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Autore: HachiXHikaru    11/12/2010    1 recensioni
Cosa potrebbe mai succedere se un giorno, un ragazzo e una ragazza, si presentassero dai nostri cari Host dicendo di essere fratelli di Haruhi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruhi Fujioka, Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin, Nuovo personaggio, Tamaki Suoh
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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13. “Kotaro Sasaki”

Hikaru riprovò per l’ennesima volta a chiamare Konata sul cellulare, e per l’ennesima volta partiva la segreteria. Sbuffò e lasciò cadere noncurante il telefonino sul letto. Dopo che aveva dormito a casa sua non l’aveva più vista. Ma dove cavolo era finita? Gli aveva mandato solo un ultimo messaggio, poi più niente. Lo rilesse per l’ennesima volta.

Ciao Hikaru, senti…per un po’ di tempo avrò da

sbrigare delle faccende, quindi se non mi faccio sentire e se non ti rispondo

non preoccuparti, sto bene…kiss!

Faccende? Che tipo di faccende? Domani sarebbe ricominciata la scuola, così, forse, l’avrebbe vista. Almeno sperava…

-Hikaru?-

Si voltò verso il gemello.

-Va tutto bene?-

-Certo? Non vedi?-

Rispose sarcastico.

-Non dovresti farti tanti problemi…Konata ha detto che non ti devi preoccupare-

-Come faccio a non preoccuparmi? Non la vedo da quasi un mese!-

Sorrise.

-Ti manca eh?-

-Da morire…-

-Ma tanto domani la vedrai, no?-

Annuì senza convinzione. C’era qualcosa che non gli tornava…non era possibile che Yu avesse scoperto tutto! Anche se questa era la prima idea che gli era venuta in mente…ah! Gli era venuto mal di testa! Come tutte le volte che ci pensava del resto…massì! Domani l’avrebbe rivista a scuola e avrebbe parlato con lei. Sì, avrebbe fatto così.


-Yu…-

Il castano si voltò verso la sorellina.

-Forse è meglio se domani resto a casa-

La guardò interrogativo.

-Ma avevi detto che non vedevi l’ora di tornare a scuola…di poter rivedere tua sorella…-

-Bè ho cambiato idea-

Il ragazzo fissò la sorella che si dirigeva nella sua stanza indeciso se seguirla oppure no. In quell’ultimo mese era stata strana, ma lui non capiva perché. Certo, Kotaro era riapparso all’improvviso, ma c’era dell’altro e lui voleva scoprire cosa. La seguì, ma lei gli sbatté la porta in faccia prima che lui potesse entrare.

-Konata…-

Silenzio. Il ragazzo rimase un momento immobile, indeciso se entrare o meno. Girò la maniglia e entrò. La sorellina era seduta sul letto con le ginocchia all’altezza del mento e la fronte poggiata su di esso. Le si mise accanto.

-Konata che ti succede?-

-Niente-

-Konata…-

Alzò la testa di scatto e guardò il fratello.

-Yu…io…io ti devo chiedere scusa-

La guardò interrogativo.

-Ci sono delle cose che non ti ho detto…delle cose molto importanti, almeno per me…delle cose che…-

-Konata, arriva al punto!-

Lei arrossì un poco.

-Non è così semplice!-

Rimase in silenzio per un po’, cercando le parole giuste.

-Tempo fa Kei si è dichiarato a me-

Strabuzzò gli occhi.

-Che cosa?!?-

-Ma io ho rifiutato…-

Tirò un sospiro di sollievo.

-Ma avrei accettato volentieri…se solo non ci fosse stato quel Sasaki!-

Yu era ancora sbigottito.

-Q…quindi se non ci fosse stato il fidanzamento tra te e quello lì tu ora staresti con…con Kei?-

Annuì.

-Allora devo ringraziare il caro Kotaro…-

Lo guardò male.

-Preferisci lui a Kei?-

-Preferisco TUTTI a Kei-

Sbuffò.

-Allora ti piacerà la seconda cosa che ho da dirti-

La guardò un po’ preoccupato.

-Io e Hikaru stiamo insieme-

-CHEEEEEEEEEEEEE?-

No. Non poteva essere. Sicuramente si trattava di un incubo.

-Qu…quindi è per questo che non sei mai uscita in questi giorni? Perché non volevi che il tuo…fidanzato ti vedesse con Sasaki-

Disse pronunciando la parola “fidanzato” con una certa riluttanza.

