Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Betty    29/12/2003    1 recensioni
La carriera di Benji è finita bruscamente e la sua vita sta andando a rotoli. Ma dal passato ritorna una vecchia amica che avrà bisogno del suo aiuto. Sarà lei a donargli una nuova speranza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 3

Benji osservava Eileen che dormiva al suo fianco, erano sull'aereo da meno di un ora e lei si era addormentata subito come un sasso.

Effettivamente era arrivata in Germania il giorno prima e in poco più di 24 ore era riuscita a convincerlo a seguirla.

Se la ricordava ancora bambina, con i capelli perennemente raccolti e quei grandi occhioni sempre pieni di curiosità, era carina già da allora ma adesso guardandola meglio a mente lucida era davvero bella.

I jeans accentuavano la vita stretta e le gambe slanciate, il maglione che indossava era piuttosto grande ma non celava le sue curve, improvvisamente alzò una mano e le accarezzò la guancia.

Benji chiuse gli occhi e sentì che l'angoscia che lo invadeva da tempo stava sparendo, strinse la mano destra della ragazza e si assopì anche lui.

La velocità della macchina lo stava spaventando, si tenne al sedile dell'auto e cercò di mantenere il suo sangue freddo.

"Rallenta, finiremo fuori strada!" disse alla ragazza al suo fianco.

"Price, non dirmi che hai paura! L'uomo di ghiaccio sta forse provando qualche sentimento?"

"Sally, ci ammazziamo" urlò Benji mentre la ragazza prendeva una curva male finendo nell'altra corsia.

"Hai paura? Sono contenta! Stai provando quello che provo io, ogni giorno! Voi mi avete violentato!"

"Io non c'ero quella sera!! Maledizione sono stati gli altri, perché vuoi dare la colpa a me?"

"Perché se tu ci fossi stato non sarebbe andata così! Però a te non ti è mai importato niente di me."

"Sally, fermati che ne parliamo con calma!"

La ragazza piangeva disperata "No, io ti ho amato tanto, io ti amo. Ma tu non lo hai mai capito!!"

"Sally fermati, ti prego." Urlò nuovamente Benji mentre l'auto finiva nell'altra corsia, in quel momento stava arrivando un'altra auto nel senso opposto. Benji prese il volante e lo girò violentemente a destra, evitò l'altra auto ma lo spostamento così improvviso e la velocità fecero ribaltare la macchina, una due, tre volte.

Benji dopo qualche minuto di stordimento uscì strisciando dall'auto, chiamò la ragazza ma non ottenne risposta, si girò per vedere come stava; nell'abitacolo non c'era! Il parabrezza era sfondato, Benji si ricordò che lei non era legata, cercò di portarsi davanti all'auto e la vide riversa per terra in un bagno di sangue, il collo in posizione innaturale.

"Sally!" urlò Benji mentre vedeva un uomo che gli si avvicinava correndo.

"Stai calmo ragazzo, adesso arriva l'ambulanza" disse l'uomo.

"Sally. È morta!" non era una domanda ma una affermazione.

L'uomo lo guardò con cordoglio e Benji si accasciò al suolo sfinito.

Si riscosse all'improvviso e ci mise qualche istante per capire dov'era, il sudore gli imperlava la fronte e respirava affannosamente. Si girò verso Eileen ma dormiva ancora, meglio così se no avrebbe dovuto darle delle spiegazioni, o meglio avrebbe dovuto inventarsi qualche bugia.

Cercò in tasca un fazzoletto per asciugarsi la fronte, ma non lo trovò, allora prese lo zaino di Eileen e lo aprì cercando un fazzoletto di carta. Lo trovò ma vide anche la rivista che la ragazza aveva comprato all'aeroporto.

"Ferito leggermente?" pensò amaramente l'uomo toccandosi le gambe. Ormai erano compromesse, nell'incidente si era rotto il femore destro in più punti e il ginocchio sinistro. Non avrebbe giocato mai più, doveva ammetterlo il suo procuratore era stato in gamba a non far trapelare la gravita delle sue ferite. Si era tolto il gesso da qualche giorno e zoppicava leggermente se si sforzava troppo, ma solo un occhio attento avrebbe potuto accorgersi della sua sofferenza.

Adesso era indeciso se dire la verità ad Eileen o meno, la ragazza ormai sapeva del suo ritiro dal mondo del calcio.

Perché diavolo dovrei dirle i fatti miei, tanto tra qualche giorno tornerò in Germania e non la vedrò mai più! Pensò Benji anche se doveva ammettere che dal giorno prima si sentiva leggermente meglio.

Benji cercò di convincersi che non dipendeva da Eileen ma dal fatto che sarebbe tornato a casa, in Giappone.

"Benji tutto bene?" chiese la voce della ragazza al suo fianco.

"Come?"

"Ti ho visto così assorto, c'è qualcosa che non va? E poi guarda come sei sudato, ti senti bene?" disse tutto d'un fiato Eileen. Poi prese il fazzoletto dalle mani di Benji e gli asciugò la fronte per poi posarvi la mano per sentire se avesse la febbre.

"Sei caldo ma non scotti, sarà dovuto al fatto che abbiamo fatto tutto di fretta. Cerca di riposarti, ok?"

Benji annuì e si posizionò meglio sul sedile, però prima di addormentarsi prese la mano di Eileen tra la sua, così si sentiva più tranquillo.

