "Sto bene, Draco. Voglio solo andare a dormire."


Le
mise una mano sulla spalla e la strinse un po’, "Ricorda, io sono qui se hai bisogno di me."

Lei annuì: "Sì, lo so. Ma non lo farò."


"Giusto. Non lo farai."

Lei se ne andò sentendo i suoi occhi che la fissavano. Sembrava che tutti pensassero fosse una bambola di porcellana, incapace di fare qualsiasi cosa. Prima il Signore Oscuro, e ora Draco. Stava bene, stava andando bene. Harry si fidava di lei. Ora che lui e Ginny litigavano ed era evidente che non potevano non parlarsi, la sua posizione era scolpita nella pietra. La scuola stava per iniziare, ed Harry sarebbe stato fuori dai suoi pensieri per la fine della prossima settimana.

Sto bene.

Altro incontro col signore Oscuro. Hermione sta o non sta bene? :) ringrazio infinitamente roxy_xyz, FunnyPink ("Le vuole bene, harry vuole bene a troppe persone. Ma ama solo una!", quoterei sempre questa tua frase) patronustrip, (Magari ci fosse stato il vischio! Sicuramente le cose sarebbero andate diversamente ;))e debby91 (sempre adorabile!) Alla prossima :) Enjoy!

  
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