-Sì, ed è per questo che non voglio andare a scuola! So già che quel damerino non mi lascerà in pace e non voglio che Hikaru si arrabbi con me-

Aveva gli occhi lucidi, così Yu le passò un braccio intorno alla vita e la tirò a sé.

-Non fare così sorellina…non voglio vederti piangere…-

-Quindi non sei arrabbiato perché ho un fidanzato?-

Sorrise.

-Prima o poi doveva succedere, no?-

Gli diede un bacio sulla guancia.

-Grazie Yu…-

-Comunque credo che l’Hitachiin sia già arrabbiato…non ti ha vista per un mese…-

Poggiò la testa sulla spalla del fratello.

-È che non so se dirgli tutto o meno…non so come la prenderà…forse è meglio se dico a Akira e Yoko che non voglio questo fidanzamento e la finiamo lì-

-Ma sarà davvero così semplice? Insomma Konata, prima avevi detto che era tutto ok e ora invece…-

-Prima mi avevano solo chiesto se mi piaceva un ragazzino di una foto e io ho risposto sì! Non conoscevo Sasaki per poterlo giudicare davvero…-

Sospirò. Che situazione complicata.

-Se dirai a Yoko e Akira quello che provi scommetto che scioglieranno il fidanzamento-

-Lo spero…-

Qualcuno bussò alla porta e Konata si alzò in piedi. Quando disse che poteva entrare il moro fece capolino dalla porta.

-Sasaki…-

Il ragazzo sospirò.

-Non smetterò mai di ripetertelo Konata…chiamami Kotaro…-

Sbuffò.

-Desideri qualcosa?-

-Come siamo scontrose! Volevo solo sapere a che ora ci porterà la limousine a scuola domani-

-Non andremo a scuola domani-

-Ah no?-

Scosse il capo.

-Io e te restiamo a casa Sa…Kotaro…-

-Come mai?-

-B…bè…ecco…-

Che scusa poteva inventarsi? Non poteva certo dirgli di Hikaru…

-Mia sorella vuole trovarsi subito a casa quando arriveranno i tuoi genitori-

Rispose prontamente il castano. Il moro lo guardò e annuì.

-Capisco…-

Poi fissò di nuovo la ragazza bionda e le sorrise.

-Allora domani potremmo passare del tempo insieme mia cara…-

-Non vedo l’ora…-

Disse ironica. Lui le si avvicinò e le baciò la guancia, poi uscì dalla stanza. La ragazzina fece la linguaccia alla porta ormai chiusa.


Il ragazzo era seduto su uno dei divani del club e si mordeva nervosamente le unghie. Ogni cinque secondi lanciava occhiate alla porta, nella speranza che una ragazza dai capelli biondi la aprisse. Il gemello al suo fianco lo guardava preoccupato.

-Hikaru forse è già tornata a casa-

-Perché? Perché se n’è andata subito? Di solito passa sempre dal club…e poi perché non ha pranzato con noi oggi, eh? E poi sei sicuro che sia venuta a scuola? Secondo me è rimasta a casa…forse non sta bene…forse le è successo qualcosa…forse…-

-Hikaru smettila! Se proprio vuoi sapere qualcosa perché non vai a casa sua?-

Silenzio.

-Non dirmi che non ci avevi pensato?-

-Ah bè ecco…ero così preoccupato che…-

Sospirò.

-Idiota-

Guardò male il gemello.

-Anche tu potevi dirmelo però!-

-Credevo c’avessi pensato…-

Il rosso si alzò e si diresse verso la porta, ma nello stesso istante un ragazzino biondo la aprì sbattendola sul naso al povero Hitachiin.

-Ehi, sta attento idiota!-

I due ragazzi incrociarono lo sguardo.

-Kei, cosa diavolo ci fai tu qui?-

-Sto cercando Kona-chan-

Lo guardò interrogativo.

-Quindi nemmeno tu sai dov’è?-

Scosse la testa.

-È da quasi un mese che non la vedo più…non mi risponde al telefono e quando sono andato a casa sua mi hanno detto che non c’era…-

Rimase in silenzio per un po’.

-Speravo di poterla trovare qui…-

Hikaru scosse la testa.

-Nemmeno io ne so più niente dal pomeriggio che abbiamo passato insieme…-

Strabuzzò gli occhi.

-Tu e Kona-chan siete usciti insieme?-

-Bè sì siamo fid…-

Si tappò la bocca. Oddio aveva parlato troppo. Ora doveva inventarsi qualcosa per le mille domande del ragazzo. Ma cosa poteva dirgli? Mentre cercava di creare una scusa plausibile notò che il biondo non aveva ancora aperto bocca, ma se ne stava immobile a fissarlo ancora confuso.