"Benji svegliati, siamo arrivati!" disse Eileen mentre scuoteva leggermente il ragazzo.

Benji aprì gli occhi lentamente e si stirò, aveva dormito molto e si sentiva più rilassato. Si allacciò la cintura di sicurezza in attesa dell'atterraggio, osservò dal finestrino che era notte inoltrata.

"Dovremo fermarci a casa mia per stanotte" disse Eileen, sul suo viso trasparivano i segni della stanchezza per il lungo viaggio.

"Ho dormito per tutto il tempo, se vuoi prendiamo una macchina a noleggio e guido fino a Fujisawa, tanto non riuscirei a dormire ancora."

"Ho la mia auto a casa, passiamo a prenderla e possiamo partire." Disse Eileen sollevata dal fatto che sarebbero arrivati prima da Eleonor.

"Allora facciamo così" disse Benji mentre si apprestava ad alzarsi per dirigersi verso l'uscita.

L'aeroporto era stranamente gremito di persone, Benji e Eileen faticavano a farsi strada tra la folla, dovettero passare vicino all'ufficio stampa e seppero che stava per arrivare la nazionale di calcio giapponese in trasferta in Corea, per la coppa asiatica che naturalmente aveva vinto.

Benji si calò il cappellino sugli occhi e tirò dritto, non si accorse del ragazzo che gli stava correndo verso l'ufficio alle sue spalle e si scontrarono.

"Scusi" disse Benji.

"Price, Benji Price! Sono Jonh Scarlet del Tokyo Sport. Come mai è qui in Giappone? È guarito?"

"Mi lasci andare" disse Benji cercando di scrollarselo di dosso.

"Price, è vero che si ritira dal calcio."

Quel piccoletto stava facendo un bel casino ed attirò anche gli altri giornalisti.

In pochi istanti il nome di Benji si udiva in tutto l'aeroporto, il ragazzo non riusciva più ad venire a capo della situazione.

"Signori, calmatevi! Il mio cliente non ha niente da dire! Adesso se ci scusate siamo stanchi del viaggio" disse Eileen prendendo Benji per un braccio e allontanando con forza un paio di giornalisti. Si erano aperti un varco e insieme corsero verso un taxi.

"Siamo salvi!" disse Eileen appena il taxi partì.

"Che sangue freddo! Avresti dovuto fare l'avvocato!"

"Penso che lo farò nella mia vita futura." Rispose ridendo la ragazza.

"Lo sai che domani sui giornali, tu sarai la mia nuova fidanzata?" disse Benji.

"Sarà contenta Ele, uno dei suoi sogni si avvera."

"Cosa vuoi dire?"

"Mi ha detto che lei ha sempre sperato che noi due finissimo insieme."

"Ti ha detto proprio queste parole?"

"Ma no scemo! Questo è stato il mio riassunto."

"Tanto lei non leggerà mai quelle riviste, giusto?"

"Giusto" rispose Eileen poco convinta.

Dopo circa mezz'ora arrivarono davanti al palazzo dove abitava la ragazza.

"Ti tratti bene!" esclamò Benji, vedendo che Eileen abitava in uno dei palazzi più lussuosi di Tokyo.

"Diciamo che me la cavo, vuoi fare una visita panoramica al mio appartamento e vuoi partire subito?"

"Partiamo, Ele ci sta aspettando."

"Andiamo" disse Eileen precedendo Benji, all'ingresso il portiere notturno salutò calorosamente la ragazza.

"Sig.ra Bristol, finalmente è tornata. Sa abbiamo sentito la sua mancanza." Disse il ragazzo con un sorriso perfetto.

"Purtroppo Joe, devo ripartire ancora. Avviseresti da basso di farmi preparare la macchina che tra due minuti sono giù?"

"Per lei questo e altro."

"Grazie" disse con un sorriso Eileen, il ragazzo arrossì e non riuscì a rispondere.

Eileen si diresse verso l'ascensore mentre Benji sorrideva beffardo.

"Cosa c'è di così divertente?"

"Quel tipo ti stava sbavando letteralmente addosso"

"Non esagerare!"

"E' la verità, per lei questo e altro, ancora un po’ e si abbassava a baciarti le scarpe" disse Benji.

"Sembra che ti dia fastidio"

"Non dire cavolate, per me puoi farti adorare anche da una schiera di ragazzini che puzzano ancora di latte."

"Ti da fastidio! Lo sapevo solo tu devi essere idolatrato dalle ragazzine."

"Ma per favore, non le sopporto. E poi tu ti meriti ammiratori un po’ più maturi."

"Tipo te?" chiese Eileen con malizia.

"Sì! Ma che cavolo mi fai dire?" chiese Benji ma Eileen era uscita dall'ascensore appena si erano aperte le porte qualche istante prima.

"Muoviti! Abbiamo ancora un bel po’ di strada da fare" disse Eileen al ragazzo mentre si avvicinava ad un auto sportiva di lusso.

"Hai i gusti raffinati anche quando si parla di auto" disse Benji prendendo le chiavi dalla mano della ragazza.

"Chiudi la bocca e guida, prima arriviamo meglio è" disse Eileen cercando di essere dura ma invece fece apparire un dolce sorriso sul volto di Benji.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Betty