-Kei cos’hai?-

Mosse la bocca come per dire qualcosa, ma non si sentì alcun suono. Come poteva quello stare con la sua Kona-chan? Doveva essere una bugia…sicuramente era una bugia. Lui…lui non poteva averla…assolutamente no!

-Tu e Kona-chan non potete essere fidanzati!-

Lo guardò interrogativo.

-A lei non può piacere uno come te!-

Lo guardò male.

-Perché?-

-Perché sì! Lei si merita di meglio-

-Di meglio cioè te?-

-Esattamente!-

Gli scappò un sorrisetto.

-Sbaglio o quando tu lei hai detto che ti piaceva lei ti ha respinto?-

Lo guardò sconcertato. Perché lui lo sapeva? Solo la bionda ne era al corrente…

-Senti Kei, io e Konata stiamo insieme-

-Smettila di dire scemenze!-

-Non credermi se vuoi, ma è la verità-

Lo sorpassò trovandosi nel corridoio.

-Ora vado a cercare Yu…se è a scuola mi dirà dov’è Konata…-

Il biondo guardò il ragazzo che gli dava le spalle.

-Se vuoi puoi venire con me…-

Disse voltandosi, ma Kei abbassò la testa. Sospirò.

-Scemo…-

Detto ciò si diresse verso la palestra dove sperava di poter trovare il ragazzo castano. Il ragazzino rimase qualche momento a fissarlo, poi si decise a seguirlo. Intanto Kaoru, che aveva assistito alla scena, avvertì gli altri che il gemello non poteva partecipare alle attività del club quel pomeriggio.


Quando i due raggiunsero il castano lui si stava allenando ai tiri liberi. Vedendoli chiese all’allenatore di potersi allontanare un momento, poi si avvicinò ai due ragazzi sapendo già il motivo della loro visita.

-Se cercate mia sorella è a casa-

Voleva levarseli subito dai piedi. Non poteva sopportare di ritrovarsi il fidanzato e il pretendente di sua sorella proprio davanti.

-Yu vuoi spiegarci che è successo?-

-Perché è chiusa in casa?-

-Non sono affari vostri-

I due cercarono di ribattere, ma il castano li interruppe.

-Konata mi ha detto tutto-

I due deglutirono.

-Il fatto è che mia sorella deve risolvere una questione a casa e voi due non dovete essere d’intralcio-

Lo guardarono interrogativi.

-Kei tu ti ricordi di Kotaro vero?-

Il ragazzo si fece scuro in volto.

-Bè, è tornato e tu sai perché-

Trasalì. Hikaru guardò confuso i due. Ma che stavano blaterando?

-Kotaro?-

-Ma io sapevo che si stava sistemando tutto, che il fidanzamento era prossimo alla fine…-

-Infatti era così, ma non so perché Yoko e Akira hanno cambiato idea-

-Potete dire anche a me che sta succedendo?-

I due rimasero in silenzio, poi il biondo si decise a parlare.

-Tempo fa, prima che io mi dichiarassi a Kona-chan, i suoi genitori adottivi le fecero vedere la foto di un ragazzino chiedendole cosa ne pensava e lei rispose che lo trovava carino. Così Yoko e Akira organizzarono una specie di incontro tra i due e li fidanzarono. Inizialmente Kona-chan non si oppose, perché non ci trovava niente di male e perché non voleva dare un dispiacere ai genitori…correggimi se sbaglio Yu-

Scosse la testa.

-No, hai detto giusto…-

Il ragazzino continuò, sotto lo sguardo stupito del rosso.

-Alcuni giorni dopo io mi dichiarai a lei e lei mi disse che era molto contenta di quello che le avevo detto, ma che purtroppo a causa di quel Sasaki non poteva stare con me-

-Cioè lui le piaceva più di te?-

-No, è che in quei giorni lo aveva conosciuto meglio e aveva scoperto di non sopportarlo, ma non poteva tirarsi indietro, perché aveva paura di quello che avrebbero potuto dire Yoko e Akira…-

Yu sbuffò.

-Era troppo devota a quei due…e lo è ancora adesso purtroppo. Non capisce che loro farebbero qualsiasi cosa per lei!-

-Bè comunque…dopo un po’ di tempo si rese conto che non poteva stare con qualcuno che non amava, così lo disse ai due genitori adottivi…-

-Loro acconsentirono subito a disdire tutto, però avevano molti impegni di lavoro che non gli permettevano di poter parlare con i Sasaki e credo che a un certo punto si scordarono la promessa fatta a mia sorella…per questo siamo arrivati a ciò-

-Ma lei non può parlare con Akira e Yoko?-

-Non ne ha l’occasione…infatti voleva dirgli subito che si era…fidanzata-

Gli era molto difficile pronunciare quella parola.

-Vado a parlare con lei-

-Ehi aspetta vengo anch’io!-

Così i due se ne andarono prima che Yu potesse dire qualcosa. Sospirò. Certo che Konata ne combinava di casini!


La ragazzina era seduta sul letto tenendo in mano il ritratto fatto ai due gemelli. Era il suo tesoro. Lo strinse al petto. Sperava le desse la forza per poter dire ai suoi genitori adottivi cosa provava davvero per Kotaro, ovvero che non lo sopportava. Sperava le desse la forza per parlar loro di Hikaru, del suo adorato Hikaru. In questo momento doveva essere super - preoccupato, perché non l’aveva vista a scuola e anche Kei doveva essere molto preoccupato. Aaaaaaaaaah! Che situazione complicata! Qualcuno bussò alla porta.

-Konata, mia cara, i miei sono arrivati…-

-Arrivo subito-

Mise il disegno nel cassetto del comodino e uscì dalla stanza, avviandosi in salotto a piccoli passi. Doveva rimanere calma, tutto si sarebbe presto aggiustato. Già, lo aveva ripetuto a Yu, ma non ne era molto sicura. Scese le scale e arrivò in salotto, dove c’erano i suoi genitori e quelli di Kotaro. Dopo aver salutato si sedette tra il moro e Yoko.

-Cara Konata sei splendida come al solito-

-Gra…grazie signora Sasaki…-

-Tu e mio figlio siete davvero una bellissima coppia-

-Lei crede?-

Il ragazzo strinse la mano della bionda nella sua e lei s’irrigidì. Chi gli dava il permesso di prenderla per mano? Maledisse mentalmente Yu. Perché non era lì con lei? Lui e i suoi stupidi allenamenti! Non ce la faceva più a stare in quella stanza. Sperò che qualcuno entrasse e la portasse via, magari un bel principe dai capelli rossi…


-Bè, e adesso che si fa?-

Chiese il biondo al ragazzo che stava fissando il cancello della villa dei Toriyama.

-Entriamo, no?-

-E secondo te ci fanno entrare?-

Sbuffò.

-Allora cosa proponi?-

-Intrufoliamoci di nascosto-

Propose dopo averci pensato un po’ su.

-Ma sei scemo?-

-È l’unico modo per vedere cosa combinano senza farci scoprire-

-E come pensi di entrare?-

-Mmm…potremmo scavalcare il muro-

Il rosso guardò male il migliore amico della sua ragazza, poi sospirò e cercarono un modo per passare al di là del muro. Quando ci riuscirono senza farsi vedere raggiunsero la finestra del soggiorno e si nascosero tra i cespugli. Hikaru notò che nella stanza c’erano sei persone: Konata, un ragazzo moro che le teneva impropriamente la mano, una signora dai lunghi capelli castani e una dai capelli corvini corti, un signore dai capelli bruni e uno dai capelli biondi.

-Quei due signori sono i Toriyama, mentre invece gli altri due sono i Sasaki…e quel verme che sta vicino a Konata è Kotaro-

Disse indicando prima la signora coi capelli castani e il biondo, poi gli altri due. Lo sguardo dell’Hitachiin si posò sul volto della biondina. Aveva gli occhi spenti e lo sguardo verso il vuoto. Strinse i pugni per poi dirigersi verso la porta principale. Kei lo bloccò.

-Dove credi di andare?-

-Da Konata, ovvio!-

Il ragazzino non fece in tempo a ribattere che il rosso era già entrato. Una domestica cercò di fermarlo.

-Scusi, ma in questo momento i signori non possono ricevere visite…-

La ignorò e passò avanti, verso il soggiorno. Akira si voltò verso colui che aveva fatto irruenza nella stanza.

-E tu chi…-

-Konata!-

La ragazzina si voltò riconoscendo la voce del nuovo arrivato.

-Hi…Hikaru…cosa…-

Kotaro s’irritò.

-Si può sapere chi sei?-

-Sono il suo ragazzo-

La bionda avvampò. Oddio, e così il suo principe era arrivato. L’Hitachiin la prese per il braccio sotto lo sguardo stupito di tutti e la trascinò in giardino.

-Hikaru, come mai sei qui?-

-Come mai? Come mai? Oh, Konata, non puoi arrivarci da sola?-

Abbassò lo sguardo.

-Perché non mi hai parlato di quello?-

-Io…io non credevo che…-

-Non credevi cosa? Che sarebbe rispuntato dal nulla?-

-Bè sì, però ora non arrabbiarti Hika…-

-Invece mi arrabbio! Mi hai fatto preoccupare sai?-

-Avrei sistemato tutto presto…davvero…-

-Ma se non riesci nemmeno a dire quello che pensi ai tuoi genitori?-

Alzò la testa per guardarlo. Stava per piangere, se lo sentiva.

-Sai Konata…io proprio non ti capisco…-

-Hikaru…-

Lui si voltò, dandole le spalle.

-Adesso torna dal tuo caro Sasaki…ti starà aspettando, no?-

Scoppiò in lacrime e, coprendosi il viso con le mani, rientrò in casa correndo. Il rosso tirò un pugno al muro della casa.

-Accidenti…-


Piangeva. Era seduta sul letto e piangeva. Ora lui l’avrebbe odiata, ma forse era meglio così. Era stata una stupida, una stupida! Come poteva pensare che sarebbe andato tutto per il meglio? Stupida, stupida, stupida! Lo aveva perso e non poteva fare più nulla. Sentì bussare alla porta e sobbalzò. Chi diavolo poteva essere? Kotaro? Sperava proprio di no. In quel momento era l’ultima persona che avrebbe voluto vedere…

-Konata…-

Non si mosse. E così gli allenamenti di basket erano finiti. Lui si sedette accanto a lei.

-Konata, mi hanno detto cosa è successo…-

Abbracciò il fratello.

-Yu, Yu ti prego aiutami…ti prego…-

Le accarezzò la testa.

-Non fare così…si sistemerà tutto vedrai…-

-No, no, no! Kotaro vuole che io vada a vivere con lui-

La strinse più forte a sé.

-Non lo permetterò mai-

Qualcun altro bussò e il castano vide il rosso fare capolino dalla porta. La bionda alzò la testa per vedere chi era entrato e quando vide uno dei gemelli sobbalzò. Il fratello si staccò da lei e si diresse verso la porta, intanto l’Hitachiin era rimasto immobile a fissare le calde lacrime che rigavano il bel viso della ragazza. Quando Yu arrivò al fianco del ragazzo gli disse sottovoce:

-Se provi a farla soffrire giuro che t’ammazzo-

Deglutì e il castano se ne andò lasciandoli soli. Finalmente la bionda si decise a parlare.

-Hikaru io…-

-Non devi dire niente-

Si avvicinò a lei e le si mise accanto.

-Konata sono stato un idiota a prendermela con te…il fatto è che ero arrabbiato e mi sono sfogato su di te, scusami…spero tu possa perdonarmi…-

Rimase in silenzio.

-Tu sei troppo importante per me e avevo paura di…-

-Hikaru non sei tu a doverti scusare, la colpa è solo mia! Forse è meglio che ti dimentichi di me…-

-Non potrei mai-

Abbassò lo sguardo.

-Non rendermi tutto così difficile!-

Le alzò il viso con la mano e le si avvicinò.

-Hikaru…io non posso…Kotaro vuole che io vada a vivere con lui-

Si bloccò e la guardò interrogativo.

-Dice che non vuole che io abiti così lontana da lui, il mio “fidanzato”…-

-Konata, tu non puoi stare con lui-

-Ma Akira e Yoko vogliono che…-

-E tu cos’è che vuoi?-

Non rispose subito.

-Io voglio stare con te-

Sorrise.

-Allora andrò a parlare io con loro, anzi prima dirò tutto ai miei e…-

-Hikaru perché fai questo?-

Le diede un bacio.

-Perché ti amo-

Avvampò e, immobile, vide il ragazzo lasciare la stanza per dirigersi a casa sua. Sorrise. Forse lui avrebbe sistemato tutto…sì, doveva avere fiducia in lui, nel ragazzo che amava. Uscì dalla stanza per andare a vedere dove si era cacciato Yu e nel corridoio vide i suoi genitori adottivi. Quando la notarono le fecero cenno di avvicinarsi e lei obbedì.

-Konata noi ti dobbiamo parlare-

-A proposito di cosa?-

-A proposito della tua partenza con Kotaro-


LalaSatalinDeviluke: Grazie mille per il commento :) ecco a te svelato il mistero del..ragazzo misterioso xD
  
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